Descrizione

Anteprime e Recensioni Cinematografiche, tutto quello che c'è da sapere su Festival Internazionali del Cinema e quanto di nuovo succede intorno alla Settima Arte, a cura di Luigi Noera e la gentile collaborazione di Ugo Baistrocchi, Simona Noera e Marina Pavido.



venerdì 14 novembre 2014

DAL FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL FILM DI ROMA ALLE SALE n.2



Lo Sciacallo - Nightcrawler : se vuoi emergere fai poco con quello che non hai.
di Luigi Noera

E’ stato presentato al Festival di Roma nella selezione Mondo Genere, ma non è riuscito a contrastare la potenza del cinema Indiano.
Peccato perché è un film emozionante e attualissimo sulla ricerca spasmodica del denaro, della celebrità e non solo in un mondo in cui tutte le regole vengono spazzate via, se mai ci fossero state.
Il regista nonché sceneggiatore Dan Gilroy insieme ad un istrionico Jake Gyllenhaal, interprete del protagonista Lou Bloom, sono gli artefici di una pellicola che nulla lascia al caso.
Le pupille del giovane psicopatico Lou, improvvisatosi cameramen freelance, ti colpiscono.
Esse sono avide di storie terribili che Lou riesce a carpire sintonizzandosi sui canali radio della polizia.
Quello che impressiona di più e che è lo stesso pubblico televisivo a chiedere tali storie terribili.
Ma gli argomenti  affrontati vanno oltre l’immaginazione dello spettatore in un crescendo di superare ogni limite della legalità con la maestria degli effetti del thriller.
Purtroppo quello a cui si assiste è invece la realtà.
Nemmeno una poliziotta perspicace riesce ad inchiodare Lou  alle sue pesanti responsabilità. Il delitto è quindi consumato in modo perfetto o quasi.
Sta qui la pecca del film che però si fa perdonare per la sua denuncia dissacrante dei mass media televisivi.
Ma il film riesce a trattare anche il tema della sfruttamento degli emigranti dai paesi poveri incarnato dal giovane assistente Rick  (Riz Ahmed) sacrificato per il raggiungimento dell’obbiettivo. Lo scoop.
Le premesse per un successo di pubblico quindi ci sono tutte.

Regia: Dan Gilroy, USA, 2014, 117’
Cast: Jake Gyllenhaal, Rene Russo, Bill Paxton, Riz Ahmed, Kevin Rahm, Ann Cusack, Eric Lange, Anne McDaniels, Jamie McShane, Kathleen York.

TFF 32^ Edizione - Torino 21/29 novembre 2014 (- 7 days)

Arrivato alla 32^ edizione il TFF si svolgerà in forma austera in due multisale.
Saranno proiettati 197 film,  tra cui 70 anteprime italiane e 23 internazionali e 56 opere prime e seconde; 15  di queste ultime sono in competizione.
E' prevista la partecipazione di W. Allen.

