Il film è stato
presentato in anteprima all'ultima edizione di Alice nella città.
Ci troviamo ad
Udine. Il giovane Marco, dopo aver vissuto qualche anno a New York lavorando
come chef, viene messo in cassa integrazione dal proprio datore di lavoro.
Insoddisfatto dalla propria vita, si convincerà pian piano ad allargare i
propri orizzonti ed a perseguire il proprio sogno di tornare a fare lo chef in
seguito alla morte improvvisa del suo migliore amico ed in seguito all'incontro
con Olivia, giovane ragazza australiana che sogna di diventare una stimata
designer.Indubbiamente
questa opera prima di Ruth Borgobello nasce da ottimi intenti.
Intellettualmente onesto, questo suo primo lungometraggio risulta, però,
piuttosto ingenuo da un punto di vista prettamente cinematografico. Ciò
riguarda soprattutto la scrittura: vi sono non pochi elementi tirati in ballo e
lasciati in sospeso che più che una scelta voluta sanno tanto di distrazione da
parte dell'autrice stessa (il negozio dell'amico, la ragazza del protagonista
che vediamo nelle scene iniziali, così come lo stato di salute del padre del
ragazzo sono solo alcuni esempi in merito), oltre a forzature poco convincenti
(lo scherzo al citofono da parte di alcuni ragazzi, così come la nascita dei
gattini del protagonista). Stesso discorso vale per la regia, soprattutto per
quanto riguarda la direzione degli attori: troppo innaturale, in alcuni momenti
talmente sopra le righe da far perdere di credibilità a tutta la scena.Eppure bisogna
riconoscere che alcune ambientazioni, così come il respiro internazionale e
l'importanza del mondo onirico che l'autrice ha voluto dare a questa sua opera
sono indubbiamente trovate interessanti. Chissà, forse è proprio la scarsa
esperienza dietro la macchina da presa della regista l'unico vero ostacolo alla
buona riuscita del film. Se Ruth Borgobello riuscirà o meno a
"crescere", però, lo sapremo solo dopo la visione dei suoi prossimi
lavori, ai quali, si spera, non mancherà quella genuinità di fondo che
caratterizza questa sua ingenua opera prima.
. . .ovvero "Scrivere di un Film è il Proseguimento del Piacere di averlo visto"
Descrizione
Anteprime e Recensioni Cinematografiche, tutto quello che c'è da sapere su Festival Internazionali del Cinema e quanto di nuovo succede intorno alla Settima Arte, a cura di Luigi Noera e la gentile collaborazione di Ugo Baistrocchi, Simona Noera e Marina Pavido.
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domenica 7 maggio 2017
lunedì 23 gennaio 2017
Save The Date: Cinema al Maxxi a cura di Mario Sesti e il coordinamento di Alessandra Fontemaggi.
Inizia mercoledì 25 gennaio 2017 alle 21:00 la rassegna Cinema al MAXXI - EXTRA con LA BATTAGLIA DI HACKSAW RIDGE di Mel Gibson Australia / Usa 2015, 131’, versione originale (con sottotitoli italiani) con Andrew Garfield, Sam Worthington, Vince Vaughn.
MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo Via Guido
Reni 4A – Roma
staff Fondazione Cinema per Roma: Cristiana Caimmi, Tiziana
Clementi, Gianluca Esposito, Renata Ingrao, Mara Neumann, Serena Parpaglioni
Cinema al Maxxi è diventato uno dei programmi di maggiore
incandescenza e prestigio del cinema di qualità nella capitale: nato come sperimentazione
(il cinema può diventare parte viva dei programmi di un museo dedicato alle
espressioni artistiche del contemporaneo?) si è trasformato esso stesso in
un’opera contemporanea, innovativa e originale. Fondazione Cinema e MAXXI, infatti,
hanno messo assieme qualcosa che non è né un semplice cineforum né un festival
tradizionale - ma è qualcosa che ha diversi tratti di entrambi. I visitatori
del MAXXI, che, come un vero festival, ha visto il passaggio dei protagonisti
del miglior cinema del mondo nelle ultime stagioni (da Bob De Niro a Wim
Wenders, da Marco Bellocchio a Paolo Virzì, da Carmen Maura a Toni Servillo, da
Nicolas Winding Refn a Pablo LarraÍn a tanti altri) potranno quest’anno
scegliere, in anteprima, tra i più importanti film in programmazione (con
autori che vanno da Mel Gibson a Pablo LarraÍn, da Ang Lee a Danny Boyle, che
sarà protagonista di una MASTERCLASS), scoprire nuovi documentari italiani con
MAXXI DOC (in collaborazione con l’Istituto Luce Cinecittà), partecipare alla
prima edizione della Shortsleague , il concorso realizzato in collaborazione
con il Roma Creative Contest, che premierà i migliori cortometraggi di sempre,
ri/scoprire alcuni capolavori di uno degli autori di cinema più amati di sempre
(Ozu), prolungare l’esperienza delle mostre con film e documentari ad esse
collegate (EXHIBIT) e portare ragazzi e bambini a incontrare la programmazione
per famiglia non convenzionale di ALICE FAMILY. Anche quest’anno abbiamo
cercato di lavorare sulla nostra passione per il cinema con la stessa ampiezza
e curiosità. Ecco le proposte di questa edizione:
EXTRA prestigiose
anteprime delle più prestigiose produzioni, dei più importanti distributori, di
ogni cinematografia, perlopiù in lingua originale con sottotitoli. Una
luccicante programmazione di film molto attesi, opere d’autore, invenzioni e
sorprese: praticamente, un festival.
