Descrizione

Anteprime e Recensioni Cinematografiche, tutto quello che c'è da sapere su Festival Internazionali del Cinema e quanto di nuovo succede intorno alla Settima Arte, a cura di Luigi Noera e la gentile collaborazione di Ugo Baistrocchi, Simona Noera e Marina Pavido.



martedì 15 marzo 2016

XXIII Prague International Film Festival (DAY -2). Alla cerimonia di apertura il FebioFest premierà con il Kristiàn Award il Maestro Bellocchio per il suo contributo al cinema mondiale

( Foto per gentile concessione Prague IFF - Febiofest) Tuttto pronto per il via della 23esima edizione del FEBIOFEST che si svolgerà a Praga dal 17 al 25 marzo nel complesso delle multisale di Anděl. Per la prima volta nella sua storia dopo 23 anni, la cerimonia di apertura del Festival si svolgerà nella prestigiosa Municipal House di Praga. Il film d'apertura è il candidato agli Oscar Carol, con Cate Blanchett e Rooney Mara, che sarà proiettato alla presenza di un migliaio di ospiti. In contemporanea nella sede storica del Festival nel complesso CineStar di Anděl inizierà la kermesse per il pubblico con le proiezioni in tutte le 12 sale. Alla cerimonia di apertura, presentata dall'attrice slovacca, Emília Vášáryová, verrà consegnato al regista italiano, sceneggiatore e attore, Marco Bellocchio il Kristian Awards per il contributo al cinema mondiale.
Da sempre il cinema italiano è omaggiato dal FebioFest. Quest’anno a Praga
replica il terzetto di italiani visti a Venezia: Bellocchio, Guadagnino e l’esordiente Piero Messina. A loro si è aggiunto l’altro esordiente italiano del terzetto dei Lux Prize: Jonas Carpignano. Stiamo parlando della sua opera prima Mediterranea che tanto consenso ha ricevuto l’anno scorso a Cannes. A Marco Bellocchio è riservato un omaggio speciale, e verranno proiettati oltre all’ultimo Sangue del Mio Sangue, anche una sua retrospettiva da Pugni in Tasca a Buongiorno Notte. Luca Guadagnino presenterà l’ultimo suo film A Bigger Splash, mentre Piero Messina la sua opera Prima L’Attesa. Insomma un programma di tutto rispetto e di attenzione all’Italia.
Ma ci sono anche delle interessanti novità. Infatti Febiofest per la prima volta assegnerà il Premio Internazionale Amnesty Febiofest. Questo premio servirà a puntare i riflettori sui regimi dittatoriali che mettono a tacere artisti e giornalisti. La giuria sarà composta dall'attrice Marta Issová, dal direttore di Amnesty International della Repubblica Ceca, Mark Martin e dal drammaturgo Gertjan Zuilhof del Rotterdam IFF. In particolare verrà posto l’accento e proseguita l’attività di condanna dello scorso anno sulla sorte del  regista ucraino Oleg Sentsov tuttora incarcerato. Un’altra novità è la lodevole iniziativa del Febiofest con l’introduzione della nuova sezione Refugees. Štefan Uhrík, curatore ci dice: I film di questa selezione non giudicano, né offrono soluzioni facili o prendono le parti di qualcuno piuttosto che di altri. Ritraggono invece il mondo in cui viviamo. Dietro ogni storia ci sono persone reali che hanno poco somiglianza con la notizia reale, e questo è ciò a cui dovrebbe tendere una vera e propria testimonianza artistica. La genesi di ogni film è un processo lungo. È per questo che le storie presentate nella sezione sono state girate e realizzate prima della odierna crisi di rifugiati in Europa e sono preziosi per le attuali discussioni al riguardo tra gli Stati membri.

 
Tra i film è stato selezionato Cowboys, esordio alla regia dello sceneggiatore francese Thomas Bidegain. Il film racconta la storia di un padre, la cui vita viene stravolta quando sua figlia fugge con un fondamentalista islamico, ed è stato tra i più bei film francesi presenti al Festival di Cannes 2015. Anche Made in France  è un film tra i più chiaccherati e controverso di grande attualità che racconta di un giornalista infiltratosi in un gruppo di giovani terroristi. E’ stata una reazione all'attacco terroristico contro la Sede del giornalino di Charlie Hebdo. Ma anche il debutto cinematografico sperimentale del regista belga Laurent Van Lancker con Fallow, documentario girato nel campo profughi di Calais prima che la località assurgesse a notizia riportata da tutti i media. Ci sono quattro film belgi nella selezione, compreso The White Knights diretto dal famoso Joachim Lafosse. Ricostruzione di un evento reale accaduto nel 2007 ad un gruppo umanitario che viene coinvolto in un traffico di orfani africani. Infine verrà presentato Simshar, candidato maltese agli Oscar come miglior film straniero, realizzato dal giovane regista Rebecca Cremona, ispirato alla tragedia di un gruppo di giovanissimi rifugiati adolescenti neltentativo di raggiungere le coste italiane.
Oltre alla presenza di Marco Bellocchio ospite d’onore del FebioFest ci sono anche nomi nuovi. Uno di questi è MURAT Eroğlu. Nato a Tunceli in Turchia, durante i suoi studi, ha lavorato come giornalista e ha girato cortometraggi e documentari. Il suo debutto Before Sunrise, un dramma sociale di un padre e un figlio che si perdono in un mercato di notte a causa del lavoro, presentato in anteprima in concorso al Festival di Istanbul ed presentato anche ad altri festival, ha fatto conoscere Eroğlu come un promettente e talentuoso regista. Sempre in tema di giovani ricordiamo pure la presenza come ospite del giovane produttore italiano, Simone Gattoni, che ha prodotto il film documentario ritratto di Silvio Berlusconi S.B. : Lo conoscevo bene. Un doc costituito da testimonianze di amici intimi di Berlusconi e permette al pubblico di intravedere dietro la facciata di questo personaggio pubblico. Gattoni ha prodotto The Silence of Pelesjan sulla riscoperta del regista armeno Artavazd Pelešjan, che è stato presentato al Festival di Karlovy Vary ed ha anche prodotto un breve documentario sul regista italiano Marco Bellocchio per la Mostra di Venezia. L’ultimo suo impegno è la produzione del più recente film di Bellocchio Sangue del mio sangue che è appunto tra le opere selezionate.
Ma passiamo ai film di produzione ceca ove spicca il nuovo film di Petr Václav We Are Never Alone che è passato di recente alla Berlinale in competizione nella sezione Forum che ha ricevuto il Premio del Pubblico dei lettori del Tagesspiegel. Dramma noir contemporaneo ambientato in un paesino al confine ceco, nel quale Václav sviluppa i temi dei suoi film precedenti, con l’aiuto di attori come Karel Roden, Lenka Vlasáková e Klaudia Dudová interpreti del suo film di successo The Way Out. In totale sono stati
selezionati dieci film a produzione e/o regia Ceca: oltre a We Are Never Alone e Menandros & Thaïs, sono stati scelti I, Olga Hepnarová, che è stato pure presentato alla Berlinale, Eva Nová, Siska Deluxe, Murderous Tales, Honey Night, Dust of the Ground, The Red Spider and Road-Movie. Una ricca produzione che dimostra la vitalità dell’industria cinematografica post comunista.
Anche quest'anno, Febiofest e la Zecca della Repubblica Ceca onoreranno con una medaglia commemorativa un’altra star del Cinema: il leggendario attore ceco Rudolf Hrusínský. La medaglia commemorativa dello scorso anno
è stato coniata in onore di Karel Fiala, la star di Lemonade Joe. I primi due esemplari della medaglia saranno consegnati ai figli di Rudolf Hrusínský, Rudolf e Jan. Gli appassionati di cinema avranno la possibilità di acquistare le medaglie commemorative presso lo stand della Zecca. La medaglia è stata ispirata dalla ricca carriera di attore di Hrušínský. Il rovescio della moneta raffigura una serie di miniature dei ruoli cinematografici interpretati da Hrušínský create dall’artista Martin Dašek. La striscia di pellicola è illuminata da un proiettore d'epoca come ha detto Lukáš Jokl della Zecca. Quest'anno, il pubblico del Febiofest potrà sceglere e votare il personaggio da omaggiare il prossimo anno. Tra i candidati Oldřich Nový e Vladimír Menšík. Dopo il 25 marzo il Festival si sposterà con un viaggio itinerante per le principali città della Repubblica Ceca concludendosi a Brno il 20 aprile.
In concomitanza del Festival - Febiofest e l’Istituto Polacco di Praga hanno
realizzato una mostra sul Maestro Andrzej Wajda: nel foyer al 2 ° piano del Centro Cinestar Anděl. La mostra sarà aperta da Bogna Dziechciaruk-Maj, Direttore del Manggha Museo giapponese di Arte e Tecnologia di Cracovia, che ha fornito anche i disegni. Andrzej Wajda è il decano del cinema polacco che in marzo festeggerà il suo 90 ° compleanno. Molte opere di Wajda (non solo limitati al cinema), saranno proposti attraverso una mostra di riproduzioni dei suoi disegni ed esposti al pubblico durante l'intera esecuzione del festival. La mostra sarà aperta fino al 25 marzo 2016.
Per maggiori info : Sito Web FEBIOFEST


