Descrizione

Anteprime e Recensioni Cinematografiche, tutto quello che c'è da sapere su Festival Internazionali del Cinema e quanto di nuovo succede intorno alla Settima Arte, a cura di Luigi Noera e la gentile collaborazione di Ugo Baistrocchi, Simona Noera e Marina Pavido.



mercoledì 25 maggio 2016

REMIX prima edizione Roma, 25 / 27 maggio 2016

REMIX, rassegna cinematografica in collaborazione con il CNR che coniuga  racconto cinematografico e approccio scientifico sul tema delle migrazioni e della convivenza.
Si tiene da oggi al 27 maggio, presso il cinema KINO di Roma (Via Perugia, 34) la rassegna REMIX, progetto concepito dal cinema nel quartiere Pigneto e dal Consiglio Nazionale delle Ricerche – DSU (Dipartimento Scienze Umane e Sociali, Patrimonio Culturale),evento cinematografico che, nell'intento degli organizzatori, vuole coniugare racconto cinematografico e approccio scientifico per affrontare una realtà sfaccettata come quella delle migrazioni e della convivenza. Tre i film attorno ai quali ruotano proiezioni e incontri della rassegna: Space Metropoliz, di Giorgio De Finis e Fabrizio Boni, Dustur, di Marco Santarelli e Loro di Napoli, di Pierfrancesco Li Donni. Tre documentari che si tramutano in tre giornate di studio sul tema dell’i
ntegrazione degli stranieri in Italia, affrontandone aspetti diversi, dal diritto allo sport all’arte come strumenti di dialogo e di inclusione. Ogni proiezione sarà accompagnata da un incontro tra gli autori dei documentari e i ricercatori del CNR. "Perché una cultura delle migrazioni - sottolinea Maria Eugenia Cadeddu, primo
ricercatore CNR - si costruisce non solo con studi e dati, ma anche attraverso il racconto di storie, incontri, esperienze di quotidiana convivenza". REMIX prevede un biglietto di 10 euro per l'intera rassegna, mentre l'entrata è gratuita per tutte le proiezioni per i minori di 26 anni.
Mercoledì 25 maggio, alle ore 20:30 la proiezione di Space Metropoliz, del regista, antropologo e fondatore del MAAM – Museo dell'Altro e dell'Altrove, Giorgio De Finis e del regista Fabrizio Boni e a seguire incontro con i due registi e con Cristina Marras, ricercatore del CNR.  Space Metropoliz, già vincitore del Premio come Miglior Documentario al FestArte Videoart Festival, è una storia di fantascienza, ma anche una storia di convivenza, di condivisione e di impegno politico.
 Giovedì 26 maggio, sempre alle ore 20:30 la proiezione di Dustur, di Marco Santarelli e a seguire incontro con il regista, che ne ha curato anche sceneggiatura, fotografia e montaggio, e con Marco Accorinti, ricercatore del CNR. Dustur, vincitore, tra gli altri, di tre premi al Torino Film Festival e del Prix des Jeunes al festival parigino Cinéma du Réel, è un documentario girato nella biblioteca del carcere di Bologna, dove un gruppo di detenuti musulmani partecipa a un corso organizzato da insegnanti e volontari sulla Costituzione italiana.
Venerdì 27 maggio alle ore 20:30 proiezione di Loro di Napoli, di Pierfrancesco Li Donni e a seguire incontro con il regista e con Mattia Vitiello, ricercatore del CNR. Il documentario, presentato lo scorso anno al Festival dei Popoli, dove ha vinto il Premio Cinemaitaliano.info - CG Entertaiment e vincitore, tra l'altro, del Telerama Prize al Festival di Biarritz, racconta dell'Afro-Napoli United, una squadra di calcio di migranti partenopei provenienti dall'Africa e dal Sud America, composta da italiani di seconda generazione e napoletani.
Sarà parte del progetto REMIX anche un evento speciale, che si terrà a settembre nella sede centrale del CNR a Roma, con la proiezione del film Fuocoammaredi Gianfranco Rosi, vincitore del Festival di Berlino 2016.
Il cinema Kino ha creato in cinque anni un marchio riconosciuto nella diffusione della cultura audiovisiva, riferimento del cinema di qualità a livello nazionale ed europeo. Una delle ragioni specifiche della collaborazione tra una realtà che si occupa principalmente di diffusione della cultura cinematografica (KINO) e l’ente di ricerca più importante sul territorio nazionale (CNR), è quello di osservare, verificare e discutere le forme e i modi attraverso i quali le migrazioni vengono raccontate e mostrate nella contemporaneità. Per questo i ricercatori sono stati coinvolti attivamente fin dalle fasi iniziali della progettazione dell’iniziativa, nella convinzione che l’incontro tra KINO e CNR possa produrre risultati positivi e inediti e, altresì, raggiungere un pubblico molto ampio.
CNR-DSU, a cura di:Maria Eugenia Cadeddu, consulenza scientifica; Rosanna Godi, coordinamento e gestione. Claudia Pecoraro, coordinamento generale.
Ingresso gratuito per i minori di 26 anni


sabato 21 maggio 2016

Special Cannes 2016: Ad Un Certain Regard niente da fare per Scamarcio, vince la Finlandia


Da Cannes Luigi Noera - Foto per gentile concessione del Festival de Cannes.
Nella selezione Un Certain Regard 2016 sono stati presentati in concorso 18 film provenienti da 20 paesi diversi. Sette le opere prim. Il film di apertura è stato ESHTEBAK (Clash) da Mohamed Diab.

Sotto la presidenza di Marthe Keller (attrice - Svizzera), la Giuria era composta da Jessica Hausner (regista, produttore - Austria), Diego Luna (attore, regista, produttore - Messico), Ruben Östlund (direttore - Svezia) e Céline Sallette ( attrice - Francia).

