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Anteprime e Recensioni Cinematografiche, tutto quello che c'è da sapere su Festival Internazionali del Cinema e quanto di nuovo succede intorno alla Settima Arte, a cura di Luigi Noera e la gentile collaborazione di Ugo Baistrocchi, Simona Noera e Marina Pavido.



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lunedì 1 maggio 2017

PROCLAMATI I VINCITORI DELLA VII EDIZIONE DEL DOC/IT PROFESSIONAL AWARD

LIBERAMI DI FEDERICA DI GIACOMO VINCE IL PREMIO REGIA – MIGLIOR DOCUMENTARIO DELL’ANNO, ASSEGNATI ANCHE I PREMI SCRITTURA, FOTOGRAFIA, MONTAGGIO, PRODUZIONE E TERRITORIO DEL LAZIO
Nella splendida cornice della Sala Birri in via Veneto si è svolta la premiazione ufficiale dei

vincitori della VII edizione del Doc/it Professional Award. A fare gli onori di casa la Vice Presidente Stefania Casini. La manifestazione è stata promossa da Doc/it - Associazione Documentaristi Italiani. Doc/it sostiene e valorizza il documentario italiano in tutto il suo comparto ed è l’associazione di rappresentanza ufficiale degli autori e dei produttori del settore.
Novità di questa edizione, frutto della sinergia con Roma Lazio Film Commission,
l’attribuzione di un premio di categoria alle professioni che maggiormente contribuiscono a comporre un’opera documentaria: regia, scrittura, fotografia, montaggio, produzione e territorio del Lazio.
Sei i documentari premiati: Liberami di Federica Di Giacomo per il Premio Regia – Miglior 
Documentario dell’anno, Ciao amore, vado a combattere di Simone Manetti per il Premio Scrittura, I Ricordi del Fiume di Gianluca e Massimiliano De Serio per il Premio Direttore alla Fotografia, Vergot di Cecilia Bozza Wolf per il Premio Montaggio, I cormorani di Fabio Bobbio per il Premio Produzione, Castro di Paolo Civati per il Premio Territorio del Lazio. Le Cinquine e i relativi vincitori sono stati selezionati a partire dai 20 documentari individuati tra gli 81 iscritti al Premio, da un comitato composto da chi è stato premiato o nominato nelle passate edizioni del premio. Ogni categoria ha avuto la sua giuria composta
da professionisti del settore, in particolare il Premio Regia – Miglior Documentario dell’anno è stato selezionato da una Academy composta da più di 70 professionisti fra autori, produttori, direttori di festival, critici e tecnici: tutte le giurie hanno avuto modo di visionare i titoli in concorso in streaming video tramite la piattaforma ITALIANDOC - unica directory del documentario italiano, ed esprimere il proprio voto.
Liberami di Federica Di Giacomo vince il Premio Regia – Miglior Documentario dell’anno del valore di 1000 euro, a cui si aggiunge il Premio offerto da AAMOD - Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico, che dà diritto all’utilizzo di 3 minuti di repertorio. Liberami è stato prodotto da Mir Cinematografica, Opera Film, in collaborazione con Rai Cinema, France 3 Cinema.
Ciao amore, vado a combattere di Simone Manetti, prodotto da Meproducodasolo, vince

il Premio Scrittura del valore di 500 euro offerto dall’Associazione dell’Autorialità Cinetelevisiva 100autori. Questa la motivazione della Giuria 100autori composta da Cosimo Calamini, Daniele Cini ed Elisabetta Lodoli: un film dove la struttura e la realtà viaggiano all’unisono, dove gli autori hanno saputo dosare epica e verità, tratteggiando un personaggio duro e poetico, fragile e intenso: il racconto ben tracciato di un'inconsueta antieroina.
I Ricordi del Fiume di Gianluca e Massimiliano De Serio, prodotto da La Sarraz Pictures