giovedì 10 marzo 2016

Chi ha paura di Ustica?

La giunta Pisapia rifiuta di ospitare in centro a Milano la riproduzione del DC9 realizzata per la promozione del film “Ustica” di Renzo Martinelli (Vajont, Piazza delle Cinque Lune), in uscita nelle sale italiane il prossimo 31 marzo e interpretato da Marco Leonardi, Caterina Murino, Lubna Azabal, Tomas Arana, Federica Martinelli con Paco Reconti, Yassine Fadel, Joe Capalbo, Jonis Bascir, Shelag Gallivan e l'amichevole partecipazione di Enrico Lo Verso.
Per la stessa identica area – sottolinea il regista lombardo - a due passi dal Duomo, era stata invece concessa l'autorizzazione nel 2013 alla Europe Assistance Italia, compagnia del Gruppo Generali, che vi aveva allestito un sottomarino L1 F3, con tanto di slogan .“Tutto può succedere”. E tutto può succedere veramente, se, a quanto pare, la pubblicità di una compagnia di assicurazioni merita più visibilità di un film dall'altissimo valore etico, che con questa iniziativa di forte impatto cercava di richiamare l'attenzione, specialmente di un pubblico più giovane e totalmente ignaro della vicenda, su una delle tante stragi del nostro Paese che, a distanza di 36 anni, ancora attende una verità”.
Dopo aver fatto luce sul caso Moro, dopo aver raccontato la tragedia del Vajont, senza mai tralasciare nomi e cognomi di responsabili, Martinelli svela la verità del caso Ustica, uno dei Misteri d'Italia più dolorosi. Tre sono le ipotesi che sono state di volta in volta avanzate sulle cause del disastro: cedimento strutturale dell’aereo, una bomba a bordo, un missile. Nessuna di queste ipotesi è stata sino ad oggi provata. Frutto del lavoro di tre anni a stretto contatto con due ingegneri aeronautici sulla mole enorme di perizie e testimonianze effettuate nel corso degli oltre trent’anni trascorsi da quella tragica notte del 27 giugno 1980, Ustica porta a una nuova, agghiacciante verità, inconfutabilmente supportata da materiale documentale.
Il film, una coproduzione Italo – Belga, è prodotto da Martinelli Film Company International e WFE in collaborazione con Umberto Buttafava, Polar Star Pharma, Seagull con l'associazione in partecipazione ai sensi del tax credit di Dorotea e La Ferla Pietro e con il contributo del Mibact e di Regione Toscana, Regione Basilicata, Regione Sicilia. Direttore della fotografia Blasco Giurato, costumi di Massimo Cantini Parrini, scenografie di Paolo Innocenzi e musiche di Pivio e Aldo de Scalzi. Ustica sarà distribuito da INDEPENDENT Movies e da ZENIT Distribution.

mercoledì 9 marzo 2016

Spunti per un Corto: aveva ragione Orson Welles qualche volta la realtà può superare la fantasia . . .(la solita diatriba tra Lumiere e Melies)

Il famoso Treno dei Fratelli Lumiere (realtà)