"La giuria è onorata e felice di essere stata incaricata di un compito delicato, dato il livello di qualita’nella Selezione 2016. Ogni film si è rivelato ricco di scoperte cinematografiche e intuizioni nel nostro mondo, affrontando i temi della famiglia, della politica e delle differenze culturali ". Ha detto La presidente della giuria

Ma ecco i Premi:

Premio Un Certain Regard a HYMYILEVÄ MIES  (Il giorno più bello nella vita di Olli Mäki) di Juho Kuosmanen

Premio della Giuria a Fuchi NI Tatsu (Harmonium)  di Fukada Kôji

Premio per la miglior regia a Matt Ross per CAPITAN FANTASTIC

Premio per la migliore sceneggiatura a  Delphine Coulin e Muriel Coulin per VOIR DU PAYS

Premio Speciale Un Certain Regard a  La Tortue ROUGE di Michael Dudok de Wit

Special Cannes 2016: Aspettando la Palma d’Oro, delude Nicolas Winding Refn, entusiasma la platea FArhadi e il suo The Salesman


da Cannes Luigi Noera– Sabato 21 Maggio (DAY 11) – foto per gentile concessione del Festival de Cannes

Ci siamo quasi alla conclusione della piu’ bella kermesse festivaliera. In quest'ultimi tre giorni delle proiezioni in concorso sono passati gli ultimi sei film:
Bacalaureat di Cristian Mungiu -Romeo, un medico di una piccola città in Transilvania, fa di tutto per la figlia, Eliza, perche’ vada a studiare in un'università inglese. Un thriller con alcuni buchi forse voluti dal regista.
JUSTE LA FIN DU MONDER di Xavier DOLAN – Un film sulla difficolta’ di comunicare in famiglia. Il regista ripete il tema della pazzia. Una piece teatrale con un suo valore, ma che non colpisce lo spettatore.
THE LAST FACE di Sean PENN – Una storia d’amore ambientata durante la guerra fratricida in Liberia, paese africano devastato dalla guerra fra il dottor Miguel Leon, medico umanitario, e la dottoressa Wren Petersen, direttrice di una ONG.
E’ veramente scandaloso che un film commerciale approfitti della sofferenza di milioni di africani.
THE NEON DEMON di Nicolas Winding Refn – Un noir psichedelico su una ragazza che è andata a L.A. Il suo sogno è di diventare modella. La sua ascesa e la sua purezza suscitano la gelosia e l'invidia di alcune ragazze.
ELLE di Paul Verhoeven – Anche questo è un noir dai risvolti burleschi con una deliziosa Huppert.
Ed infine l’ultimo film in concorso FORUSHANDE (The Salesman) di Asghar Farhadi – un film noir che si specchia nel piu’  celebre Death of a Salesman di Arthur Miller. L’operazione riesce bene all’iraniano che cosi’ mette una ipoteca sulla Palma d’Oro. E’ proprio vero che gli ultimi saranno i primi!


Fuori Conconrso del doc rock blues GIMME DANGER, il nuovo film di Jim Jarmusch, racconta la saga dei Stooges, una delle più grandi rock band di tutti i tempi.
E' pure il giorno della cerimonia di premiazione e di chiusura della rassegna collaterale Un Certain Regard con la proiezione del film vincitore. Ovviamente noi tifiamo per  PERICLE IL NERO (PERICLES) di Stefano MORDINI, ma ci sono altri film che potrebbero ambire al premio come ad esempio il poetico UMI YORIMO MADA FUKAKU (DOPO LA TEMPESTA) di KORE-EDA Hirokazu - Il cineasta giapponese ci regala una pagina lirica del concetto di famiglia. Stori delicatissima da gustare dall'inizio alla fine. Vedremo.





venerdì 20 maggio 2016

Special Cannes 2016 – Annunciati Vincitori di Cinefondation Short

Venerdi' 20 Maggio (DAY 10) da Cannes Luigi Noera - foto per gentile concessione del Festival de Cannes
Annunciati da Naomi Kawase e dalla Giuria della 19esima edizione di Cinéfondation I vincitori.
La Giuria Cinéfondation e Short Films Jury presieduta da Naomi Kawase e da Josée Croze, Jean-Marie Larrieu, Radu Muntean e Santiago Loza, hanno assegnato I premi 2016 Cinéfondation Prizes durante una cerimonia al Teatro Buñuel Theatre, seguita dalla proiezione del film vincitore..
La selezione Cinéfondation e’ costituta  da 18 films di studenti, scelti tra 2.350 pellicole provenienti da 548 scuole cinematografiche del mondo.
Primo premio a ANNA di Or Sinai - The Sam Spiegel Film & TV School, Israele
Secondo premio a IN THE HILLS di Hamid Ahmadi - The London Film School, UK
Terzo premio ex equo a A NYALINTÁS NESZE  di Nadja Andrasev -  Moholy-Nagy University of Art and Design, Ungheria e a LA CULPA, PROBABLEMENTE di Michael Labarca - Universidad de Los Andes, Venezuela

giovedì 19 maggio 2016

Animation Day di Cannes - presentato il lungometraggio di animazione italiano "East End"


Da Cannes Luigi Noera. E' stato presentato  mercoledì 18 maggio all 'Animation Day di Cannes,il lungometraggio di animazione italiano "East End", diretto da Giuseppe Squillaci e Luca Scanferla e scritto a sei mani con Federico Moccia

