Descrizione

Anteprime e Recensioni Cinematografiche, tutto quello che c'è da sapere su Festival Internazionali del Cinema e quanto di nuovo succede intorno alla Settima Arte, a cura di Luigi Noera e la gentile collaborazione di Ugo Baistrocchi, Simona Noera e Marina Pavido.



giovedì 28 gennaio 2016

Giornata della Memoria 2016: il documentario Suona Ancora, di Israel Moscati sabato 30 gennaio in onda su TG2 Dossier

In  occasione degli eventi dedicati alla “Giornata della Memoria”, che la Rai segue con un'ampia copertura informativa su tutti i suoi canali tv e radio, sabato 30 gennaio - verrà trasmesso su TG2 Dossier, alle ore 23:40 circa, il film documentario Suona ancora - Il coraggio dei figli e nipoti della Shoah è stato quello di vivere scritto da Israel Moscati e diretto da Beppe Tufarulo, prodotto da Global Vision Group con Rai Cinema. La messa in onda televisiva sarà contemporanea alla presentazione del documentario presso il Conservatorio Israeliano di Musica di Tel Aviv, alla presenza dell'autore Israel Moscati.
Parole come note, uno spartito dolente e solitario di storie drammatiche ed incancellabili raccontate dai discendenti di sopravvissuti ai campi di sterminio nazisti. Da Roma a Tel Aviv passando per Berlino e Budapest, Moscati si fa maestro concertista di sofferenze condivise, di ferite profonde che si tramandano devastanti nelle vite di figli e nipoti delle vittime della Shoah. Tutti gli intervistati sono musicisti o appassionati di musica come lo erano i loro padri e i loro nonni. Traumi difficili da superare: resta il coraggio di vivere per la "rinascita" del popolo ebraico. Suona ancora - Il coraggio dei figli e nipoti della Shoah è stato quello di vivere è strutturato con una serie di interviste nelle varie città europee e in Israele, dove un bambino di dodici anni suona la viola proveniente dai campi di sterminio che uno dei protagonisti, il restauratore di violini Amnon Weinstein, molti anni fa ha recuperato e restaurato.

lunedì 25 gennaio 2016

CINEMA AL MAXXI | Ecco il programma 2016: dal 27 gennaio al 7 aprile anteprime, omaggi, masterclass.

 Dal 27 gennaio al 7 aprile, la Fondazione Cinema per Roma presieduta da Piera Detassis e il MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo realizzeranno, nell’ambito del programma di CityFest, la nuova edizione di Cinema al MAXXI, l’appuntamento cinematografico che ha conquistato, nelle scorse stagioni, l’attenzione di decine di migliaia di appassionati e che ha dimostrato come la settima arte possa divenire parte integrante di uno spazio dedicato alle espressioni del contemporaneo.
Inaugura "Joy" di David O. Russell,  uno dei film più attesi della stagione. In programma, il tributo a Ettore Scola e Marcello Mastroianni, le masterclass con Francesca Archibugi, Matteo Garrone, Radu Mihăileanu, gli incontri con Amos Gitai, Pippo Delbono e Sergio Rubini, la grande animazione europea e la prima di "Zootropolis"
La programmazione di Cinema al MAXXI, curata da Mario Sesti, responsabile dei progetti speciali di CityFest, con il coordinamento di Alessandra Fontemaggi, si articolerà attorno a quattro sezioni: Extra, Omaggi, Masterclass e Alice Family, quest’ultima in collaborazione con Alice nella città.
EXTRA
Ogni mercoledì alle ore 21, Extra ospiterà prestigiose anteprime dei film più attesi, le opere d’autore e le sorprese della stagione cinematografica, in lingua originale sottotitolata.
A inaugurare la sezione, il prossimo 27 gennaio, ci sarà la proiezione di Joy, il nuovo lavoro di David O. Russell, autore cinque volte candidato all’Oscar® come regista e sceneggiatore di The Fighter, Il lato positivo - Silver Linings Playbook e American Hustle - L'apparenza inganna. Nel film un cast di star formato da Jennifer Lawrence, Bradley Cooper, Robert De Niro, Isabella Rossellini. Extra ospiterà inoltre tre successi dell’ultima Festa del Cinema

come The End of the Tour di James Ponsoldt con Jesse Eisenberg e Jason Segel, Room di Lenny Abrahamson, in corsa per quattro Academy Awards, e Mistress America di Noah Baumbach, uno degli sceneggiatori preferiti da Wes Anderson. E ancora, Remember di Atom Egoyan, l’autore de Il dolce domani, premio speciale della giuria a Cannes, due volte nominato all’Oscar®; Suffragette di Sarah Gavron con Meryl Streep  nel  ruolo di Emmeline Pankhurst, l’attivista a capo del movimento suffragista femminile del Regno Unito; The Commune, che segna il ritorno del regista Thomas Vinteberg, autore di Festen, fondatore di “Dogma 95” con Lars von Trier.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
OMAGGI
Cinema al MAXXI dedicherà la giornata del sabato ai personaggi che, con il loro modo di intendere e fare il cinema, hanno lasciato un segno indelebile nella sua storia.
Sabato 27 febbraio, con Una giornata particolare, la rassegna celebrerà l’opera di uno dei cineasti italiani più amati, Ettore Scola, scomparso lo scorso 19 gennaio, e il suo straordinario protagonista, Marcello Mastroianni, a vent’anni dalla morte. Il ricordo a Mastroianni, in collaborazione con due fra le più interessanti associazioni cinematografiche della Capitale, il Piccolo Cinema America e Image Hunters/Roma Creative Contest, sarà inaugurato dalla proiezione di Che? di Roman Polanski (6 febbraio ore 21) e proseguirà con Ieri, oggi, domani di Vittorio De Sica e La grande abbuffata di Marco Ferreri.
Fra gli omaggi, anche quelli dedicati a Pippo Delbono e Amos Gitai, autori capaci di muoversi al crocevia fra documentario ed esperienza autobiografica, creatori di segni e narrazioni in forma di cinema. Entrambi incontreranno il pubblico della Capitale: sabato 13 febbraio alle ore 18.30 appuntamento con 

Dal film Rabin The Last Day - per gentile concessione di Venezia 72
Pippo Delbono che mostrerà il cortometraggio inedito La visite e introdurrà il film Amore carne, mentre venerdì 11 marzo alle ore 21 Amos Gitai presenterà agli spettatori il suo nuovo lavoro in concorso alla Mostra di Venezia, Rabin, the Last Day, in occasione della mostra a lui dedicata presso il MAXXI. A completare il programma degli Omaggi, due film di Delbono (Guerra e Grido) e tre di Gitai (Esther, Kadosh e Kippur).

MASTERCLASS
L’incontro con grandi autori e attori è un momento di prestigio del programma
di Cinema al MAXXI ma in questa stagione, con appuntamenti che verranno ripresi in video e ai quali parteciperà anche un pubblico di professionisti e studenti, il formato della conversazione/lezione intensificherà le proprie ambizioni formative e culturali, in collaborazione con Alice nella città.

