La Giuria del Concorso ha scombussolato i pronostici più
accreditati dai giornalisti e critici, promuovendo il Cinema Latino Americano.
Il Leone d’Oro è andato al Venezuelano Lorenzo VIGAS con Desde allá, storia intima di Armando ed ambientata a Caracas; ma si
sa le storie sulle diversità di genere sono sempre gettonate tra il pubblico e
le giurie. Il Leone d’Argento è andato all’altro film Latino Americano El Clan dell’Argentino Pablo TRAPERO,
da una storia vera di ambiguità e ipocrisia sul crimine nell’Argentina degli
anni ‘80. Il Gran Premio della Giuria è andato ad un film largamente gettonato
dalla critica e dal pubblico. Anomalisa
di produzione indipendente degli Statunitensi Charlie KAUFMAN e Duke JOHNSON. E’
un film d’animazione alla scoperta di se stessi posizionato al 4° posto della
classifica dalla critica. A Valeria
Golino la Coppa Volpi con la strepitosa interpretazione di Anna la
protagonista del film Per Amor Vostro
di Giuseppe Gaudino. Lo avevamo detto che in questa storia di disabilità e di
camorra, con risvolti inattesi, la Valeria Golino ci avrebbe stupito. Il Turco Emin
ALPER con Abluka (Follia), film
graffiante sulla società turca, ha ottenuto il Premio Speciale della Giuria,
sebbene la critica lo avesse posizionato in basso ai due terzi della classifica.
In realtà è stato il miglior film visto alla Mostra per la sua estetica, per il
linguaggio minimalista utilizzato. Purtroppo ancora non si sa se verrà
distribuito in Italia. In realtà questa Mostra non è stata per nulla
emozionante, se non con i documentari proposti. Nel Concorso spicca il cinese ZHAO
Liang, con Behemoth, doc epocale
sulla Cina di oggi, al quale è andato il il premio collaterale SIGNIS. Questo importante riconoscimento
è stato attribuito all’unanimità dall’organizzazione cattolica per le
comunicazioni al film in concorso più significativo per sensibilità umana e
spirituale con la seguente motivazione: "Per la sua capacità di illuminare
in maniera poetica le conseguenze dell'industrializzazione forzata che
danneggiano in maniere irreparabile al vita umana, soprattutto i poveri. Il
regista con coraggioso e lucido sguardo mette in evidenza la condizione
disagiata dei lavoratori migranti, dell'ambiente e della società tutta. Il film
è una rappresentazione visiva dell'Enciclica di Papa Francesco sull'ambiente e il creato. così
come delle responsabilità dei governi e dei singoli individui nel rispetto
della Terra. Se un film può essere definito una preghiera, allora Behemot
sgorga dalla profondità dell'anima di un artista che parla delle sofferenze di
coloro che sono senza nome". Per dover di cronaca ecco i nomi dei dieci registi dei film più belli visti a Venezia:
. . .ovvero "Scrivere di un Film è il Proseguimento del Piacere di averlo visto"
Descrizione
Anteprime e Recensioni Cinematografiche, tutto quello che c'è da sapere su Festival Internazionali del Cinema e quanto di nuovo succede intorno alla Settima Arte, a cura di Luigi Noera e la gentile collaborazione di Ugo Baistrocchi, Simona Noera e Marina Pavido.
domenica 13 settembre 2015
SPECIALE MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA - I Premi e le valutazioni
Emin ALPER,
Abluka (Frenzy) TURCHIA, film graffiante sulla società turca.
Giuseppe M.
GAUDINO, Per amor vostro ITALIA, storia di disabilità e di camorra, con
risvolti inattesi, con Valeria Golino che ci stupirà.
Aleksandr
SOKUROV, Francofonia FRANCIA, arte e potere nella nuova straordinaria pellicola
del cineasta russo.
Charlie
KAUFMAN, Duke JOHNSON, Anomalisa USA, un film d’animazione alla scoperta di se
stessi.
Amos GITAI,
Rabin, the Last Day ISRAELE, doc sull’assassinio del premier israeliano
laburista Yitzhak Rabin.