giovedì 13 novembre 2014

DALLA MOSTRA DI VENEZIA ALLE SALE: Pasolini & Anime Nere

Pasolini : asciutte sequenze filmiche delle ultime ore del Poeta.
di Luigi Noera

Certamente la scelta del regista di concentrarsi sulle ultime ore del Poeta nel breve spazio temporale di un film  per racchiudere e comprendere la sua intera vita ha fatto discutere tutti.
Ma la straordinaria somiglianza fisica di W. Defoe, insieme alla voce prestata da Fabrizio Ginufi all’attore hanno fatto la differenza.
I primi 10 minuti senza dialoghi sono sequenze mosse, sfocate, spesso indecifrabili, di sesso omosessuale in una notte brava con i ragazzi di strada.
Come la quiete dopo la tempesta, si passa alla conversazione in famiglia della mattina del 1° novembre 1975. Mancano poche ore al feroce assassinio a cui Pasolini non potrà sottrarsi.
Le ultime scene in famiglia con la madre, la sorella Graziella , il cugino Nico (Stefano Mastandrea), l’attrice Laura Betti.
In Italia si stanno consumando gli anni di Piombo dei gruppi armati, ma l’alta borghesia non se ne cura. Pasolini è una voce che grida nel deserto: l’arte narrativa è morta, noi siamo in lutto.
L’ultima intervista di Furio Colombo su “la situazione”, come definita dallo stesso Pasolini, che però è un’intervista interrotta e purtroppo rimasta orfana. Riassumibile nel “siamo tutti in pericolo”.
E poi la visione onirica di Pasolini di un film che ovviamente non vedrà luce all’inseguimento di una stella cometa da parte del vero Ninetto Davoli, che interpreta Epifanio, insieme a Ninetto interpretato da un appropriato Riccardo Scamarcio.
Ma l’orologio della vita di Pasolini si fermerà quella notte sulla spiaggia di Ostia massacrato di botte da balordi, dopo una serata passata con il riccioletto Pino Pelosi che per ultimo lo ha visto vivo.
E’ il 2 novembre 1975 e il suo corpo privo di vita viene trovato sul litorale romano.
Si esce dalla sala con un senso di impotenza davanti a tanta cieca violenza che ci ha sottratto il Maestro Pasolini.

Regia: Abel Ferrara, Belgio, Italia, Francia, 2014, 86’
Cast:. Willem Dafoe, Ninetto Davoli, Riccardo Scamarcio, Valerio Mastandrea, Adriana Asti, Maria de Medeiros, Roberto Zibetti, Andrea Bosca, Giada Colagrande, Francesco Siciliano, Luca Lionello, Salvatore Ruocco, Fabrizio Gifuni(doppia W. Dafoe), Chiara Caselli.

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Anime Nere : dolorosa storia di riscatto dal secolare giogo della ndrangheta calabrese.
di Luigi Noera

La ndrangheta cresciuta in quella terra sfortunata della Calabria chiamata Aspromonte si adegua ai nuovi business del narcotraffico e vola nelle capitali del Nord Europa a stringere patti con i cartelli colombiani.
I sistemi e le regole sono sempre quelle dell’atavico “codice d’onore”.
Una rete fitta di collaboratori cementata dalla paura.
Alla luce del sole avvengono gli affari per rinvestire i guadagni milionari, utilizzando sempre moneta cash per la paga degli operai edili.
E’ la storia di tre fratelli Luigi, Rocco e il maggiore Luciano, figli di un pecoraio malavitoso.
Quando erano piccoli la ‘ndrangheta ha ucciso loro il padre in una guerra di predominio.
Luigi e Rocco sono emigrati al Nord crescendo con le regole della ndrangheta, mentre  il loro fratello maggiore a quei tempi già adulto, è rimasto al paese natio sottomesso alla cosca vincente.
Il linguaggio narrativo di Munzi non lascia spazio alla speranza di cambiamento generazionale.
Anche le nuove generazioni (Leo, figlio di Luciano) hanno nel loro DNA il carattere  di sopraffazione  e vogliono percorrere le stesse orme dei padri.
Per i tre fratelli il richiamo alle origini è prepotente , scatenando nuovamente  una faida con il clan dominante.
L’amara verità è che, per spezzare il circolo vizioso tramandato di generazione in generazione, non c’è altro da fare se non l’autodistruzione stessa dei protagonisti.
Lo scenario del paesaggio selvaggio dell’Aspromonte, dove è stato girato il film (Africo), si adatta benissimo a questa moderna tragedia umana e le è complementare. Dei film italiani a Venezia 2014 è il migliore, e non a caso è passato pure al Toronto Film Festival.     

Regia: Francesco Munzi, Italia, Francia, 2014, 103’
Cast: Marco Leonardi, Peppino Mazzotta, Fabrizio Ferracane, Barbora Bobulova, Anna Ferruzzo, Giuseppe Fumo, Pasquale Romeo, Vito Facciolla, Aurora Quattrocchi.
 

lunedì 10 novembre 2014

I FILM CHE DIVIDONO IL PUBBLICO SONO I PIU' BELLI.





