
disagio mentale. Ma grazie all'amore e alla passione del ragazzo per la musica, madre e figlio troveranno una luce e una speranza di salvezza. Tra gli altri film, Crazy 4 Africa, di Tommaso Galli e Centro Diurno San Paolo di Roma, documentario che racconta l’avventura di 5 utenti e 5 operatori di un Centro Diurno di Roma (ASL ROMA C) che coraggiosamente si confrontano con persone che, in Africa, stanno combattendo la loro stessa battaglia per il raggiungimento di una salute mentale. Altro documentario, Matti a Cottimo di Mauro De Fazio e Simone Sandretti, che descrive il quotidiano di esseri umani che nonostante le voci nella testa, la paranoia, la depressione, le visioni, le allucinazioni sono ancora in grado di alzarsi la mattina per andare a lavorare in fabbrica, vendere giornali, fare le pulizie, organizzare festival, scrivere canzoni. Quindi il lungometraggio di finzione Mozes, il pesce e la colomba di Virág Zomborácz, commedia surreale e brillante che racconta di un giovane assillato dal fantasma del padre appena morto, un pastore protestante autoritario e ingombrante.
Nella serata finale del festival , una Giuria
composta da addetti ai lavori appartenenti all’ambito sociale, psichiatrico
e cinematografico assegnerà il Premio
“Fausto Antonucci” di 1.000 euro al
miglior cortometraggio e il Premio
“Jorge Garcia Badaracco – Fondazione Maria Elisa Mitre” di 1.000 euro al miglior lungometraggio. Il
festival, inoltre, premierà il regista e attore
Sergio Rubini , quale cineasta particolarmente sensibile e interessato
ai temi legati al mondo della salute mentale. Nelle edizioni passate sono stati
premiati Sergio Castellitto , Carlo Verdone, Alba Rohrwacher , Marco Bellocchio e Giulio
Manfredonia .
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