ANTEFATTO:  Oggi ho iniziato la giornata in maniera singolare, come in un film! Uscendo di casa decido di passare prima dalla farmacia vicino casa ed in auto intravedo un signore che mi sembra avere un viso conosciuto. Quello di uno dei medici del reparto di Otorino del vicino Policlinico ormai in pensione che qualche volta incontro nei paraggi; ma mi rendo conto che non è lui. Dopo pochi metri incontro proprio il medico del quale avevo pensato vicino la farmacia mentre che parla con una signora alla guida di un auto. Vado per entrare in farmacia, ma la donna mi fa segni con le braccia quasi a conoscermi. Mentre l'uomo entra in farmacia io mi avvicino e lei mi dice: ciao Luigi come stai? è tanto che non ci vediamo. Resto perplesso, per un attimo penso che sia una fregatura – in una grande città come Roma può accadere - ma dal sedile posteriore una giovane mi incalza chiedendomi di mia figlia; rispondo: farà 35 anni a fine mese e vive lontano . . .  La madre dice: oh Dio è passato così tanto tempo? Continuando insiste: sono  . . . , ti ricordi dei tempi del Santa Maria della Pietà ? (ndr: per i non romani è l'ex manicomio di Monte Mario, ed io ho guarda caso ho vissuto lì vicino i primi anni quando mi sono trasferito a Roma). Cerco di fare mente locale su qualcuno del vicinato di allora, ma niente da fare la mia mente è bloccata. Continuiamo a parlare cercando il filo di Arianna che ci unisce. Le dico che faccio il volontario al Policlinico e che il primario di Otorino il Professore . . . . fortunatamente c'è ancora, risponde lei: eh invece . . . . (il medico di prima) è andato in pensione e io rispondo: eh si è tanto che non lo vedo in giro. Dice lei: ci siamo trasferiti a . . . . Capisco che è sua moglie. Lei mi chiede: ma come sta tua moglie? Le rispondo che abbiamo divorziato e lei si dispiace tanto, continuiamo ancora per un pò a chiaccherare. Le racconto della mia passione cinematografica, ma ad un certo punto lei riferendosi a mia moglie pronuncia il nome: Katia! Finalmente l'equivoco è chiarito, Le spiego che non ho sposato nessuna Katia ci facciamo una bella risata e ci salutiamo come vecchi amici dicendoci: meno male la mente ancora non ci tradisce!
Il famoso fotogramma della Luna di Melies (fantasia)
PROLOGO"il film" è terminato, entro in farmacia e mi ricordo che il farmacista si chiama come me Luigi! Ecco spiegato l'arcano: la signora alla guida mi aveva scambiato per Luigi il farmacista e amico del marito il medico Otorino in pensione. Ovviamente lo racconto al mio "sosia" farmacista e ci facciamo una sonora risata. Così iniziamo entrambi la giornata allegramente! Però mi domando se con tutti i film che vedo ho forse le allucinazioni? Eh no invece aveva ragione Orson Welles, qualche volta la realtà può superare la fantasia! E pensandoci meglio l’aneddoto realmente accadutomi potrebbe andare bene anche per una sceneggiatura, magari di un corto. Ma cambiamo il finale con un immaginario "riavvolgimento" della pellicola  dove la suddetta signora mi incontrava in dolce compagnia e ovviamente non mi fermava, telefonando invece subito a Katia!
MORALE: La Vita sarebbe più semplice se tutto questo che vi ho raccontato succedesse più spesso tra Perfetti Sconosciuti, invece per strada tutti sono col grugno e nel migliore dei casi intenti a “trafficare” con lo smart-phone che, se poi ci rifletto meglio sta parola inglese tradotta, significa letteralmente telefono intelligente?
 

Il bambino di Vetro arriva a Palermo

Prima dell'attesa uscita nei cinema di tutta Italia, il film verrà presentato nella città in cui è stato interamente girato e realizzato anche grazie alla collaborazione della Eurofilm di Simonetta Amenta (La Siciliana Ribelle).
Sarà possibile vederlo in anteprima nel corso di una serata evento che si terrà il 15 marzo alle 20.30 al cinema Rouge et Noir. Per l'occasione la produzione mette a disposizione un numero limitato di inviti che è possibile richiedere fino alle ore 20 di giorno 13 marzo, nel seguente modo:
1) Invia una mail a ilbambinodivetrofilm@gmail.com indicando NOME e COGNOME. Puoi indicare fino a un massimo di due persone.
2) Attendi la conferma dell'inserimento nella lista degli invitati.
3) Il 15 marzo, a partire dalle 19.45, ritira il coupon d'ingresso gratuito direttamente al cinema Rouge et Noir.
ATTENZIONE: L'invio della mail NON dà automaticamente diritto all'inserimento nella lista degli invitati. Verranno prese in considerazione le richieste pervenute fino a ESAURIMENTO dei posti disponibili.
SOLO coloro che riceveranno la mail di risposta saranno inseriti in lista.
Ma eccovi la recensione: Il Bambino di Vetro opera prima di Federico Cruciani, Italia, 2015, 80’ è stato presentato in Concorso ad ALICE NELLA CITTA’ ed. 2015. Ha fatto piacere che a rappresentare l’Italia al Concorso della Sezione a latere e indipendente ALICE NELLA CITTA’ sia stato il regista siciliano Federico Cruciani con la sua opera prima Il Bambino di Vetro. Su una sceneggiatura liberamente tratta da "Figlio di Vetro" di Giacomo Cacciatore, assistiamo allo sfaldamento dei valori della Famiglia sullo sfondo della città di Palermo di oggi. Nel cast un sorprendente Paolo Briguglia, come mai lo si è visto, insieme a Chiara Muscato, Vincenzo Ragusa, Claudio Collovà, Fabrizio Romano e una breve apparizione di Maziar Firouzi. Il regista, alla sua prima esperienza cinematografica ha definito la narrazione un noir pirandelliano. Chi si ricorda La Città Ideale con Luigi Lo Cascio troverà legami stretti fra le due narrazioni. Parliamo del tradimento dei valori fondamentali come quello basilare della società umana: la Famiglia. Nel caso di Vetro's Child il giovane protagonista Giovanni, suo malgrado, scopre un lato oscuro del padre. Qualcuno ha definito che la Palermo descritta nel film è plumbea e invernale. Il coraggioso regista racconta invece Palermo così come è, peccato per alcuni buchi della sceneggiatura, altrimenti sarebbe stato un film perfetto. Con questo film Paolo Briguglia riesce a scrollarsi di dosso un clichè scomodo e gli auguriamo di finalmente spiccare il volo.

martedì 8 marzo 2016

SAVE The DATE :15 giugno 2016 - Prima edizione Premio Giulio Questi alla Casa del Cinema, Roma.

Riceviamo e volentieri pubblichiamo:
Il Premio Giulio Questi, regista, sceneggiatore e scrittore scomparso nel

2014, autore, tra gli altri di Se sei vivo spara – vero e proprio cult-movie del western all'italiana - e di La morte ha fatto l'uovo, nasce da un'idea della moglie Diana Donatelli, con l'intento di promuovere e sostenere opere di giovani autori e si rivolge ad autori italiani e stranieri maggiorenni che non abbiano superato i 27 anni di età alla data di scadenza del bando. Il bando è aperto a cortometraggi realizzati in digitale (sia con videocamere professionali che con cellulari e smartphone) della durata minima di 3 minuti e massima di 12 minuti. La scadenza per la presentazione dei lavori è fissata al 15 maggio 2016 e tutta la documentazione per partecipare al festival – a iscrizione gratuita – è scaricabile esclusivamente attraverso la scheda presente sul sito ufficiale del Premio, www.premioquesti.it  dove si trovano maggiori informazioni.
Sarà richiesto, tra l’altro, l’invio del link (vimeo o youtube) del video integrale con indicazione della password di accesso. Le opere saranno valutate da una Giuria composta da professionisti del cinema e della cultura che selezionerà 5 finalisti da cui sarà scelto il corto vincitore del Premio di 3.000 euro.

Ospite del 14esimo Florence Korea Film Fest il “Tarantino” coreano: la star Ryoo Seung-wan.