Pema TSEDEN, Tharlo TIBET, mondo contadino e mondo moderno in bianco e nero.
martedì 1 settembre 2015
SPECIALE MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA - martedì 1 settembre (DAY -1)

L’esecuzione dal vivo, a cura dell’Orchestra Classica di Alessandria, della
partitura originale inedita de Il
mercante di Venezia, di Angelo Francesco Lavagnino (1909-1987), grande
compositore di colonne sonore cinematografiche e autore delle musiche di molti
dei film “shakespeariani” realizzati da Orson Welles. La partitura,
originariamente scritta per il film incompiuto, è stata appositamente trascritta
dall’unica esecuzione registrata all’epoca, e mai eseguita in pubblico prima
d’ora.

La proiezione della versione lunga, restaurata dal CSC - Cineteca Nazionale di Roma, di Otello (96’). Si tratta della versione italiana del film, con i
dialoghi a cura di Gian Gaspare Napolitano supervisionati dallo stesso Welles,
che doveva essere presentata a Venezia nel settembre 1951, ma che Welles ritirò
all’ultimo momento dal concorso annunciando che la copia non era pronta. Una nuova
versione, più corta ma in inglese, fu presentata al Festival di Cannes nel
maggio 1952, vincendo il Grand Prix. Oggi quella rara versione italiana
finalmente arriva al Lido.
sabato 22 agosto 2015
IL FESTIVAL DI LOCARNO 2015 ASSEGNA IL PARDO D’ORO AL REGISTA SUDCOREANO HONG SANGSOO.

Il Presidente Marco Solari ha chiuso ufficialmente la 68a edizione con
questa dichiarazione: “Festival che consolida con l’edizione 2015 sul piano
qualitativo la sua posizione internazionale e nazionale. Festival che guarda
avanti con umiltà e con fiducia nelle proprie forze ma sa di non potersi
permettere errori. Festival che difende senza compromessi la libertà di scelta,
l'autonomia e l'indipendenza della Direzione artistica e delle giurie, libertà
artistica, vera ragione d'essere della manifestazione locarnese.”
Bisogna dire che l'offerta sia della selezione principale che di quelle
collaterali era così variegata da rendere difficoltosa il lavoro delle giurie.
Ma alla fine la scelta è caduta sui film più emozionanti, sia come storia che
come linguaggio utilizzato e sarebbe bello che venissero distribuiti anche in
Italia. Sicuramente alcuni di questi saranno presentati nella consueta rassegna
romana Locarno e Venezia a Roma che
si terrà subito dopo la Mostra di Venezia.

Oltre al Pardo d'Oro al film Right
Now, Wrong Then del regista HONG Sangsoo la Giuria del Concorso
internazionale ha assegnato il Pardo per la miglior interprete maschile JUNG
JAE-YOUNG; il Premio speciale della Giuria è andata al film TIKKUN di Avishai Sivan, Israele sui
rapporti tra l'Uomo e Dio nella società ebraica.
Pardo per la miglior regia adANDRZEJ ZULAWSKI per COSMOS, Francia/Portogallo, arguto thriller con un pizzico di
erotismo francese mischiato al fosco humor portoghese.
Pardo per la miglior interpretazione femminile a TANAKA SACHIE, KIKUCHI
HAZUKI, MIHARA MAIKO, KAWAMURA RIRA per HAPPY
HOUR di HAMAGUCHI Ryusuke, Giappone,
come molti film giapponesi i rapporti
umani sono rappresentati delicatamente, ma in questo caso c'è una sorpresa.

Il cinese BIAN YE CAN (Kaili
Blues) è una favola d'altri tempi dove il passato, presente e futuro si
mescolano fra loro.

La Giuria del Variety Piazza
Grande Award, composta da alcuni critici della rivista specializzata
americana Variety presenti a Locarno, ha assegnato il premio per ricompensare
il film che meglio sa abbinare qualità artistica e potenziale commerciale, con
l’intento di favorirne la carriera internazionale a l LA BELLE SAISON di Catherine Corsini, Francia, film presentato in
prima mondiale nella sezione Piazza Grande. Negli anni '70 nella società
francese si agita il vento del femminismo. Rapporti tra città e campagna dove
le novità non hanno vita facile.