EXHIBIT tre
capolavori di Yasujiro Ozu, tra i più influenti autori del cinema giapponese
(uno dei quali con l’accompagnamento dal vivo dell’orchestra) e una accurata
selezione di film e documentari, legano la programmazione cinematografica alle
mostre “The Japanese House” e “Please Come Back” in programma al MAXXI.
MAXXI DOC
biografie, lezioni di teatro, inchieste audiovisive – in collaborazione con
l’Istituto Luce Cinecittà, la selezione di un genere che ha visto nuovi talenti
all’opera, più di quanto accada al cinema tradizionale.
SHORTSLEAGUE è la nuova proposta con i
cortometraggi italiani più belli delle ultime stagioni, reduci da festival e
premi autorevoli, si sfidano in un campionato all’ultimo ciak per decretare il
corto più amato di sempre con il premio Shortsleague 2017. La selezione è
curata da Roma Creative Contest, festival internazionale di cortometraggi che
ha come presidente onorario Giuseppe Tornatore. Dal 2011 una giuria di esperti
(Pupi Avati, Nicola Giuliano, Gabriele Mainetti tra gli altri) ha premiato i
migliori autori assegnando incentivi di produzione per un valore di 50.000
euro: attraverso i premi del contest sono stati prodotti ad oggi cinque nuovi
corti, tra cui Thriller di Giuseppe Marco Albano, vincitore del David di
Donatello 2015. Quest’anno, insieme a Fondazione Cinema per Roma e MAXXI, Roma
Creative Contest realizza SHORTSLEAGUE: tre giornate, in ognuna delle quali il
pubblico sceglierà il miglior corto tra quelli selezionati da Roma Creative
Contest; i tre finalisti si affronteranno nella giornata finale, il 25 marzo,
in cui sarà decretato e premiato il vincitore. I tre corti saranno poi
distribuiti in sala, a Roma, dalla Filmauro.
ALICE FAMILY in
collaborazione con Alice nella città (Fabia Bettini e Gianluca Giannelli), una
programmazione di titoli per i giovanissimi – o per adulti accompagnati da
bambini – che esplora il miglior cinema per l’infanzia di tutto il mondo.
Ormai, un classico di Cinema al MAXXI. Alice Family accoglierà ogni domenica
alle ore 17 grandi autori dell’animazione contemporanea con una programmazione
di titoli da tutta Europa, a cui si aggiunge uno straordinario documentario
dalla Mongolia e un film italiano sulla famiglia di oggi con uno strepitoso
cast, in collaborazione con EXTRA. Ecco il programma in dettaglio ALICE FAMILY:
DOMENICA 29 GENNAIO
ORE 17 LA CANZONE DEL MARE (SONG OF THE SEA) di Tomm Moore, Irlanda /
Danimarca / Belgio / Lussemburgo / Francia 2014, 93’, animazione e candidato al
Premio Oscar® come Miglior film d’animazione
SABATO 11 FEBBRAIO
ORE 21 EXTRA | ALICE FAMILY MAMMA O PAPà? di Riccardo Milani, Italia 2016,
96’ Con Paola Cortellesi, Antonio Albanese, Anna Bonaiuto, Carlo Buccirosso,
Roberto De Francesco, Stefania Rocca, Claudio Gioé, Luca Angeletti, Matilde
Gioli, Luca Marino, Marianna Cogo, Alvise Marascalchi. Sarà presente il cast.