 Il film -  proiettato in anteprima assoluta al L'Aquila Film Festivaleche uscirà nelle sale italiane - prodotto da EAR cinema e CANECANE è distribuito nel mondo da AMBI distribution e racconta la storia di un gruppo di bambini del quartiere East End nella periferia romana,cheper vedere gratuitamente il derby Lazio-Roma, dirottano sullo stadio Olimpico un satellite militare supersegreto che gli Stati Uniti stanno utilizzando nella caccia al terrorista più pericoloso del mondo, il famigerato Al Zabir Muffat. Così, mentre i protagonisti della politica mondiale gestiscono la crisi strategica causata dalla sparizione del satellite, i bambini, ignari di tutto, devono districarsi in faticose disavventure fatte di bullismo, dispetti e piccoli problemi quotidiani, specchio di una realtà dove il piccolo e il grande, lo straordinario e l'ordinario, si incrociano in continuazione senza incontrarsi mai. Un'avventura esilarante che mette in luce il valore dell'amicizia e della diversità, contornato da personaggi ispirati alla realtà - da Obama a Roberto Saviano, da Francesco Totti a Nanni Moretti, ai due Papi, Bergoglio e Ratzinger, senza tralasciare i politici italiani. 
"Intorno ai bambini - dichiarano i registi Giuseppe Squillacie Luca Scanferla - si muovono degli adulti inadeguati, che influiscono in maniera marginale sulle vite dei figli, in una realtà disgregata e confusa, dove le relazioni familiari risultano prossime alla dissoluzione.  Un film dove l'amicizia, la tolleranza e l'accettazione della diversità sono le uniche risposte sensate  alla stupidità di un mondo governato dall'egoismo e dall'integralismo".

mercoledì 18 maggio 2016

Special Cannes 2016: al giro di boa solo il cinema asiatico si salva

da Cannes Luigi Noera – Mercoledì 18 Maggio (DAY 8) Foto per gentile concessione del Festival de Cannes
A metà del festival ci chiedamo quale film vincerà. Infatti le emozioni sono state poche. Ognuno dei film passati ha una sua caratteristica, ma manca quello nel quale lo spettatore possa entrare in empatia.
Cominciamo con LOVING di Jeff Nichols - Una storia vera accaduta nel 1958 nello Stato americano segregazionista della Virginia. Certo i fun di PATERSON di Jim Jarmusch si aspettavano molto di piu'. Il film e' curato da un grande professionista ed e' un inno alla poesia. Poi che dire del nuovo film JULIETA Pedro di ALMODÓVAR. Anche in questo film come in molti altri il tema dibattuto e' il rapporto genitori figli. A tanti e' invece piaciuto PERSONAL SHOPPER di Olivier Assayas. Il regista si adatta alla nuova droga dell'umanita': la
perenne connessione al mondo virtuale. La protagonista e' superbamente brava nei tanti colpi di scena che si susseguono.
I rumors del Festival danno in buona posizione  AQUARIUS di Kleber Mendoza Filho. Il film non convince del tutto, ma la protagonista e' quella che merita. Il film mostra una societa' brasiliana in declino per i tanti compromessi e scandali. Ha deluso decisamente UNKNOWN GIRL di Jean-Pierre Dardenne e Luc Dardenne. Film ovvio dove grazie alla protagonista si riesce a restare in sala. Come ci aspettavamo invece potrebbe piacere alla giuria MA 'ROSA di Brillante Mendoza - Ma'Rosa. Anche nelle Filippine la societa' e' in disgregazione. Mendoza si conferma un regista coraggioso nella denunzia di quanto accade. Per noi insieme a Ma Loute di Bruno DUMONT , visto durante il weekend potrebbero entrambi essere premiati.

Fuori concorso sono stati proiettati film validi:
HISSEIN HABRÉ, UNE TRAGÉDIE TCHADIENNE di Mahamat-Saleh HAROUN La tragedia di un popolo centro africano che non ha ancora rimarginato le ferite della sanguinosa dittatura.
HANDS OF STONE di Jonathan Jakubowicz è la storia leggendaria del boxer Roberto Duran (Edgar Ramirez) e il suo allenatore Ray Arcel (Robert De Niro). Un De Niro in decline.
LA FORET DE QUINCONCES di Gregoire LEPRINCE RINGUET Storia intima di un amore impossibile.
GOKSUNG (THE STRANGERS ) di NA Hong Jin  Un fantasioso thriller coreano. Per il protagonist, il detective Jong-gu , è sempre più evidente che i crimini su cui indaga hanno una base soprannaturale
LE CANCRE di Paul VECCHIALI  Storia poetica sull'amore in tutte le sue sfaccettature. In sala il bravo regista francese ha ottenuto una dovuta stand ovation.

Oggi è pure la volta della presentazione del primo gruppo di cortometraggi della selezione CINEFONDATION la cui giuria ricordiamo è presieduta da    da Naomi Kawase e da Josée Croze, Jean-Marie Larrieu, Radu Muntean e Santiago Loza .

Per la rassegna a latere Un Certain Regard sono stati proiettati:
APPRENTICE di BOO Junfeng- che e' stato molto apprezzato.
HELL OR HIGH WATER (COMANCHERIA) di David MACKENZIE un gang movie che non lascia spazio alla fantasia.
VOIR DU PAYS di Delphine e Muriel COULIN. Peccato, perche' il tema e' interessante, ma viene fuori un film povero nel linguaggio.
CAPTAIN FANTASTIC di Matt ROSS Il fantasioso regista ha trovato un modo nuovo per raccontare il ruolo dei genitori nella societa'.
VAROONEGI di Behnam BEHZADI  La cinematografia iraniana non ha vie di mezzo. O e' ottima o e' scadente. Purtroppo siamo nel secondo caso, pero' potremo rifarci con il film in concorso di Farhadi.
Ed infine due film che speriamo vengano distribuiti in Italia.
UMI YORIMO MADA FUKAKU (DOPO LA TEMPESTA) di KORE-EDA Hirokazu - Il cineasta giapponese ci regala una pagina lirica del concetto di famiglia. Stori delicatissima da gustare dall'inizio alla fine.
LA TORTUE ROUGE di Michael DUDOK De Wit - Film corale animato dallo studio Ghibli e  opera prima sulla storia dell'Umanita'. Come nelle migliori animazioni I dialoghi non servono a descrivere lo stato d'animo e lo spettatore resta incollato al grande schermo.