Nella sezione indipendente Semaine de la critique è stato premiato il film BROTHERS di Wojciech Staroń, Polonia. Storia di due fratelli che
sono riusciti a scappare da un campo di lavori forzati dell’Unione Sovietica,
ma non riescono a liberarsi l’uno dell’altro. Uno è un artista con l’animo da
sognatore, mentre l’altro è un pragmatico scienziato. Il loro è un rapporto
d’amore e odio. Mentre il Premio Zonta Club Locarno per la promozione della
giustizia e dell’etica sociale è andato ad un altro film polacco MÓW MI MARIANNA (CALL ME MARIANNA) di
Karolina Bielawska, storia di diversità e di riscatto di una giovane guardando
al futuro.
Infine l'interessante sessione 2015 di Open Doors, dedicata al cinema proveniente da quattro paesi del
Magreb (Algeria, Libia, Marocco, Tunisia) con lo scopo di mettere in contatto i
registi e produttori finalisti con potenziali partner, al fine di favorire il
sostegno necessario al finanziamento dei progetti. I premi sono stati cosi
suddivisi: Open Doors Production Grant a LE
FORT DES FOUS di Narimane Mari, Algeria e Open Doors Development Grant a ALLER SIMPLE di Nadia Raïs, Tunisia e
a PAGAN MAGIC di Fyzal Boulifa,
Marocco / Francia. Mentre il Premio ICAM (Investing in Culture & Art in the
South Mediterranean), del Programme
Med Culture è andato a SAINT INCONNU
di Alaa Eddine Aljem, Marocco, mentre il Premio ARTE International Open
Doors è andato aTHE COLONEL’S STRAY DOGS di Khalid Shamis, Libia / Sudafrica.
Nell'ambito della sesssione Open Doors è stato assegnato anche il Premio MAD Solutions a un progetto con
un accordo di distribuzione comprendente il finanziamento delle pubbliche relazioni,
marketing, stampa e pubblicità. Al riguardo Alaa Karkouti, Cofondatore,
Managing Partner, Analista di film ha così commentato le scelte della Giuria.
“In ragione del numero di progetti forti nella selezione di Open Doors, abbiamo
deciso di estendere il nostro premio MAD distribution a due progetti. Siamo
convinti che i paesi del Magreb siano ricchi in idee e contenuti, e che questi
necessitino di una diffusione regionale attraverso il mondo arabo.” I progetti
premiati sono L’AMOUR DES HOMMES di
Mehdi Ben Attia, Tunisia / Francia e RUQYA
di Yanis Koussim, Algeria / Francia.
giovedì 6 agosto 2015
DAL 5 AL 15 AGOSTO A LOCARNO UNO SGUARDO SUL CINEMA INTERNAZIONALE PER ASSEGNARE IL PARDO D’ORO.

mercoledì 5 agosto 2015
72ESIMA MOSTRA INTERNAZIONALE D'ARTE CINEMATOGRAFICA DI VENEZIA: LE GIURIE, I PREMI, I FILM. (-28 DAYS)
A rapidi
passi si avvicina l’inaugurazione della 72esima
Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia (2 – 12 settembre),
subito a ridosso del 68° Festival di
Locarno (5 – 15 agosto) ed in sovrapposizione al 40° Festival di Toronto (10 -20 settembre), e cresce la febbre dei
cinefili per scoprire il valore delle pellicole selezionate e le chance di affermazione,
soprattutto dei film italiani. Bisogna dire che il Direttore Artistico Alberto Barbera
ha sapientemente amministrato la nomina dei giurati della Selezione Ufficiale
in Concorso. Per Venezia 72, oltre
al presidente, il regista messicano Alfonso Cuarón, valutano le opere in gara
il regista italiano Francesco Munzi (Anime Nere), lo scrittore, sceneggiatore e
regista francese Emmanuel Carrère, il regista turco Nuri Bilge Ceylan (Il Regno
d’Inverno), il regista polacco Pawel Pawlikowski (IDA), il regista taiwanese
Hou Hsiao-hsien, l’attrice tedesca Diane Kruger, la regista e sceneggiatrice
britannica Lynne Ramsay e l’attrice e regista statunitense Elizabeth Banks.
