Il Concorso Ufficiale esclude gli
Italiani, ma tra i Talents dall’Italia arrivano nove giovani emergenti, nella
sezione Panorama Luca Guadagnino si confronta con il gusto del pubblico
berlinese e Milena Canonero viene premiata con l'Orso d'Oro alla Carriera.
(Le foto
sono pubblicate per gentile concessione della Berlinale)
Sebbene i
numeri della Berlinale siano imponenti per gli undici giorni di Festival con
quasi 400 pellicole presentate, quest’anno alla Berlinale nella selezione
ufficiale non è presente alcun cineasta italiano, ne tantomeno nella
composizione delle Giurie è presente un nostro rappresentante. Come potete
leggere nel seguito c’è però una bella sorpresa per il Cinema e la Moda
italiana, che in tanti ci invidiano e che vanno a braccetto. Vorremmo invece
porre l’attenzione alla sezione Talents dove tra i 250 artisti selezionati c’è
anche quest’anno una nutrita schiera di giovani talenti italiani a cui facciamo
i nostri auguri di successo e crescita. Sono nove i nostri e spaziano nei vari
campi della cinematografia. Ecco i nomi Lorenzo Cioffi Produttore, Regista;
Piernicola Di Muro Compositore, Sound Designer; Davide Favargiotti Sound
Designer; Michele Vannucci, Regista; Carlo Salsa Sceneggiatore; Cristina Picchi
Regista, Editor; Ali Mansuri Produttore che lavora in Gran Bretagna cosi come
Luigi Campi Regista, Sceneggiatore e Victoria Fiore Regista, Editor. I nostri
partecipano alla Talents Berlinale che compie 15 anni con il motto
"Courage: Against All Odds". Con la sua attenzione su "Courage:
Against All Odds", questa edizione di Talents Berlinale assume il
significato di coraggio di tutti i giorni e di coraggio dei professionisti del
cinema di oggi. 250 Talenti eccezionali e oltre 100 esperti internazionali e
tutor saranno invitati al programma di sei giorni, che si tiene ancora una
volta le tre sedi di HAU Hebbel Am Ufer dall’ 11 al 16 febbraio.
In verità
nella sezione Panorama tra i tredici film europei che concorrono al Premio del
Pubblico è stato selezionato il film di Luca Guadagnino con il suo racconto di
un amore estivo al maschile in una coproduzione franco-italiana, Call Me by
your Name, con Armie Hammer, Timothée Chalamet, Michael Stuhlbarg e Amira
Casar, un adattamento cinematografico del romanzo omonimo di André Aciman, scritto
con James Ivory.
Ma andiamo a
raccontare cosa succederà dal 9 febbraio prossimo. La 67 ma Berlinale si
aprirà
con l'anteprima mondiale del debutto alla regia di Etienne Comar: Django che è
in concorso ufficiale. Il film francese ruota attorno alla vita di Django Reinhardt, famoso chitarrista e
compositore, e il suo volo da una Parigi occupata dai tedeschi nel 1943. In
pochi istanti, questo superbo chitarrista è stato in grado di raggiungere il
cuore della gente con il suo strumento. Eppure, come appartenente all’etnia
Sinti, la sua famiglia è stata molestata e perseguitata dai nazisti.
"Django
Reinhardt è stato uno dei più brillanti pionieri del jazz europeo e il padre
dello swing zingaro. Django ritrae un capitolo avvincente nella movimentata
vita del musicista, ed è una storia struggente di sopravvivenza. In pericolo
continuo, il volo e le atrocità commesse contro la sua famiglia non potevano
comunque farlo smettere di suonare ", così ha comentato Dieter Kosslick.
Il neo
regista Etienne Comar si è fatto già notare come sceneggiatore e produttore
in Uomini di Dio, Alta Cucina, My
King e co-produttore di Timbuktu. In
Django l'attore protagonista è Reda Kateb con al suo fianco Cécile de France
(Il ragazzo con la bicicletta), Alex Brendemühl e Ulrich Brandhoff. La
sceneggiatura è scritta dallo stesso Etienne Comar e da Alexis Salatko. La
musica originale del musicista è stato ri-registrata per il film dalla famosa
band olandese di jazz Rosenberg Trio.