Tra le tante ultime uscite in sala due sicuramente meritano di essere citate per il fatto che hanno subito diviso il pubblico.
Torneranno i prati di Ermanno Olmi e Interstellar di Christopher Nolan.
A questi due titoli è doveroso aggiungere Sils Maria del grande Oliver Assays che è stato presentato a Cannes 2014 ed è stato designato come Film della Critica dal SNCCI.

Torneranno i prati è una intima piece teatrale di condanna di tutte le guerre, liberamente tratto da La Speranza di Federico De Roberto e che esce in concomitanza del centenario della Grande Guerra.
Si narrano gli ultimi giorni, prima dell’Armistizio, di un plotone italiano all’interno di una trincea al confine con l’Austria durante la Prima Guerra Mondiale che letteralmente inghiottì una generazione di giovanissimi italiani.
Questa generazione è stata la carne umana da mandare a morire insieme ai coetanei austriaci da combattere, senza che nè gli uni né gli altri ne abbiano però compreso il perché.
“Si torna a casa e di tutto quello che abbiamo patito non si vedrà più nulla.”
La fotografia è perfetta negli ambienti bui e freddi della trincea, insieme alla distese innevate delle Alpi, avvolte dalla foschia, che sono veramente suggestive in tutta la tragicità del momento con il sottofondo del tuonar dei cannoni.
Il cast è d’eccellenza non solo con Claudio Santamaria, nei panni dell’ufficiale, Andrea Di Maria, nelle parti di un giovane soldato napoletano, ma anche di tutti gli altri attori, e sono veramente tanti.
Il Regista ha dedicato il film al proprio padre che sopravvisse alla guerra.

Interstellar  è semplicemente esplosivo con la musica di   Hans Zimmer in sottofondo.
E’ un omaggio del giovane regista Nolan a Stanley Kubrick di cui è notoriamente fan.
Molti hanno storto il naso, ma l’interpretazione dell’ecclettico Matthew Mc Conaughey (Cooper) è toccante perché è umana.
Sebbene Cooper sia un ingegnere ed ex  astronauta, prestato all’agricoltura, colpisce il suo sguardo e il pensiero paterno rivolto ai figli  da crescere e salvaguardare.
Nel cast c’è pure l’autorevole Michael Caine interprete dell’enignatico e riflessivo Dr. Brand che insieme alla determinata figlia Brand coinvolge Cooper in una missione appunto interstellare.
Questa è interpretata da Hanna Hathaway, indimenticabile regina bianca in Alice in Wonderland di Tim Burton.
Ma c’è pure un personaggio tecnologico d’eccezione di nome TARS. E’ la versione buona del celebre HAL di Kubrick.
Con gli effetti speciali e la fantasia di Nolan si resta incollati alla poltrona, anche se il film dura quasi tre ore, alla scoperta di nuovi mondi per salvare l’Umanità. Fantasia che ha supporto anche nella realtà fisica moderna della ben nota teoria della relatività.

Sils Maria Il titolo originale  è Clouds of Sils Maria , un luogo ameno tra le Alpi al confine tra Svizzera e Italia.
Sils è noto per “il fenomeno atmosferico del serpente di Sils”, nuvole che letteralmente avvolgono le cime montuose come un serpente. Ma è anche il soggetto teatrale a cui si prepara Maria Enders nota attrice, interpretata da una bellissima Juliette Binoche.
In questo stesso luogo si svolge la crescita spirituale della quarantenne Maria durante le prove della  piece teatrale.
Il copione narra il rapporto sbilanciato tra l’imprenditrice Helena e la sua giovane e bella assistente Sigrid.
Maria vent’anni prima aveva interpretato il ruolo di Sigrid, mentre adesso si trova ad interpretare la matura Helena.
Il regista crea un duplice gioco tra le vicende del copione e le prove del copione stesso. Maria è infatti aiutata nelle prove del copione dalla onnipresente e servizievole giovane assistente Valentine  e il loro rapporto si specchia nel copione.
Si potrebbe dire uno specchiarsi di una vicenda nell’altra  per abilmente spiazzare lo spettatore.
Valentine è interpretata dalla giovane Kristen Stweart, prodigio di Hollywood e resa famosa dalla Saga di Twilight che ha entusiasmato le giovani generazioni cresciute con Internet.
Non involontariamente il film mostra pure questo lato della diversità tra il vecchio e il nuovo nel mondo della recitazione che è sempre più asservita ai nuovi modi di comunicare mediante i social net work e internet.
Assayas quindi ci consegna un delicato film sul continuo divenire dell’essere umano che attinge dal passato ma che si adegua anche al presente per vivere il prossimo futuro.
Il resto lo fanno i paesaggi alpini da mozzafiato che appagano il pubblico.