Accanto agli appuntamenti già citati con Pippo Delbono, Amos Gitai e a quello con Sergio Rubini, che presenterà in anteprima il corto La tela realizzato con Pier Giorgio Bellocchio, sono previste tre masterclass. La prima (lunedì 15 febbraio alle ore 21) vedrà protagonista la pluripremiata regista e sceneggiatrice Francesca Archibugi, autrice di Mignon è partita, Il grande cocomero e Verso sera; seguiranno il 29 marzo Matteo Garrone, uno tra gli autori italiani più amati nel mondo, candidato al Golden Globe e vincitore del premio speciale della giuria a Cannes per Gomorra (in collaborazione con Combo Produzioni), e Radu Mihăileanu, il regista rumeno che sorprese il cinema internazionale raccontando, con Train de vie, la Shoah da un punto di vista completamente inedito (7 aprile).
ALICE FAMILY
Ormai un classico di cinema al MAXXI, la sezione Alice Family – in collaborazione con Alice nella città – accoglierà ogni domenica alle ore 16 grandi autori dell’animazione contemporanea, con una programmazione di titoli per famiglie che si snoderà tra saghe di avventura e fiabe disegnate al computer in una andata e ritorno virtuosa tra cinema e serie tv per raccontare l’universo sterminato del meraviglioso, portato sul grande schermo.
Dagli Stati Uniti, l’animazione in CGI di Zootropolis firmato da Byron Howard (regista e sceneggiatore di Bolt - Un eroe a quattro zampe e Rapunzel - L'intreccio della torre), Rich Moore (regista di Ralph Spaccatutto e prima de I Simpson e Futurama) e dallo sceneggiatore Jared Bush; dall’Europa, Un gatto a Parigidi Alain Gagnol e Jean-Loup Felicioli, Minuscule - La valle delle formiche perdute di Hélène Giraud e Thomas Szabo, Mune - Il guardiano della luna di Alexandre Heboyan e Benoit Philippon e Il mio amico Nanuk di Brando Quilici e Roger Spottiswoode (coproduzione italo-canadese); infine, dal Giappone, The Boy and the Beast di Mamoru Hosoda, proiettato in anteprima durante l’ultima Festa del Cinema, nel programma della sezione autonoma e parallela Alice nella città.
Il programma di Cinema al MAXXI ospiterà inoltre due serate speciali a ingresso gratuito. Mercoledì 17 febbraio alle ore 21, si terrà la serata Oxfam Italia con la proiezione del documentario The Price We Paydi Harold Crooks, miglior film ai Vancouver Film Critics Circle Awards del 2015: un’inchiesta incalzante, intervallata da voci di giornalisti investigativi, attivisti ed insider, sulla dimensione e sui meccanismi dell’elusione fiscale delle grandi corporation. Martedì 8 marzo sarà presentato Venezia Pop. L’arte in bianco e nero di Antonello Sarno, il documentario che alterna le immagini di archivio alle testimonianze dei tanti protagonisti della mostra d’arte di Venezia, ripercorrendo 50 anni (dal 1928 al 1978) decisivi nella storia delle arti visive. La serata è organizzata da Istituto Luce Cinecittà e da Agnus Dei Tiziana Rocca Production.
Biglietteria
MAXXI EXTRA 7 € (5 € fino a 26 anni)
MAXXI OMAGGI 7 € (5 € fino a 26 anni). Due proiezioni 10 €
MAXXI FAMILY 7 € (5 € fino a 26 anni)
MASTERCLASS 5 €
Tutti i biglietti per le proiezioni danno diritto all’ingresso ridotto al MAXXI (8€) per una settimana.
I biglietti si possono acquistare presso la biglietteria del Museo o su www.vivaticket.it

domenica 24 gennaio 2016

Perché ho scelto la professione del critico cinematografico dopo tanti anni di professione ingegneristica.

Su questo sito trovate una sintesi di me. Ma come, un brillante ingegnere preferisce fare il critico cinematografico? Ebbene è meglio un sogno che un disastro. Quante volte sono stato contattato da facoltosi proprietari di attici unici per lavori impossibili. La mia risposta dopo un breve colloquio sul da farsi con gli interessati è stata sempre: mi dispiace, ma  non ho tempo per voi. E' la moda di sentirsi onnipotenti. Al mio caro Maestro di una vita e zio, mi riferisco al Prof. Ing. Calogero Benedetti che da poco ha lasciato l'attività professionale dopo 60 anni svolti proprio vicino al disastro del Flaminio , capitò persino di dover litigare con la Mara Venier. Ovviamente per la demolizione di "qualche muro" (ndr : maestro). La storia del Flaminio mi ricorda tante storie di mal professione. I medici hanno il giuramento di Ippocrate a cui rendere conto, ma noi ingegneri a chi? Recentemente mi è capitato di cadere su una buca del Comune di Roma con il mio scooter. Attendo il risarcimento, ma il fatto sconcertante è che la ditta della manutenzione di Roma Capitale ha rifatto il manto stradale della strada escludendo la buca. Di chi è la responsabilità? Prima di tutto del responsabile diretto dell'impresa di manutenzione, ma anche di chi dovrebbe controllare, ossia il mio collega ingegnere o geometra. Nella storia del Flaminio spetta alla Magistratura chiarire le responsabilità, ma se intanto noi Ingegneri decidessimo di dire qualche no in più non sarebbe male. Torniamo al titolo di questo articolo. In fondo se con la mia critica cinematografica stronco una pellicola cosa può succedere? Qualche spettatore in meno, sempre che sia d'accordo, e comunque prendendo come riferimento il Maestro Gianluigi Rondi, se proprio non mi piace un film lo descrivo e basta. Si è così la professione del critico non ha armi che uccidono, quella dell'ingegnere, se non correttamente utilizzate si, ed io dopo una vita professionale fatta di tanti no ho deciso una vita meno spericolata. Ecco la risposta alla domanda del titolo di questo articolo: meglio la luna di Melies!  Alla fine vorrei aggiungere una disgressione su disastri annunciati e regolarmente accaduti. Inondazioni, distruzioni di abitazioni nei pressi di un vulcano etc. Al riguardo condivido  il pensiero del Prof. Sgarbi che ebbe ragione a denunziare chi aveva costruito alle pendici dell'Etna la propria abitazione. Costruzione temeraria? Direi di si.

mercoledì 20 gennaio 2016

Alla Casa del Cinema di Roma fondata da Scola il tributo al grande regista che ci ha lasciati in punta di piedi.