Non possiamo
trattenerci per la gioia della notizia a sorpresa che l’Orso d'oro alla
carriera e l’Omaggio del Festival va al Premio Oscar Milena Canonero con una
Retrospettiva. Infatti come annunciato nella Conferenza Stampa l'Omaggio del 67ma Berlinale è dedicato alla costumista italiana Milena Canonero, che
riceverà anche l’Orso d'Oro alla Carriera. Milena Canonero è una delle
costumiste più celebri al mondo. Ha lavorato con una lunga lista di registi,
tra cui Stanley Kubrick, Francis Ford Coppola, Sydney Pollack, Warren Beatty,
Roman Polanski, Steven Soderbergh, Louis Malle, Tony Scott, Barbet Schroeder,
Sofia Coppola, e Wes Anderson. Nel corso degli anni ha vinto quattro premi
Oscar per i suoi disegni di costumi eccezionali ed è stato nominata altre
cinque volte.
"Milena
Canonero è una straordinaria costumista. Con i suoi disegni ha contribuito in
modo decisivo allo stile di molti capolavori cinematografici. Con l’Omaggio di
quest'anno, vorremmo onorare un grande artista, così come porre l'attenzione
diretta ad un'altra professione del cinema ", ha commentato Dieter
Kosslick.
I disegni di
Milena Canonero sono il risultato di approfondite ricerche storiche dell'arte e
concetti sofisticati. Non ha mai adottato
i parametri dalla storia della moda, ma li adatta in modo creativo per
ogni film. In tal modo lei eccelle non solo nell'arte di accentuare sottilmente
la personalità di un personaggio, ma anche di migliorare la trama di un film
attraverso disegni molto dettagliati e originali. Le sue creazioni hanno
influenzato le tendenze della moda a livello mondiale e stilisti di moda
ispirati come Alexander McQueen e Ralph Lauren. Proprio all'inizio della sua
carriera Canonero ha incontrato Stanley Kubrick ed è stato per il suo film
Arancia meccanica (Regno Unito / USA 1971) che ha disegnato i suoi primi
costumi cinematografici. Con loro bianco perso la sua innocenza e impostare un
nuovo punto di riferimento per i costumi. Già con il suo secondo lavoro per Kubrick,
Barry Lyndon (Regno Unito / USA 1975), ha portato a casa il suo primo Oscar per
i migliori costumi (in comune con Ulla-Britt Söderlund). Sono seguiti tanti
altri lavori di successo che non stiamo ad elencare. Siamo entusiasti che la
moda italiana primeggi anche nel tempio
berlinese del Cinema. Ricordiamo che negli anni passati Milena Canonero ha
partecipato alla Berlinale con due film diretti da Wes Anderson - The Life
Aquatic with Steve Zissou (USA 2004) e The Grand Budapest Hotel (USA / Germania
2014). Per la sue straordinarie divise del personale viola e struttura color
malva, e per la forma originale
dell’abito di Madame D. in Grand Budapest Hotel, Milena Canonero ha vinto il
suo quarto Oscar per i migliori costumi.
Passiamo
adesso alla Giuria Internazionale che ancora una volta sarà un illustre giuria
internazionale che deciderà a chi andranno gli Orsi d’Oro e d’Argento della
Berlinale 2017. Sono diciotto i film in lizza in questa edizione del concorso
per gli Orsi d'Oro e d'Argento.
Come sappiamo Presidente della giuria è stato
nominato il regista e sceneggiatore Paul Verhoeven, coadiuvato dalla
produttrice tunisina Dora Bouchoucha Fourati, dall’artista islandese Olafur
Eliasson, dall'attrice americana Maggie Gyllenhaal, dall'attrice tedesca Julia
Jentsch (Germania), dall’attore e regista messicano Diego Luna, e dal regista e
sceneggiatore Wang Quan'an della Repubblica popolare cinese, pluripremiato in
passato alla Berlinale. Tutti volti conosciuti.