lunedì 3 novembre 2014

DAL FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL FILM DI ROMA ALLE SALE n.1

Tra tanti disastri un film di speranza sull'amore che vince sempre. Peccato che esce solo in poche sale.
LAST SUMMER di Leonardo Guerra Seràgnoli, Italia, 2014, 94’
Cast: Rinko Kikuchi, Yorick Van Wageningen, Lucy Griffiths, Laura Sofia Bach, Daniel Ball, Ken Brady

Il premio Oscar Rinko Kikuchi da il meglio di se in questa opera prima di Leonardo Guerra Seràgnoli che merita di essere vista e che ha ottenuto al Festival di Roma 2014 (selezione PIT) il Premio collaterale al Miglior Suono - A.I.T.S.
Peccato perché poteva aspirare a ben di più soprattutto per la curatissima fotografia con primi piani strepitosi.
Invece è discutibile in alcuni passaggi l’interpretazione del piccolo coprotagonista .
Il soggetto scelto, sceneggiato da Banana Yoshimoto, è delicato, si tratta della ricucitura, osteggiata dal facoltoso ex coniuge, del rapporto tra madre e figlio dopo un misterioso allontanamento di lei.
Sulle note di una suadente musica caraibica ci spostiamo dai meravigliosi fondali sabbiosi a bordo di un lussuoso yacht che batte bandiera inglese ormeggiato in una splendida caletta.
I componenti l’equipaggio si preparano all’arrivo di un’ospite. Si tratta di una giapponese a cui è stato concesso di incontrare il figlioletto Ken che non vede da quando è nato e dal quale dovrà presto separarsi.
L’equipaggio è veramente ingombrante e frappone un muro fra la madre Naomi e suo figlio creando uno stato crescente d’angoscia  nello spettatore.
Ma anche l’arredamento dello yacht freddo, scarno e di acciaio luccicante contribuisce al senso di non appartenenza di lei a quel mondo dorato e senza affettività a cui probabilmente è sfuggita.
Si percepisce il profondo dolore della madre che vorrebbe riavvicinarsi a figlio senza tuttavia riuscirci.
Fin qui il regista e la bravissima Rinko Kikuchi ci hanno preso per mano con dialoghi asciutti ma con molti tasselli narrativi e ci hanno condotto al centro della storia.
Da qui in poi la narrazione prende decisamente la piega che tutti vorremmo con la madre Noemi che si rivolge al figlio Ken in giapponese ristabilendo finalmente il contatto ancestrale che li unisce.
L’inevitabile prossima separazione di madre e figlio, per quanto dolorosa possa essere, è alleviata dalla convinzione di potersi riunire un domani.
Sullo sfondo della banchina del porto, la donna di spalle si incammina e immagina il figlio Ken che, risvegliatosi, indossa la maschera giapponese, da lei lasciatagli prima di andare via, specchiandosi nel fondale sabbioso della caletta sulle note della musica caraibica di inizio film. Un giorno sicuramente si ritroveranno.


venerdì 31 ottobre 2014

CIAKPOLSKA – FESTIVAL DEL CINEMA POLACCO II EDIZIONE Casa del Cinema/Cinema Trevi - Roma 5/9 novembre 2014 (- 6 days)