in collaborazione con Rai Cinema vince il Premio Direttore della Fotografia del valore di 500 euro insieme al Premio offerto da Margutta Digital International che dà diritto alla Color Correction del film successivo realizzato dai premiati. La Giuria della categoria composta da Valerio Azzali, Roberto Beani e Paolo Ferrari ha espresso la seguente motivazione per il lavoro di Gianluca e Massimiliano De Serio: un film che riesce a descrivere con lucidità e visione una delle più sofferte situazioni del disagio contemporaneo. La luce e il racconto per immagini riescono a unire due elementi in contrasto fra loro: etica ed estetica. Il film riesce a trasportarci all’interno di un mondo molto complesso senza rinunciare all’uso della luce e dell’inquadratura nonostante i limiti imposti dal soggetto e dal luogo. Un riuscito compromesso visivo di grande intensità fra esigenza documentaria e rappresentazione.
Vergot di Cecilia Bozza Wolf, prodotto da ZeLIG vince il Premio Montaggio del valore di

500 euro. La Giuria composta da Esmeralda Calabria, Sara Fgaier e Sara Zavarise conferisce il premio al montatore Pierpaolo Filomenoper la capacità di intessere un racconto che progressivamente entra sempre più in profondità nelle vicende umane della famiglia e del contesto in cui vive. Grazie ad un montaggio narrativo attento a delineare i personaggi e guidare l'emozione, riesce ad osare nello stare con i protagonisti oltre il limite del 'giusto', creando ancor più immedesimazione nella storia e restituendo al tempo stesso più verità alla narrazione.
I cormorani di Fabio Bobbio, prodotto da Strani Film in collaborazione con Officina Film
vince il Premio Produzione del valore di 500 euro, a cui si aggiunge il Premio offerto da Cinecittà Luce che dà diritto all’utilizzo di 3 minuti Full Rights Europa a tariffa Doc/it. La Giuria composta Rino Sciarretta, Federico Schiavi e Nadia Trevisan conferisce il premio a I cormorani con la seguente motivazione: un’opera prima sensibile e sincera e con un efficace impianto produttivo che ha reso possibile la realizzazione di un film coinvolgente sull'adolescenza.
Infine Castro di Paolo Civati, prodotto da Tangram Film vince il Premio legato al Territorio del Lazio conferito da Roma Lazio Film Commission del valore di 500 euro. Della Giuria hanno fatto parte: il Presidente
Luciano Sovena, Tina Bianchi e Cristina Priarone. L’opera Castro si è distinta per l’idea
originale di raccontare la storia di uno sgombero annunciato senza mai mostrare la violenza, senza concessioni alle formule dell’inchiesta o della denuncia. Uno sguardo sul territorio di Roma che viene posto su un rifugio per gli esclusi, all’interno del quartiere San Giovanni, nel centro di una città che tende sempre più a isolare al di fuori di essa, nelle sue periferie queste realtà. Una realtà con le proprie caratteristiche culturali e sociali che ricevono l’impronta di un luogo nascosto alla grande città, dove la complessità della Capitale prende luce.