Sarà la mitica star asiatica Ryoo Seung-wan, attore e regista considerato il Tarantino coreano, l’ospite speciale del 14esimo “Florence Korea Film Fest”, il festival internazionale che porta a Firenze il meglio della cinematografia della Corea del Sud, che si terrà dall’11 al 18 marzo presso il cinema Odeon e in vari luoghi della città. Al cineasta, tra i più noti e talentuosi autori della sua generazione, sarà dedicata la prima retrospettiva in Italia. In programma 29 lungometraggi e 8 corti tra anteprime europee e italiane, oltre a 6 registi ospiti, 3 eventi collaterali e una tavola rotonda, per un viaggio alla scoperta dei nuovi orizzonti cinematografici nel paese del calmo mattino. Tra le novità di quest’anno ci sarà il focus K Music: una selezione trasversale di 4 pellicole che racconterà il ruolo della musica nel cinema di Corea. A questa si affiancheranno le ormai classiche sezioni Orizzonti Coreani, dedicata alle opere contemporanee più viste e ai titoli campioni d’incassi, e Independent Korea, con pellicole che non trovano spazio nella grande distribuzione, all’interno delle quali saranno assegnati il premio del pubblico e della critica. Immancabile la Notte Horror, consueto appuntamento col terrore per gli amanti del genere, e una selezione di cortometraggi in collaborazione con Asiana International Short Film Festval e Seoul International Extreme - Short Image & Film Festival. Presenti accanto a Ryoo Seung-wan vi saranno anche il regista Oh Seung-uk, che firma il film di apertura “The Shameless”, noir hard boiled applaudito a Cannes 2015 nella sezione “Un Certain Regard; l’acclamata autrice Shin Su-won, che presenterà al pubblico “Madonna”, opera struggente anch’essa accolta con grande calore all’ultimo Festival di Cannes; Kim Hyun-suk con il suo “C'est Si Bon”, nell’ambito di K Music; l’astro nascente , al debutto registico con il thriller “Office”, e il cineasta Lee Joon-ik, autore della maestosa pellicola in costume che concluderà la kermesse. Ma ecco le parti salienti del programma.
Retrospettiva Ryoo Seung-wan: the Action Kid
Cinefilo accanito, Ryoo Seung-wan inizia la sua carriera al fianco di Park Chan-Wook, legando indissolubilmente il suo nome al genere action movie e definendo un’identità tutta particolare per l’azione coreana, distinguendola dallo stile di lotta tipico di Hong Kong o del cinema cinese. Il cineasta, i cui lavori sono stati presentati a Cannes, Venezia e Berlino, sarà a Firenze per incontrare il pubblico e ricevere il premio del festival domenica 13 marzo, occasione durante la quale presenterà il suo ultimo film “Veteran” (2015).
La novità della nuova sezione K Music: Quattro pellicole che spazieranno dalla commedia all’horror per raccontare il ruolo e l’importanza della musica nel cinema coreano. La sezione si aprirà con “Highway Star” di Kim Sang-chan e Kim Hyun-soo (2007), le mirabolanti peripezie di un cantante rock, seguito da “C’est si bon” di Kim Hyun-suk (2014), il film prende il titolo dal leggendario locale di Seoul dedicato alla musica acustica, “Dancing queen” di Lee Seok-hoon (2012 e “White melody of curse” di Kim Gok e Kim Sun (2011), ritratto di una girl band in chiave horror.
Per il Film di chiusura The Throne, candidato per la Corea del Sud agli Oscar 2016, sarà la prima europea. Sontuosa pellicola ispirata a fatti storici realmente accaduti e ha un cast stellare.
Il festival si arrichisce con le altre sezioni: Orizzonti Coreani, Independent Korea, Notte Horror e Cortometraggi. Questi ultimi sono uno tra gli appuntamenti ormai consolidati che dipingeranno una panoramica sui giovani registi esordienti.
Eventi collaterali
Tra le iniziative speciali il Korea Film Party, la festa inaugurale che si terrà il 10 marzo presso il locale “Move On” (piazza San Giovanni 1, dalle ore 22.00) durante cui si esibirà il dj Francesco de Bellis, in arte Francisco. Il 12 marzo in piazza della Repubblica sarà possibile assistere a un’esibizione dell’associazione Haidong Gumdo Firenze, che darà al pubblico un assaggio dell’omonima arte marziale. Il festival si concluderà con Feeling Korea uno spettacolo di musica e danza tradizionale coreana presso il Teatro Niccolini di Firenze (via Ricasoli, ore 21). Ingresso libero a tutte le iniziative.
Informazioni: Florence Korea Film Fest su www.koreafilmfest.com

DOC/IT CELEBRA UN ANNO DI PRESIDENZA AL FEMMINILE E L’8 MARZO LANCIA UN BANDO PER PROGETTI

Riceviamo e volentieri pubblichiamo:
Doc/it - Associazione Documentaristi Italiani annuncia il Doc/it Women Award: un nuovo Bando per lo Sviluppo atto a favorire la parità di genere sia in ambito creativo che produttivo, aperto a tutti i progetti di documentario che rispettino almeno 2 requisiti di presenza o tematica femminile tra: storia, regia e produzione. Il bando sarà reso pubblico nel mese di maggio. Il progetto vincitore del premio, che ha ricevuto il patrocinio della Regione Lazio, si aggiudicherà la partecipazione al pitching pubblico ai prossimi Italian Doc Screenings, primo mercato internazionale del prodotto documentario italiano,che si terranno in autunno.
Da un anno Doc/it ha rinnovato i propri vertici rappresentati da un gruppo di sole donne: Presidente è la produttrice Agnese Fontana, Vice Presidenti l’autrice e produttrice Stefania Casini e la produttrice Antonella Di Nocera, Portavoce Francesca Borghetti, al Coordinamento Nazionale Elisa Trento, Tesoriere Lara Rongoni.

“Una casualità fortuita che ci ha portato naturalmente a pensare nuove azioni”, afferma la Presidente Fontana, che a dicembre ha assegnato il premio Doc/it per il Miglior Pitching Cinese alla giovane filmaker Wang Yue per il progetto “Ballet on the Ridge” durante il Festival Internazionale del Documentario GZDoc 2015 a Guangzhou in Cina, in occasione di “Italy Country of Honor”.  Il premio, sponsorizzato da Sheraton Hotel, consentirà alla giovane cinese di essere ospitata una settimana in Sicilia seguita da un tutor per lo sviluppo di una nuova storia legata al nostro territorio. Doc/it inoltre è parte sostenitrice della ricerca “Donne nelle professioni creative: il caso dell’audiovisivo in Italia”, che sarà condotta dalla dott.ssa Maura Misiti e dalla dott.ssa Adele Menniti dell’Istituto di Ricerche sulla Popolazione e le Politiche Sociali del CNR, e finanziata dalla SIAE. La ricerca, curata per Doc/it dalla Vice Presidente Stefania Casini, è l’allargamento all’audiovisivo del progetto EWA, European Women's Audiovisual Network, sulle donne registe, presentato dal MIBACT al Festival di Berlino 2016.
Da ultima, solo cronologicamente, in occasione del Festival Visioni Italiane l’assegnazione del premio Doc/it Visioni Doc 2016 a Seyed Ali Jenaban e Ami Pourbaghi per “Hailstone’s Dance” attribuito “Per la forza visiva del racconto e l’approccio al soggetto. Il regista offre al pubblico un tema durissimo affrontato con grande originalità artistica, rompendo l’afasia di un regime in particolar modo oppressivo sulle donne restituendoci con emozione il dramma di un’infanzia perduta.
Maggiori info su documentaristi.it