Dal 5 al 9 novembre si terrà alla Casa del Cinema e al Cinema Trevi a Roma la seconda edizione del Festival del Cinema Polacco CIAKPOLSKA. 16 lungometraggi della produzione cinematografica Polacca degli autori della nuova generazione di cineasti.
Ad aprire "Ida” di Paweł Pawlikowski, film pluripremiato, distribuito in 56 paesi, finalista del Premio Lux del Parlamento Europeo e candidato della Polonia agli Oscar 2015.
Alla serata sarà presente la sceneggiatrice Rebecca Lenkiewicz.Saranno presentati tra gli altri il film di Malgorzata Szumowska “In the name of…” – vincitore del Milano Mix Festival 2013 – che affronta temi delicati come la sessualità dei sacerdoti, l’omosessualità e la chiesa.
Joanna e Krzysztof Krauze con il bellissimo film "Papusza" affrontano la tematica della drammatica ricerca dell'identità della poetessa gitana protagonista del film.
Sarà anche presente l'ultimo film di Anna Kazejak “La promessa”, già passato in anteprima italiana al Giffoni Film Festival 2014, che offre una riflessione sull’amore ai tempi dei social network.
Per maggiori info:

mercoledì 29 ottobre 2014

Pitigliani Kolno'a Festival Roma 1 - 5 novembre 2014 - Casa del Cinema ( - 3 days)

Di seguito potete scegliere il film di vs gradimento tra il ricco è intenso programma del Festival 2014. Come al solito l’ingresso in sala è gratuito ed i biglietti verranno distribuiti fino ad esaurimento posti a partire da 45' prima l'inizio della proiezione.
Sabato 1 Novembre

Ore 20:30 - Sala DELUXE e Sala KODAK Proiezione ad inviti
GETT, The Trial of Viviane Amsalem di Ronit e Shlomi Elkabetz , Israele, 115'

Domenica 2 Novembre

Ore 14:00 - Sala DELUXE
Magic Men di Guy Nattiv, Erez Tadmor, Israele, 100'
Ore 16:00 - Sala DELUXE
Next to Her di Asaf Korman, Israele, 90'
Ore 16:30 - Sala KODAK
In Treatment di Hagai Levi , Israele, 60'
Ore 18:00 - Sala KODAK
My Father, my Lord di David Volach, Israele, 80'
Ore 18:30 - Sala DELUXE
Matzor di Gilberto Tofano, Israele, 100'
Ore 19:45 - Sala KODAK
Big Bad Wolves di Aharon Keshales, Navot Papushado, Israele, 110'
Ore 21:00 - Sala DELUXE
Life as a Rumor di Adi Arbel, Moish Goldberg, Israele, 90'
Ore 22:00 - Sala KODAK
Bethlehem di Yuval Adler, Israele, 99'

Lunedí 3 Novembre
Ore 18:00 - Sala KODAK
PKF Professional Lab - La storia nell'oggi
Ore 19:00 - Sala DELUXE
Next to Her di Asaf Korman, Israele, 90'
Ore 20:30 - Sala DELUXE
Life as a Rumor di Adi Arbel, Moish Goldberg, Israele, 90'
Ore 21:00 - Sala DELUXE
The Good Son di Shirly Berkovitz, Israele, 52'

Martedí 4 Novembre

Ore 18:00 - Sala KODAK
The Escape di Meni Elias, Israele, 74'
Ore 19:00 - Sala DELUXE
Bethlehem di Yuval Adler, Israele, 99'
Ore 19:30 - Sala KOD\AK
Life According to Agfa di Assi Dayan, Israele, 100'
Ore 21:00 - Sala DELUXE
Big Bad Wolves di Aharon Keshales, Navot Papushado, Israele, 110'
Ore 21:45 - Sala KODAK
The Good Son di Shirly Berkovitz, Israele, 52'

Mercoledí 5 Novembre - Centro Ebraico Italiano - Il Pitigliani
Via Arco De' Tolomei, 1
Ore 18:00 
Mi ritroverai dentro di te di Eitan Pitigliani, Argentina, Italia, 13'
Ore 18:15
Life as a Rumor di Adi Arbel, Moish Goldberg, Israele, 90'

Ore 21:00
I'm Your Man di Lian Lunson, Stati Uniti d'America, 98'

lunedì 27 ottobre 2014

FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL FILM DI ROMA 9^ Ed. 16/25 Ottobre 2014


Festival Internazionale del Film di Roma: l’India sbaraglia Hollywood.

