Descrizione

Anteprime e Recensioni Cinematografiche, tutto quello che c'è da sapere su Festival Internazionali del Cinema e quanto di nuovo succede intorno alla Settima Arte, a cura di Luigi Noera e la gentile collaborazione di Ugo Baistrocchi, Simona Noera e Marina Pavido.



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domenica 7 maggio 2017

Nelle sale italiane dal 4 maggio The space between opera prima della regista italo-australiana Ruth Borgobello – la recensione di Marina Pavido

Il film è stato presentato in anteprima all'ultima edizione di Alice nella città.
Ci troviamo ad Udine. Il giovane Marco, dopo aver vissuto qualche anno a New York lavorando come chef, viene messo in cassa integrazione dal proprio datore di lavoro. Insoddisfatto dalla propria vita, si convincerà pian piano ad allargare i propri orizzonti ed a perseguire il proprio sogno di tornare a fare lo chef in seguito alla morte improvvisa del suo migliore amico ed in seguito all'incontro con Olivia, giovane ragazza australiana che sogna di diventare una stimata designer.Indubbiamente questa opera prima di Ruth Borgobello nasce da ottimi intenti. Intellettualmente onesto, questo suo primo lungometraggio risulta, però, piuttosto ingenuo da un punto di vista prettamente cinematografico. Ciò riguarda soprattutto la scrittura: vi sono non pochi elementi tirati in ballo e lasciati in sospeso che più che una scelta voluta sanno tanto di distrazione da parte dell'autrice stessa (il negozio dell'amico, la ragazza del protagonista che vediamo nelle scene iniziali, così come lo stato di salute del padre del ragazzo sono solo alcuni esempi in merito), oltre a forzature poco convincenti (lo scherzo al citofono da parte di alcuni ragazzi, così come la nascita dei gattini del protagonista). Stesso discorso vale per la regia, soprattutto per quanto riguarda la direzione degli attori: troppo innaturale, in alcuni momenti talmente sopra le righe da far perdere di credibilità a tutta la scena.Eppure bisogna riconoscere che alcune ambientazioni, così come il respiro internazionale e l'importanza del mondo onirico che l'autrice ha voluto dare a questa sua opera sono indubbiamente trovate interessanti. Chissà, forse è proprio la scarsa esperienza dietro la macchina da presa della regista l'unico vero ostacolo alla buona riuscita del film. Se Ruth Borgobello riuscirà o meno a "crescere", però, lo sapremo solo dopo la visione dei suoi prossimi lavori, ai quali, si spera, non mancherà quella genuinità di fondo che caratterizza questa sua ingenua opera prima.

lunedì 23 gennaio 2017

Save The Date: Cinema al Maxxi a cura di Mario Sesti e il coordinamento di Alessandra Fontemaggi.


Inizia mercoledì 25 gennaio 2017 alle 21:00 la rassegna Cinema al MAXXI - EXTRA con LA BATTAGLIA DI HACKSAW RIDGE di Mel Gibson Australia / Usa 2015, 131’, versione originale (con sottotitoli italiani)  con Andrew Garfield, Sam Worthington, Vince Vaughn.

MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo Via Guido Reni 4A – Roma
staff Fondazione Cinema per Roma: Cristiana Caimmi, Tiziana Clementi, Gianluca Esposito, Renata Ingrao, Mara Neumann, Serena Parpaglioni
Cinema al Maxxi è diventato uno dei programmi di maggiore incandescenza e prestigio del cinema di qualità nella capitale: nato come sperimentazione (il cinema può diventare parte viva dei programmi di un museo dedicato alle espressioni artistiche del contemporaneo?) si è trasformato esso stesso in un’opera contemporanea, innovativa e originale. Fondazione Cinema e MAXXI, infatti, hanno messo assieme qualcosa che non è né un semplice cineforum né un festival tradizionale - ma è qualcosa che ha diversi tratti di entrambi. I visitatori del MAXXI, che, come un vero festival, ha visto il passaggio dei protagonisti del miglior cinema del mondo nelle ultime stagioni (da Bob De Niro a Wim Wenders, da Marco Bellocchio a Paolo Virzì, da Carmen Maura a Toni Servillo, da Nicolas Winding Refn a Pablo LarraÍn a tanti altri) potranno quest’anno scegliere, in anteprima, tra i più importanti film in programmazione (con autori che vanno da Mel Gibson a Pablo LarraÍn, da Ang Lee a Danny Boyle, che sarà protagonista di una MASTERCLASS), scoprire nuovi documentari italiani con MAXXI DOC (in collaborazione con l’Istituto Luce Cinecittà), partecipare alla prima edizione della Shortsleague , il concorso realizzato in collaborazione con il Roma Creative Contest, che premierà i migliori cortometraggi di sempre, ri/scoprire alcuni capolavori di uno degli autori di cinema più amati di sempre (Ozu), prolungare l’esperienza delle mostre con film e documentari ad esse collegate (EXHIBIT) e portare ragazzi e bambini a incontrare la programmazione per famiglia non convenzionale di ALICE FAMILY. Anche quest’anno abbiamo cercato di lavorare sulla nostra passione per il cinema con la stessa ampiezza e curiosità. Ecco le proposte di questa edizione:
EXTRA prestigiose anteprime delle più prestigiose produzioni, dei più importanti distributori, di ogni cinematografia, perlopiù in lingua originale con sottotitoli. Una luccicante programmazione di film molto attesi, opere d’autore, invenzioni e sorprese: praticamente, un festival.
EXHIBIT tre capolavori di Yasujiro Ozu, tra i più influenti autori del cinema giapponese (uno dei quali con l’accompagnamento dal vivo dell’orchestra) e una accurata selezione di film e documentari, legano la programmazione cinematografica alle mostre “The Japanese House” e “Please Come Back” in programma al MAXXI.
MAXXI DOC biografie, lezioni di teatro, inchieste audiovisive – in collaborazione con l’Istituto Luce Cinecittà, la selezione di un genere che ha visto nuovi talenti all’opera, più di quanto accada al cinema tradizionale.
SHORTSLEAGUE è la nuova proposta con i cortometraggi italiani più belli delle ultime stagioni, reduci da festival e premi autorevoli, si sfidano in un campionato all’ultimo ciak per decretare il corto più amato di sempre con il premio Shortsleague 2017. La selezione è curata da Roma Creative Contest, festival internazionale di cortometraggi che ha come presidente onorario Giuseppe Tornatore. Dal 2011 una giuria di esperti (Pupi Avati, Nicola Giuliano, Gabriele Mainetti tra gli altri) ha premiato i migliori autori assegnando incentivi di produzione per un valore di 50.000 euro: attraverso i premi del contest sono stati prodotti ad oggi cinque nuovi corti, tra cui Thriller di Giuseppe Marco Albano, vincitore del David di Donatello 2015. Quest’anno, insieme a Fondazione Cinema per Roma e MAXXI, Roma Creative Contest realizza SHORTSLEAGUE: tre giornate, in ognuna delle quali il pubblico sceglierà il miglior corto tra quelli selezionati da Roma Creative Contest; i tre finalisti si affronteranno nella giornata finale, il 25 marzo, in cui sarà decretato e premiato il vincitore. I tre corti saranno poi distribuiti in sala, a Roma, dalla Filmauro.

ALICE FAMILY in collaborazione con Alice nella città (Fabia Bettini e Gianluca Giannelli), una programmazione di titoli per i giovanissimi – o per adulti accompagnati da bambini – che esplora il miglior cinema per l’infanzia di tutto il mondo. Ormai, un classico di Cinema al MAXXI. Alice Family accoglierà ogni domenica alle ore 17 grandi autori dell’animazione contemporanea con una programmazione di titoli da tutta Europa, a cui si aggiunge uno straordinario documentario dalla Mongolia e un film italiano sulla famiglia di oggi con uno strepitoso cast, in collaborazione con EXTRA. Ecco il programma in dettaglio ALICE FAMILY:

DOMENICA 29 GENNAIO ORE 17 LA CANZONE DEL MARE (SONG OF THE SEA) di Tomm Moore, Irlanda / Danimarca / Belgio / Lussemburgo / Francia 2014, 93’, animazione e candidato al Premio Oscar® come Miglior film d’animazione
SABATO 11 FEBBRAIO ORE 21 EXTRA | ALICE FAMILY MAMMA O PAPà? di Riccardo Milani, Italia 2016, 96’ Con Paola Cortellesi, Antonio Albanese, Anna Bonaiuto, Carlo Buccirosso, Roberto De Francesco, Stefania Rocca, Claudio Gioé, Luca Angeletti, Matilde Gioli, Luca Marino, Marianna Cogo, Alvise Marascalchi. Sarà presente il cast.
DOMENICA 12 FEBBRAIO ORE 17 PHANTOM BOY (FANTOMPOJKEN) di Jean-Loup Felicioli, Alain Gagnol, Belgio / Francia 2015, 84’, animazione
MERCOLEDÌ 15 MARZO ORE 21 EXTRA | ALICE FAMILY LA PRINCIPESSA E L’AQUILA (THE EAG LE HUNTRESS) di Otto Bell, Regno Unito / Mongolia / Usa 2016, 87’, documentario
DOMENICA 12 MARZO ORE 17 EXTRA | ALICE FAMILY LA TARTARUGA RO SSA (LA TORTUE RO UGE) di Michael Dudok de Wit, Francia / Belgio / Giappone 2016, 80’ - Premio Speciale Un Certain Regard (Festival di Cannes 2016), presentato alla Festa del Cinema di Roma
DOMENICA 19 MARZO ORE 17 LA MIA VITA DA ZUCCHINA (MA VIE DE COURGE TTE) di Claude Barras, Francia 2016, 66’, animazione

mercoledì 2 novembre 2016

Speciale 11ma Festa del Cinema di Roma – venerdì 21 e sabato 22 ottobre (DAY 9&10): I PREMI

Al termine della Festa tra film outsider dall’America Latina e la nuova scommessa di Michele Placido che vola a Tokyo, vince però il film presentato in collaborazione con Alice nella Città : CAPTAIN FANTASTIC