giovedì 22 dicembre 2016

Vergot di Cecilia Bozza Wolf vince la Docunder30 - X^ edizione


Grande successo per la X^ edizione di Docunder30, primo e unico festival italiano dedicato agli "autori sotto i trent'anni" di cinema documentario, ideato e realizzato da D.E-R Documentaristi Emilia-Romagna – presidente Enza Negroni, con la direzione artistica di Angelita Fiore in collaborazione con l’Assessorato alla cultura della Regione Emilia-Romagna. Un’edizione speciale caratterizzata non solo dagli ospiti tra cui Menotti, docente della Masterclass ‘La scrittura totale’ e i gemelli De Serio presidenti di giuria, ma anche dalla presenza in concorso, per la prima volta, di opere provenienti da tutto il mondo. Quattro giorni intensi di programmazione a ingresso gratuito, dal 15 al 18 dicembre, con proiezioni, incontri e workshop, dislocati tra il Cinema Lumière, Palazzo d’Accursio, Sala Cà Bura, Sala Silentium e la Casa della Conoscenza di Casalecchio di Reno. Eventi speciali tra i quali le proiezioni in anteprima cittadina, di Our War di Benedetta Argentieri, Bruno Chiaravalloti, e Claudio Jampaglia, proiettato fuori concorso alla 73esima Mostra del Cinema di Venezia, e de I ricordi del fiume ultimo coinvolgente documentario dei fratelli De Serio.
Di seguito tutti i vincitori e i premi assegnati dalle cinque giurie della X edizione di Docunder30.
La GIURIA DOCUNDER30 ha assegnato il premio Miglior documentario
della sezione Intimacy e della sezione Global Vergot di Cecilia Bozza Wolf con la seguente motivazione: Per la capacità con cui rappresenta vecchi e nuovi conflitti familiari, con sensibilità linguistica e di messa in scena.
La GIURIA D.E-R ha assegnato al miglior film della sezione Global, l’Ulule Award a Mingong di Davide
Crudetti con la seguente motivazione: Per il carattere paradigmatico della storia raccontata, il talento visivo espresso e la capacità di creare un’ambientazione sonora efficace e suggestiva. Autore promettente nell’ambito del documentario di osservazione, anche in prospettiva di una visibilità internazionale. I premio consiste nella possibilità di lanciare gratuitamente una campagna di crowdfunding sulla piattaforma ULULE con la possibilità di iscrivere il proprio film gratuitamente alla selezione dell'ECU The European Indipendent Film Festival.
La GIURIA DOC/IT ha assegnato il premio Miglior documentario della
sezione Intimacy e della sezione Global a The Lives of Mecca di Stefano Etter con la seguente motivazione: Per essere riuscito a rendere vicina allo spettatore l’umanità raccontata, senza cadere nel pietismo e mettendo in luce la dignità dei personaggi, tanto da lasciare loro potere nello sviluppo della narrazione. Notevole la scelta della colonna sonora.
La GIURIA KINODROMO - Associazione di Lavoratori del Settore Cinema - ha assegnato il premio al miglior film della sezione Intimacy a La tela di Giuliano di Alessandro Amante con la seguente motivazione: Ci ha colpito la passione e l’amore del protagonista che ha dedicato tutta una vita alla costruzione di un sogno. Il film riesce a restituire in 45 minuti circa 45 anni di poesia, tenacia e passione,  e a raccontare con sensibilità e attenzione una storia sconosciuta o dimenticata del nostro territorio, rendendo la storia leggera e piacevole anche per chi non sa niente di motori. La maestria tecnica e la cura di tutti i partecipanti per la realizzazione del documentario ci ha convinto ad assegnare il premio Kinodromo a ‘La tela di Giuliano’ di Alessandro Amante. Il premio offerto da Kinodromo, consiste nella proiezione del documentario vincitore all'interno della programmazione Kinodromo@Europa Cinema.
Infine la GIURIA LAURA BASSI, composta da studenti del Liceo Laura Bassi e del Liceo musicale Lucio Dalla di Bologna, presieduta dal prof. Roberto Guglielmi, dal prof. Cosimo Caforio e coordinata da Spartaco Capozzi hanno assegnato rispettivamente il premio alla miglior fotografia di un film della sezione Global e alla migliore colonna sonora di un film della sezione Intimacy. Il premio consiste nella proiezione delle opere vincitrici presso il Liceo Laura Bassi come in appresso.
Miglior fotografia sezione Global a Zero di Nikita Belorusow con la
seguente motivazione: Il film che premiamo per la migliore fotografia è Zero di Nikita Belorusow. La coerenza tra le immagini e il contesto ambientale difficile ci ha coinvolto con grande intensità. La fotografia e il modo di seguire il protagonista di questo film ha saputo farci immergere nella vita di strada con un grande impatto visivo ed emotivo.
Migliore colonna sonora sezione Intimacy a La tela di Giuliano di Alessandro Amante con la seguente motivazione: Il film da noi scelto vede la musica come co-protagonista dell’opera riuscendo a rappresentare meravigliosamente le emozioni provate dal protagonista. Ciò che particolarmente ci ha colpito è la passione di un uomo nei confronti della compagna di una vita. Alla fine questa passione si anima di una voce, quando finalmente viene liberata in tutta la sua potenza. Il nostro premio va quindi al documentario ‘La tela di Giuliano’ di Alessandro Amante.

