Descrizione

Anteprime e Recensioni Cinematografiche, tutto quello che c'è da sapere su Festival Internazionali del Cinema e quanto di nuovo succede intorno alla Settima Arte, a cura di Luigi Noera e la gentile collaborazione di Ugo Baistrocchi, Simona Noera e Marina Pavido.



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martedì 18 aprile 2017

PINA BAUSCH A ROMA

Lunedì 10 aprile  al Teatro Argentina di Roma è stato proiettato in anteprima Pina Bausch a Roma, un film di Graziano Graziani, da un’idea di Simone Bruscia e Andrés Neumann, prodotto da Riccione Teatro in collaborazione con l’Archivio Teatrale Andrés Neumann/il Funaro Centro Culturale di Pistoia. Il periodo romano dell’indimenticabile coreografa tedesca rivive nei racconti inediti di compagni di viaggio come Matteo Garrone, Mario Martone, Vladimir Luxuria, Leonetta Bentivoglio, Cristiana Morganti e Andrés Neumann.Scomparsa nel 2009 a 68 anni, Pina Bausch - mito della danza e del teatro di fine Novecento, meravigliosa visionaria capace di stregare registi come Federico Fellini, Pedro Almodóvar e Wim Wenders - “ha terremotato con una determinazione senza confronti il panorama delle arti contemporanee” (Leonetta Bentivoglio).  Della serie di quindici spettacoli che la grande coreografa ha realizzato ispirandosi ad altrettante città del mondo, Roma è l’unica che vanta ben due titoli dedicati: Viktor (1986), e O Dido (2000), entrambi coprodotti con il Teatro di Roma.Il documentario Pina Bausch a Roma ripercorre le due residenze romane dell’artista tedesca, riportando alla luce, attraverso un intreccio di testimonianze inedite, la Roma insospettabile di Pina Bausch, una città autentica e assolutamente anticonvenzionale: una Roma quotidiana, scandita da pranzi in trattoria, incursioni in sale da ballo popolari e passeggiate al mercato della frutta; una Roma underground, distesa nelle sue periferie multietniche, conosciuta grazie a ripetute visite in campi rom e sopralluoghi notturni in locali transgender e circoli di cultura omosessuale​. A raccontarci queste esperienze originali e poco note sono amici, collaboratori di lunga data e imprevedibili compagni di viaggio. Tra loro Matteo Garrone, Mario Martone, Vladimir Luxuria, Cristiana Morganti, Leonetta Bentivoglio, Andrés Neumann, Ninni Romeo, Claudia Di Giacomo e Maurizio Millenotti.Nato per iniziativa di Simone Bruscia, direttore di Riccione Teatro, e Andrés Neumann, storico produttore della Bausch, il film prende spunto da alcune fotografie inedite che testimoniano le visite di Pina Bausch nei campi rom della capitale. Da qui l’idea di Bruscia che con Riccione Teatro - ente che promuove lo storio Premio Riccione per il Teatro - ha curato e promosso diversi progetti video-cinematografici dedicati all’opera della coreografa di Wuppertal, di realizzare un documentario sul rapporto intimo che l’artista aveva con Roma e con i luoghi meno conosciuti della città.  Firma la regia Graziano Graziani, critico teatrale, scrittore e giornalista, tra i conduttori di Fahrenheit a Radio 3 Rai e collaboratore di Rai 5 per cui ha realizzato diversi documentari sul teatro contemporaneo. Autore del blog Stati d’eccezione, scrive per varie testate e ha pubblicato diversi libri, l’ultimo dei quali per l’editrice Quodlibet, Atlante delle micronazioni (2015).Dopo la presentazione di alcuni estratti e work in progress al Riccione TTV Festival e al Biografilm Festival, il film è stato proiettato per la prima volta in versione integrale al Teatro Argentina di Roma (con sottotitoli in inglese). La serata evento di lunedì 10 aprile si è aperta con un’introduzione del regista e dei produttori e concludendosi dopo la proiezione con ‘Insoliti percorsi, e risate in cantina’ un inedito omaggio a Pina Bausch di e con Cristiana Morganti, storica danzatrice del Tanztheater Wuppertal.