dall’Auditorium Parco della Musica di Roma Luigi Noera – Foto per gentile concessione della Festa del Cinema di Roma. Al termine della Festa o quasi arriva il quarto film italiano 7 MINUTI di Michele Placido. Un rifacimento del più classico La parola ai giurati che ha messo alla prova tanti registi. Questa volta la piece teatrale viene trasformata in chiave attuale sulla precarietà e sulla crisi del mercato del lavoro. Se poi undici dei giurati sono donne il successo è assicurato. Il film esce nelle sale italiane il 3 novembre ed ha anche superato brillantemente il test del Festival del Sol Levante che termina proprio il tre novembre a Tokyo.
rifacimento del più classico La parola ai giurati che ha messo alla prova tanti registi. Questa volta la piece teatrale viene trasformata in chiave attuale sulla precarietà e sulla crisi del mercato del lavoro. Se poi undici dei giurati sono donne il successo è assicurato. Il film esce nelle sale italiane il 3 novembre ed ha anche superato brillantemente il test del Festival del Sol Levante che termina proprio il tre novembre a Tokyo.rifacimento del più classico La parola ai giurati che ha messo alla prova tanti registi. Questa volta la piece teatrale viene trasformata in chiave attuale sulla precarietà e sulla crisi del mercato del lavoro. Se poi undici dei giurati sono donne il successo è assicurato. Il film esce nelle sale italiane il 3 novembre ed ha anche superato brillantemente il test del Festival del Sol Levante che termina proprio il tre novembre a Tokyo.Dagli States l’ultimo della nutrita schiera di film dove John Krasinski ci presenta la saga dei THE HOLLARS e ci mette la faccia insieme ad Anna Kendrick, quest’ultima già vista nell’altro deludente film americano The Accountant di Gavin O’Connor con il belloccio Ben Affleck. Per concludere dal cinema anglosassone australiano un bel film con alti e bassi. E’ LION di Garth Davis con una Nicole Kidman in versione madre adottiva. Se i primi 60 minuti mostrano un devastante paesaggio indiano dove i bambini non sono protetti, la parte centrale vira al melò facendo perdere potenza alla narrazione. Pur tuttavia si tratta di una storia realmente accaduta al giovanissimo Saroo che a cinque anni si ritrova in una delle megalopoli indiane (Calcutta) lontano dal villaggio della sua famiglia e che deve sopravvivere alla crudeltà ed indifferenza del mondo dei grandi. Il riscatto avverrà tanti anni dopo quando ritroverà la sua vera famiglia. In questo scorcio di fine Festival due film piccoli ma potenti. Il primo proveniente dalla Colombia LA MUJER DEL ANIMAL di Victor Gaviria, racconta la travagliata vita di una giovinetta Amparo che tanto ricorda film di questa regione dove l’analfabetismo nelle campagne e la violenza sulle donne nelle baraccopoli sono una costante. In questo contesto per la propria sopravvivenza Amparo non riesce a reagire alla violenza di Libardo – noto a tutti come “l’animale” finchè . . .Sempre proveniente dall’America latina il film del peruviano Joel Calero LA
ÚLTIMA TARDEÚLTIMA TARDEÚLTIMA TARDE, inserito nel gruppo Le voci del domani. Da una storia intima di una coppia di ex militanti dei ribelli di Sendiero Luminoso un ritratto politico di quegli anni. Infine dall’Iran non più sotto l’embargo Mehdi Fard Ghaderi propone un tema universale: JAVDANEGI / IMMORTALITY.Mutuando la tecnica vista a Cannes in SieraNevada di Cristi Puiu, il racconto di sei storie apparentemente diverse fra loro di sei famiglie che viaggiano sullo stesso treno in piani sequenza senza soluzione di continuità. Ma alla fine il regista sapientemente ci mostra il filo conduttore appunto l’eternità. La Festa di Roma si conclude con due film strepitosi nella sezione TUTTI NE PARLANO entrambi presentati a Cannes:BUSANHAENG / TRAIN TO BUSAN del coreano Yeon Sang-ho su un apocalittico scenario di una pandemia di rabbia che contagia la popolazione coreana. Solo la città di Busan riesce ad arginarla. Ai protagonisti non resta che salire sul treno della salvezza per Busan. L’altro film è una animazione del francese Michael Dudok de Wit con il contributo del mitico Studio Ghibli:
LA TORTUE ROUGE in soli 80’ di animazione e musica ci racconta la Genesi attraverso la storia di un naufrago su un'isola tropicale deserta, popolata da tartarughe, granchi e volatili di ogni genere.
Nelle due giornate conclusive tre documentari sono stati presentati al MAXXI grazie alla collaborazione fra Festa del Cinema di Roma, MIA e Frames of Representation. FoR che è punto di incontro per registi, artisti e pensatori di tutto il mondo, nonché uno spazio per l’approfondimento e la promozione di forme di narrazione di natura indipendente:LOS REYES DEL PUEBLO QUE NO EXISTE / KINGS OF NOWHERE di Betzabé García, Messico, 2015, 83’
ALL THESE SLEEPLESS NIGHTS di Julia Nottingham, Polonia, Regno Unito, 2016, 100’
FIELD NIGGAS di Khalik Allah, Stati Uniti, 2015, 60’
Sempre al   Auditorium del Museo MAXXI HITalk – CINEMA, INCONTRO DI EMOZIONI ovvero le storie delle colonne portanti della cinematografia italiana. Sceneggiatori, registi, produttori, scenografi, compositori, costumisti. Sei speaker - eccellenze italiane, sei storie, dodici minuti ciascuno per ispirare, motivare e far riflettere il pubblico.Come sappiamo il Premio per il pubblico BNL è andato a Captain Fantastic di
Matt Ross con la partecipazione come protagonista di Viggo Mortensen il quale è stato ospite in uno degli INCONTRI RAVVICINATI tenuti da Antonio Monda.Per finire uno sguardo alla interessante selezione indipendente Alice nella Città giunta alla sua XIV edizione. Le Giurie hanno assegnato il Premio Miglior film Alice nella città a Kicks di Justin Tipping. Con la seguente motivazione.Per la realtà feroce messa in luce da un continuo e potente scambio tra immagini e suono, che eleva la tragica e violenta condizione delle periferie a personale odissea urbana del giovane Brandon. Il film sorprende per la propria originalità, facendo riflettere sulla futilità della violenza e sull’orrore che inevitabilmente scatena se applicata. Mentre la composita Giuria tra i quali Claudio Giovannesi ha assegnato il Premio Camera d’Oro Taodue alla migliore opera prima e seconda a Little Wing di Selma Vilhunen, con la seguente motivazione.Per l'eccezionale capacità di raccontare la storia di un viaggio emotivo e l'esperienza di apprendimento, in cui i ruoli tra genitori e figli a volte sono invertiti; e per la possibilità di spostare il pubblico grazie alle strade parallele che la forza della vita e l'arte di viaggiare verso il basso.Per quanto ci riguarda la selezione Alice è da tanti anni un passo avanti alla Selezione della Festa /Festival con uno sguardo attento ai giovani e quindi di riflesso agli adulti. Tra i 24 film presentati, interessanti due film francesi nella sezione Panorama:LE CIEL ATTENDRA di Marie-Castille Mention-Schaar e NOCTURAMA di Bertrand Bonello, questo ripescato dai film scartati a Cannes, ambedue mostrano il disagio della gioventù francese. In una Parigi assente dalle pulsazioni dei giovani senza ideali, questi progettano e mettono in atto degli attentati (Nocturama). Oppure i falsi idoli  degli jadisti pseudoreligiosi (Il Cielo può attendere). Entrambi denunciano la scarsa attenzioni degli adulti nei confronti degli adolescenti. Per dovere di cronaca segnaliamo il film di Francesco Mattuzzi IL PESO DEI SOGNI presentato a Panorama Italia che ci mostra l’universo intimo e corale di una coppia di professione camionisti. Nell’angusto spazio della cabina di guida si svolge l’ennesimo dramma degli sfruttati.

