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Anteprime e Recensioni Cinematografiche, tutto quello che c'è da sapere su Festival Internazionali del Cinema e quanto di nuovo succede intorno alla Settima Arte, a cura di Luigi Noera e la gentile collaborazione di Ugo Baistrocchi, Simona Noera e Marina Pavido.



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sabato 25 marzo 2017

Nelle sale italiane dal 16 marzo Chi salverà le rose? - la recensione di Marina Pavido

Chi salverà le rose? è l’opera prima del regista di Alghero Cesare Furesi. È questa la storia di Giulio (Carlo Delle Piane) e di Claudio (Lando Buzzanca), non più giovanissimi, ma uniti da un grande amore che va avanti da anni. Entrambi vivono nel loro ex albergo, andato in fallimento a causa del vizio di Giulio per il poker. Anche a seguito di ciò, Valeria, figlia di quest’ultimo, ha deciso di interrompere qualsiasi rapporto con il genitore. Un giorno, però, a causa della grave malattia di Claudio, Giulio deciderà di chiamare sua figlia insieme al nipote Marco chiedendo loro di tornare a trovarli dopo tanti anni.Che dietro il lavoro di Furesi ci siano le migliori intenzioni, è cosa certa. Molto bella, infatti, anche se non proprio originalissima, l’idea di mettere in scena la delicata storia d’amore tra i due uomini, con tutte le loro abitudini ed i loro rituali quotidiani, ad esempio. Tuttavia, la scarsa riuscita di questa sua opera prima è, dunque, sicuramente una forte ingenuità da un punto di vista prettamente cinematografico, la quale ha portato ad una messa in scena maldestra e con non pochi elementi di disturbo al proprio interno. Fin dai primi dialoghi tra Carlo Delle Piane e Lando Buzzanca, infatti, da subito qualcosa ci disturba. E non si tratta soltanto di una poco esperta direzione degli attori, bensì anche delle battute stesse presenti all’interno dello script: troppo “letterarie”, troppo macchinose, poco spontanee e quasi “finte”. Ovviamente tale problema persisterà durante tutto il lungometraggio, anche per quanto riguarda i personaggi di Valeria (Caterina Murino) ed altre figure secondarie. Esempio lampante di un uso eccessivo della parola è il momento in cui Valeria stessa, truccandosi davanti ad una specchiera, pronuncia tra sé e sé la frase “Questo pranzo non me lo voglio perdere!”. Non dimentichiamo che, però, l’errore di dare troppo spazio alle parole a scapito delle immagini può probabilmente derivare dal fatto che Furesi ha innanzitutto grande esperienza come scrittore e successivamente come regista, il che, spesso e volentieri, può creare situazioni del genere.Il vero problema di Chi salverà le rose?, però, è, di fatto, un altro. Di fianco a battute troppo “ingombranti” ed a una maldestra direzione attoriale, ecco uno script che presenta al proprio interno dei buchi decisamente importanti. Non mancano, di conseguenza, personaggi lasciati in sospeso che finiscono per non avere alcun peso all’interno della narrazione stessa (prima fra tutte Elisabetta, la ragazza di Marco), così come snodi narrativi talmente poco convincenti da far perdere di credibilità a tutto il lungometraggio (come la decisione da parte di Giulio, in prossimità del finale, di togliersi la vita e la relativa, patetica scena che vede protagonista l’uomo insieme a sua figlia Valeria).Nel tentativo di rilanciare l’albergo di famiglia, ad un certo punto la stessa Valeria afferma di voler vendere i tramonti e non le camere (riferendosi al panorama che si può vedere dalla struttura). Evidentemente tale operazione è stato anche il tentativo di Furesi nel mettere in piedi la storia. E, di fatto, come già è stato detto, di bei paesaggi e di panorami mozzafiato il film è pieno. Tutto ciò, unito alle ottime intenzioni iniziali, però, al fine di ottenere un buon risultato finale, non è sufficiente. Purtroppo.
Marina Pavido 