Il Maestro ETTORE SCOLA pilastro della cultura italiana lascia un vuoto. Restano però le sue opere e i suoi ricordi in ognuno di noi, sia se si è avuta la fortuna di conoscerlo di persona oppure tramite il ricordo che ne hanno gli altri. Faccio parte di quest’ultima schiera, ma la costernazione è uguale. L’ho conosciuto guardando i suoi film dei quali l’ultimo è un delicatissimo
ricordo dell’altro pilastro del cinema italiano Federico Fellini. I due Maestri erano accomunati dalla passione e lo straordinario talento nel realizzare vignette prima e gli schizzi delle loro opere dopo. Ovvero l’arte figurativa ridotta all’essenza da un tratto di matita. Entrambi ancora adolescenti erano cresciuti all’ombra di un grande maestro vignettista come STENO (Stefano Vanzina) nella rivista umoristica Marc’ Aurelio, presero ben presto la strada cinematografica. Da subito si capì di che pasta era fatto Scola con il suo graffiante Riusciranno i nostri eroi a ritrovare l'amico misteriosamente scomparso in Africa? (1968) con il quale esordì con successo sul grande schermo. Ma non si possono dimenticare il lirismo degli altri suoi capolavori: C'eravamo tanto amati (1974), Brutti, sporchi e cattivi (1976) e Una giornata particolare (1977), che gli hanno fatto conquistare riconoscimenti anche in campo internazionale. Nel 1980 con La terrazza, rivolge lo sguardo all’Italia contemporanea nell’amaro bilancio di un gruppo di intellettuali di sinistra in crisi. Amava l’Italia e per questo nella commedia La famiglia (1987) ripercorre 80 anni di storia (1906-1986) attraverso la saga di una famiglia.
Trapiantato giovanissimo a Roma dall’Irpinia nel penultimo dei sui lavori Gente di Roma (2003) omaggia la città tanto amata. L’ultimo suo lavoro come detto è Che strano chiamarsi Federico, dedicato a Fellini
realizzato nel ventennale della scomparsa, con il quale partecipò fuori concorso alla Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia nel 2013.   
Mi piacerebbe tanto potere raccontare qualche aneddoto a cui sia stato testimone oculare, purtroppo non è così, ma resta la gratitudine di averci donato uno straordinario pezzo della Storia del Cinema italiano con le sue opere. Scola ha anche contribuito alla diffusione della Cultura cinematografica. Non a caso se Roma è invidiata per quel gioiello che è la Casa del Cinema a Largo Marcello Mastroianni, lo deve al regista che insieme all’amico Laudadio fece diventare realtà il progetto e nel 2004 fondò appunto questo luogo dove si celebra ogni giorno la settima arte.
Anche la Festa del Cinema di Roma deve tanto a Scola che prima scelse tra migliaia di giovanissimi cinefili e poi guidò con amore la Giuria popolare della prima edizione della Festa. Ancora ho impresso l’emozionante premiazione di quella prima edizione all’annuncio del Premio Speciale della Giuria al disturbante This Is England di Shane Meadows. Come un buon padre di famiglia fece gli onori di casa a tutti i premiati in maniera semplice. Mi racconta mia figlia Simona – che era tra i 40 giovani giurati - che durante le visioni delle pellicole in concorso il Maestro spesso spariva dalla sala per fumarsi una sigaretta. E adesso è andato via così. Me lo immagino seduto in riva al mare accanto al suo amico Federico ad ascoltarlo ed osservare la dissolvenza al 
tramonto dell’orizzonte tra mare e cielo. L’ultima sua apparizione pubblica risale alla 10ma edizione della Festa di Roma quando presentò la sua auto biografia realizzata dalle figlie Ridendo e scherzando. Una sorta di testamento morale. La Casa del Cinema di Roma che è una sua creatura lo ospiterà per l’ultima volta dalla mattina del 21 gennaio per un saluto alle spoglie ed un tributo a si grande autore del cinema del ‘900. Sarebbe bello che l’imminente Berlinale (11-21/2/2016) facesse altrettanto, così come è stato per Francesco Rosi nella passata edizione 2015 della kermesse berlinese! Chissà?










lunedì 18 gennaio 2016

Save The Date: LA CASA DEL CINEMA DI ROMA OMAGGIA FASSBINDER

Grazie alla collaborazione tra RIPLEY’S FILM e Casa del Cinema una rassegna imperdibile: LA GERMANIA SEGRETA DEL GENIO FASSBINDER
Le proiezioni, previste in Sala Deluxe (Casa del Cinema, Largo Marcello Mastroianni 1) saranno a ingresso libero a partire dalle ore 16, fino ad esaurimento dei posti disponibili.
Dopo un inizio di stagione in sordina con la mini rassegna sui Mannetti Brothers e l’evento Di Caprio/ Iñárritu , da oggi e fino a lunedì 25 gennaio Casa del Cinema e RIPLEY’S FILM propongono al pubblico della Casa del Cinema un intenso viaggio nell’opera di Rainer Werner Fassbinder, uno dei più geniali, disperati, emozionanti autori cinematografici della seconda metà del XX secolo, talento bruciato alla fiamma della sua sete di vita ad appena 37 anni, morto per overdose il 10 giugno 1982 a Monaco di Baviera. La spettacolare e frenetica attività artistica di Fassbinder non si misura soltanto con i numeri impressionanti della sua produzione (40 opere filmate più il fluviale Berlin Alexanderplatz televisivo, 26 opere letterarie, oltre 15 pièces teatrali, innumerevoli regie in palcoscenico, scritti polemici, camei da attore e un paio di film collettivi), né con il ritmo della sua creazione (anche quattro film in un solo anno); piuttosto con la varietà della ricerca stilistica, l’irrequietezza espressiva che lo porta a sperimentare costantemente, a inventare un realismo poetico e straniato che non lascerà eredi e ha ben pochi ascendenti.

Il programma prevede la proiezione di 19 film realizzati tra il 1966 e il 1979 e due eccezionali testimonianze documentarie che costituiscono un omaggio tanto doveroso (gli esordi di RWF sono datati proprio tra il 1965 e il 1966, quando il neo-regista aveva appena 20 anni) quanto sorprendente: perché un’intera generazione di spettatori non ha mai visto i suoi film che oggi appaiono ancor più moderni di quando mandarono in fibrillazione i giovani cinefili degli anni ’70. “Ci piace pensare – dice Giorgio Gosetti che ha curato la rassegna insieme ad Angelo Draicchio e con la collaborazione di Francesca Nigro – che questa iniziativa riporti al centro del dibattito critico una figura immensa d’artista, un genio più grande della vita stessa’ che merita di essere non riscoperto, ma scoperto. E soprattutto amato, come lui stesso voleva essere in un tempo segnato invece dalla rabbia, dalla ribellione, dalla solitudine. Senza la lezione di critici (allora giovanissimi) come Enrico Magrelli e Giovanni Spagnoletti, avremmo scoperto in ritardo il suo cinema romantico e passionale, violento e vitale; oggi siamo grati al paziente lavoro filologico della RIPLEY’S FILM che ci restituisce, anche in DVD, autentiche rarità come i primi due cortometraggi di Fassbinder (Il vagabondo e Piccolo caos del 1966) e che ci consente di ritrovare alcuni dei suoi capolavori assoluti da Effi Briest al Matrimonio di Maria Braun che resta il suo film più celebrato”. La selezione in programma si concentra esclusivamente sulla prima parte dell’opera di Fassbinder e sul suo cinema più intimamente “tedesco” e più esplicitamente indipendente. C’è posto per titoli famosi come Il soldato americano (1970),  Il mercante delle quattro stagioni (1972), La paura mangia l’anima (1973), Il diritto del più forte (1974); il primo, spettacolare successo televisivo cui molto dovrà Edgar Reitz (Il mondo sul filo del 1973), titoli rari come Il fabbricante di gattini (1969) o Nessuna festa per la morte del cane di Satana (1976).  La prima giornata del programma (lunedì 18 gennaio) è concepita come una frenetica cavalcata nel suo cinema lungo tutti gli anni ’70; l’ultima (lunedì 25 gennaio) come un viaggio a ritroso fino al profetico Dei della peste (1969), melodramma politico in forma di thriller in cui l’unica verità sembra essere la menzogna, interpretato da due degli attori-simbolo del cinema di Fassbinder (Harry Baer e Hanna Schygulla) insieme a una giovane Margarethe von Trotta.