E’ calato il sipario sulla 9^ edizione del Festival ed un fatto è certo Bollywood ha battuto Hollywood.
Non c’è stato nulla da fare Haider di Vishal Bhardway, versione indiana e moderna dell’Amleto shakespeariano, ha letteralmente sbaragliato i numerosi e agguerriti concorrenti d’oltre Oceano della Selezione Mondo Genere.
Tra questi sono da menzionare il geniale Tusk di Kevin Smith, horror visionario, insieme all’altrettanto accattivante Nightcrawler di Dan Gilroy, prossimamente nelle sale con il titolo Lo Sciacallo, che ha fatto coppia con Stonehearst Asylum di Brad Anderson, tratto da una poco conosciuta novella di Edgard Allan Poe e con un cast stellare tra i quali Ben Kingsley e Michael Caine. Tutti e tre i film americani inspiegabilmente non sono riusciti a coinvolgere il pubblico. Forse che sia cambiato il gusto degli spettatori italiani?
La risposta è negativa, visto che nella Selezione principale Gala ha vinto l’ultimo film di Stephen Daldry TRASH, che ha ricevuto anche il premio speciale della giuria popolare della sezione autonoma Alice nella Città.
Dispiace poi che nella stessa Selezione Gala il film tedesco sulla Shoah Phoenix di Christian Petzold sia stato escluso persino dai premi collaterali, probabilmente per il perfezionismo teutonico.
Nella stessa Selezione altri due titoli d’eccezione Gone Girl di David Fincher ed Escobar: Paradise Lost di Andrea Di Stefano i quali invece hanno ottenuto il dovuto riconoscimento con i premi collaterali Farfalla d’Oro il primo film e Miglior Fotografia il secondo film. Quest’ultimo è anche entrato, insieme a X+Y di Morgan Matthews (Alice nella Città), nella rosa del premio TAODUE Camera d’Oro assegnato alla migliore opera prima.
Nella Selezione Cinema d’Oggi ha giustamente primeggiato il cinese 12 Citizens di Xu Ang, rifacimento di La parola ai giurati di S. Lumet.
Ma anche il tedesco We are Young. We are strong di Burhan Qurbani, che mostra un aspetto  particolare della riunificazione della Germania dopo la caduta del Muro, ha ottenuto meritatamente ben tre dei premi collaterali, sebbene poteva aspirare all’ex aequo con il film vincitore.
Nella Selezione PIT il pubblico ha scelto la leggerezza di Fin a qui tutto bene di Roan Johnson e la bellezza di Looking for Kadija di F. Raganato. Nella stessa Selezione il Premio DOC/IT è andato a Largo Baracche di Gaetano Di Vaio, che narra con maestria uno spaccato di vita dei malfamati quartieri spagnoli di Napoli.
Nella bellissima Selezione autonoma Alice nella Città, oltre al già citato TRASH, il premio assegnato dalla giuria popolare è andato al più bel film in assoluto The Road within della stupenda Gren Wells nel quale, grazie alla strepitosa interpretazione di tre giovani attori in un road movie commovente, emerge come sia possibile vincere le disabilità.
In definitiva il risultato consegnatoci da questa 9^ edizione mostra l’utilità, non solo del giudizio del pubblico, ma anche del giudizio omogeneo di una giuria popolare come quella che era presente alla nascita del Festival nel 2006.
Si spera che il Direttore Artistico che gestirà il dopo Muller faccia tesoro di questa esperienza.
Infine c’è da dire per la gioia degli spettatori che molti dei film premiati saranno a breve in sala.