Per la Rassegna autonoma Quinzaine e' stato proiettato l'atteso film Fiore dell'outsider italiano e applauditissimo Claudio Giovannesi.Fiore è la storia del desiderio di amare un adolescente e la forza di un sentimento che infrange qualsiasi legge.
Segnaliamo pure Raman Raghav 2.0 di Anurag Kashyap Mumbai. La storia di Ramanna, un serial killer affascinante e psicopatico e Raghavan, un giovane poliziotto che conducono una lotta senza quartiere. Gli altri film presentati sono:

L’Effet aquatique di Sólveig Anspach

Two Lovers and a Bear di Kim Nguyen

Mercenary di Sacha Wolff

Mentre per La Seimane de la Critique sono stati presentati I seguenti film;

APNEA Jean-Christophe Meurisse

MIMOSAS di Oliver Laxe

TRAMONTANE di Vatche Boulghourjian Rabih


The Yellow bird di K. Rajagopal .Lo script ha  evidenti buchi, ma lo stile di girare e' inconsueto.

domenica 15 maggio 2016

Special Cannes 2016 : Paolo Virzi’ entusiasma il pubblico della Quinzaine


da Cannes Luigi Noera– Weekend 14 e 15 maggio (DAYS 4/5) - Foto per gentile concessione del Festival de Cannes

In questo sabato primaverile Cannes mette a confronto modi di fare cinema agli antipodi non solo geografici.
Da un lato Agassi del coreano Park Chan-wook . Anni 30, durante la colonizzazione giapponese, uUna giovane donna coreana (Sookee) viene assunta come cameriera per una ricca giapponese (Hideko),  che vive reclusa in un enorme palazzo sotto la tirannia dello zio. Ma Sookee e Hideko hanno dei segreti. Con l'aiuto di un truffatore che corteggia Hideko, ha altri piani per la stessa Hideko. Dopo una prima parte accattivante il regista si perde nei meandri delle pratiche del Conte De Sade.
Dall’altro lato il film Tedesco TONI ERDMANN di Maren Ade. La storia di Ines e del rapporto con il padre che si sdoppia nel faceto Toni Erdmann . Cinematografia dai risvolti esileranti e grotteschi ma che sconta la lentezza dei movimenti di macchina
Per la rassegna a latere Un Certain Regardsono stati proiettati  altri due confronti di scuole di cinema, da una parte l'americano THE TRANSFIGURATION di Michael O'Shea - Siamo nel Queens, New York. Milo è un adolescente e il suo unico rifugio è l'appartamento che condivide con il fratello maggiore dove passa il suo tempo a guardare film sui vampiri. L'arrivo di un nuovo vicino di casa lo porterà a scoprire nuove sensazioni. Dall'altra la cinematografia asiatica del giapponese Koji Fukada che con il suo Fuchi NI Tatsu ci immerge nei meandri oscuri della mente umana. Un noir particolare che non lascia spazio. Siamo in un tranquillo sobborgo giapponese dove Toshio e sua moglie Akie conducono  in apparenza una vita pacifica con la loro figlia. Una mattina, un vecchio amico di Toshio arriva nel suo studio dopo aver scontato dieci anni in prigione. Di qui si snoda una narrazione avvincente.
Sempre sabato per la Rassegna autonoma La Seimane de la Critique  sono passati due film  italiani: iniziamo dal giovane regista Alessandro Comodin con I Tempi verranno presto. Film pretenzioso che non riesce a risolvere con i mezzi a disposizione le emozioni che il regista vorrebbe comunicare. L'altro e' il nuovo film di Paolo Virzì La Pazza Gioia che racconta la storia della amicizia improbabile di due donne patologicamente insane e la loro fuga dalla struttura dove sono ricoverate. Vivranno con divertimento una avventura alla ricerca di un po 'di gioia e un po' d'amore in questo cielo aperto che è il mondo delle persone pazze "sane". Il film ha fatto letteralmente impazzire la Croisette. Mentre l'altra sezione autonoma le Quinzaine ha presentato Poesía Sin Fin di Alejandro Jodorowsky  Un viaggio lirico dell'autore nel cuore dei bohémien artistici e intellettuali degli anni '40 e '50 incontrando Enrique Lihn, Stella Díaz Varín, Nicanor Parra e tanti altri poeti giovani e promettenti anonimi che diventeranno i maestri della letteratura moderna d'America Latina. Immersi in questo mondo di sperimentazione poetica, vive con loro come pochi prima di loro avevano osato fare: sensualmente, veramente, follemente.
Nell’ambito selezione Fuori Concorso il film IL BFG di Steven Spielberg che combina i talenti di tre grandi narratori: Roald Dahl, Walt Disney e Steven Spielberg per adattarsi al classico modo cinematografico dell'autore britannico. L'incredibile storia di una bambina e il gigante che lo farà scoprire le meraviglie ei pericoli della Terra di Giganti. Il loro incontro cambierà tutto. Affiancato da una storia vera. WRONG ELEMENTS di Jonathan Littell. Uganda 1989. La vera storia del movimento ribelle LRA contro l'allora governo. Un "esercito" che cresce utilizzando più di 60.000 adolescenti in 25 anni. Geofrey, Nighty, Mike e Lapisa appartengono a questi bambini, rapiti all'età di 12 o 13 anni. Oggi stanno cercando di ritrovare una vita normale, e tornare sui luoghi che ha segnato la loro infanzia rubata. Sia vittime che autori, testimoni e partecipi di abusi che li superano, sono sempre gli elementi errati che la societa' ha difficoltà ad accettare.
Nell’ambito della Rassegna Cannes Classics segnaliamo Signore e Signori e
il film senza tempo Un uomo e una donna di Leoluch entrambi vincitori cinquantanni fa a Cannes.
Dopo la giornata di sabato che ha visto uno dei tre italiani entusiasmare la croisette, domenica vengono presentati un film francese e due film dalle due registe che insieme a Jude Foster sono la novita’ di questa edizione. Il primo è il perfettino melo’ Mal de Pierres di Nicole Garcia dove la Cotillard si conferma una grande attrice. Infatti interpreta magistralmente Gabrielle che è cresciuta nella piccola borghesia agricola, dove il suo sogno è invece una passione che scandalizza i compaesani. Malvolentieri va in sposa a Jose, un mezzadro  che fa di lei una donna rispettabile. Ma incontra un altro grande amore André Sauvage che potrebbe aiutare il suo sogno di una vita. L’altro che viene dall' UK affronta il tema ricorrente in questa edizione: il rapporto genitori figli. American Honey della regista  Andrea Arnold  un road movie su  una adolescente Star (Sasha Lane), che lascia la famiglia disfunzionale e si unisce un gruppo di venditori porta a porta di abbonamenti a riviste in giro
per il Midwest degli Stati Uniti. Star Trova il suo ruolo tra questo gruppo di giovani, che comprende anche Jake (Shia LaBeouf), adottando rapidamente il loro stile di vita, scandito da festini, piccoli misfatti e storie d'amore. Come Special Screenings verrà proiettato THE NICE GUYS di Shane Black Los Angeles. Anni 70 i due investigatori Holland March (Gosling) e Jackson Healy (Crowe) stanno indagando il presunto suicidio di una starlet. Al debutto con questo duetto sembra che siano i nuovi Starsky e Hutch , anche se il regista al riguardo di una eventuale serie ha glissato.
Per la rassegna a latere Un Certain Regard sono stati proposti due ottimi film. Caini di Bogdan Mirica CRIME movie ambientato in Ucraina. Insieme a ME'EVER LAHARIM VEHAGVAOT di Eran Kolirin dalla vita di una famiglia israeliana vengono proposti i temi scottanti della societa’ israeliana di oggi.
Per la Rassegna autonoma Quinzaine abbiamo assistito alla presentazione di un grande Depardieu e il suo ultimo film come interprete Tour de France di Rachid Djaïdani Far'Hook Storia di un giovane rapper di 20 e. Per evitare il peggio fara’ un viaggio con il padre Serge del suo produttore Bilal sulle orme del pittore Joseph Vernet. L’altro film e’ una animazione Ma vie de Courgette di Claude Barras Zucchini. Mentre per La Seimane de la Critique il film horror GRAVE di Julia Ducournau. Justine è un veterinario e vegetariana. Ma . . .
Al termine di questa grande abbuffata cinematografica aspettiamo domani il passaggio di Loving di Jeff Nichols e la stan ovation a Robert De Niro.

