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Anteprime e Recensioni Cinematografiche, tutto quello che c'è da sapere su Festival Internazionali del Cinema e quanto di nuovo succede intorno alla Settima Arte, a cura di Luigi Noera e la gentile collaborazione di Ugo Baistrocchi, Simona Noera e Marina Pavido.



lunedì 10 novembre 2014

I FILM CHE DIVIDONO IL PUBBLICO SONO I PIU' BELLI.





Tra le tante ultime uscite in sala due sicuramente meritano di essere citate per il fatto che hanno subito diviso il pubblico.
Torneranno i prati di Ermanno Olmi e Interstellar di Christopher Nolan.
A questi due titoli è doveroso aggiungere Sils Maria del grande Oliver Assays che è stato presentato a Cannes 2014 ed è stato designato come Film della Critica dal SNCCI.

Torneranno i prati è una intima piece teatrale di condanna di tutte le guerre, liberamente tratto da La Speranza di Federico De Roberto e che esce in concomitanza del centenario della Grande Guerra.
Si narrano gli ultimi giorni, prima dell’Armistizio, di un plotone italiano all’interno di una trincea al confine con l’Austria durante la Prima Guerra Mondiale che letteralmente inghiottì una generazione di giovanissimi italiani.
Questa generazione è stata la carne umana da mandare a morire insieme ai coetanei austriaci da combattere, senza che nè gli uni né gli altri ne abbiano però compreso il perché.
“Si torna a casa e di tutto quello che abbiamo patito non si vedrà più nulla.”
La fotografia è perfetta negli ambienti bui e freddi della trincea, insieme alla distese innevate delle Alpi, avvolte dalla foschia, che sono veramente suggestive in tutta la tragicità del momento con il sottofondo del tuonar dei cannoni.
Il cast è d’eccellenza non solo con Claudio Santamaria, nei panni dell’ufficiale, Andrea Di Maria, nelle parti di un giovane soldato napoletano, ma anche di tutti gli altri attori, e sono veramente tanti.
Il Regista ha dedicato il film al proprio padre che sopravvisse alla guerra.

Interstellar  è semplicemente esplosivo con la musica di   Hans Zimmer in sottofondo.
E’ un omaggio del giovane regista Nolan a Stanley Kubrick di cui è notoriamente fan.
Molti hanno storto il naso, ma l’interpretazione dell’ecclettico Matthew Mc Conaughey (Cooper) è toccante perché è umana.
Sebbene Cooper sia un ingegnere ed ex  astronauta, prestato all’agricoltura, colpisce il suo sguardo e il pensiero paterno rivolto ai figli  da crescere e salvaguardare.
Nel cast c’è pure l’autorevole Michael Caine interprete dell’enignatico e riflessivo Dr. Brand che insieme alla determinata figlia Brand coinvolge Cooper in una missione appunto interstellare.
Questa è interpretata da Hanna Hathaway, indimenticabile regina bianca in Alice in Wonderland di Tim Burton.
Ma c’è pure un personaggio tecnologico d’eccezione di nome TARS. E’ la versione buona del celebre HAL di Kubrick.
Con gli effetti speciali e la fantasia di Nolan si resta incollati alla poltrona, anche se il film dura quasi tre ore, alla scoperta di nuovi mondi per salvare l’Umanità. Fantasia che ha supporto anche nella realtà fisica moderna della ben nota teoria della relatività.

Sils Maria Il titolo originale  è Clouds of Sils Maria , un luogo ameno tra le Alpi al confine tra Svizzera e Italia.
Sils è noto per “il fenomeno atmosferico del serpente di Sils”, nuvole che letteralmente avvolgono le cime montuose come un serpente. Ma è anche il soggetto teatrale a cui si prepara Maria Enders nota attrice, interpretata da una bellissima Juliette Binoche.
In questo stesso luogo si svolge la crescita spirituale della quarantenne Maria durante le prove della  piece teatrale.
Il copione narra il rapporto sbilanciato tra l’imprenditrice Helena e la sua giovane e bella assistente Sigrid.
Maria vent’anni prima aveva interpretato il ruolo di Sigrid, mentre adesso si trova ad interpretare la matura Helena.
Il regista crea un duplice gioco tra le vicende del copione e le prove del copione stesso. Maria è infatti aiutata nelle prove del copione dalla onnipresente e servizievole giovane assistente Valentine  e il loro rapporto si specchia nel copione.
Si potrebbe dire uno specchiarsi di una vicenda nell’altra  per abilmente spiazzare lo spettatore.
Valentine è interpretata dalla giovane Kristen Stweart, prodigio di Hollywood e resa famosa dalla Saga di Twilight che ha entusiasmato le giovani generazioni cresciute con Internet.
Non involontariamente il film mostra pure questo lato della diversità tra il vecchio e il nuovo nel mondo della recitazione che è sempre più asservita ai nuovi modi di comunicare mediante i social net work e internet.
Assayas quindi ci consegna un delicato film sul continuo divenire dell’essere umano che attinge dal passato ma che si adegua anche al presente per vivere il prossimo futuro.
Il resto lo fanno i paesaggi alpini da mozzafiato che appagano il pubblico.

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