mercoledì 15 ottobre 2014

FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL FILM DI ROMA 9^ Ed. 16/25 Ottobre 2014 (- 1 day)

Domani si inaugura il Festival, e vorremmo parlarvi delle sezioni collaterali e autonome:



Alice nella Città: film per piccini, ma anche per i più grandi.
La sezione autonoma ALICE NELLA CITTA’ promette emozioni che si proiettano dall’adolescenza agli adulti e propone in concorso 11 pellicole delle quali 9 in anteprima europea e 2 internazionali., mentre fuori concorso sono stati scelti 7 film.
I film fuori concorso che sicuramente attirano gli adolescenti, primo fra tutti Guardiani della Galassia , classico di fantascienza, insieme a quelli accattivanti di animazione per i più piccini Doraemon 3D e il poetico Kahlil Gibran’s the Prophet, insieme alla storia ecologista Il mio amico Nanuk. Adatti invece ai più grandi il drammatico Mio Papà a cui fa coppia Lo straordinario viaggio di T.S. Spivet 3D.
Infine  Black and White, film sui diritti civili, che verrà presentato da Kevin Koster il quale, oltre ad interpretare il ruolo del genitore, ha pure coprodotto il film.
In concorso alcuni film che narrano del caotico passaggio dell’adolescenza: About girl, All cats are grey, Guida tascabile della felicità, The Knife That Killed Me.
Sempre in concorso gli emozionanti film sul ritrovare se stessi quali Tokio Fiance e X + Y.
A questi vanno aggiunti i racconti che vengono da lontano: Spartacus & Cassandra, The Crown’s Egs, Song of The Sea, lo struggente libanese Ghadi, e il bellissimo ma drammatico TRASH di S. Daldry. Il regista inglese, più volte candidato all’Oscar, accompagna al Festival la sua opera, e terrà una Master Class confrontandosi con la regista Costanza Quatriglio.
Infine in programma l’Evento Speciale Libri & Cinema: Paddington che anticipa pillole dall’omonimo film con una stellare Nicole Kidman e che uscirà nelle sale a Dicembre pv.

WIRED: sezione extra del Festival sui nuovi ibridi del cinema.
Nelle prime edizioni dl Festival si chiamava EXTRA, e la dirigeva Mario Sesti. Con l’avvento di Muller e la collaborazione permanente del MAXXI con la Fondazione del Cinema ha cambiato nome e location (Auditorium del Museo MAXXI) ma la sua primitiva vocazione è rimasta, ossia di guardare al futuro.
E’ forse la sezione più interessante perché si occupa delle “avanguardie” dell’audiovisivo e quest’anno farà incursioni su vari aspetti ed interconnessioni sempre maggiori tra il Cinema come lo conosciamo e i nuovi Media che sfruttano sempre più Internet, la connessione permanente ma anche una certa superficialità ben descritta da Baricco in I Barbari.
Si tratta di Anteprime, Incontri, Proiezioni e Workshop.
Tra gli Incontri spicca quello con Wim Wenders che accompagna il film realizzato insieme a Juliano Salgado  Il sale della Terra. Ma anche l’incontro con Maccio Capatonda, stella nascente del Web,  che partendo dalla  famosa serie TV del personaggio Mario di MTV è diventato un cult. Infine veramente unico l’incontro di tre grandi registi quali M. Bellocchio, P. Virzì e E. Scola, che prima di essere registi sono stati pittori. L’incontro sarà preceduto dal doc di M. Chiarini e M. Sesti Prima del film sulla loro passione per la pittura.  
Sempre al MAXXI saranno ospitate tre Retrospettive per capire meglio l’audiovisivo di domani per mezzo del cinema di ieri.
Saranno presentate alcune pellicole riconoscibili nel Genere “Gotico Italiano”  fiorente negli anni ’50/’60. Ma anche omaggi al Cinema di Mario Bava e Pietro Germi. E per finire . . . il Cinema di Massimo Troisi  restaurato Ricomincio da tre.