venerdì 13 maggio 2016

Special Cannes 2016 Il vecchio e il nuovo a confronto


da Cannes Luigi Noera– Venerdì 13 Maggio (DAY 3) - Foto per gentile concessione del Festival de Cannes
Il secondo giorno di Cannes mette a confronto due generazioni di cineasti. Da una parte la vecchia guardia rappresentata da Ken Loach che presenta in competizione una storia di empatia e socialità nella odierna società dei consumi e del profitto. Dall’altra il nuovo cinema emergente argentino rappresentato da Pablo Larrain, già distintosi a Berlino l’anno passato con El Club. Questo regista vulcanico ci presenta una inedito punto di vista sul poeta Neruda e il periodo della dittatura di Videla . Cannes pluralista aggiusta il tiro delle scelte cinematografiche non disdegnando di apprezzare il saggio Ken Loach in competizione nella Selezione Ufficiale con I, DANIEL BLAKE . Come e’ suo solito affronta un tema socialmente rilevante sulla crisi economica e del lavoro, e l’empatia che ne deriva alle persone colpite. I due protagonisti sono Daniel Blake e Rachel. Il primo e’ un falegname inglese di 59 anni, che per la prima volta nella sua vita è stato costretto a ricorrere all'assistenza sociale a seguito di problemi di salute e’ alle prese con le aberrazioni amministrative della rete sociale della Gran Bretagna di oggi. L’ e’ Rachel, una madre single con due adolescenti che è stato costretta ad accettare un posto a 450 km dalla sua città natale per evitare il peggio. Daniel e Rachel cercheranno di aiutarsi a vicenda ...
Il secondo film in concorso e’ Ma loute di Bruno Dumont – Un giallo dai connotati tipicamenti francesi che si svolge nella Francia dei primi del secolo scorso. L’Ispettore Machin indaga su strane sparizioni nella Baia di Slack  nel nord della Francia. Machin insieme al suo brillante assistente si trovano loro malgrado ad affrontare componenti della comunita’ locale differenti da un lato il primogenito di una famiglia di pescatori dai modi particolari, e dall’altra la famiglia di Billie Van Peteghem, ricco decadente della borghesia di Lille.
Per la sezione a latere Un Certain Regard vengono proiettati:
UCHENIK (Il DISCEPOLO) di Kirill Serebrennikov – film dai toni mistici e La Danseuse di Stephanie DI GIUSTO – storia di un artista dall’ascesa al suo declino.
Mentre per La Seimane de la Critique e le Quinzaine i film pezzi forti delle rassegne.
Diamond Island di Davy Chou. Storia e raffronti fra la societa’ agricola e la nuova societa’ dei consumi. Curata la fotografia, anche se l’autore deve ancora crescere.
Neruda – di Pablo Larraín . Siamo nel 1948 in Cile. Al Congresso, il senatore Pablo Neruda ha criticato apertamente il governo. Il presidente Videla fa arrestare il poeta. Neruda e sua moglie, la pittrice Delia del Carril, non riescono a lasciare il paese e sono quindi costretti a nascondersi ricercati dalla polizia, Neruda lascia volutamente indizi per rendere la caccia ancora più pericolosa e più intima. In questo gioco del gatto col topo, Neruda vede l'opportunità di reinventarsi e diventare sia simbolo di libertà che di una leggenda letteraria.
Sempre per le Quinzaine il film L’Économie du couple di Joachim Lafosse. Storia intima di crisi coniugale e di crisi economica che costringe i protagonisti a continuare a vivere sotto lo stesso tetto.  