XIIesima EDIZIONE PREMIO CINEMA GIOVANE A ROMA:I DIECI MIGLIORI FILM DEL NUOVO CINEMA ITALIANO


Da lunedì 14 a venerdì 18 marzo 2016 l’annuale appuntamento con il PREMIO CINEMA GIOVANE & FESTIVAL DELLE OPERE PRIME organizzato dall’Associazione Cinecircolo Romano. L’Associazione quest'anno festeggia il “cinquantunesimo” di attività, con migliaia di soci affezionati che ne fanno il cineclub più grande d’Italia. Come ogni edizione sarà lo storico Auditorio di via Bolzano 38 il cuore della manifestazione. A dodici anni dalla nascita, l’evento può vantare un albo d’oro che vede tra i precedenti vincitori:Beppe Fiorello, Vinicio Marchioni, Donatella Finocchiaro, Micaela Ramazzotti, Giuseppe Battiston,Valentina Lodovini, Sabrina Impacciatore;Fausto Brizzi,Saverio Costanzo ed Edoardo Leo.
I FILM: la rassegna presenta una selezione di dieci tra i migliori film italiani opere prime usciti in sala nel 2015. Tra i 55 esordi cinematografici dello scorso anno sono tre i film in concorso che si contendono il Premio: Se Dio vuole di Edoardo Falcone, Vergine Giurata di Laura Bispuri, Loro chi? di Fabio Bonifacci e Francesco Micciché.
Completano il programma sei opere prime selezionate e un film scelto per qualità - in cui spicca l’interpretazione della Coppa Volpi a Venezia, Valeria Golino -: Per amor vostro di Giuseppe M. Gaudino, N-Capace di Eleonora Danco, Banana di Andrea Jublin, La terra dei santi di Fernando Muraca, L’amore non perdona di Stefano Consiglio, Basta poco di Andrea Muzzi e Riccardo Paoletti, Mirafiori Lunapark di Stefano Di Polito.
Fondamentale il ruolo del pubblico al quale spetta il compito di votare i film.
L'ingresso è a inviti gratuiti anche per gli spettatori ospiti (ritiro coupon con semplice registrazione in Auditorio).EVENTI SPECIALI: ogni giorno alle 16 proiezioni della rassegna parteciperanno, per un incontro con il pubblico, numerosi artisti e i registi dei film selezionati- tra cui Giorgio Colangeli, Eleonora Danco e Giuseppe M. Gaudino. Alcuni di questi saranno presenti nella serata di Premiazione di venerdì 18, assieme a testimoni delle precedenti edizioni e a eminenti rappresentanti degli Enti collaboranti, Enti patrocinanti e Partners culturali. Un ruolo importante lo avranno i numerosi studenti delle scuole medie superiori del Comune di Roma e della Regione inseriti nel Progetto Educazione Cinema d’Autore. I ragazzi avranno anche la preziosa opportunità di prendere parte al “Concorso di scrittura della migliore recensione”.
LA SETTIMANA CULTURALE: il Premio Cinema Giovane fa parte dell’annuale Settimana Culturale dell’Associazione che tra l’altro prevede, per animare le cinque giornate della rassegna, anche la consueta Mostra Concorso di Arti Figurative nel foyer dell’Auditorio, giunta ormai alla XXXV edizione. Infine, è previsto un Forum e dibattito in programma mercoledì 16 marzo alle ore 19 sul tema: Cinema Giovane Italiano: come reagirà alle nuove tecnologie di distribuzione?

martedì 1 marzo 2016

Sbarca in America Latina MIA MADRE di Nanni Moretti al Cartagena Festival 2016

Si apre domani uno dei più importanti Festival cinematografici dell’America Latina. il Cartagena International Film Festival (FICCI) guidata dal Direttore Artistico Diana Bustamante. Ecco una sintesi di questo Festival così lontano da noi.
Il film d’apertura è il colombiano Los Nadie un opera prima del regista Juan Sebastián Mesa nato ad Antioquia. E’una storia commovente di cinque giovani che vivono per le strade di una Medellín ostile e condividono il desiderio di scoprire il mondo. Col passare dei giorni, trovano un rifugio e uno

sbocco per le loro frustrazioni nella street art e nella musica. In breve, un film su una generazione di sognatori in lotta tra amore, odio, con la speranza e promesse non mantenute per rendere il mondo un luogo più vivibile.

Quest’anno il Cartagena International Film Festival (FICCI) rende omaggio all’attrice  Susan Sarandon una delle più importanti attrici del nostro tempo come il ospite d'onore. Susan Sarandon, newyorkese poliedrica che ha recitato in vari generi del cinema, dalla interpretazione drammatica e film di culto alla commedia e film d'animazione in una carriera che dura da oltre 40 anni. In suo onore verrà dedicata una retrospettiva di sei film tra quelli più acclamati. Citiamo uno dei suoi ruoli più controversi nei panni della cameriera Louise in Thelma & Louise (1991). La retrospettiva non sarebbe completa senza Dead Man Walking, il film che le ha fatto vincere l’Oscar per l’interpretazione di Suor Helen Prejean, che si basa su

un vero e proprio carattere di vita. E per concludere, Romance & Cigarettes (2005), un musical diretto da John Turturro che svolazza tra la commedia e il dramma, e mostra l'eclettismo e la versatilità di questa attrice di talento.

I film in competizione per il premio della statua India Catalina e a più di US $ 100.000 in premi del Cartagena International Film Festival (FICCI) comprende nella sezione ufficiale otto film di finzione, dieci documentari, dieci produzioni colombiane e 20 cortometraggi.
Selezione Ufficiale Fiction:
Aquí no ha pasado nada di Alejandro Fernández (Cile), recentemente selezionato per il concorso World Cinema Dramatic del Sundance Festival; Oscuro animal di Felipe Guerrero (Colombia, Argentina, Olanda, Germania, Grecia), dalla selezione ufficiale del Festival di Rotterdam; Historias de dos que soñaron di Andrea Bussmann e Nicolás Pereda (Messico, Canada), in anteprima mondiale nella sezione Forum del Festival di Berlino. Questi tre produzioni festeggeranno la loro anteprima Ibero-americano a FICCI. In loro compagnia ci sarà Boi neon di Gabriel Mascaro (Brasile), che sarà proiettato per la prima volta in Colombia dopo aver vinto il Premio della Critica al Festival di Amburgo; El movimiento da Benjamín Naishtat (Argentina, Corea del Sud), selezionato nella sezione I Cineasti del Presente del Festival di Locarno; Te prometo anarquía di Julio Hernández Cordón (Messico), vincitore del premio Fipresci per il miglior film latino-americano a Rio de Janeiro Film Festival; e Mate-me por favor da Anita Rocha Da Silveira (Brasile), nominato per il miglior film nella sezione Orizzonte del Cinema di Venezia. La Academia de las Musas di José Luis Guerin (Spagna), vincitore del miglior film al Festival di Siviglia del Cinema Europeo, farà il suo debutto in America Latina.
 