lunedì 17 ottobre 2016

Speciale 11ma Festa del Cinema di Roma – sabato 15 e domenica 16 ottobre (DAYS 3&4)

La Festa nel fine settimana ha riservato sorprese al pubblico romano, tra questi il nuovo outsider? Purtroppo l’atteso incontro di domenica con il Maestro Wajda è saltato per la morte del grande regista polacco, mentre Bertolucci ha avuto una standing ovation e la cavea va in delirio per Jovanotti

dall’Auditorium Parco della Musica di Roma Luigi Noera – Foto per gentile concessione della Festa del Cinema di Roma.
Sabato è stata la volta del primo titolo italiano selezionato: SOLE CUORE
AMORE di Daniele Vicari che ci presenta Isabella Ragonese alle prese con la quotidianità della Capitale. Non si tratta degli ultimi, ma di persone normali che vivono in una città allo sbando. Si ripresenta una verità non verità con lo sforzo pazzesco di Isabella a parlare romanesco. Se in altre sue opere, prima delle quali ricordiamo i fatti di Genova alla caserma Diaz, mostra il volto dell’Italia berlusconiana, adesso non capiamo cosa vuole rappresentare, qualcuno lo accosta al film  Non Essere Cattivo  per il linguaggio usato e quindi piuttosto da soap opera.
Altro film controverso è THE BIRTH OF A NATION interpretato e diretto dall’americano Nate Parker. In conferenza stampa di presentazione della Festa Antonio Monda aveva con orgoglio rimarcato la presenza dell’originale di The Birth of Nation del 1915 di D. Griffith, padre del Cinema come noi lo conosciamo. Ha ragione Monda, ma come in ogni remake il paragone è inevitabile e Nate Parker è stato coraggioso. Si pensava che il film 12 anni Schiavo di Steve Mac Quenn avesse messo la parola fine, almeno cinematograficamente, al periodo della nascita dell’America del periodo di segregazione razziale. Parker aggiunge un tassello a distanza di duecento anni ma appare chiaro che tale lasso di tempo non ha abbastanza rasserenato gli animi.
E’ stato pure presentato un Doc inusuale sulla Shoah dal titolo THE LAST LAUGH dell’americano Ferne Pearlstein. Il regista in giro per gli State intervista una sopravvissuta all’olocausto. Il tema però riguarda del modo in cui i media affrontano l’argomento. Potrebbe essere anche oggetto di sane risate? Tesi in parte condivisibile, purtroppo il regista si scaglia contro il premio Oscar Roberto Benigni e il suo capolavoro La Vita è Bella. L’approccio con le scene tratte dal Dittatore di Charlie Chaplin  è fuorviante perché all’epoca il grande Chaplin voleva in realtà mettere in guardia l’America dall’eccessiva tolleranza verso il nazismo. Che resta allora? In un mondo perennemente in guerra con genocidi annunciati la Shoa ha ancora qualcosa da dire.
Sempre nella giornata di sabato nella sezione autonoma Alice due pellicole tra 