venerdì 15 gennaio 2016

Save The Date: Al Palazzo delle Esposizioni DESTINAZIONE HOLLYWOOD - dal 15 gennaio al 28 febbraio


Inizia oggi e prosegue fino alla fine di febbraio una rassegna cinematografica sulla rivoluzione dei registi europei con proiezioni in pellicola 35mm. L'evento è promosso dall' Azienda Speciale Palaexpo, insieme al Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale e La Farfalla sul Mirino in collaborazione con Goethe Institut. Oggi verrà proiettato Arianna - Love in the Afternoon, 130’, Usa 1957, v.o. sott it., di Billy Wilder, con un cast eccezionale: Audrey Hepburn, Gary Cooper, Maurice Chevalier.
La rassegna ci riporta all'Hollywood dei tempi d’oro, come la conosciamo e amiamo, che fu in buona parte un’invenzione europea. Per motivi economici o per sfuggire alle dittature, molti registi del vecchio continente emigrarono in California negli anni ’20 e ’30, finendo per espugnare gli studios e dar vita a una stagione creativa irripetibile: erano soprattutto austriaci e tedeschi, ma anche polacchi, ungheresi, francesi, inglesi, ucraini, moldavi… Alternando e mettendo a confronto film europei e americani di epoche diverse, la rassegna rende omaggio a questa schiera di autori entrati di diritto nella storia del cinema, da Lubitsch a Lang, da Wilder a Siodmak, da Ophuls a Hitchcock, da Murnau a Zinnemann. Un’occasione unica per riscoprire tanti capolavori, ma anche per riflettere sul drammatico contesto storico che spinse molti artisti a lasciare il proprio Paese, nonché su quell’incontro (non sempre facile) tra il pragmatismo della cultura americana e la sensibilità e le inquietudini europee. La Rassegna è stata resa possibile grazie alla collaborazione del Museo Nazionale del Cinema di Torino, Fondazione Cineteca di Bologna, Fondazione Cineteca Italiana, Cineteca D.W. Griffith, Lab80 film, Friedrich Wilhelm Murnau Stiftung.
Ingresso libero fino a esaurimento posti
I posti verranno assegnati a partire da un’ora prima dell’inizio di ogni proiezione. Possibilità di prenotare riservata ai soli possessori della membership card. L’ingresso non sarà consentito a evento iniziato.
Info Palazzo delle Esposizioni - Sala Cinema scalinata di via Milano 9 a, Roma (SITO WEB)