Concorso Ufficiale Documentari:
Aracati di Aline Portogallo e Julia De Simone (Brasile); El Mundo de Carolina di Mariana Vinoles (Uruguay); El viento sabe que Vuelvo a casa di José Luis Torres Leiva (Cile), che di recente ha debuttato al Festival di Rotterdam; Paciente di Jorge Caballero Ramos (Colombia), che ha partecipato a IDFA 2015; e Tempestad da Tatiana Huezo (Messico), che è stato selezionato per la sezione Forum del Festival di Berlino 2016. Tutte queste produzioni faranno il loro debutto Ibero-americano a FICCI 56, mentre La balada del Parco Oppenheimer di Juan Manuel Sepúlveda (Messico, Francia), che ha partecipato a RivieraLab, farà il suo debutto mondiale. Ultimo ma non meno importante, la Casa Blanca di Aleksandra Maciuszek (Cuba, Messico, Polonia), vincitore del Premio Coral per il miglior documentario a L'Avana; El rastreador de Estatuas di Jerónimo Rodríguez (Cile); O futebol da Sergio Oksman (Spagna, Brasile), che ha fatto la sua prima mondiale a Locarno; e Todo por el fin Comenzo, ultimo film del regista colombiano Luis Ospina, tutto proiettati per la prima volta in Colombia. In anteprima internazionale nella sezione cinema colombiano sarà extraños Días di Juan Sebastián Quebrada, che è stato selezionato per il concorso internazionale 2015 BAFICI, mentre Los Nadie byJuan Sebastián Mesa, Sin mover los labios da Carlos Osuna e il documentario in casa el país de la Ilusion da Josephine Landertinger Forero saranno anteprime mondiali. Il pubblico può anche vedere le anteprime Ibero-Americano di Anna di Jacques Toulemonde, che ha partecipato alla Visions section latino del Film Festival di Stoccolma; Oscuro animale di Felipe Guerrero; Paciente di Jorge Caballero e Siembra, opera prima di Santiago Lozano e Angela Osorio, vincitori del premio della critica a Locarno. Completano questa sezione Todo Comenzo por el fin di Luis Ospina, Noche herida edi Nicolás Rincón Guillé, che ha ricevuto una menzione speciale nella sezione SCAM del Cinéma du Réel.
Inoltre per svolgere il ruolo di promozione del Cinema durante il Festival FICCI si rivolge anche ad un più vasto pubblico con il Programma Cine en los barrios (Cinema nel Quartiere). Infatti negli ultimi 15 anni, l'iniziativa Cinema nel Quartiere di FICCI ha reso la settima arte accessibile alle comunità di Cartagena e della regione di Bolívar. Quest'anno, si spera di attirare un pubblico ancora più ampio con un programma che include cinque laboratori cinematografici comunità, un omaggio allo scrittore e giornalista Jorge García Usta e 22 proiezioni in 19 quartieri di Cartagena e nel comune di Turbaco. I film che saranno presentati in questa 16 ° edizione del programma è reperibile al imaginando Nuestra Imagen (INI), DOCTV America Latina, il laboratorio video comunità organizzata da FICCI e la Escuela Taller de Cartagena de Indias en Tierra Bomba Island, ASIFA Colombia, il festival documentario Ambulante, BOGOSHORTS e FICCI, la rete pubblica Señal Colombia e Sundance Channel Presents programma. Il pubblico può anche vedere una selezione di film indigeni e cortometraggi dalla Unità di Bogotà Distretto Cineteca e delle vittime SENA.
Il programma di punta di FICCI , Cinema nel Quartiere cerca di portare film di qualità tra comunità che altrimenti non sarebbero in grado di vederli. Grazie al sostegno del governo di Bolivar, l'Ufficio del Sindaco di Cartagena e l'alleanza Ganaya-Supergiros, siamo stati in grado di estendere il programma per tutto il resto dell'anno con le attività che incoraggiano il pubblico per collegare pienamente con questa forma d'arte, dal lavoro di comunità che va nella costruzione di spazi dove saranno proiettati i film e la loro effettiva di screening per l'opportunità di parlare con registi internazionali e imparare dalle loro esperienze. Durante il festival, che si svolgerà dal 2-7 marzo, un totale di 22 proiezioni si svolgeranno in 19 quartieri di Cartagena, come Zaragocilla, Plazuela, Ciudadela 2000 Villa Olímpica e Olaya, così come uno nel comune di Turbaco come parte del programma di Quartiere Cinema. Il pubblico può godere di El mundo de Carolina (Uruguay), Casa Blanca (Cuba, Messico, Polonia) e Paciente (Colombia), che sarà in competizione nella nostra sezione Documentario ufficiale e casa-el país de la ilusión (Colombia, Portogallo), che è stato selezionato in Competizione Colombia. Mate-me por favor (Brasile) è stato scelto dal concorso ufficiale Fiction e dal cinema del festival Nell'ambito del programma Star, El Ciro Guerra  abrazo de la serpiente-il primo film colombiano ad essere nominato per un Oscar, verrà mostrato a donne rinchiuse in un penitenziario.
Con il motto Più siamo, meglio è! vengono presentate le Sezioni extra di FICCI 56: Cinema Ballando nelle serate di gala e cinema sotto le stelle. In particolare quattro anteprime mondiali, una prima americana Latina e un classico colombiano restaurato sono solo alcune delle produzioni festivalieri annunciate dagli organizzatori.
La sezione Gala presenta le proiezioni speciali di tre film colombiani: Eso que llaman amor (2016) di Carlos César Arbeláez, Malcriados (2016) di Felipe Martínez Amador, in prima mondiale, e La Mansion de Araucaíma da Carlos Mayolo. Questo film ha ispirato il manifesto ufficiale della FICCI 56, con le immagini deglii attori Vicky Hernandez e Luis Fernando Montoya che invitano a partecipare alla festa che inizierà il 2 marzo e proseguire senza interruzioni fino al 7 marzo.
Cinema sotto le stelle è una sezione non competitiva del festival, che trasformerà le vie del Centro Storico di Cartagena in una grande sala cinematografica. Quest'anno il programma prevede Camino a la Paz (Argentina, Olanda, Germania, 2015), un film d'esordio di Francisco Varone su cui ci uniamo due persone come fanno il viaggio di 3.000 chilometri da Buenos Aires a La Paz in Bolivia. Poi abbiamo Comoara (Francia, Romania, 2015), di Corneliu Porumboui, selezionato nella sezione Un Certain Regard di Cannes 2015 e che festeggerà la sua prima in America Latina sotto le stelle di Cartagena. Il programma prosegue con le prime mondiali di Un caballo Llamado elefante di Andrés Waissbluth, una co-produzione con il Cile, Colombia e Messico che mette in relazione le avventure di Roberto e Lalo, il cui ultimo desiderio del nonno è che si misero il suo cavallo Elephant libero quando muore; e il film d'animazione Las aventuras de Nuku, il film più recente della Colombia Jairo Carillo in cui Nuku, un ragazzo indigeno e il suo amico scimmia Kiki, ci insegnano una lezione sulla cura del nostro pianeta. El abrazo de la serpiente (2015) di Ciro Guerra verrà mostrato nell'ambito del programma Star in riconoscimento del cinema colombiano asta è attualmente vivendo. Tra i numerosi riconoscimenti che ha raccolto sul circuito festival internazionale, questa è la prima produzione colombiano ad essere nominato per un Oscar. 