DOMENICA 12 FEBBRAIO
ORE 17 PHANTOM BOY (FANTOMPOJKEN) di Jean-Loup Felicioli, Alain Gagnol,
Belgio / Francia 2015, 84’, animazione
MERCOLEDÌ 15 MARZO
ORE 21 EXTRA | ALICE FAMILY LA PRINCIPESSA E L’AQUILA (THE EAG LE HUNTRESS)
di Otto Bell, Regno Unito / Mongolia / Usa 2016, 87’, documentario
DOMENICA 12 MARZO ORE
17 EXTRA | ALICE FAMILY LA TARTARUGA RO SSA (LA TORTUE RO UGE) di Michael
Dudok de Wit, Francia / Belgio / Giappone 2016, 80’ - Premio Speciale Un
Certain Regard (Festival di Cannes 2016), presentato alla Festa del Cinema di
Roma
DOMENICA 19 MARZO ORE
17 LA MIA VITA DA ZUCCHINA (MA VIE DE COURGE TTE) di Claude Barras, Francia
2016, 66’, animazione
Per maggiori informazioni: http://www.fondazionemaxxi.it/torna-cinema-al-maxxi/
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Ubicazione:
Roma, Italia
mercoledì 2 novembre 2016
Speciale 11ma Festa del Cinema di Roma – venerdì 21 e sabato 22 ottobre (DAY 9&10): I PREMI
Al termine della Festa tra film outsider dall’America Latina e la nuova scommessa di Michele Placido che vola a Tokyo, vince però il film presentato in collaborazione con Alice nella Città : CAPTAIN FANTASTIC
dall’Auditorium Parco della
Musica di Roma Luigi Noera – Foto per gentile concessione della Festa del
Cinema di Roma. Al termine della Festa o
quasi arriva il quarto film italiano 7 MINUTI di Michele Placido. Un rifacimento del più classico La parola ai giurati che ha messo alla prova tanti registi. Questa volta
la piece teatrale viene trasformata in chiave attuale sulla precarietà e sulla crisi
del mercato del lavoro. Se poi undici dei giurati sono donne il successo è
assicurato. Il film esce nelle sale italiane il 3 novembre ed ha anche superato
brillantemente il test del Festival del Sol Levante che termina proprio il tre
novembre a Tokyo.
rifacimento del più classico La parola ai giurati che ha messo alla prova tanti registi. Questa volta
la piece teatrale viene trasformata in chiave attuale sulla precarietà e sulla crisi
del mercato del lavoro. Se poi undici dei giurati sono donne il successo è
assicurato. Il film esce nelle sale italiane il 3 novembre ed ha anche superato
brillantemente il test del Festival del Sol Levante che termina proprio il tre
novembre a Tokyo.



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Ubicazione:
Roma, Italia
lunedì 17 ottobre 2016
Speciale 11ma Festa del Cinema di Roma – sabato 15 e domenica 16 ottobre (DAYS 3&4)
La Festa nel fine settimana ha riservato sorprese al pubblico romano, tra questi il nuovo outsider? Purtroppo l’atteso incontro di domenica con il Maestro Wajda è saltato per la morte del grande regista polacco, mentre Bertolucci ha avuto una standing ovation e la cavea va in delirio per Jovanotti
dall’Auditorium Parco della Musica di Roma Luigi Noera – Foto per gentile concessione della Festa del Cinema di Roma.
Sabato è stata la volta del
primo titolo italiano selezionato: SOLE
CUORE
AMORE di Daniele Vicari che ci presenta Isabella Ragonese alle prese con la quotidianità della Capitale. Non si tratta degli ultimi, ma di persone normali che vivono in una città allo sbando. Si ripresenta una verità non verità con lo sforzo pazzesco di Isabella a parlare romanesco. Se in altre sue opere, prima delle quali ricordiamo i fatti di Genova alla caserma Diaz, mostra il volto dell’Italia berlusconiana, adesso non capiamo cosa vuole rappresentare, qualcuno lo accosta al film Non Essere Cattivo per il linguaggio usato e quindi piuttosto da soap opera.
AMORE di Daniele Vicari che ci presenta Isabella Ragonese alle prese con la quotidianità della Capitale. Non si tratta degli ultimi, ma di persone normali che vivono in una città allo sbando. Si ripresenta una verità non verità con lo sforzo pazzesco di Isabella a parlare romanesco. Se in altre sue opere, prima delle quali ricordiamo i fatti di Genova alla caserma Diaz, mostra il volto dell’Italia berlusconiana, adesso non capiamo cosa vuole rappresentare, qualcuno lo accosta al film Non Essere Cattivo per il linguaggio usato e quindi piuttosto da soap opera.