loro diverse ma entusiasmanti: la prima sul super eroe MAX STELL dell’inglese Stewart Jendler mutuato dalla produzione della Mattel ci racconta come gli alieni possano salvarci da loro stessi in una narrazione che è adatta anche ad un pubblico adulto contendo tutti gli ingredienti per accattivarselo: il buono, il cattivo e la bella principessa.
Il secondo un fine cartone animato del francese Jean- Francois Laguionie sulla solitaria esistenza umana:  Louise en Hiver. Sono 75 minuti di assoluta fantasia della mente umana.
Nella giornata domenicale l’affollatissimo ed entusiasmante incontro con Lorenzo Cherubini in arte Giovanotti. Ma non finisce con lui perché è anche il giorno del documentario dell’inglese Paul Dugdale sui THE ROLLING STONES OLÉ OLÉ OLÉ!: A TRIP ACROSS LATIN AMERICA. Il documentario ci consegna
non solo il backstage dell’ultimo Tour della banda più famosa del mondo insieme ai Beatles, ma anche uno scorcio di storia dell’America Latina di oggi e di ieri durante le dittature. Per noi europei è un tuffo gioioso nel passato, ma ricordiamoci che a quei tempi i nostri coetanei messicani, argentini, cubani rischiavano la galera per aver ascoltato un brano Rock. Vengono fuori quattro artisti ormai anziani ma con un animo ancor gioioso capaci di infiammare i ragazzi di oggi. Domenica è anche la volta del primo
titolo francese di Emmanuelle Bercot:LA FILLE DE BREST / 150 MILLIGRAMS. Il film è tratto dalla storia di uno scandalo farmaceutico realmente avvenuto qualche anno fa in Francia. Ha il pregio del ritmo incalzante tipico della cinematografia di denuncia statunitense, ma  il brio francese. Questi due fattori creano una ricetta vincente per un film che mette a nudo le fragilità dei due protagonisti nei quali ognuno di noi può specchiarsi. Il terzo doc del fine settimana realizzato dall’inglese Otto Bell ci porta in Mongolia. Si tratta della storia vera di Aisholpan, tredicenne mongola che ha il sogno di diventare la prima cacciatrice di aquile donna,
arrivando a competere all’annuale Golden Eagle Festival. THE EAGLE HUNTRESS è un documentario didascalico, ma ha il vantaggio di mostrarci gli stupendi paesaggi della Mongolia e la vita condotta dai nomadi in quelle terre estreme. E’ anche un inno all’emancipazione femminile mongola dove vige ancora la differenza di genere. A noi è piaciuto invece l’altro doc INTO THE
INFERNO del tedesco Werner Herzog che in compagnia del vulcanologo Clive Oppenheimer
dell’Università di Cambridge. I vulcani più famosi sulla Terra, la loro genesi ed il senso di impotenza dell’essere umano davanti alla loro forza distruttiva. Non dimentichiamoci però che senza di essi la Vita non avrebbe potuto esistere sulla Madre Terra.

Per Le voci del domani il film TRAMPS dell’americano Adam Leon. Un
thriller per le strade di New York. Per questo ringraziamo i selezionatori per averlo scovato. Infine dal Messico 7.19AM di Jorge Michael Grau. Una narrazione che lo spettatore si aspetta noiosa e che invece con un linguaggio inusuale affronta sia temi esistenziali che etici nello spazio ristretto delle macerie di un edificio ministeriale crollato dopo un tremendo terremoto avvenuto il 19
settembre 1985 che investe la megalopoli  di Città del Messico. I due protagonisti si trovano agli antipodi della scala sociale e burocratica. Da una parte il Direttore Generale Fernando, che rappresenta il potere corrotto, dall’altra l’ultimo degli impiegati, il guardiano notturno Martin, che rappresenta il popolo che sopravvive grazie alla sua umanità. In attesa di essere tratti in salvo dai soccorritori la piece teatrale mette a nudo le fragilità umane e le responsabilità del potere.