Il commento
a caldo del direttore Dieter Kosslick è entusiatico:"Con Paul Verhoeven
presidente di giuria, abbiamo a disposizione un regista che ha sperimentato
varie generi sia in Europa che a Hollywood. La sua creatività, l’audacia e
poliedricità e la sua volontà di sperimentare si riflettono nello vasta gamma
delle sue opere ". La Berlinale aveva ospitato ed acclamato il regista al
Talent Campus della Berlinale nel 2013 nel Panel: “Follow Your Instincts: Filmmaking According
to Paul Verhoeven” regalando alla platea una visione del suo metodo di lavoro e
il suo punto di vista sul panorama della produzione negli Stati Uniti e in
Europa.
Ecco i
titoli dei 18 film in concorso con la Germania che primeggia in ben otto
coproduzioni dove spiccano i nomi di Aki Kaurismäki, Oren Moverman, Agnieszka
Holland, Andres Veiel, Sally Potter ma anche di Danny Boyle, Hong Sangsoo,
Thomas Arslan, Volker Schlöndorff, Sabu, Álex de la Iglesia e il debutto come
regista di Josef Hader
Ana, mon
amour di Călin Peter Netzer (Romania / Germania / Francia)
Bamui
haebyun-eoseo honja (On the Beach at Night Alone) di Hong Sangsoo (Republic of
Korea - South Korea)
Beuys di
Andres Veiel (Germania)- Doc
Colo di
Teresa Villaverde (Portogallo / Francia)
The Dinner
di Oren Moverman (USA)
Django di
Etienne Comar (Francia) – Opera Prima
Félicité di
Alain Gomis (Francia / Senegal / Belgio / Germania / Lebanon)
Hao ji
le(Have a Nice Day) di Liu Jian (People’s Republic of China) - Animazione
Helle Nächte
(Bright Nights) di Thomas Arslan (Germania / Norvegia)
Joaquim di
Marcelo Gomes (Brazil / Portugal)
Mr. Long di
Sabu (Giappone / Hong Kong, China / Taiwan / Germania)
The Party di
Sally Potter (UK)
Pokot
(Spoor) di Agnieszka Holland (Polonia / Germania / Czech Republic / Sweden /
Slovakian Republic)
Return to
Montauk di Volker Schlöndorff (Francia / Germania / Ireland)
Teströl és
lélekröl(On Body and Soul) di Ildikó Enyedi (Ungheria)
Toivon
tuolla puolen(The Other Side of Hope) di Aki Kaurismäki (Finlandia / Germania)
Una mujer
fantástica (A Fantastic Woman) di Sebastián Lelio (Cile / USA / Germania /
Spagna)
Wilde
Maus(Wild Mouse) di Josef Hader (Austria) – Opera Prima
Fuori
Concorso sei pellicole eccezionali:
El bar (The
Bar) di Álex de la Iglesia (Spagna)
Final
Portrait di Stanley Tucci (UK / Francia)
Logan di
James Mangold (USA)
Sage femme
(Midwife) di Martin Provost (Francia / Belgio)
T2
Trainspotting di Danny Boyle (UK) attesissimo sequel dell'omonimo degli anni '90
Viceroy’s
House di Gurinder Chadha (India / UK)
Come ogni
anno ai precedenti titoli si affiancano alcune prestigiose produzioni mondiali
(13) che segnalano il futuro del cinema nella sezione Berlinale Special 2017
Acht Stunden
sind kein Tag (Eight Hours Don't Make A Day) di Rainer Werner Fassbinder
(Federal Republic of Germany 1972) – TV series with 5 episodes
the bomb di
Kevin Ford, Smriti Keshari, Eric Schlosser (USA) – Experimental film
Es war
einmal in Deutschland... (Bye Bye Germany) di Sam Garbarski (Germania /
Luxembourg / Belgium)
In Zeiten