Gli ultimi due film del programma sotto le Stelle parteciperanno anche nella nostra sezione Gems. Taxi (2015) è un ritratto della realtà sociale dell'Iran raccontata dal suo autore Jafar Panahi. Uno dei registi più controversi a venire fuori dallIran.L'altra gemma dei film proiettati Sotto le stelle è Mia madre (2015) di Nanni Moretti, uno dei registi italiani più acclamati degli ultimi quarantanni. Questo film ha una stretta somiglianza con l'esperienza personale del regista nel 2010 durante le riprese di Il Caimano. Come Moretti, il suo protagonista, Margherita, deve fare i conti con la morte imminente di sua madre durante le riprese di un film.
 

lunedì 29 febbraio 2016

Oscar 2016 – Meritato l'Oscar a Ennio Morricone ma tra i grandi esclusi Carol e The Look of Silence


La lunga notte degli Oscar ci ha consegnato qualche inevitabile sorpresa rispetto alle nostre aspettative. Ma come accade anche nei Festival si tratta sempre di un giudizio in qualche caso inficiato da interessi i più disparati, anche politici. Alla fine Il Caso Spotlight ha ottenuto due statuette come miglior film e migliore sceneggiatura originale a scapito di Room e Inside Out. Il Caso Spotlight è un Film onorevolissimo esclusivamente per i contenuti sui casi di pedofilia della Chiesa Cattolica Americana. Però mi sembra che si sia voluto sdoganare un certa Stampa connivente con i poteri forti della Finanza. Per evitare fraintendimenti nei lettori rimarchiamo che è giusto e doveroso aver scoperchiato questo cancro che attanaglia la Chiesa Cattolica. Tuttavia il film dal punto di vista cinematografico non consegna la giusta tensione emotiva allo spettatore e per questo lo avevamo scartato. Ad eccezione della bella interpretazione di Mark Ruffalo purtroppo battuto come miglior attore non protagonista dall’altro Mark Rylance nel film Il ponte delle Spie. Di per se quest’ultimo film ha una sua valenza nello stile di spy story fuori da schemi prestabiliti, ma non regge il confronto con le altre pellicole. C’è poi la statuetta al regista Alejandro Gonzales Inarritu che ha bissato il trionfo dell’anno precedente di Byrdman. Come qualcuno a ragione ha evidenziato Hollywood attira a se cineasti non americani a scapito dei cineasti americani. Insomma una sorta di cannibalismo autoctono. E’ pur vero che Room invece è un film così bello che fa sognare e non solo per la protagonista ma anche per il geniale cielo visto dal punto di vista del piccolo prigioniero che scopre il mondo. Quando Room è stato presentato al Festival di Roma abbiamo accennato alla sua fragilità per gli ultimi 20 minuti di troppo, ma resta un film che ti avvolge con la sua tensione. Per motivi diversi invece il bravissimo Eddie Redmayne ha sfiorato il successo con The Danish Girl senza riuscire. Infatti per rimediare alle tante volte che Di Caprio era stato escluso dagli Oscar, quest’anno si è voluto premiarlo ad ogni costo ma con il film peggiore che abbia interpretato. A chi ha visto il film Revenant restano soltanto i rumori gutturali di Leonardo che sopravvive inspiegabilmente ad ogni accadimento. In compenso la previsione su Brie Larson come Miglior attrice protagonista di  Room, che è un film da amare, ha trovato il consenso di Hollywood. Del film The Danish Girl è stata premiata invece Alicia Vikander come Miglior attrice non protagonista. Anche in questo caso il cannibalismo autoctono non ha considerato l’attrice Jennifer Jason Leigh e la sua interpretazione indimenticabile nella parte cattiva in The Hateful Eigh di Tarantino. Ammettiamo che il nostro sbilanciamento verso Room ci ha fatto escludere di assegnare la statuetta per la Migliore sceneggiatura non originale a qualche altro in lizza, però la scelta caduta su The Big Short non è condivisibile. Invece Carol che è il grande escluso dagli Oscar lo meritava. Il premio al Miglior film straniero è andato a Il figlio di Saul che era l’unico a potere aspirare, non solo per il film, ma anche per l’argomento trattato. Così come l’Oscar al Miglior film d'animazione andato alla fine a Inside Out che parla un linguaggio universale. Passando ai cosiddetti riconoscimenti tecnici era inevitabile che Mad Max Fury Road di George Miller abbia fatto la parte preponderante con sei statuette delle quali quelle per il montaggio (circa 2700 stacchi) e la scenografia condividiamo la scelta. Degli altri premi è stato un peccato per Carol che non abbia ricevuto quello della fotografia che è andato a Revenant e The Danish Girl battuta da  Mad Max Fury Road inspiegabilmente per i migliori costumi.  Sulla Miglior colonna sonora originale non avevamo dubbi. E’ andata
a The Hateful Eight che è la più bella grazie al Maestro Morricone. Chi diceva fosse un Oscar riparatorio era armato da una insana invidia. Infine siamo allibiti che The Look of Silence nella categoria dei doc sia stato battuto da Amy. Documentario interessante sulla brava cantante ma con diverso spessore rispetto al genocidio dimenticato del popolo birmano e messo in luce dal cineasta Joshua Oppenheimer. Insomma i giurati hanno avuto qualche svista che non fa bene ad Hollywood escludendo due film come Carol e The Look of Silence dalla rosa dei vincitori. Non ci meravigliamo invece per Sylvester Stallone.