PROGRAMMA
 
15/01/2016 21:00 Arianna - Love in the Afternoon, 130’, Usa 1957, v.o. sott it., di Billy Wilder, con Audrey Hepburn, Gary Cooper, Maurice Chevalier Arianna è un’ingenua parigina che per caso salva la vita a un milionario americano, finendo per innamorarsene. Ma conquistare il cuore dell’uomo, donnaiolo impenitente, sarà una vera sfida. Commedia capolavoro di Wilder, è un tripudio di divertimento e romanticismo a cui è impossibile resistere.
16/01/2016 21:00 Ninotchka - Ninotchka, 110’, Usa 1939, v.o. sott it., di Ernst Lubitsch, con Greta Garbo,
Melvyn Douglas L'integerrima Ninotchka è inviata a Parigi dal governo sovietico per vendere dei gioielli confiscati. Ma come i colleghi prima di lei, finirà per cedere alla dolce vita francese e all'amore. Lanciata con lo slogan “La Garbo ride!”, questa commedia di rara perfezione è una delle vette dell'arte di Lubitsch.
17/01/2016 21:00 Amore e mistero - Secret Agent, 83’, Gb 1936, v.o. sott it., di Alfred Hitchcock, con John Gielgud, Madeleine Carroll, Peter Lorre Durante la Grande Guerra uno scrittore viene dato per morto, ma in realtà è stato arruolato dai servizi segreti per uccidere una spia nemica. Gioiello del periodo inglese di Hitchcock, il film mescola suspense e ironia con una sapienza che sarebbe presto diventata il marchio di fabbrica del regista.
19/01/2016 21:00 Mayerling, 96’, Francia 1936, versione italiana, di Anatole Litvak, con Charles Boyer, Danielle Darrieux L’Arciduca Rodolfo, erede designato al trono d’Austria, è avversato a corte per le sue idee libertarie. Quando si innamora di una ragazza di umili origini la situazione finisce per precipitare. Ispirato a un controverso evento storico, questo melò travolgente fu il passaporto di Litvak per Hollywood.
20/01/2016 21:00 Uomini. Il mio corpo ti appartiene - The Men, 85’, Usa 1950, versione italiana, di Fred Zinnemann, con Marlon Brando, Teresa Wright, Everett Sloane Un soldato tornato paraplegico dalla Seconda Guerra Mondiale cerca di riconquistare una vita normale, con l’aiuto della fidanzata e di un medico illuminato. Girato in un vero ospedale, è un film di sensazionale coraggio e realismo, che segnò l’esordio di un giovane e già grandissimo Marlon Brando.
21/01/2016 21:00 The Front Page, 101’, Usa 1931, v.o. sott it., di Lewis Milestone, con Adolphe Menjou, Pat O'Brien, Mary Brian Prima delle numerose trasposizioni della commedia di Ben Hecht e Charles MacArthur, narra le vicende rocambolesche di un direttore di giornale, di un cronista e di un condannato a morte riuscito a evadere. Reduce da ben due Oscar, il moldavo Milestone firma un'altra abbagliante lezione di ritmo e stile.
22/01/2016 21:00 Faust - Eine deutsche Volkssage, 89’, Germania 1926, muto didasc. tedesche e
italiane, 20 fps, di Friedrich W. Murnau, con Emil Jannings, Gösta Ekman, Camilla Horn Al suo ultimo film tedesco, Murnau racconta la vicenda di Faust e Mefistofele contaminando il capolavoro di Goethe con la leggenda popolare e la tragedia di Marlowe. Il risultato è una pietra miliare del muto, un'opera visionaria che lascia a bocca aperta per la ricchezza di invenzioni visive e narrative.
23/01/2016 21:00 Il grande caldo - The Big Heat, 90’, USA 1953, versione italiana, di Fritz Lang, con Glenn Ford, Gloria Grahame, Lee Marvin Il sergente Bannion indaga sulla morte di un amico, che scopre affiliato alla mala. Quando sua moglie muore in un attentato contro di lui, lo scontro diventa feroce. Uno dei più grandi noir di sempre, in cui Lang cancella i confini tra bene e male nella figura di un poliziotto vendicatore che ha fatto scuola.
24/01/2016 21:00 Il quartiere dei lillà - Porte des Lilas, 95', Francia/Italia 1957, versione italiana, di René Clair, con Pierre Brasseur, Georges Brassens, Henry Vidal Tornato in Francia dopo l'esilio hollywoodiano, Clair gioca la carta di un melodramma a tinte forti, con al centro un triangolo amoroso tra gangster senza scrupoli, giovani sprovvedute e innamorati delusi. Come molti film del regista, un omaggio a Parigi e ai suoi abitanti, tra commozione e ironia.
27/01/2016 21:00 Venere bionda - Blonde Venus, 93’, Usa 1932, v.o. sott it., di Josef von Sternberg, con Marlene Dietrich, Cary Grant, Herbert Marshall Una cantante tedesca sposa uno scienziato americano, ma quando lui si ammala è costretta a tornare in scena, finendo per innamorarsi di un giovane playboy. Quarto film americano della coppia Sternberg-Dietrich, contiene uno dei numeri musicali più clamorosi di Marlene, che si esibisce travestita da gorilla.
28/01/2016 21:00 Femmine folli - Foolish Wives, 93’, Usa 1922, muto didasc. Italiane, 22 fps, di Erich von Stroheim, con Erich von Stroheim, Maude George, Mae Busch Un sedicente conte russo affitta una villa a Montecarlo e stringe amicizia con un diplomatico americano. Ne sedurrà la moglie, dando il via a una terribile spirale di violenza. Uno dei grandi film maledetti di Hollywood, i cui eccessi produttivi e il crudele realismo trasformarono Stroheim in una leggenda.
29/01/2016 21:00 Mancia competente - Trouble in Paradise, 83’, Usa 1932, v.o. sott it., di Ernst Lubitsch, con Miriam Hopkins, Kay Francis, Herbert Marshall Gaston e Lily, due ladri innamorati, riescono a farsi assumere dalla ricca Madame Colet con l'intenzione di derubarla. Ma quando Gaston inizia a flirtare con la donna il piano va a rotoli. “Per quanto riguarda il puro stile – disse Lubitsch del film – credo di non aver mai fatto meglio”. Inarrivabile.
30/01/2016 21:00 Nodo alla gola - Rope, 80’, Usa 1948, versione italiana, di Alfred Hitchcock, con John Dall, Farley Granger, James Stewart Inseguendo l'idea del delitto come gesto estetico, due ricchi studenti uccidono un amico, nascondono il cadavere in una cassapanca e danno un party in casa. Sarà il loro stesso professore a smascherarli. Girato in soli 10 piani sequenza, è uno degli esempi più folgoranti del genio registico di Hitchcock.
31/01/2016 21:00 Testimone d'accusa - Witness for the Prosecution, 116’, Usa 1957, v.o. sott it., di Billy Wilder, con Tyrone Power, Marlene Dietrich, Charles Laughton Leonard Vole è accusato dell'omicidio di una ricca vedova ma la moglie rifiuta di testimoniare in sua difesa. Leonard si rivolge allora a un celebre avvocato, le cui intuizioni sembreranno poter scagionarlo. Tratto da una pièce di Agatha Christie, è un legal thriller ante litteram con un cast strepitoso.
02/02/2016 21:00 L'esperimento del Dottor K. - The Fly, 116’, Usa 1958, v.o. sott it., di Kurt Neumann, con Vincent Price, Herbert Marshall Durante un esperimento rivoluzionario di teletrasporto, uno scienziato rimane contaminato da una mosca, trasformandosi in un mostro. Conosciuto soprattutto per il remake di Cronenberg, è un classico dell’horror fantascientifico degli anni ’50, ricco di colpi di scena e di ingegnosi effetti speciali.
03/02/2016 21:00 La vedova allegra - The Merry Widow, 99’, Usa 1934, v.o. sott it., di Ernst Lubitsch, con Maurice Chevalier, Jeanette MacDonald, Edward Everett HortonIl governo di uno staterello europeo teme che una giovane e ricca vedova si risposi, portando il suo denaro all’estero. Manderà in missione un ufficiale per sedurla, ma dopo gli equivoci trionferà l’amore. Alle prese con l’operetta di Lehár, il tocco di Lubitsch conferma la sua fama e la sua ineguagliabile magia.
04/02/2016 21:00 I gioielli di Madame de... - Madame de... , 100’, Francia 1953, versione italiana, di Max Ophuls, con Danielle Darrieux, Charles Boyer, Vittorio De Sica Un paio di orecchini, venduti da una dama dell'alta società, finiscono per tornare nelle sue mani dopo essere passati casualmente per quelle del marito e dell'amante. Ma il girotondo avrà tragiche conseguenze. Disincantato e seducente, il cinema di Ophuls trova qui una delle sue sintesi più riuscite.
05/02/2016 21:00 Per le vie di Parigi - Quatorze juillet, 97’, Francia 1932, v.o. sott it., di René Clair, con Georges Rigaud, Annabella, Pola Illery In un quartiere operaio di Parigi due giovani innamorati si lasciano per una piccola incomprensione. Prenderanno strade diverse per ritrovarsi infine durante i festeggiamenti del 14 luglio. Film icona del cinema francese degli anni trenta e esempio perfetto della grazia e della poesia del primo Clair.