venerdì 16 dicembre 2016

DOCUNDER30 X^ Edizione - Bologna 15 – 18 dicembre

La  rassegna dedicata agli "autori sotto i trent'anni" di cinema documentario compie dieci anni e festeggia con 4 giorni intensi di programmazione,  opere provenienti da tutto il mondo e tanti ospiti Dal 15 al 18 dicembre 2016 - BOLOGNA Cinema Lumière, Palazzo d’Accursio, Sala Cà Bura, Casa della Conoscenza, Sala Silentium

Docunder30, primo e unico festival italiano dedicato agli "autori sotto i trent'anni" di cinema documentario, taglia il traguardo del decennale e festeggia in grande aprendo per la prima volta la competizione ai filmmaker ‘under 30’ attivi in tutto il mondo.  Parte oggi fino al 18 dicembre, quattro giorni intensi di programmazione con proiezioni, incontri e workshop, ospitati in cinque diverse location, dal centro alla periferia della città di Bologna: grazie ad una collaborazione con la Cineteca, il Cinema Lumière, cuore del festival con tutte le proiezioni dei film in concorso, Palazzo d’Accursio, Sala Cà Bura, Sala Silentium, Casa della Conoscenza di Casalecchio di Reno.    L’evento, divenuto negli anni un punto di riferimento del giovane cinema documentario italiano, intensificando la rete di collaborazione con le diverse manifestazioni culturali a livello regionale e nazionale, è ideato e realizzato da D.E-R Documentaristi Emilia-Romagna – presidente Enza Negroni, con la direzione artistica di Angelita Fiore in collaborazione con l’Assessorato alla cultura della Regione Emilia-Romagna.  E anche l’Associazione D.E-R nel 2016 festeggia i suoi primi dieci anni di attività, compleanno che sarà celebrato insieme a quello di Docunder30, con una festa in programma a Palazzo d’Accursio, dopo la premiazione del film vincitore, sabato 17 dicembre. Fucina di nuovi talenti, il festival nel corso delle varie edizioni ha
presentato il meglio del cinema documentario ‘under30’ italiano nelle sue nuove forme espressive, nella ricchezza dello stile, dei linguaggi e dei contenuti, contribuendo a lanciare giovani autori di cinema del reale. Ma Docunder30 non solo ha promosso e valorizzato generazioni di filmmaker, ma ha costruito nel tempo una squadra affiatata di giovani, attivandoli e formandoli nell’organizzazione del festival, tra questi la stessa direttrice artistica, Angelita Fiore, che ha preso in mano la direzione della rassegna proprio da under30. Tra le novità, la giuria della X edizione di Docunder30 sarà presieduta dai fratelli Gianluca e Massimiliano De Serio, che per l’occasione porteranno per la prima volta a Bologna il loro ultimo coinvolgente documentario I ricordi del fiume.
Dodici i lavori in gara, otto italiani e quattro stranieri, suddivisi in due sezioni competitive. Il concorso Intimacy dà spazio a storie ancestrali, intime, viscerali sui conflitti interiori che strabordano e toccano le parti più inconfessate dell’animo umano; il concorso Global invece rappresenta la Babele dell’immaginario da cui hanno origine i diversi sguardi autoriali e la pluralità del linguaggio audiovisivo.