Domani e’ invece la volta dell’ altro italiano Paolo Virzi’ e siamo in fervida attesa del response della platea.

Special Cannes 2016 – EXTRA - Il Festival Sacro della Bellezza -13 / 22 Maggio Chiesa di Notre-Dame de Bon Voyage


da Cannes Luigi Noera
Proprio di fronte a Cannes c'è l'isola di Saint-Honorat. In questo splendido posto adatto alla meditazione, e nella prestigiosa Chiesa di Notre-Dame de Bon Voyage di Cannes, a pochi passi dal Palais du Festival, è iniziato il Festival Sacro della Bellezza, in concomitanza con il Festival del Cinema. Questa è la terza edizione e dal programma decisamente merita di essere preso in considerazione. L'evento clou sarà il 17 maggio nell'Abbazia Circestense dell'isola di Saint-Honorat con l’incontro con i Media.

Programma 2016

Venerdì 13 maggio, ore 20.30
 Concerto "Passion Resurrezione", tocca il cuore: credo e spero attraverso le prove e le gioie di tutta la vita! Uno spettacolo che risveglia la sete di Fede e che dà speranza alla missione del cristiano. Creato da Navy Charrin e Marie Dillenschneider con l'ensemble vocale Petit Echo. Testi drammaturgici di Fabrice Hadjadj con la proiezione di Video imagine Arcabas.

Sabato 14 maggio, ore 20.30
"Edith Piaf, credo semplicemente" Film & Concerto
A seguito della miracolosa guarigione da bambina ricevuta a Lisieux, Edith Piaf fu grata per tutta la vita alla "Petite Teresa". Diretto per il 50 ° anniversario della scomparsa della "Piaf", il film spiega come la Santa era nel suo cuore per tutta la vita. Un documentario di Marie-Christine Gambart (26min © CFRT / FTV - 2013), presentato da padre Philippe Jaillot, produttore del Giorno del Signore - CFRT.

Martedì 17 maggio, ore 20.30
 "Via Crucis" di Paul Claudel
Lettura delle 14 stazioni della Via Crucis, sul sottofondo di musiche di celebri compositori (Bach, Ravel, Bizet), improvvisazioni che illustrano i testi meditativi. I bei testi declamati da Michael Lonsdale e Odile Samoel, si mescolano con la voce dell’ organo suonato da padre Vincent Marie e le percussioni etniche e melodiche di Eric Sanarens e alcuni brani cantati dal baritono Bernard Masson.

Mercoledì 18 maggio, ore 20.30

"Faustina nella Cappella della misericordia"
Faustina, una suora polacca giovane dopo un background molto povero durante l’ ascesa del nazismo consegna il messaggio della Divina Misericordia. Tre attori mettono in evidenza la sua personalità, il suo carattere e la sua carità senza limiti, ci invitano a un viaggio interiore. Scritto e composto da Daniel Facerias, diretto da Michael Lonsdale, interpretato da Marie Lussignol, Françoise e Benoît Thuriès Facerias.

Venerdì 20 maggio, ore 20.30
 "La musica francese" - Con l'Orchestra di Cannes sotto la direzione di Michel Plasson

Sabato 21 maggio - NICE
"I cori ortodossi"
Coro misto Russo di Parigi “Znamenie "sotto la direzione di Ekaterina Anapolskaya, composto da una ventina di cantanti.
www.jourduchrist-nice.net