des abnehmenden Lichts (In Times of Fading Light) di Matti Geschonneck
(Germania)
La libertad
del diablo (Devil's Freedom) di Everardo González (Mexico) - Doc
La Reina de
España (The Queen of Spain) di Fernando Trueba (Spain)
Le jeune
Karl Marx (The Young Karl Marx) di Raoul Peck (Francia / Germania / Belgium)
The Lost
City of Z di James Gray( USA)
Masaryk (A
Prominent Patient) di Julius Ševčík (Czech Republic / Slovakian Republic)
Maudie di
Aisling Walsh (Canada / Ireland)
Nema-ye
nazdik (Close Up) di Abbas Kiarostami (Iran)
The Trial:
The State of Russia vs Oleg Sentsov di Askold Kurov (Estonia / Poland / Czech
Republic) - doc
Últimos días
en La Habana (Last Days in Havana) di Fernando Pérez (Cuba / Spain)
Ormai è noto
che non esiste più un confine netto tra Cinema e Serie TV e perciò la Berlinale già da tempo propone una sezione dedicata alle serie in Berlinale Special Series che
quest’anno vede una massiccia presenza teutonica.
4 Blocks –
Regia: Marvin Kren (Germania)
Below The
Surface – Ideatore / Regia: Kasper Barfoed (Denmark / Germania)
Black Spot –
Ideatore: Mathieu Missoffe - Regia: Thierry Poiraud, Julien Despaux (Francia /
Belgium)
Der gleiche
Himmel (The Same Sky)- Ideatore: Paula Milne – Regia: Oliver Hirschbiegel
(Germania / Czech Republic)
Patriot–
Ideatore: Steve Conrad (USA / Czech Republic)
SS-GB –
Regia: Philipp Kadelbach (UK)

Alcuni dei
titoli precedenti partecipano insieme ad una selezione dalle altre sezioni
Panorama, Forum e Generation pure all’assegnazione di due altri premi dei quali
il Glashütte Original Documentary Award
è di nuova istituzione. Infatti da molti anni, la Berlinale è impegnata a promuovere i documentari
e altre forme artistiche documentarie. Non solo nei programmi delle varie sezioni,
nelle iniziative e nelle serie speciali, ma anche nella European Film Market
(EFM). Grazie al supporto di Glashütte Original, produttore Sassone di orologi,
la Berlinale ha introdotto quest’anno un nuovo premio, il Premio Documentario
Glashütte Original. Il Premio del valore di 50.000 €, finanziato da Glashütte
Original, verrà diviso equamente tra regista e produttore del film vincitore
scelto tra le 16 pellicole selezionate tra quelle in competizione, Berlinale
Special, Panorama, Forum, Generation e della sezione Perspektive Deutsches
Kino. La giuria che sceglierà il doc vincitore è composta dalla critica
cinematografica messicana Daniela Michel, direttrice e fondatrice del Morelia
International Film Festival che dal 2003 sostiene e promuove la nuova
generazione di cineasti messicani. La seconda giurata è la statunitense Laura
Poitras. Nella professione si occupa di documentario, giornalismo, e arte. Con
CITIZENFOUR, la terza parte della sua trilogia, Poitras ha vinto l'Oscar per il
miglior documentario nel 2015. E’ la storia su Edward Snowden e il reportage
sulle attività spionistiche della NSA a
danno di ignari cittadini pubblicato da Der Spiegel, The Guardian, e il
Washington Post. Ha anche ricevuto il premio Pulitzer e il Premio Nannen per la