martedì 27 settembre 2016

Tutti i numeri della 5° edizione dell’International Tour Film Festival

Il Festival Internazionale del Cinema dal 28 Settembre al 02 Ottobre alla Cittadella della Musica di Civitavecchia
Giunto alla sua 5a edizione ITFF, forte del riconoscimento internazionale fin qui ottenuto, conta quest’anno la presentazione di 69 corti a cui si aggiungono 9 opere fuori concorso in rappresentanza di 23 paesi selezionati tra i 700 cortometraggi ricevuti e preselezionati dalla prestigiosa National Film School di Lodz (Polonia) , provenienti da 64 Paesi dei 5
continenti. Sono 4 le sezioni previste: Animation, Documentary, Fiction e Promo Turistici. A questi si aggiungono le Masterclass tenute da personaggi internazionali tra i quali Luc Toutonghi (Se.Ma.For. di Lodz); tre workshop tenuti rispettivamente dal regista Giorgio Capitani (per attori), dal direttore della fotografia Nino Celeste (per registi)e dal rampante Marco Pavani (per gli effetti speciali) e ancora la mostra fotografica in omaggio a Ettore Scola. Ma anche la presentazione di libri a tema quali: Il cinema nel cuore di Giorgio Capitani, Pier Paolo Pasolini…Io so di Enzo De Camillis, Gramigna di Michele Cucuzza, Pane Film e Fantasia di Laura Delli Colli e tantissime altre iniziative. Il contropremio nazionale letterario Carver, curato da Andrea Giannasi, vedrà la presenza di  numerosi scrittori italiani. Importantissima la sezione “Video-city” vivi la tua città riservata ad opere degli studenti delle scuole superiori di tutti gli istituti superiori cittadini con l’intento di capire attraverso le immagini come i giovani vedono e vivono la città in cui abitano.  Fra le tante opere fuori concorso di questa edizione da segnalare il film d’apertura Che ora è di Ettore Scola, ad evidenziare (anche con la mostra a latere) il legame tra Ettore Scola e la città di Civitavecchia; inoltre segnaliamo il docufilm Figli del Set di Alfredo Lo Piero e Carlotta Bolognini (uno spaccato della vita giovanile di tanti personaggi oggi famosi, cresciuti con i genitori impegnati sui set dei loro film),  Un Intellettuale in borgata di Enzo De Camillis (dedicato a Pier Paolo Pasolini), Incontri al Mercato di Dario Albertini, (importante documento sul mercato storico di Civitavecchia e che viene distribuito dall’Istituto Luce, entrando di diritto nel patromonio storico del cinema italiano). La madrina del Festival è
l’attrice e doppiatrice Ada Honghu,
protagonista della nuova serie Squadra Antimafia8, mentre il Festival è condotto da Fabrizio De Luca.

A presiedere le giurie saranno rispettivamente:
L’art director e production designer dei Pixar Animation Studios Anthony Christov la giuria della sezione Animazione;
Il Premio David di Donatello miglior documentario 2013 Roland Sejko, sceneggiatore e regista albanese, la giuria della sezione Documentari;
Il regista e autore televisivo e teatrale Daniele Falleri, uno dei rari autori italiani contemporanei rappresentato a Londra, la giuria della sezione Fiction;
Il corrispondente giornalistico in Turchia Dundar Kesapli premiato nel  2015 come miglior giornalista sportivo della Stampa Estera, la giuria della sezione Turismo;
Il segretario generale del SNGCI e condirettore di Cinemagazine Romano Milani, la giuria della sezione Critica.
Infine il confermato ”On Tour”, ovvero la circuitazione e promozione internazionale del festival nel mondo e della città di Civitavecchia. La prima Tappa è Montalto di Castro dal 29 al 31 Ottobre; a seguire Lodz (Polonia) a metà novembre con data ancora da definire. Insomma Civitavecchia crocevia di cultura, cinema, eventi, tradizioni del proprio territorio in tutto il bacino del mediterraneo.
Molti gli ospiti presenti tra i quali ricordiamo l’ Art Director della Se.Ma.For. di Lodz Luc Toutounghi, vincitore di due Oscar nel settore animazione, il regista Roland Sejko,  premio David di Donatello 2013, il Presidente del SNGCI Laura Delli Colli, e il segretario Romano Milani, Condirettore di Cinemagazine i registi Giorgio Capitani, Carlotta Bolognini,anche produttrice, Donatella Baglivo, Dario Albertini, Vera Gemma e Daniele Falleri; gli attori Lando Buzzanca, Massimiliano Buzzanca, anche regista, Nicolas Vaporidis, Elisabetta Pellini e tanti altri.
I premi assegnati quest’anno sono andati a:
l’Award for Media al psicologo Alessandro Meluzzi per la sua proficua attività di psicologo e criminologo, che ha toccato maggiormente la branca dei mass media
Il Fashion Award a Elisabetta Pellini per lo stile, l’eleganza e l’approccio al mondo del cinema che è il suo lavoro.
Lo Special Award ITFF 2016 a Nino Celeste per la sua acclamata carriera di Direttore della Fotografia, che si è estesa nel panorama cinematografico e televisivo sia italiano che internazionale.
L’ITFF Career Award a Lando Buzzanca.
Mentre i Premi Speciali sono stati assegnati a Carlotta Bolognini per il film Figli del Set, Laura Delli Colli Presidente SNGCI  e Romano Milani Segretario Generale SNGCI per il  70mo anniversario dei Nastri D’Argento.