Inizia mercoledì prossimo 13 luglio la seconda edizione del Festival del cinema con lo sguardo rivolto al Continente africano. Il successo della prima edizione di critica, stampa, ma soprattutto di pubblico,
ha convinto gli organizzatori ad allungare la manifestazione, che quest’anno
durerà 4 giorni, e la Casa del Cinema ad ampliare la capacità dello spazio
esterno, così da consentire a un pubblico di centinaia di persone di assistere
alle proiezioni serali, previste, a partire dalle 21, nel teatro all’aperto. Le
proiezioni pomeridiane, invece, verranno tenute dalle 15 alle 20:30 circa nelle
sale interne alla Casa del Cinema.
L’idea dell’evento parte da un’intuizione che ha trovato
terreno fertile in un gruppo di soggetti per un motivo o per un altro legati
all’Africa, con il comune denominatore nella passione per il cinema. Il cinema,
infatti, è lo strumento ideale per mostrare, al di là dei luoghi comuni, la varietà
e vivacità culturale di questo continente affascinante, così vicino e così
lontano, sotto questo aspetto ancora poco conosciuto in Italia. Il cinema è lo
specchio attraverso il quale si vuole cogliere l’Africa nel cambiamento: un
continente dinamico, sotto pressioni complesse ma in continua evoluzione, con
enormi potenzialità pronte ad arricchire la nostra cultura.
E dall’altro canto c’è Roma, che ha dimostrato di subire fin
dall’antichità
influenze e contaminazioni rappresentando per l’Europa la porta ideale
verso l’Africa e, per molti africani, sicuramente anche un polo di attrazione
culturale.
La rassegna, con la direzione artistica di Antonio Flamini,
presenterà film di recente produzione in anteprima o inediti in Italia, ed è
realizzata con l’importante sostegno delle Ambasciate dei Paesi Africani, del
Festival Panafricain du Cinéma et de la Télévision de Ouagadougou-Burkina Faso
(FESPACO), del Luxor African Film Festival-Egitto (LAFF), con la presenza della
Direttrice Azza Elhosseinydel, e dell’African Film Festival di New York.
La manifestazione ha inoltre ottenuto il patrocinio del
Ministero dei Beni Culturali e del Turismo, dell’Iniziativa Italia-Africa del
Mistero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, la Regione
Lazio e di Assafrica e Mediterraneo. Il Festival aderisce a Spazio Indie Circuito Festival
promosso da CNA Roma in collaborazione con la Camera di Commercio di Roma. Sono
media partner della manifestazione: Agi, Giornalettismo, Africa e Affari,
African Medias, InfoAfrica, Inside Art.
I lungometraggi e i corti verranno presentati in lingua
originale con sottotitoli in italiano, mentre alcuni documentari saranno in
lingua italiana. Le proiezioni saranno tutte a ingresso libero; quelle
pomeridiane verranno tenute nelle sale interne alla Casa del Cinema, quelle
serali invece, pensate come veri e propri eventi speciali, nello spazio
all’esterno.
La rassegna comprenderà 11 lungometraggi, 10 corti, 11
documentari e 5 videoclip e 3 corti nello spazio G2, dedicato agli africani di
seconda generazione presenti a Roma, per un totale di circa 35 ore di cinema
con il coinvolgimento di 20 Paesi africani oltre all’Italia e agli Stati Uniti.
Il programma della manifestazione sarà inoltre arricchito
dalla presenza di ospiti speciali, registi, attori, attrici, produttori e
rappresentanze diplomatiche africane.
Main sponsor della manifestazione è Piccini Group, società
internazionale che da anni opera nel continente africano.
La manifestazione, che inizierà mercoledì 13 luglio, avrà 4
eventi speciali serali nel teatro all’aperto, con inizio alle ore 21,
inaugurati dal film sudafricano Ayanda. Opera della regista Sara Blecher, il
film è stato la pellicola di apertura del Durban International Film Festival
2015 (DIFF), la più importante vetrina del cinema indipendente africano, e ha
ottenuto il Premio della Giuria al Los Angeles Film Festival 2015. Il film,
pieno di stile e talento, è ambientato nella città di Johannesburg e offre una
visione contemporanea del Paese, colorato ed emozionante, celebrandone la
diversità e multiculturalità con migranti provenienti da tutto il continente e
cercando di catturarne la natura “afropolitan” e l’energia delle persone.
Il Festival chiude sabato 16 con
la proiezione di tre documentari: “Sudan Faces”, presentato a gennaio al Sudan
Indipendent Film Festival e risultato di un seminario teorico/pratico di tre
giorni a beneficio di 12 sudanesi aspiranti registi coordinati dal regista
Francesco Cinquemani, che ne curerà l’introduzione; A Piedi Nudi di Christian
Carmosino, che sarà presente all’evento, sulla rivoluzione d’ottobre in Burkina
Faso e la successiva transizione; “Devil Comes To Koko” del regista nigeriano
Alfie Nze, anch’egli presente alla serata, che racconta due storie
apparentemente scollegate tra loro, cioè la sanguinosa invasione inglese di
Benin City del 1897 e lo scandalo dei rifiuti tossici a Koko nel 1987, una
narrazione che si sviluppa attraverso lo sguardo e le parole di Alfie Nze,
regista teatrale nigeriano che vive e lavora in Italia.
Infine segnaliamo l'evento PROGETTO G2 - “SECONDA GENERAZIONE” che si svolgerà a latere della manifestazione. Si tratta di un progetto video che nasce dalla necessità di dare visibilità
alle seconde generazioni di origine africana, quindi vuole rappresentare il frutto
di tutta la diaspora africana nella sua diversità. La sezione videoclip ha il
desiderio di mostrare una realtà poco condivisa e poco conosciuta, perché poco
divulgata dai media. L’intento di questo progetto è mostrare questa realtà in
tutte le sue sfaccettature. Nei videoclip vengono alla luce il vissuto e i
sentimenti di queste nuove generazioni. Le cosiddette seconde generazioni sono
composte da quasi 3.600.000 persone che per ora si sentono poco rappresentati e
pure costituiscono una fascia in forte crescita e sempre più sottovalutata.
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