libertà di stampa. Il terzo giurato è l’iracheno Samir trapiantato in Svizzera da quando aveva sette anni. Dal 1994, insieme al documentarista Werner Schweizer
e al produttore Karin Koch si occupa di promuovere giovani talenti svizzeri. Il
suo documentario Odyssey è stato presentato nella sezione Panorama della
Berlinale 2015 e presentato dalla Svizzera per l’Oscar come miglior film
straniero.I seguenti
film sono nominati per il Premio Documentario original Glashütte, tutti in
anteprima mondiale alla Berlinale 2017:
Competition
(1) : Beuys
Berlinale
Special (1) : La libertad del diablo (Devil's Freedom)
Panorama
(5):
Belinda –
Francia di Marie Dumora
El Pacto de
Adriana – Chile di Lissette Orozco
Erase and
Forget – UK di Andrea Luka Zimmerman
Fünf Sterne
(Five Stars) – Germania di Annekatrin Hendel
Istiyad
Ashbah (Ghost Hunting) – Francia / Palestine/ Switzerland / Qatar di Raed
Andoni
Forum (5):
For Ahkheem
– USA di Jeremy S. Levine e Landon Van Soest
Maman
Colonelle (Mama Colonel) - Democratic Republic of Congo / Francia di Dieudo
Hamadi
El mar la
mar – USA di Joshua Bonnetta and J.P. Sniadecki
Mzis qalaqi
(City of the Sun) – Georgia / USA / The Netherlands / Qatar di Rati Oneli
Tigmi n
Igren (House in the Fields) – Morocco / Qatar di Tala Hadid
Generation
(3):
Almost
Heaven – United Kingdom di Carol Salter
Shkola nomer
3 (School Number 3) - Ukraine / Germania di Yelizaveta Smith, Georg Genoux
Soldado
(Soldier) - Argentina di Manuel Abramovich
Perspektive
Deutsches Kino (1): Eisenkopf (Ironhead) – Germania di Tian Dong
L’altro
premio è il GWFF Best First Feature Award che è stato introdotto nel 2006 per

sostenere la nuova generazione di cineasti. Il premio del valore di 50.000
euro, è offerto da GWFF (Gesellschaft zur Wahrnehmung von Film- und
Fernsehrecht), società dedicata alla tutela dei diritti cinematografici e
televisivi. Il premio in denaro viene diviso tra il produttore e il regista del
film vincitore. Inoltre, il regista sarà premiato inoltre con un mirino ad alta
qualità sia come uno strumento utile e il trofeo indimenticabile. Dieter
Kosslick e i responsabili della sezione concorso e delle sezioni Panorama,
Forum, Generation e Perspektive Deutsches Kino hanno selezionato 16 opere
prime. La giuria che assegnerà il premio GWFF Miglior Opera Prima è composta da
Jayro Bustamante, autore di Ixcanul, primo regista guatemalese invitato a
partecipare al Concorso della Berlinale bel 2015. Il film realizzato con attori
non professionisti ha vinto il Premio Alfred Bauer Orso d'Argento. E’ stato
anche premiato in altri festival tra i quali quello di Karlovy Vary,
Gerusalemme, Telluride, Toronto, Biarritz, Cartagena, Mumbai, Guadalajara,
Ghent, e San Sebastián, ed ha portato a casa 52 premi. Per di più, Ixcanul è
stato il secondo film guatemalese candidato all’Oscar come miglior film
straniero. L’altra giurata è l’attrice francese Clotilde Courau che ha iniziato
la sua carriera a 16 anni e il cui suo ultimo film Le Ciel attendra di
Marie-Castille Mention Schaar sarà in sala nel 2017.Ed infine il saudita
