Wim Wenders ed un melodramma sbarcano al Lido

. Un documentario I Called Him Morgan dello svedese Kasper Collinmusicale su un grande jazzista che in una
notte innevata del febbraio 1972, durante un concerto in un locale di New York, venne ucciso con un colpo di pistola dalla compagna Helen. Un film sull’amore, il jazz e l’America. Per la selezione ORIZZONTI vi segnaliamo l’ennesimo film israeliano sulla comunità ortodossa di Gerusalemme, dove i rapporti umani tra uomini e donne sono regolati da rigidissimi muri appunto come mutuato dl titolo del film: Laavor Et Hakir (Through the Wall). Il film tutto al femminile di Rama Burshtein ci racconta la storia della giovane trentaduenne Michal che un mese prima del matrimonio, il futuro sposo le confessa di non essere innamorato di lei. Ha un mese per mettere alla prova la sua fede e realizzare il suo sogno: “Ho il luogo, il vestito, l’appartamento. Dio mi troverà sicuramente un marito!”. Commento del regista Per attraversare il muro, devi crederci al 100%. Se sei convinto solo al 99,9%, ti rompi la testa. Infine per la SETTIMANA DELLA CRITICA il film di apertura fuori concorso PREVENGE dell’inglese specialista in horror Alice Lowe. La particolarità sta nel fatto che l’autrice ha utilizzato il suo corpo in dolce attesa per l’horror che ha realizzato. Si tratta infatti della storia di una donna incinta che cerca vendetta, in preda ad una furia omicida tanto feroce quanto spassosa. Cosa porterà la maternità alla spietata Ruth – rendenzione o distruzione? Il lancio alla SiC è stato così commentato: Alice Lowe, protagonista di Hot Fuzz, The Kill List e Sightseers, esordisce con un film destinato al culto cinefilo (e non solo).

Nessun commento:
Posta un commento