Altro film controverso è THE BIRTH OF A NATION interpretato e diretto dall’americano
Nate Parker. In conferenza stampa di presentazione della Festa Antonio Monda
aveva con orgoglio rimarcato la presenza dell’originale di The Birth of Nation del
1915 di D. Griffith, padre del Cinema come noi lo conosciamo. Ha ragione Monda,
ma come in ogni remake il paragone è inevitabile e Nate Parker è stato
coraggioso. Si pensava che il film 12 anni Schiavo di Steve Mac Quenn avesse
messo la parola fine, almeno cinematograficamente, al periodo della nascita
dell’America del periodo di segregazione razziale. Parker aggiunge un tassello
a distanza di duecento anni ma appare chiaro che tale lasso di tempo non ha abbastanza rasserenato
gli animi.
E’ stato pure presentato un
Doc inusuale sulla Shoah dal titolo THE LAST LAUGH dell’americano
Ferne Pearlstein. Il
regista in giro per gli State intervista una sopravvissuta all’olocausto. Il
tema però riguarda del modo in cui i media affrontano l’argomento. Potrebbe
essere anche oggetto di sane risate? Tesi in parte condivisibile, purtroppo il regista si
scaglia contro il premio Oscar Roberto Benigni e il suo capolavoro La Vita è
Bella. L’approccio con le scene tratte dal Dittatore di Charlie Chaplin è
fuorviante perché all’epoca il grande Chaplin voleva in realtà mettere in guardia l’America
dall’eccessiva tolleranza verso il nazismo. Che resta allora? In un mondo perennemente in guerra
con genocidi annunciati la Shoa ha ancora qualcosa da dire.
Sempre nella giornata di
sabato nella sezione autonoma Alice due pellicole tra
loro diverse ma entusiasmanti: la prima sul super eroe MAX STELL dell’inglese Stewart Jendler mutuato dalla produzione della Mattel ci racconta come gli alieni possano salvarci da loro stessi in una narrazione che è adatta anche ad un pubblico adulto contendo tutti gli ingredienti per accattivarselo: il buono, il cattivo e la bella principessa.
Il secondo un fine cartone animato del francese Jean- Francois Laguionie sulla solitaria esistenza umana: Louise en Hiver. Sono 75 minuti di assoluta fantasia della mente umana.
loro diverse ma entusiasmanti: la prima sul super eroe MAX STELL dell’inglese Stewart Jendler mutuato dalla produzione della Mattel ci racconta come gli alieni possano salvarci da loro stessi in una narrazione che è adatta anche ad un pubblico adulto contendo tutti gli ingredienti per accattivarselo: il buono, il cattivo e la bella principessa.
Il secondo un fine cartone animato del francese Jean- Francois Laguionie sulla solitaria esistenza umana: Louise en Hiver. Sono 75 minuti di assoluta fantasia della mente umana.
Nella giornata domenicale l’affollatissimo
ed entusiasmante incontro con Lorenzo Cherubini in arte Giovanotti. Ma non
finisce con lui perché è anche il giorno del documentario dell’inglese Paul
Dugdale sui THE ROLLING STONES OLÉ OLÉ
OLÉ!: A TRIP ACROSS LATIN AMERICA. Il documentario ci consegna
non solo il backstage dell’ultimo Tour della banda più famosa del mondo insieme ai Beatles, ma anche uno scorcio di storia dell’America Latina di oggi e di ieri durante le dittature. Per noi europei è un tuffo gioioso nel passato, ma ricordiamoci che a quei tempi i nostri coetanei messicani, argentini, cubani rischiavano la galera per aver ascoltato un brano Rock. Vengono fuori quattro artisti ormai anziani ma con un animo ancor gioioso capaci di infiammare i ragazzi di oggi. Domenica è anche la volta del primo
titolo francese di Emmanuelle Bercot:LA FILLE DE BREST / 150 MILLIGRAMS. Il film è tratto dalla storia di uno scandalo farmaceutico realmente avvenuto qualche anno fa in Francia. Ha il pregio del ritmo incalzante tipico della cinematografia di denuncia statunitense, ma il brio francese. Questi due fattori creano una ricetta vincente per un film che mette a nudo le fragilità dei due protagonisti nei quali ognuno di noi può specchiarsi. Il terzo doc del fine settimana realizzato dall’inglese Otto Bell ci porta in Mongolia. Si tratta della storia vera di Aisholpan, tredicenne mongola che ha il sogno di diventare la prima cacciatrice di aquile donna,
arrivando a competere all’annuale Golden Eagle Festival. THE EAGLE HUNTRESS è un documentario didascalico, ma ha il vantaggio di mostrarci gli stupendi paesaggi della Mongolia e la vita condotta dai nomadi in quelle terre estreme. E’ anche un inno all’emancipazione femminile mongola dove vige ancora la differenza di genere. A noi è piaciuto invece l’altro doc INTO THE INFERNO del tedesco Werner Herzog che in compagnia del vulcanologo Clive Oppenheimer dell’Università di Cambridge. I vulcani più famosi sulla Terra, la loro genesi ed il senso di impotenza dell’essere umano davanti alla loro forza distruttiva. Non dimentichiamoci però che senza di essi la Vita non avrebbe potuto esistere sulla Madre Terra.