Mahmoud Sabbagh , classe 1983, autore, regista e produttore ha presentato il
suo primo lungometraggio, Barakah incontra Barakah, nella sezione Forum della
Berlinale nel 2016. Film straordinariamente umoristico che ha vinto il Premio
della Giuria Ecumenica. Ed è in corsa per l'Oscar come miglior film straniero.Sono 16 i
film selezionati per il premio GWFF Miglior Opera Prima tutti in anteprima
mondiale alla Berlinale 2017:
Competition
(2): Django e Wilde Maus
Panorama
(2): Kaygı (Inflame) - Turkey di Ceylan Özgün Özçelik e Pieles (Skins) - Spain di Eduardo Casanova
Forum (3):Adiós
entusiasmo (So Long Enthusiasm) – Argentina / Colombia di Vladimir Durán
Casa Roshell
– Mexico / Chile di Camila José Donoso
Motza el
hayam (Low Tide) – Israel / Francia di Daniel Mann
Generation
(5)
As duas
Irenes (Two Irenes) – Brazil di Fabio Meira
Butterfly
Kisses – United Kingdom di Rafael Kapelinski
Estiu 1993
(Summer 1993) – Spain di Carla Simón
Freak Show –
USA Di Trudie Styler
Wallay -
Francia / Burkina Faso / Qatar di Berni Goldblat
Perspektive
Deutsches Kino (4):
Back for
Good – Germania di Mia Spengler
Die beste
aller Welten (The Best Of All Worlds) – Germania / Austria di Adrian Goiginger
Millennials
– Germania di Jana Bürgelin
Die Tochter
(Dark Blue Girl) – Germania di Mascha Schilinski
Giurie e
Premi della sezione a latere Generation
La Giuria
Internazionale Generation 14Plus assegnerà il Grand Prix per il miglior film
(7.500 euro) e il premio speciale per il miglior cortometraggio (2.500 euro),
grazie all’impegno del Bundeszentrale für politische Bildung (Agenzia federale
tedesca per l'educazione civica). I tre membri della giuria di quest'anno
sono: il regista tedesco-ungherese
Benjamin Cantu, il regista statunitense Jennifer Reeder, il regista cileno
Roberto Doveris. Mentre nella sezione Generation Kplus i tre membri che
compongono la giuria internazionale che assegnerà il Grand Prix per il miglior
film (7.500 euro) e il premio speciale per il miglior cortometraggio

(2.500
euro), grazie al contributo di Deutsches Kinderhilfswerk sono: la
programmatrice polacca di festival Aneta Ozorek, il regista coreano Yoon
Ga-eun, il produttore tedesco e co-fondatore di DETAiLFILM Fabian Gasmia del
quale ricordiamo L'avenir di Mia Hansen-Løve vincitore Orso d'argento 2016.
Invece le giurie di Generation Kind sono composte da undici giovani berlinesi
di età compresa dai 12 a i 14 e dai 16 ai 18 anni rispettivamemte. A loro il
compito di assegnare gli Orsi di Cristallo. I giovani giurati sono
stati scelte fra oltre 1.000 candidati che hanno compilato i questionari sui
film Generation alla Berlinale dell'anno scorso.
In ambito Generation c’è poi
la sezione cosiddetta trasversale che accoglie alcuni film dalle sezioni Forum e
Panorama per mostrarli ai minori di 18 anni scelte tra le opere che sono anche
dedicatei alle esperienze e le prospettive dei giovani. I film della sezione
trasversale di quest'anno sono Dayveon di Amman Abbasi - USA (Forum) e Karera
ga Honki de Amu toki wa di Naoko Ogigami – Giappone (Panorama).