domenica 28 febbraio 2016

La Notte degli OSCAR

Potrà non piacere, la possiamo criticare, ma dobbiamo ammettere che la notte degli Oscar galvanizza questa serata.
Ascoltando il TG2 ho sentito parlare di Oscar riparatori. Ovviamente si riferivano al Maestro Ennio Monricone, a Leonardo di Caprio e a Silvester Stallone.
Mi permetto di dire che da una parte ci sono le NOMINATION agli OSCAR 2016, che in appresso riportiamo, e poi ci sono gli Oscar assegnati. Ecco le nomination per ogni categoria in lizza, con le nostre previsioni:
Miglior film: Al di là di tutti Room è il miglior film tra quelli in gara: La grande scommessa, Il ponte delle spie Brooklyn, Mad Max: Fury Road, Sopravvissuto - The Martian, Revenant, Room, Il caso Spotlight.
Miglior regia: Anche in questo caso, fatti salva i rumors, dovrebbe vincere Lenny Abrahamson con Room sugli altri:
Adam McKay - La grande scommessa, George Miller - Mad Max: Fury Road
Alejandro Gonzales Inarritu – Revenant, Lenny Abrahamson – Room, Tom McCarthy - Il caso Spotlight.
Miglior attore protagonista: Qui entriamo nelle previsioni riparatorie, dispiace per Di Caprio, ma Eddie Redmayne con The Danish Girl ha le carte in regola per aspirare alla statuetta; peccato che l’anno passato Di Caprio poteva vincere meritamente con Wolf of Wall Street. Ma ecco le nomination:
Bryan Cranston - Trumbo, Matt Damon - Sopravvissuto -The Martian, Leonardo DiCaprio – Revenant, Michael Fassbender - Steve Jobs, Eddie Redmayne - The Danish Girl.
Miglior attrice protagonista: Avrete capito che Room è un film da amare, quindi Brie Larson è la preferita.Se la dovrà veder con: Kate Blanchett – Carol, Brie Larson – Room, Jennifer Lawrence – Joy, Charlotte Rampling - 45 anni, Saorsie Ronan – Brooklyn.
Miglior attore non protagonista: Mi spiace per Stallone, il terzo dei sempre esclusi, ma largo ai giovani! Mark Ruffalo merita la statuetta. Ecco le candidature:
Christian Bale - La grande scommessa ,Tom Hardy - Revenant , Mark Rylance - Il ponte delle spie , Mark Ruffalo – Spotlight, Sylvester Stallone - Creed 
Miglior attrice non protagonista: Una interpretazione indimenticabile di Jennifer Jason Leigh nella parte cattiva in The Hateful Eight che merita la statuetta, ma vedremo. Intanto sono in lizza anche: Rooney Mara – Carol, Rachel McAdams – Spotlight, Alicia Vikander - The Danish Girl, Kate Winslet - Steve Jobs.
Miglior sceneggiatura originale: Qui i dubbi sono pochi: Inside Out e chi altro? Si ci sono anche: Il ponte delle spie, Ex Machina, Spotlight, Straight Outta Compton.
Miglior sceneggiatura non originale: Scusate la presunzione, ma Room è un film con la EFFE maiuscola. Gli altri in competizione sono: La grande scommessa, Brooklyn, Carol e The Martian.
Miglior film straniero: Il figlio di Saul è l’unico a potere aspirare, non solo per il film, ma anche per l’argomento trattato. Comunque le candidature sono notevoli: El abrazo de la serpiente (Colombia), Mustang (Francia), Theeb (Giordania), A War (Danimarca).
Miglior film d'animazione: Per i film d’animazione  qualche dubbio, ma alla fine Inside Out parla un linguaggio universale. Gli altri sono: Anomalisa, Boy and the World, Shaun - vita da pecora e Quando c'era Marnie.
Miglior montaggio : decisamente  Mad Max Fury Road avrà la meglio su: La grande scommessa, Revenant, Spotlight e Star Wars: il risveglio della Forza.
Miglior scenografia: La vecchia volpe di George Miller con Mad Max: Fury Road, tra l’altro Presidente del prossimo Festival di Cannes, ha le carte in regola. Ma anche per la scenografia può mettere una opzione. Le altre canditature sono: Il ponte delle spie, The Danish Girl , Sopravvissuto - The Martian ,Revenant
Miglior fotografia Carol batte tutti gli altri: The Hateful Eight , Mad Max Fury Road , Revenant , Sicario 
Per quanto riguarda i Migliori costumi scegliamo The Danish Girl invece di Carol, Cenerentola, Mad Max Fury Road e Revenant.
Adesso viene apparentemente la parte più difficile: Miglior colonna sonora originale. The Hateful Eight è la più bella grazie al Maestro Morricone.
Per quanto riguarda i doc siamo tutti con The Look of Silence.


venerdì 26 febbraio 2016

Cinema dall'Iran il 27 e 28 febbraio alla Casa del Cinema, Roma

Organizzato per la prima volta nel 1982 dal Ministero iraniano della Cultura e Guida islamica, il Fajr Film Festival è la principale rassegna iraniana di cinema - vero ponte tra la cinematografia nazionale e quella internazionale -  molto nota  anche all’estero.  Nato per celebrare i dieci giorni intercorsi tra il ritorno dell’Imam  Khomeini e la vittoria della rivoluzione islamica (1-11 febbraio 1979), il Festival è presto diventato un importante punto di riferimento cinematografico per tutto il Medio Oriente e il continente asiatico, grazie alla sua capacità di selezionare la migliore produzione nazionale e internazionale e l’assegnazione di un’articolata serie di premi, tra i quali l’ambito Simorgh di cristallo. Dal 2015, le due sezioni, nazionale e internazionale, si svolgono in momenti separati (febbraio e aprile), circostanza che ha permesso al cinema nazionale di emergere con rinnovato  vigore e di usufruire di maggiore attenzione da parte della critica locale ed estera.
La rassegna, che prende il via presso la Casa del Cinema di Roma sulla base di una cooperazione con l’Istituto iraniano di cultura  divenuta ormai un appuntamento seguito ogni anno,  si apre con il film vincitore assoluto (ben 9 Simorgh) del Fajr Film Festival 2016, L’ergastolo più un giorno di Said Roustai, e prosegue con alcuni titoli tra i più interessanti delle edizioni del 2015 e del 2014. Tra questi, Pochi metri cubi di amore, delicato dramma sentimentale tra una rifugiata afgana e un giovane iraniano, e il raffinato  Che ore sono nel tuo mondo?, con una insolita e bravissima Leila Hatami sullo sfondo delle atmosfere intime di una cittadina del nord dell’Iran. In programma anche  “Io” di Soheil Beiraghi  e Nati nel 1986, di Majid Tavakoli, un film su una generazione che sta trasformando il Paese mentre si appresta a divenirne protagonista.
I FILM SONO TUTTI IN V.O. CON I SOTTOTITOLI IN INGLESE
Programmazione
27 febbraio
ore: 15:45 Inaugurazione rassegna e proiezione del film “IO”di S.Beiraghi

ore: 18:00 Nati nel 1986 (Motovalledin 65) di Majid Tavakoli
ore: 20:00 Che ore sono nel tuo mondo? ( Dar donya-ye to sa’at chand ast) di Safi Yazdanian

28 febbraio
ore: 16:00 Pochi metri cubi di amore (Chand metr mokaab-e eshgh) di Jamshid Mahmoudi

ore: 18:00  IO, di S.Beiraghi (replica)

ore: 20:00 L’ergastolo più un giorno (Abad va yek ruz) di Said Roustai