La sezione Intimacy si apre con Vergot di Cecilia Bozza Wolf, un lavoro prodotto dalla Zelig di Bolzano, altra fucina di talenti, che racconta sullo sfondo di scenari mozzafiato dei paesaggi alpini le vicende di una famiglia di contadini molto conservatrice alle prese con l’omosessualità del figlio minore Gim; sempre sul tema dell’identità di genere, Al di là dello specchio di Cecilia Grasso, un documentario realizzato con il sostegno del Centro Sperimentale di Cinematografia, che prendendo spunto da uno spettacolo Drag, esplora dall’interno gli aspetti più intimi del Kinging. Un altro lavoro prodotto dal Centro Sperimentale di Cinematografia è La compagna solitudine di Davide Vigore, che tra le vie di una Roma ‘malata’ segue la storia di un uomo non più giovane, Massimo, da sempre in cerca della felicità nella molteplicità dei rapporti umani, ricchi borghesi, nobili, politici, attori, intellettuali, artisti e soprattutto donne. Ancora solitudini ma di diverso genere con The Lives of Mecca di Stefano Etter, film girato nella penisola di Coney Island a New York City, che racconta la realtà quotidiana de La Mecca, luogo di culto destinato al gioco del handball, una sorta di squash giocato con le mani, non solo uno sport ma soprattutto terapia e occasione di riscatto per i suoi abituali praticanti. Con Il quarto giorno di scuola, presentato in anteprima mondiale al Film Festival di Rotterdam 2016, la regista Martina Melilli documenta in prima persona il quarto giorno di scuola di un bambino appena emigrato dalla Libia, a pochi giorni dall’arrivo sulla penisola italiana. La sezione si chiude con La tela di Giuliano del bolognese Alessandro Amante, storia del meccanico Giuliano Giunta, anche lui bolognese, che costruisce per 45 anni una macchina d'epoca, una rara Bizzarrini Gt Europa 1900, senza mai finirla né guidarla, per non accettare che sia pronta per essere venduta. Il film è in concorso ai prossimi David di Donatello.
La sezione Global s’inaugura invece con un lavoro in prima italiana proveniente
dalla Svizzera, Road to Glory di Bruno Pereira, storia di un talentuoso pugile originario di Bourdonnette, quartiere operaio di Losanna, che con l’appoggio della sua famiglia e del suo allenatore intraprende un viaggio verso Copenhagen per conquistare la cintura del campionato mondiale. Dall’Europa alla Cina di Mingong di Davide Crudetti, presentato in anteprima assoluta al Festival Internazionale di Ferrara 2016, il film è una sorta di viaggio alla ricerca dei milioni di cinesi che dalle campagne dell’interno si riversano nelle megalopoli costiere. Ancora storie di migrazioni con Alan del regista iracheno Mohammad Salih Jouri, documentario in prima visione italiana, che racconta dei tanti Kurdish costretti a immigrare nel Kurdistan Iracheno in seguito allo scoppio della guerra in Siria, e di come le loro vite siano cambiate radicalmente. Sguardo sulla Russia di oggi invece con Zero del russo Nikita Belorusow, film sempre in prima italiana, che segue le vicende di un giovane insegnante costretto a lavorare di notte, raccogliendo denaro dai debitori, per compensare il suo basso salario da docente e inseguire così i suoi sogni. La sezione si chiude con due originali ritratti. Il pluripremiato Sobre la marxa (The creator of the Jungle) dello spagnolo Jordi Morató, racconta di Garrell, alias Josep Pujiula, un moderno Tarzan che ha costruito un’intera città di legno nella giungla, a pochi passi dal piccolo centro urbano di Argelaguer, in Catalogna, stringendo un forte contatto con la natura e il ritorno al primitivo. Lupen – Romanzo di un ladro reale opera prima di Valerio Burli, si fa invece portavoce della vera storia di Renato Rinino, ladro gentiluomo savonese, salito alla ribalta dei riflettori durante gli anni 90, per aver messo a segno un improbabile colpo a Londra ai danni del principe Carlo.