06/02/2016 21:00 L'angelo azzurro - Der Blaue Engel, 104’, Germania 1930, v.o. sott it., di Josef von Sternberg, con Marlene Dietrich, Emil Jannings, Hans Albers Un maturo insegnante s’invaghisce della cantante Lola-Lola e dopo averla sposata la segue in tournée, sopportando ogni umiliazione per amore. Film chiave della storia del cinema tedesco (bandito dai nazisti pochi anni dopo), trasformò Marlene in un mito e inaugurò il sodalizio hollywoodiano con Sternberg.
07/02/2016 21:00 Gente di domenica - Menschen am Sonntag, 85’, Germania 1930, muto didasc. tedesche e italiane, 22 fps, di Robert Siodmak, Curt Siodmak, Edgar Ulmer, Fred Zinnemann Le storie di cinque berlinesi, pescati a caso nella folla, si intrecciano nell’arco di un week-end. Film di culto, ideato in un caffè da un dream team di autori al debutto, decisi a rompere gli schemi e destinati a un luminoso avvenire: i fratelli Siodmak, Ulmer, Zinnemann e Billy Wilder alla sceneggiatura.
10/02/2016 21:00 Mezzogiorno di fuoco - High Noon, 85’, Usa 1952, versione italiana, di Fred Zinnemann, con Gary Cooper, Grace Kelly, Thomas Mitchell Appena sposato, uno sceriffo lascia il suo incarico, ma riprende la stella per affrontare quattro banditi con cui ha un conto in sospeso, mentre tutta la città gli volta le spalle. Un western atipico, spesso interpretato in chiave anti-maccartista, ma divenuto presto una leggenda del genere. Quattro premi Oscar.
11/02/2016 21:00 Ore disperate - The Desperate Hours, 110’, Usa 1955, versione italiana, di William Wyler, con Humphrey Bogart, Fredric March Tre evasi dal carcere prendono una famiglia in ostaggio nell'attesa di ricevere il denaro per fuggire all'estero. Ma la tensione nella casa sarà presto insostenibile. Thriller claustrofobico e appassionante, con un grande gioco d’attori in cui primeggia la sfida tra March e un insolitamente cattivo Bogart.
12/02/2016 21:00 Destino - Der müde Tod, 100’, Germania 1921, muto didasc. tedesche e italiane, 18fps,
di Fritz Lang, con Lil Dagover, Walter Jansen, Bernhard Goetzke Per far tornare in vita il fidanzato, una ragazza fa un patto con la Morte: deve cercare di salvare la vita a un altro essere umano e per farlo sarà inviata in tre epoche e luoghi diversi. Una favola gotica che ancora emoziona e stupisce, forte di una qualità visiva eccelsa e in grande anticipo sui tempi.
13/02/2016 21:00 Vertigine - Laura, 85’, USA 1944, versione italiana, di Otto Preminger, con Gene Tierney, Vincent Price, Dana Andrews Laura Hunt viene trovata uccisa e sfigurata nel suo appartamento. Il poliziotto che indaga sul caso ne diventa ossessionato, finché un giorno la donna ricompare. Raffinato, decadente, perverso, una pietra miliare del genere, dominato dalla bellezza quasi ultraterrena di Gene Tierney.
14/02/2016 21:00 Prima pagina - The Front Page, 105’, USA 1974, versione italiana, di Billy Wilder, con Jack Lemmon, Walter Matthau, Vincent Gardenia Un reporter ha deciso di sposarsi e lasciare la professione, ma il direttore del suo giornale fa di tutto per trattenerlo su un caso eclatante, scatenando una sarabanda di equivoci. Terza versione della celebre commedia, è una macchina inarrestabile di risate, con la coppia Lemmon-Matthau al suo meglio.
16/02/2016 21:00 La moneta insanguinata - The Brasher Doubloon, 72’, USA 1947, versione italiana, di John Brahm, con George Montgomery, Nancy Guild, Conrad Janis Dopo che una vedova è stata derubata di un doblone d'oro di grande valore, l'investigatore Philip Marlowe scopre che molti di quelli che hanno avuto a che fare con la moneta sono stati uccisi. Tratto da Raymond Chandler, è uno dei noir di Marlowe meno conosciuti, firmato da uno specialista del genere.
17/02/2016 21:00 Lettera da una sconosciuta - Letter from an Unknown Woman, 86’, Usa 1948, v.o. sott. it., di Max Ophuls, con Joan Fontaine, Louis Jourdan, Marcel Journet Costretto a fuggire per evitare un duello, il pianista Stefan Brand riceve una lettera da una donna che non conosce e che gli racconta l’amore che lo lega a lui da anni, sublimato fino alla rinuncia. Un melodramma perfetto, in equilibrio mirabile tra messinscena visionaria e verità dei sentimenti.
18/02/2016 21:00 Il segreto ardente - Brennendes Geheimnis, 90’, Germania 1932, versione italiana, di Robert Siodmak, con Willi Forst, Hilde Wagener, Alfred Abel In vacanza in Svizzera, un barone austriaco fa amicizia con il piccolo Edgar per corteggiarne la madre. Quando scoprirà di essere stato usato, il ragazzo reagirà con violenza. Dal racconto di Zweig un melò di grande finezza psicologica, l’ultimo girato da Siodmak in Germania prima della fuga dal nazismo.
19/02/2016 21:00 La bambola di carne - Die Puppe, 60’, Germania 1919, muto didasc. tedesche e italiane, 18 fps, di Ernst Lubitsch, con Ossi Oswalda, Victor Janson, Jakob Tiedtke Costretto a sposarsi dallo zio, un giovane decide di simulare le nozze con una bambola meccanica. Ma l’artigiano che deve fabbricarla gli mette a fianco sua figlia, puntando alla ricca dote. Un giovane Lubitsch capovolge in commedia i temi dell’Espressionismo, firmando il suo primo capolavoro del periodo tedesco.
20/02/2016 21:00 Quando la moglie è in vacanza - The Seven Year Itch, 105’, USA 1955, versione
italiana, di Billy Wilder, con Marilyn Monroe, Tom Ewell Mentre moglie e figlio sono in vacanza, un impiegato conosce l’irresistibile vicina del piano di sopra. Riuscirà a vincere i rimorsi per gettarsi nell’avventura di una notte? Indagine esilarante sulla psicologia del maschio medio, con una scena, quella di Marilyn con la gonna alzata per strada, entrata nel mito.
21/02/2016 21:00 Quando la città dorme - While the City Sleeps, 100’, USA 1956, versione italiana, di Fritz Lang, con Dana Andrews, Ida Lupino, George Sanders Il proprietario di un giornale promette il posto di direttore al giornalista che saprà trovare il colpevole di un omicidio, scatenando una competizione feroce. In uno dei suoi film più pessimisti, Lang mette sotto accusa l’arrivismo della società americana, con quello stile che Truffaut definì giustamente “inesorabile”.
24/02/2016 21:00 Nostro pane quotidiano - City Girl, 89’, Usa 1930, muto didasc. inglesi e italiane, 24fps, di Friedrich W. Murnau, con Charles Farrell, Mary Duncan Contadino in trasferta a Chicago, Lem incontra una cameriera, Kate: tra i due nasce l’amore, ma quando si trasferiscono nella fattoria di Lem la ragazza dovrà fare i conti con un ambiente ostile e violento. Murnau torna sul tema del conflitto tra campagna e città con una sinfonia per immagini di rara potenza.
25/02/2016 21:00 Sono un disertore - This Above All, 110’, Usa 1942, v.o. sott. it., di Anatole Litvak, con Joan Fontaine, Tyrone Power, Thomas Mitchell Durante la guerra un’ausiliaria si innamora di un soldato che, stanco di tanti orrori, non vuole più tornare a combattere. Arrestato, avrà modo di dimostrare il suo valore. Dramma bellico tipico dell’epoca, che Litvak riesce a sollevare dalle banalità della propaganda per farne un melò di grande fascino.
26/02/2016 21:00 Avvenne domani - It Happened Tomorrow, 85', Usa 1944, versione italiana, di René Clair, con Dick Powell, Linda Darnell, Jack Oakie Larry è un giornalista alla continua ricerca di scoop e una sera un collega (che scoprirà defunto) gli offre una copia molto speciale del giornale: quella del giorno dopo. Clair adatta agilmente i suoi temi e il suo stile all’industria hollywoodiana, confezionando una commedia impeccabile e più volte imitata.
27/02/2016 21:00 La scala a chiocciola - The Spiral Staircase, 83', Usa 1945, versione italiana, di Robert Siodmak, con Dorothy McGuire, George Brent, Ethel Barrymore In una cittadina del New England uno psicopatico uccide giovani donne con un handicap fisico. La prossima preda sarà una ragazza muta che fa la governante in una villa. Un archetipo del cinema nero, ricco di suspense e simbolismi, in cui Siodmak rielabora al meglio le atmosfere dell’Espressionismo tedesco.
28/02/2016 21:00 Uno, due, tre! - One, Two, Three, 115’, Usa 1961, v.o. sott it., di Billy Wilder, con James Cagney, Horst Buchholz, Pamela Tiffin A Berlino, un dirigente della Coca-Cola si ritrova a risolvere una grana: la figlia del suo capo, il cui arrivo è imminente, ha sposato un comunista del blocco orientale. Nell’anno della costruzione del Muro, un capolavoro di velocità, cattiveria e divertimento che non risparmia nessuno, né a Ovest né a Est.