Quindi oltre al Vecchio Continente e agli USA nella Giuria ci sono anche
rappresentanti dell’Asia e del Messico. Questa composita Giuria Internazionale
assegnerà ai lungometraggi in Concorso il Leone d'Oro per il miglior film; il
Leone d’Argento per la migliore regia; il Gran Premio della Giuria; la Coppa
Volpi per la migliore interpretazione maschile e per la migliore
interpretazione femminile, il Premio Marcello Mastroianni a un giovane attore o
attrice emergenti, il Premio per la migliore sceneggiatura e il Premio Speciale
della Giuria. Non di meno la Giuria
Internazionale della selezione Orizzonti
presieduta dal regista statunitense Jonathan Demme sembra equilibrata, ed è
composta dall’attrice italiana Anita Caprioli, dalla regista e sceneggiatrice
francese Alix Delaporte, dall’attrice spagnola Paz Vega e dal regista di Hong
Kong Fruit Chan. La Giuria assegnerà - senza possibilità di ex-aequo – il Premio
Orizzonti per il miglior film, il Premio Orizzonti per la migliore regia, il Premio
Speciale della Giuria Orizzonti, il Premio Orizzonti per la miglior
interpretazione maschile o femminile, il Premio Orizzonti per il miglior
cortometraggio ed infine il Venice Short Film Nomination for the European Film
Awards 2015. Il Premio Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis” ”- Leone del
Futuro sarà assegnato dalla Giuria internazionale presieduta dal regista
italiano Saverio Costanzo (Hungry Hearts), film che ha ottenuto l’anno scorso a
Venezia due Coppe Volpi per la migliore interpretazione femminile e per quella
maschile. La Giuria, oltre al presidente Saverio Costanzo, è composta dal
produttore di Hong Kong Roger Garcia, dalla critica e storica del cinema
francese Natacha Laurent, dal regista statunitense Charles Burnett e dalla
giornalista messicana Daniela Michel. Uno sguardo alle 21 pellicole della
selezione ufficiale Venezia 72 mostra
che il cinema di oggi affronta le vicende attuali del mondo, ma anche i
sentimenti dell’essere umano. Per ognuno di esse sinteticamente riportiamo la
caratteristica che le distingue. I temi sono tra i più vari, attuali ed
emozionanti come riesce solo al grande Cinema. Difficile quindi fare un
pronostico. Però i nostri quattro cineasti spaziano tra temi e linguaggi così
diversi e confidiamo in loro, sebbene gli altri cineasti siano egualmente
competitivi. Sono 16 i partecipanti per la prima volta a Venezia: Emin Alper,
Laurie Anderson, Sue Brooks, Drake Doremus, Atom Egoyan, Cary Fukunaga, Luca
Guadagnino, Oliver Hermanus, Tom Hooper, Charlie Kaufman & Duke Johnson,
Piero Messina, Pablo Trapero, Lorenzo Vigas, Christian Vincent, Zhao Liang. Sono
6 i grandi ritorni: Marco Bellocchio, Rodrigo Plá, Jerzy Skolimowski, Aleksandr
Sokurov, Tsai Ming-liang, Frederick Wiseman. In ordine i film:
Emin ALPER,
Abluka (Frenzy) TURCHIA, film graffiante sulla società turca.
Laurie
ANDERSON, Heart of a Dog USA, riflessioni sul senso della vita.
Marco
BELLOCCHIO, Sangue del mio sangue ITALIA, spunti di riflessione tra un passato
lontano ed il presente.
Sue BROOKS,
Looking for Grace AUSTRALIA, dramma generazionale.
Drake
DOREMUS, Equals USA, possibile futuro dell’umanità.
Atom EGOYAN,
Remember CANADA, per non dimenticare.
Cary
FUKUNAGA, Beasts of No Nation USA, storia vera di un mercenario.
Giuseppe M.
GAUDINO, Per amor vostro ITALIA, storia di disabilità, di camorra con
risvolti inattesi, con Valeria Golino che ci stupirà.