Come per le passate edizioni di Docunder30, al termine di ogni proiezione sarà possibile approfondire i film in concorso conversando con gli autori.  
Ad assegnare i premi, invece, cinque giurie: oltre alla giuria Docunder30 presieduta dai gemelli De Serio, ci saranno la giuria D.E-R, la giuria Doc/it, la giuria Kinodromo e la giuria Laura Bassi. Ciascuna giuria assegnerà un premio. Per festeggiare la decima edizione, quest’anno accanto ai film in concorso ci saranno tre proiezioni speciali.
Ieri presso il Cinema Lumière,è stato presentato per la prima volta a Bologna, Our War di Benedetta Argentieri, Bruno Chiaravalloti, e Claudio Jampaglia, proiettato fuori concorso alla 73esima Mostra del Cinema di Venezia
All'interno delle quattro giornate di festival, insieme ai film in concorso e agli eventi speciali, tre workshop a ingresso gratuito fino ad esaurimento posti, che si terranno presso la sala Mastroianni del Cinema Lumière. Il primo, in programma il 15 dicembre (dalle 14.00 alle 16.00), è il WORKSHOP ULULE – Introduzione al crowdfunding. Il corso a cura di Tania Palmier, responsabile Ulule Italia, e Omar Osman, Success Manager Ulule Italia, presenterà ai partecipanti le basi fondamentali del crowdfunding e i passi da seguire per creare la propria campagna. Per iscriversi mandare mail a info.docunder30@gmail.com con scritto in oggetto “iscrizione workshop Ulule”. A seguire il 16 dicembre (dalle 14.00 alle 16.00), è previsto il LABORATORIO ADCOM DOP & DIT – Director of Photography & Digital Imaging Technician durante il quale Giandomenico Zeppa, Senior Colorist presso “L’Immagine Ritrovata” e insegnante di “Tecniche e Metodi di Restauro CInematografico” alla FIAF FILM RESTORATION SCHOOL, introdurrà i partecipanti alle tecniche di grading, al bilanciamento delle inquadrature, alla creazione dei popular looks e ai software di grading. Per iscriversi mandare mail a info.docunder30@gmail.com con scritto in oggetto “iscrizione Lab ADCOM”. L’ultimo appuntamento formativo è per il 17 dicembre (dalle 14.00 alle 16.00) con la MASTERCLASS La scrittura totale: tecniche e segreti per scrivere film, fumetti e serie tv durante la quale si cercherà di stabilire quali siano gli elementi comuni a ogni buona sceneggiatura, e gli strumenti necessari per affrontare la scrittura di qualsiasi storia per immagini, dal film d’azione al fumetto d'autore. A condurre l’incontro sarà Menotti, sceneggiatore di numerose serie TV, cortometraggi e film, tra cui il pluripremiato Lo chiamavano Jeeg Robot. Per iscriversi mandare mail a info.docunder30@gmail.com con scritto in oggetto “iscrizione Masterclass Menotti”. Torna, inoltre, per questa edizione il Premio Critica in MOVimento rivolto al pubblico di Docunder30. Tutti coloro che assisteranno a una o più proiezioni della decima edizione di Docunder30, avranno la possibilità di partecipare al Premio Critica in MOVimento 2016, un premio per la critica cinematografica realizzata attraverso video e foto. Bastano la videocamera di uno smartphone e un account Youtube per partecipare al contest e provare a vincere il Premio Critica in MOVimento 2016 del valore di 500 euro. La X edizione di Docunder30 chiuderà i battenti il 18 dicembre (ore 16), presso la Casa della Conoscenza di Casalecchio di Reno, con la proiezione del film vincitore.