non solo il backstage dell’ultimo Tour della banda più famosa del mondo insieme ai Beatles, ma anche uno scorcio di storia dell’America Latina di oggi e di ieri durante le dittature. Per noi europei è un tuffo gioioso nel passato, ma ricordiamoci che a quei tempi i nostri coetanei messicani, argentini, cubani rischiavano la galera per aver ascoltato un brano Rock. Vengono fuori quattro artisti ormai anziani ma con un animo ancor gioioso capaci di infiammare i ragazzi di oggi. Domenica è anche la volta del primo
titolo francese di Emmanuelle Bercot:LA FILLE DE BREST / 150 MILLIGRAMS. Il film è tratto dalla storia di uno scandalo farmaceutico realmente avvenuto qualche anno fa in Francia. Ha il pregio del ritmo incalzante tipico della cinematografia di denuncia statunitense, ma il brio francese. Questi due fattori creano una ricetta vincente per un film che mette a nudo le fragilità dei due protagonisti nei quali ognuno di noi può specchiarsi. Il terzo doc del fine settimana realizzato dall’inglese Otto Bell ci porta in Mongolia. Si tratta della storia vera di Aisholpan, tredicenne mongola che ha il sogno di diventare la prima cacciatrice di aquile donna,
arrivando a competere all’annuale Golden Eagle Festival. THE EAGLE HUNTRESS è un documentario didascalico, ma ha il vantaggio di mostrarci gli stupendi paesaggi della Mongolia e la vita condotta dai nomadi in quelle terre estreme. E’ anche un inno all’emancipazione femminile mongola dove vige ancora la differenza di genere. A noi è piaciuto invece l’altro doc INTO THE INFERNO del tedesco Werner Herzog che in compagnia del vulcanologo Clive Oppenheimer dell’Università di Cambridge. I vulcani più famosi sulla Terra, la loro genesi ed il senso di impotenza dell’essere umano davanti alla loro forza distruttiva. Non dimentichiamoci però che senza di essi la Vita non avrebbe potuto esistere sulla Madre Terra.
Per Le voci del domani il
film TRAMPS dell’americano Adam Leon.
Un
thriller per le strade di New York. Per questo ringraziamo i selezionatori per averlo scovato. Infine dal Messico 7.19AM di Jorge Michael Grau. Una narrazione che lo spettatore si aspetta noiosa e che invece con un linguaggio inusuale affronta sia temi esistenziali che etici nello spazio ristretto delle macerie di un edificio ministeriale crollato dopo un tremendo terremoto avvenuto il 19
settembre 1985 che investe la megalopoli di Città del Messico. I due protagonisti si trovano agli antipodi della scala sociale e burocratica. Da una parte il Direttore Generale Fernando, che rappresenta il potere corrotto, dall’altra l’ultimo degli impiegati, il guardiano notturno Martin, che rappresenta il popolo che sopravvive grazie alla sua umanità. In attesa di essere tratti in salvo dai soccorritori la piece teatrale mette a nudo le fragilità umane e le responsabilità del potere.
thriller per le strade di New York. Per questo ringraziamo i selezionatori per averlo scovato. Infine dal Messico 7.19AM di Jorge Michael Grau. Una narrazione che lo spettatore si aspetta noiosa e che invece con un linguaggio inusuale affronta sia temi esistenziali che etici nello spazio ristretto delle macerie di un edificio ministeriale crollato dopo un tremendo terremoto avvenuto il 19
settembre 1985 che investe la megalopoli di Città del Messico. I due protagonisti si trovano agli antipodi della scala sociale e burocratica. Da una parte il Direttore Generale Fernando, che rappresenta il potere corrotto, dall’altra l’ultimo degli impiegati, il guardiano notturno Martin, che rappresenta il popolo che sopravvive grazie alla sua umanità. In attesa di essere tratti in salvo dai soccorritori la piece teatrale mette a nudo le fragilità umane e le responsabilità del potere.
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