Il programma completo è scaricabile dal sito:
www.festivalsacredelabeaute.org 

Oppure collegandosi su Facebook

giovedì 12 maggio 2016

Special Cannes 2016 – Subito un assaggio dei film italiani

Fuori Concorso il doc L’ultima spiaggia del Degan e Marco Bellocchio che inaugura la Quinzaine con Fai Bei Sogni
da Cannes Luigi Noera - Giovedì 12 Maggio (DAY 2) - Foto per gentile concessione del Festival de Cannes.
Dopo un avvio gioioso con Woddy Allen e il suo ultimo Cafè Society, il primo giorno delle proiezioni della Selezione Ufficiale dei film in Competizione inizia stentatamente con RESTER VERTICAL di Alain GUIRAUDIE - Un storia bucolica ma non troppo di una pastorella Maria e di Leo che è alla ricerca del lupo del vasto altopiano della Lozère. Quando si tocca il fondo c’è sempre una rinascita. Di altro spessore invece SIERANEVADA di Cristi PUIU. Il cineasta affronta il tema del lutto ripercorrendo il suo passato e le relazioni con i parenti. Il tema è ricorrente in questa edizione del
Festival con tante ombre del passato.
Per la sezione a latere Un Certain Regard viene proiettato il film d’apertura ESHTEBAK (CLASH)  di Mohamed Diab che prende spunto dagli avvenimenti del Cairo del 2013. A due anni dalla rivoluzione egiziana e dopo la rimozione del presidente islamista Morsi, in una delle tante giornate di violenti disordini, decine di manifestanti di diverse convinzioni politiche e religiose vengono rinchiusi in un furgone della polizia. Saranno in grado di superare le loro divergenze per andare avanti? Ma è anche la giornata
del primo film in concorso anche per la Camera d’Oro: Omor SHAKHSIYA di Maha HAJ – Da una storia intima di una coppia di anziani di Nazareth che vive la routine quotidiana viene raccontato il clima che si vive a Ramallah. E quello che si prova al di là del confine dove si trovano i figli ed il contrasto con il benessere svedese dove vive il figlio maggiore. Nel bene e nel male ognuno ha la sua storia che è quella dell’Umanità.
Invece per le Rassegne autonome Quinzaine e La Seimane de la Critique verranno proiettati i film di apertura, il primo è uno dei tre film italiani a Cannes in questa sezione: Fai Bei Sogni di Marco Bellocchio. Ambientato nella Torino degli anni 60, come nell’altro film Nel nome del Padre ripercorre la storia d’Italia dal dopoguerra. Niente di nuovo sotto al sole! L’altro e un viaggio psicologico nella mente di una donna: VICTORIA di Justine Triet. Sempre per la Semaine de la Critique uno scanzonato regista rumeno Mehmet Can Mertoğlu con Album si occupa di un altro tema attuale: le adozioni.
Fuori concorso vengono presentati un film attesissimo per il suo cast ed un documentario italiano molto particolare. Sono l'americano Money Monster di Jodie Foster, intenso thriller di un tema attuale con George Clooney che interpreta Lee Gates un esperto di finanza globale che insieme alla sua
produttrice Patty (Julia Roberts) sono ostaggi di uno spettatore furioso ( Jack O'Connell) nello studio televisivo. L’uomo infatti ha perso tutti i suoi risparmi dopo aver seguito i consigli finanziari di Lee. Invece il doc L'ULTIMA SPIAGGIA di Thanos Anastopoulos and Davide Del Degan racconta la vita brulicante intorno a una spiaggia molto popolare a Trieste. In quel luogo, sulla punta nord-orientale d'Italia, un muro ancora oggi separa gli uomini dalle donne. Un film sui confini, identità e la discriminazione. Una tragicommedia sulla natura umana. Siamo curiosi per le reazioni della platea.

mercoledì 11 maggio 2016

Speciale Cannes 2016 - la Croisette si prepara ad accogliere dai cinque Continenti i cineasti di ieri e di domani

da Cannes Luigi Noera - Mercoledì 11 Maggio (DAY 1) - Foto per gentile concessione del Festival de Cannes.
Alle 19,00 si inaugura al Gran Théatre Lumiére la 69esima edizione del Festival di Cannes presentata quest’anno dall’attore Laurent Lafitte che ha accettato di ricoprire il ruolo di maestro di cerimonie per questa 69esima edizione. L'attore e comico presenterà anche la cerimonia di premiazione e di chiusura di domenica 22 maggio. Interprete di Un pensionnaire della Comédie-Française nel 2012, nel 2011, è stato maestro di cerimonia per la 25esima Nuit des Molières. Fa parte del cast del film in concorso Elle del regista olandese Paul Verhoeven e sta attualmente lavorando nell’ultimo film Au revoir là-haut di Albert Dupontel. La pellicola
prescelta per la serarta inaugurale è dell’inossidabile Woody Allen che presenta un storia d’amore ambientata nel Jet set anni 30 americano: Cafe Society. Ecco allora che a poche ore dall’inaugurazione della 69esima edizione del Festival di Cannes, che è il Festival per eccellenza, e sullo sfondo della Capri dorata del Poster 2016 diamo una panoramica sintetica di questa kermesse attesa tutto l’anno da chi ama la settima arte. Intanto le 134 pellicole selezionate tra lungometraggi e cortometraggi sono un numero notevole e stabile rispetto all’anno scorso (133). Stiamo parlando della migliore produzione attuale mondiale e di tendenza. La notizia dell’ultima ora è che la Palma d’oro ad onorem è andata a Jeann-Pierre Léaud a suo tempo giovane interprete di I 400 colpi d
ell’allora esordiente Truffaut.
Il geniale cineasta è diventato un cult della cinematografia francese, con i successivi film dove il giovane Antoine è il protagonista ma anche l’alter ego dello stesso Truffaut. Antoine et Colette (1962), Baci rubati (1968), il domicilio coniugale (1970) e L'Amour en fuite (1979), per ricordare i film che lo hanno visto crescere. L’occasione per la consegna dell’onorificenza sarà la cerimonia di chiusura del 22 maggio. Altro omaggiato di Cannes sarà Robert De Niro che verrà accolto il 16 maggio nel Grand Théâtre Lumière del Palais des Festivals per la proiezione unica e speciale nella Selezione Ufficiale di Hands of Stone del regista venezuelano Jonathan Jakubowicz. E’ la storia comune del pugile panamense Roberto Duran (Edgar Ramírez) e manager e allenatore Ray Arcel (Robert De Niro) che sta per portarlo ai più alti successi in tutto il mondo del ring negli anni '70 e anni '80, durante i quali combatte contro leggendari pugili come Sugar Ray Leonard.  "Sono entusiasta di tornare a Cannes soprattutto con questo film di cui sono così orgoglioso e non vedo l'ora di vedere i miei amici provenienti da tutto il mondo del cinema a unirsi a noi per questo evento divertente". Un altro evento speciale è la Masterclass che verrà tenuta il 18 maggio da William Friedkin che spiegherà il suo cinema. Autore di masterpiece come Sorcerer nel 1977 e film pietre miliari negli anni ’70 e anni ’80: The French Connection (1971) e L’esorcista (1973) insieme a Cruising (1980) e To Live and Die in L.A. (1985). Passiamo ai numeri di Cannes. A cominciare dalle 21 opere in Concorso e le 17 opere Fuori Concorso. Mentre nella interessante sezione Un
Certain Regard, scopritrice di nuovi talenti, sono 18 di cui 7 opere prime. Nell’altrettanta interessante selezione Cinefondation / Cannes Court Metrage presieduta dalla giapponese Naomi Kawase ( AN - I Dolci della Signora Toku) sono nel complesso 28. Nella sezione autonoma collaterale Quinzaine de Realisateurs giunta alla 48esima edizione sono 18 i lungometraggi e 11 i corti mentre la
Semaine della Critique presenterà 10 lungometraggi e 11 corti. Quest’ultima sezione è arrivata alla sua 55esima edizione. A queste pellicole bisogna aggiungere le 38 opere della sezione Cannes Classics e le 8 pellicole del Cinéma de la Plage. Anche quest’anno infatti ci sono tante ricorrenze con omaggi ai grandi del cinema del passato cominciando con Raymond Depardon (Francia) passando per Frederick Wiseman (USA), ma anche all’italiano Mario Bava con Terrore nello Spazio del 1965 e il messicano Arturo Ripstein con Tiempo de Morir del 1966.

