Nella Serata Inaugurale l’Omaggio alla stagione d’oro del Musical americano e ad Abbas Kiarostami
Foto per gentile
concessione della Biennale.


Land del regista rivelazione Damien Chazelle che vuole essere un omaggio alla stagione d’oro del Musical americano attraverso la storia di una coppia di giovani artisti sbarcati ad Hoolywood. Lei aspirante attrice, e Sebastian, appassionato musicista jazz. Lo stesso regista spiega: Con La La Land, ho voluto realizzare un musical sugli artisti e sui sognatori, e sulle difficoltà di conciliare i propri sogni con i problemi della vita reale. Mi sono innamorato dei musical la prima volta che ho visto i film di Jacques Demy, e da allora non ho più cambiato idea, perché nessun genere riesce a coinvolgermi così tanto. [ . . .] I musical parlano anche di una condizione di confine, quel limite confuso tra sogno e realtà, in cui la magia e il quotidiano si fondono l’uno nell’altra. I musical parlano di gioia – quel sentimento che ti fa camminare tre metri da terra quando inizia la musica, quando ti senti davanti un futuro infinito. E parlano anche di malinconia – perché ogni canzone a un certo punto finisce. Come ha detto Barbera “se Whiplash fu la rivelazione di un nuovo autore, La La Land è la sua definitiva, ancorché precoce, consacrazione tra i grandi registi del nuovo firmamento hollywoodiano.”

La 73. Mostra d’Arte
Cinematografica di Venezia è stata dedicata a due grandi autori, scomparsi di
recente: Abbas Kiarostami e Michael Cimino. Il primo ha cambiato il nostro modo
di guardare e di riflettere sulle immagini in movimento, il secondo avrebbe
cambiato il volto del cinema americano ancor più di quanto non sia riuscito a
fare prima che gli fosse tolta la possibilità di esprimersi compiutamente. Questo pomeriggio in Sala Darsena ci sarà l’Omaggio
ad Abbas Kiarostami, con un programma speciale composto da un cortometraggio
digitale inedito della serie 24 Frames (alla quale il regista iraniano stava
ancora lavorando), e THIS IS MY FILM: 76 Minutes and 15 Seconds with
Kiarostami, un film di montaggio appositamente realizzato da Seifollah
Samadian, fedele amico e storico collaboratore di Abbas, che per oltre venticinque anni ne aveva
filmato l’attività e raccolto le riflessioni sul cinema, la fotografia, l’arte
e la vita.
Questo pomeriggio verrà inaugurata anche la rassegna autonoma dei Venice Days con il film di apertura
THE WAR SHOW di Andreas Dalsgaard e Obaidah Zytoon, pellicola di attualità sulle
atrocità della guerra civile che da anni sconvolge la Siria: Damasco 2011, Obaidah
e un gruppo di amici partono per un viaggio attraverso la Siria per prendere
parte alla rivoluzione. Sarà un’esperienza destinata a cambiare le
loro vite
perché saranno testimoni della spirale che ha portato il paese alla guerra
civile. Un video-diario come un road movie molto personale in cui si stagliano
personaggi tanto epici quanto reali. La guerra non è uno spettacolo, è sangue,
speranze, sofferenze e delusioni.

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