Berlinale
Shorts 2017: Reframing the Image
23 film
provenienti da 19 paesi saranno in competizione per l' Orso d’Oro e d'Argento come pure per l'Audi Short Film
Award, del valore di € 20.000, e una nomination agli European Film Awards
durante l'edizione 2017 della Berlinale Shorts. Il film algerino Monangambeee,
prodotto nel 1969 e diretto da Sarah Maldoror, sarà proiettato fuori concorso.La Giuria
della Berlinale Shorts è composta da tre
artisti di altissimo livello: Christian Jankowski, Kimberly Drew e Carlos
Núñez. Il primo Artista e docente presso l'Accademia di Stato di Arte e Design
di Stoccarda, il secondo curatore e direttore dei social media al New York
Metropolitan Museum of Art ed infine il direttore artistico del SANFIC
(Santiago International Film Festival) Carlos Núñez. La Giuria
dell’International Short Film assegnerà l’Orso d’Oro e l'Orso d'argento, così
come l'Audi Short Film Award. Inoltre, la giuria nominerà un film per il
miglior cortometraggio agli European Film Awards. Maike Mia Höhne, curatrice
della Berlinale Shorts, commenta così la scelta caduta sui giurati: "Le
biografie di
alto livello di Jankowski, Drew e Núñez ci consegnano una giuria
per l’edizione 2017, che combina tre punti altamente affermati e con tanti
punti di vista diversi. Sono molto contenta! "Il concorso
Berlinale Shorts sarà caratterizzato da opere provenienti da una vasta gamma di
registi tra cui Gabriel Abrantes, Salomé Lamas, Jonathan Vinel, Victor
Lindgren, Lukas Marxt e Marcel Odenbach, Bárbara Wagner e Benjamin de Burca,
David OReilly e Rainer Kohlberger."Un'immagine
preconcetta, una nozione cliché di qualcosa o qualcuno, può alterare la sua
forma se la mia visione delle cose si espande per includere una nuova
prospettiva. Tutti i film selezionati per la Berlinale Shorts 2017 hanno in
comune il fatto che essi invitano a ricalibrare la propria percezione ",
ha commentato sempre Maike Mia Höhne.
Ecco i
titoli delle 24 opere selezionate:
Altas
Cidades de Ossadas (High Cities of Bone), João Salaviza, Portugal, 19’ (WP)
Avant
l'envol, Laurence Bonvin, Switzerland, 20’ (IP)
The Boy from
H2, Helen Yanovsky, Israel / Palestinian Territories, 21’ (WP)
Call of
Cuteness, Brenda Lien, Germania, 4’ (WP)
Centauro
(Centaur), Nicolás Suárez, Argentina, 14’ (IP)
Cidade
Pequena (Small Town), Diogo Costa Amarante, Portugal, 19’ (IP)
Coup de
Grâce, Salomé Lamas, Portugal, 26’ (WP)
The Crying
Conch, Vincent Toi, Canada, 20’ (WP)
Ensueño en
la Pradera (Reverie in the Meadow), Esteban Arrangoiz Julien, Mexiko, 17’ (WP)
Estás vendo
coisas (You are seeing things), Bárbara Wagner & Benjamin de Burca, Brazil,
18’ (IP)
Everything,
David OReilly, USA / Ireland, 11’ (WP)
Le film de
l'été (A Summer’s Film), Emmanuel Marre, Francia / Belgium, 30’ (WP)
Fishing Is
Not Done On Tuesdays, Lukas Marxt & Marcel Odenbach, Germania / Austria,
15’ (WP)
Fuera de
Temporada (Out of Season), Sabrina Campos, Argentina, 23’ (WP)Hiwa,
Jacqueline Lentzou, Greece, 11’ (WP)
Os Humores
Artificiais (The Artificial Humors), Gabriel Abrantes, Portugal, 30’ (WP)
keep that
dream burning, Rainer Kohlberger, Germania / Austria, 8’ (WP)
Kometen (The
Comet), Victor Lindgren, Sweden, 11’ (IP)
Martin
Pleure (Martin Cries), Jonathan Vinel, Francia, 16’ (WP)
Miss
Holocaust, Michalina Musielak, Poland / Germania, 22’ (WP)
Monangambeee,
Sarah Maldoror, Algeria, 18’ – Fuori Competizione
Oh Brother
Octopus, Florian Kunert, Germania, 27’ (WP)
The Rabbit
Hunt, Patrick Bresnan, USA / Hungary, 12’ (IP)
Street of
Death, Karam Ghossein, Libanon / Germania, 23’ (WP)
La Berlinale
non si esaurisce qui per la sua vastità con le altre sezioni Panorama, Forum, Perspektive Deutsches Kino e NaTive , tanto per citare le principali, delle quali vi diremo in
un prossimo articolo.