Xavier
GIANNOLI, Marguerite FRANCIA, dramma di una cantante lirica.
Amos GITAI,
Rabin, the Last Day ISRAELE, doc sull’assassinio del premier israeliano laburista
Yitzhak Rabin.
Luca
GUADAGNINO, A Bigger Splash ITALIA, remake di un celebre thriller dal punto di
vista del regista.
Oliver
HERMANUS, The Endless River SUD AFRICA, thriller e non solo.
Tom HOOPER,
The Danish Girl GRAN BRETAGNA, da una storia vera riflessioni sulla diversità.
Charlie
KAUFMAN, Duke JOHNSON, Anomalisa USA, un film d’animazione alla scoperta di se
stessi.
Piero
MESSINA, L’attesa ITALIA, doloroso quadro pirandelliano, e adattamento
nell’opera prima dell’aiuto regista di Sorrentino (recensione).
Jerzy
SKOLIMOWSKI, 11 minut (11 Minutes) POLONIA, thriller mozzafiato in 11 minuti
appunto.
Aleksandr
SOKUROV, Francofonia FRANCIA, arte e potere nella nuova straordinaria pellicola
del cineasta russo.
Pablo
TRAPERO, El Clan ARGENTINA, da una storia vera di ambiguità e ipocrisia sul
crimine nell’Argentina degli anni ‘80.
Lorenzo
VIGAS, Desde allá VENEZUELA, storia intima di un uomo, Armando ed ambientata a
Caracas.
Christian VINCENT,
L’hermine FRANCIA, ovvero amore e passione.
ZHAO Liang,
Behemoth CINA, doc epocale sulla Cina di oggi.
Tra i film
fuori concorso spiccano il documentario EVEREST dell’islandese Baltasar KORMÁKUR
che inaugurerà la Mostra che quindi sarà il vessillo della stessa e
l’attesissimo Black Mass di Scott Cooper interpretato dalla stella del cinema
Johnny Deep, assente dal Lido dal 2007,che farà da forte richiamo per il
pubblico festivaliero. Il film che chiuderà la Mostra il 12 settembre è Lao pao
er (Mr Six) del cinese HU Guan – film tutto da scoprire. Ma anche gli altri film
non sono di meno. L’americano Daniel ALFREDSON presenta il suo ultimo thriller
Go with Me con Anthony Hopkins. Viene presentata anche l’opera postuma e film
cult sugli anni ’90 di Claudio CALIGARI Non essere cattivo, portata a termine
da Valerio Mastrandrea. L’atteso Thomas McCarthy con Spotlight, inchiesta dal
sapore giornalistico sullo scandalo di pedofilia che ha travolto la Chiesa
Cattolica di Boston. Il ritorno inatteso dopo decenni di silenzio del messicano
Arturo Ripstein con La Calle de la Armargura. Ed infine il divertente Martin
Scorsese con il corto The Audition. Poi ci sono i documentari fra i quali
menzioniamo gli italiani Gianluca e Massimiliano De Serio con I ricordi del fiume,
doc sullo smantellamento di una baraccopoli sorta a Torino sulle sponde dello
Stura, oltre a Franco Maresco e Gianfranco Pannone. Il primo con un doc su
Palermo e il secondo con un doc sulle Guardie Svizzere. Per Orizzonti vedremo 19 lungometraggi sulle
nuove tendenze estetiche ed espressive mondiali con due italiani, uno
l’esordiente Alberto Caviglia e l’altro Renato De Maria con un sorprendente
piccolo film. Nella selezione sono presenti i quattro angoli del Mondo:
Merzak
ALLOUACHE, Madame Courage ALGERIA
Joko ANWAN, A Copy of My Mind INDONESIA
Alberto
CAVIGLIA, Pecore in erba ITALIA
Samuel COLLARDEY, Tempête FRANCIA
Brady CORBET, The Childhood of a Leader UK
Renato DE