lunedì 11 gennaio 2016

A SOLI 69 ANNI CI LASCIA IL DUCA BIANCO E CANTANTE ROCK DAVID BOWIE.


Ci sembra doveroso un tributo al cantante rock David Bowie scomparso ieri a soli 69 anni e che ha accompagnato la mia  gioventù e di tanti miei coetanei. Come altri artisti lascia un vuoto. Infatti sino alla fine si è donato al suo pubblico. Qui ricorderemo la sua esperienza artistica anche come attore. Ricordiamo il successo ottenuto nel 1976 come protagonista del film di fantascienza L'uomo che cadde sulla Terra di Nicolas Roeg. Tra le sue interpretazioni più note come attore ci sono poi Furyo (Merry Christmas Mr. Lawrence) di Nagisa Oshima del 1983, Absolute Beginners e Labyrinth del 1986, e Basquiat di Julian Schnabel del 1996, nel quale interpreta il ruolo di Andy Warhol. Bowie non era solo un musicista, ma anche un grande interprete di se stesso. In una intervista Bowie dichiarò: Da lui ( ndr l’attore e regista Lindsay Kemp) ho appreso il linguaggio del corpo, ho imparato a controllare ogni gesto, a
caricare di intensità drammatica ogni movimento, ho imparato insomma a stare su un palco. Noi lo vogliamo ricordare come nella foto che pubblichiamo di uno dei suoi successi: Starman edizioni RCA. Un ciao al Duca Bianco!
Se qualcuno volesse omaggiarlo ripercorrendo il periodo che Bowie ha rappresentato può rivedersi il film di Todd Haynes che  , come mi ha ricordato mia figlia Simona, ispirò il film Velvet Goldmine e il personaggio immaginario di Brian Slade appunto attingendo alla parabola artistica dell'artista Bowie.

domenica 10 gennaio 2016

Dopo il riconoscimento della National Board of Review a Mediterranea di J. Carpignano, Paolo Sorrentino corre per i GOLDEN GLOBES


Dopo gli NBR Awards i GOLDEN GLOBES. In diretta dal Beverly Hills Hotel di Hollywood l’annuncio dei vincitori possibili candidati agli OSCAR ®. Questa sera verranno annunciati ad Hollywood i vincitori dei Golden Globes. Quest’anno la Giuria internazionale di giornalisti è presieduta dall’italiano Lorenzo Soria. L’annuncio sarà come ogni anno significativo per capire il polso della situazione della prossima notte degli OSCAR ® 2016. La serata televisiva internazionale, trasmessa dal Beverly Hills Hotel, sarà possibile vederla in diretta anche in Italia. Nella stessa serata verranno assegnati i Golden Globe del piccolo schermo a dimostrazione che le Serie Tv non hanno nulla da invidiare per qualità al cinematografo. C’è da dire che alcuni dei film entrati nelle cinquine si sono già distinti per essere stati prescelti dalla prestigiosa National Board of Review (NBR) ai primi dell’anno 2016 a NYC nella serata condotta da Willie Geist. Tra questi a sorpresa il regista italo americano Jonas Carpignano con la sua opera prima Mediterranea, che dopo la nomination ai Lux Prize europei continua a ricevere riconoscimenti. In particolare la scelta della NBR è andata come Miglior Film a Mad Max: Fury Road, come Miglior regista a Ridley Scott – The come Martian come Miglior attore a Matt Damon – The Martian, come Miglior attrice a Brie Larson – Room, come miglior attore non protagonista a Sylvester Stallone – Creed, come miglior attrice non protagonista a Jennifer Jason Leigh – The Hateful Eight, come miglior sceneggiatura a Quentin Tarantino – The Hateful Eight, come miglior adattamento di sceneggiatura a Drew Goddard – The Martian, come Miglior film d’animazione a Inside Out, per l’eccezionale prestazione ex-equo a Abraham Attah – Beasts of No Nation & Jacob Tremblay – Room, come Miglior regista debuttante a   Jonas Carpignano – Mediterranea, di cui abbiamo già detto, come Miglior film straniero a Son of Saul, come Miglior documentario a Amy. Invece il William K. Everson Film History Award è andato a Cecilia Decome Mille Presley, il Best Ensemble Award a The Big Short, il  Spotlight Award a Sicario, mentre per l’eccezionale visione collaborativa il premio  NBR Freedom of Expression Award è andato ex-equo a Beasts of No Nation & Mustang. Mentre ai seguenti film è andata una menzione speciale: Bridge of Spies, Creede, The Hateful Eight
e Inside Out.
Per quanto riguarda le cinquine dei Golden Globes 2016 spicca ancora una volta
Paolo Sorrentino con il suo ultimo film – La Giovinezza con due candidature. La prima all’ intramontabile Jane Fonda come miglior attrice non protagonista e la seconda per la miglior canzone originale “Simple Song #3″. Ma ecco in dettaglio le cinquine:
Miglior film drama: Carol, Mad Max a  Fury Road, The Revenant, Room,Spotlight
Miglior film commedia/musical: The Big Short, The Martian, Joy, Spy, Treinwreck
Miglior film d’animazione: Anomalisa, The Good Dinosaur, Inside Out, The Peanuts Movie, Shaun the Sheep
Miglior film straniero: The Brand New Testament, The Club, The Fencer, Mustang, Son of Saul
Miglior regista: Todd Haynes- Carol, Tom McCarthy - Mad Max: Fury Road, Ridley Scott - Spotlight, George Miller - The Martian, Alejandro Gonzales Inarritu - The Revenant
Miglior sceneggiatura: Charles Randolph e Adam McKay - The Big Short, Quentin Tarantino - The Hateful Eight, Emma Donoghue - Room, Tom McCarthy e Josh Singer - Spotlight, Aaron Sorkin - Steve Jobs
Miglior colonna sonora originale: Carter Burwell - Carol, Alexandre Desplat - The Danish Girl, Ennio Morricone - The Hateful Eight, Ryuichi Sakamoto & Alva Noto - The Revenant, Daniel Pemberton -Steve Jobs
Miglior canzone originale: “Love Me Like You Do” - Cinquanta sfumature di grigio, “One Kind of Love” - Love & Mercy, “See You Again” - Fast & Furious 7, “Writing on the Wall” – Spectre, “Simple Song #3″ - Youth – La giovinezza
Migliore attrice in film drama: Cate Blanchett in Carol, Brie Larson in Room, Rooney Mara in Carol, Saoirse Ronan in Brooklyn, Alicia Vikanderin in The Danish Girl
Miglior attore in film drama: Leonardo DiCaprio in The Revenant, Michael Fassbender in Steve Jobs, Eddie Redmayne in The Danish Girl, Bryan Cranston in L’ultima parola – La vera storia di Dalton Trumbo, Will Smith in Zona d’ombra
Migliore attrice in un film commedia/musical: Jennifer Lawrence in Joy, Amy Schumer in Trainwreck, Lily Tomlin in Grandma, Melissa McCarthy in Spy, Maggie Smith in The Lady in the Van
Miglior attore in un film commedia/musical: Matt Damon in The Martian, Steve Carell in The Big Short, Al Pacino in Danny Collins, Mark Ruffalo in Infinitely Polar Bear, Christian Bale in The Big Short
Miglior attrice non protagonista: Jennifer Jason Leigh in The Hateful Eight, Helen Mirren in L’ultima parola – La vera storia di Dalton Trumbo, Kate Winslet in Steve Jobs, Alicia Vikander in Ex-Machina, Jane Fondain Youth – La giovinezza
Miglior attore non protagonista: Michael Shannon in 99 Homes, Mark Ruffalo in Spotlight, Mark Rylance in Bridge of Spies, Sylvester Stallone in Creed, Idris Elba in Beasts of No Nation