lunedì 2 maggio 2016

34° BELLARIA FILM FESTIVAL 27/29 MAGGIO - ANTEPRIMA 26 MAGGIO

PRIME ANTICIPAZIONI:
CLAUDIA GERINI MADRINA DELLA 34a EDIZIONE,
NUOVA IMMAGINE DEL FESTIVAL FIRMATA DA VALENTINA D’ACCARDI
Si svolgerà dal 27 al 29 maggio, con un’anteprima il 26 maggio, il 34° Bellaria Film Festival, storica manifestazione promossa dal Comune di Bellaria Igea Marina, con il sostegno del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, della Regione Emilia-Romagna e della Provincia di Rimini.
Quella che si prospetta sarà un’edizione speciale perché nel 2016 si festeggia il 60° anniversario della nascita del comune autonomo di Bellaria Igea Marina. Il BFF sarà dunque un festival diffuso, pienamente dedicato alla sua città. Il Cinema Teatro Astra come sempre presenterà tutti i film documentari selezionati nelle due categorie di concorso, Italia Doc e Casa Rossa Art Doc, ma quest’anno il festival abiterà altri spazi storici di Bellaria. Per la prima volta, infatti, le opere in concorso verranno proiettate anche al Teatro Smeraldo mentre incursioni live, film e concerti torneranno ad animare l’Arena Italia, recuperata alla funzione di cinema all’aperto che aveva negli anni Sessanta. Un albergo affacciato sul mare, l’Hotel Ermitage, accoglierà infine Camera con vista, originalissima rassegna di audio-doc organizzata in collaborazione con Radio 3 Rai e curata da Graziano Graziani e Lorenzo Pavolini.
Madrina d’accezione sarà Claudia Gerini, tra le artiste più amate e apprezzate del panorama cinematografico italiano. L’attrice che farà anche parte della giuria, sarà al festival in veste di ambasciatrice della campagna HELP!, promossa da CCS Italia onlus per liberare un milione di bambine e bambini dallo sfruttamento, dalla malnutrizione e dall’analfabetismo. Per presentare questo progetto sarà proiettato Bambini che sanno leggere. Diario cambogiano, documentario di Angelo Loy girato nell’aprile 2015 con la partecipazione della stessa Gerini. Nelle settimane precedenti il festival, sarà inoltre lanciata un’iniziativa di raccolta fondi a favore della campagna HELP!, che metterà all’asta un pranzo con l’attrice nella giornata di domenica 29 maggio.
La nuova immagine del 34° Bellaria Film Festival è firmata dalla fotografa Valentina D’Accardi ed è tratta dal suo recente progetto Hestia (2015).  Tutti i lavori di questo ciclo hanno per protagonista una reincarnazione della dea greca del focolare, evocata nelle case dell’antichità con una fiamma posta nel cuore dell’abitazione. Valentina D’Accardi ridà vita a quel mito con fotografie in bianco e nero rotte da piccole bruciature, e trasforma la divinità nella donna stessa. La collaborazione con l’artista proseguirà anche dopo la fine del festival. Per celebrare i sessant’anni del comune di Bellaria Igea Marina, su proposta di Marco Antonio Bazzocchi, direttore del museo La casa rossa di Alfredo Panzini, l’amministrazione le ha infatti commissionato un progetto site-specific che si concluderà con una mostra personale in programma durante l’estate.
Nato nel 1983 come Anteprima per il cinema indipendente italiano, da dieci anni il Bellaria Film Festival concentra la sua attenzione sulla cinematografia documentaria, che premia attraverso il concorso Italia Doc. Una sezione speciale, Casa Rossa Art Doc, è in particolare riservata ai film documentari sul mondo dell’arte. Adottando questo approccio, il festival si è affermato come un osservatorio privilegiato sul documentario italiano e ha anticipato il successo internazionale di un autore come Gianfranco Rosi, premiato a Bellaria già nel 2009 per Below sea level. Ma Rosi è solo uno degli autori valorizzati dal festival nella sua lunga storia di rassegna di cinema indipendente prima, e documentario poi.
Dal 1983, il Bellaria Film Festival ha fatto conoscere registi come Paolo Sorrentino, Silvio Soldini, Gianluca Maria Tavarelli, Ciprì e Maresco, Pappi Corsicato, Roberta Torre, Pietro Marcello e tanti altri. 
  
Informazioni su:   www.bellariafilmfestival.org