Passiamo ai cineasti che si contenderanno la Palma d’Oro di questa 69esima edizione. Quattro francesi (Dumont, Assayas, Garcia, Guiraudie), due rumeni (Mungiu e Puiu), due inglesi (Arnold e Loach), uno spagnolo (Almodovar), un danese (Winding Refn), un olandese (Verhoeven), una tedesca (Maren Ade) e un duo belga (i fratelli Dardenne), sono la colonna portante del Festival tutti provenienti dall'Europa che domina la selezione con 13 film in gara. Il Nord America sarà rappresentato da quattro titoli (Dolan, Jarmusch, Penn, Nichols), l'Asia ha due registi in lizza (Chan-wook e Mendoza) e il Sud America gareggia con un solo contendente (Mendonça Filho). Per quello che ci riguarda la
rappresentante italiana è Valeria Golino nominata nella giuria della selezione ufficiale insieme agli attori francesi Vanessa PARADIS e Arnaud DESPLECHIN, agli attori Mads MIKKELSEN (DK) e Donald SUTHERLAND (Canada), il produttore iraniano Katayoon SHAHABI, il prestigioso regista ungherese László NEMES autore del pluripremiato Il figlio di Saule ed ovviamente il Presidente George MILLER. Per il nostro cinema è stato
selezionato Riccardo Scamarcio nel film PERICLE IL NERO di Stefano Mordini a rappresentare l’Italia nella selezione Un Certain Regard.
Qui però è presente il giovane cineasta olandese Dudok De Vit che con la sua Tartaruga Rossa potrebbe aspirare alla vittoria.. La giuria di questa sezione è presieduta dall’attrice svizzera Marthe Keller, coadiuvata dalla regista e produttrice austriaca Jessica HAUSNER, dall’attore e produttore messicano Diego LUNA, dal regista svedese Ruben ÖSTLUND e dall’attrice francese Céline SALLETTE. Ma la rappresentanza italiana non finisce qui infatti, a riprova della vitalità del cinema italiano considerato così anche dai francesi, ritroviamo un trio invidiabile nella selezione dei Quinzaine des Realisateurs con Marco Bellocchio con Fai Bei Sogni, l’outsider Claudio Giovannesi con Fiore e Paolo Virzì con La Pazza Gioia.
“I magnifici tre” Bellocchio – Giovannesi - Virzì dovranno vedersela con gli altrettanti bravi registi J. Lafosse, C. Barras, Laura Poitras. Ma anche con cineasti del calibro di Pablo Larrain che presenta Neruda. Sono presenti altri tre italiani nelle varie sezioni. Uno nell’altra sezione autonoma collaterale della Semaine della Critique nella quale per l’Italia viene
presentato il visionario I Tempi Felici Verranno Presto di Alessandro Comodin che utilizza un linguaggio
innovativo.  Gli altri due sono il corto in competizione IL SILENZIO di FARNOOSH SAMADI & ALI ASGARI ed il corto del Programma Cinefondation LA SANTA CHE DORME realizzato da LAURA SAMANI del Centro Sperimentale di Cinematografia. Stiamo quindi parlando di una nuova generazione di cineasti.

Quest’anno il compito di presiedere la Giuria che dovrà assegnare la Camera d’Or è andato a Catherine Corsini, Direttrice della Sociétè des Réalisateur de Films – SRF, fra le opere prime insieme alle altre della Selezione Ufficiale ( due Fuori Concorso e 7 delle pellicole di Un Certain Regard), 7 della Semaine della Critique e delle 6 di Quinziane per un totale di 22 opere prime selezionate nel 2016. Il minor numero rispetto al 2016 è dovuto alla scelta di tornare ai vecchi splendori del cinema di cineasti per  così dire e nel pieno della maturità come Loach. Invece è stato promosso il geniale Dolan vincitore di due Festival fa con lo strepitoso Mommy. Da lui ci aspettiamo molto.
A questo punto non resta che attendere dal cosiddetto ombelico del mondo del cinema il verdetto della prestigiosa Giuria presieduta da George Miller, mentre ai nostri cineasti di ieri e di domani diciamo in bocca al lupo!