domenica 3 gennaio 2016

La magia del cinema diventa terapia al Gemelli




Volentieri riportiamo la campagna pubblicitaria di MediCinema Italia
Dal 3 all’11 gennaio potrai sostenere MediCinema donando 2€ o 5€ al 45599
RAI per il Policlinico Gemelli e MediCinema | Dal 4 al 10 gennaio 2016
Aiuta a realizzare la prima vera sala cinematografica in uno dei più grandi ospedali italiani. Una settimana sulle reti RAI per sostenere il progetto di Policlinico Universitario A. Gemelli di Roma e MediCinema Italia Onlus per utilizzare il cinema come terapia per i malati e i loro familiari. Con una donazione al numero 45599 da rete fissa o mobile potrai dare il tuo contributo. Chi sta male ed è ricoverato in ospedale può affrontare meglio la sua condizione vivendo momenti di normalità durante la degenza, come andare a cinema con i propri cari. Dall’incontro tra il Policlinico Universitario A. Gemelli di Roma e MediCinema Italia Onlus è nato un grande progetto: la realizzazione della prima vera sala cinematografica  in uno dei maggiori ospedali italiani. Si tratta del primo protocollo a livello nazionale che si propone di portare continuativamente la cultura e lo spettacolo in ambito ospedaliero a scopo terapeutico con programmi mirati per ogni tipologia di pazienti coinvolti. MediCinema utilizza il grande cinema come terapia di sollievo nelle strutture ospedaliere, allestendo sale per la proiezione di film appositamente dedicate ai pazienti e ai loro familiari. La sala MediCinema al Gemelli, che aprirà a marzo 2016, sarà in grado di accogliere anche pazienti non autosufficienti, a letto o in sedia a rotelle. È in fase di costruzione tra l’8° e il 9° piano del grande policlinico universitario romano e potrà accogliere 130 persone tra pazienti, familiari, amici, volontari e personale di assistenza. MediCinema Italia è una Onlus nata nel 2013 e ispirata a MediCinema UK, attiva in Gran Bretagna dal 1996, dove ha costruito 7 cinema negli  ospedali. In Italia ha realizzato due progetti avviati a ottobre 2013 presso l’Istituto Clinico Humanitas di Rozzano (MI) e a  giugno 2015 all’interno del centro polifunzionale Spazio Vita, presso l’Ospedale Niguarda di Milano. La cinematherapy, ormai da tempo nota e praticata, indica come la visione di film crei sotto il profilo psicologico un “effetto pausa” per i malati, aiutando a ridurre la percezione del dolore e creando uno stato di benessere riscontrabile a livello neurologico. Le neuroscienze hanno ulteriormente validato questa tesi (neurocinematics) arrivando a misurare gli effetti fisici durante la visione di immagini in movimento e rilevando miglioramenti. MediCinema promuoverà al Gemelli un progetto sperimentale per misurare gli effetti della cinematerapia nel percorso ospedaliero e nell’approccio alla malattia. Le principali applicazioni prevedono l’area clinica riabilitativa nei deficit mentali e quella terapeutica relativa a psicosi, nevrosi, disturbi dell’umore, oltre all’area dei pazienti oncologici, e nelle terapie della famiglia. Il Segretariato Sociale della RAI sostiene il progetto della sala MediCinema al Policlinico Gemelli con una raccolta fondi televisiva e radiofonica. Da lunedì 4 a domenica 10 gennaio, le reti RAI, all’interno dei programmi Tv e Radio, inviteranno il pubblico a sostenere la realizzazione della sala cinematografica donando da fisso e cellulare attraverso il numero 45599 (attivo dal 3 all’11 gennaio). Sarà possibile inviare un SMS solidale per donare 2 € da telefoni cellulari TIM, Vodafone, WIND, H3G, PosteMobile e CoopVoce;  o effettuare una chiamata da telefono fisso per donare 2 € da rete Vodafone e TWT e 2 o 5 € da rete TIM e Fastweb. I gestori devolveranno l’intero importo al Policlinico A. Gemelli, che lo destinerà al progetto MediCinema. Perché il cinema è un’esperienza terapeutica da vivere insieme anche in ospedale. Stare insieme nella malattia aiuta a stare meglio.
 
Tutti gli aggiornamenti sulla campagna sono disponibili sui profili social facebook.com/MedicinemaItalia e twitter.com/MediCinemaIT, e sui siti www.medicinema-italia.org e www.policlinicogemelli.it