MARIA, Italian Gangster ITALIA
Vahid JALILVAND, Chaharshanbeh, 19 ordibehesht
(Wednesday, May 9) IRAN
Yaelle KAYAM, Mountain ISRAELE
Tobias LINDHOLM, Krigen (A War) DANIMARCA
Vetri
MAARAN, Visaaranai (Interrogation) INDIA
Jake
MAHAFFY, Free in Deed USA
Gabriel
MASCARO, Boi Neon BRASILE
Dito
MONTIEL, Man Down USA
Hadar MORAG, Lama azavtani (Why Hast Thou Forsaken
Me?) ISRAELE
Rodrigo PLÁ,
Un monstruo de mil cabezas MESSICO (film d’apertura)
Anita ROCHA
DA SILVEIRA, Mate-me por favor BRASILE
Nicolas
SAADA, Taj Mahal FRANCIA
Pema TSEDEN,
Tharlo TIBET
Yorgos ZOIS,
Interruption GRECIA
Insieme ai
lungometraggi, sono stati selezionati per Orizzonti
Corti le seguenti opere:
Sebastián
MURO, 55 pastillas ARGENTINA
Aly
MURITIBA, Marja CALAFANGE, Tarântula BRASILE
Cristina PICCHI, Champ des possibles CANADA
SHEN Jie, Hou (Monkey) CINA
Dubravka TURIĆ, Belladonna CROAZIA
Hiwot ADMASU GETANEH, New Eyes FRANCIA
Giovanni ALOI, E.T.E.R.N.I.T. FRANCIA
Karim BOUKERCHA, Violence en Réunion FRANCIA
Hiwot ADMASU GETANEH, New Eyes GERMANIA
Elnura
OSMONALIEVA, Seide KIRGHIZISTAN
Mariana
ARRIAGA, En defensa propia MESSICO
Ivan SALATIĆ, Dvorišta (Backyards) MONTENEGRO
Julian WAYSER, Oh Gallow Lay USA
David VICTORI, Zero USA
Wichanon SOMUMJARN, Jer gun muer rao jer gun (The
Young Man Who Came from the Chee River) THAILANDIA
A latere
alla Mostra e indipendente dalla stessa si svolgerà la manifestazione Venice Days / Giornate degli Autori promossa da ANAC e 100 Autori con alla guida
della Giuria costituita dai giovani cinefili d’Europa del progetto 28 volte
Cinema, Laurent Cantet, Palma d’Oro a Cannes con La classe, che l’anno scorso
ha vinto proprio il Venice Days Award con
Ritorno all’Avana. I Venice Days comprendono una selezione di film provenienti
da 15 paesi con 8 opere prime, 18 prime mondiali, 8 registe donne e personalità
di spicco della cultura tra cui un maestro del cinema mondiale come Carlos
Saura e il Premio Nobel per la letteratura Orhan Pamuk. In particolare saranno
proiettati:
FILM DI
APERTURA – CONCORSO EL DESCONOCIDO (RETRIBUTION) di Dani de la Torre Spagna,
2015. Quando un thriller diventa il meccanismo perfetto che rivela l’umanità
dei suoi protagonisti.
FILM DI
CHIUSURA - FUORI CONCORSO THE DAUGHTER di Simon Stone Australia, 2015. Una saga
di famiglia che riporta il cinema australiano allo splendore della sua epoca
d’oro
FILM IN CONCORSO
LA MEMORIA
DE L’AGUA (THE MEMORY OF WATER) di Matías Bize Cile, 2015. Il dolore come
detonatore della vita e della speranza.
A PEINE
J'OUVRE LES YEUX (AS I OPEN MY EYES) di Leyla Bouzid Francia/Tunisia/Belgio,
2015. Le radici delle primavere arabe: la rivolta di Farah ha il suono della
musica ribelle.
VIVA LA
SPOSA (LONG LIVE THE BRIDE) di Ascanio Celestini Italia/Francia/Belgio, 2015. Un’Italia senza
speranze, ma non disperata: un poeta e una strampalata compagnia di giro.
KLEZMER di
Piotr Chrzan Polonia, 2015. La Passione dell’ebreo in un’Europa divisa tra
umanità e paura all’ombra del nazismo. Nell’anno della rivelazione ungherese a
Cannes de Il figlio di Saul, un
altro giovane esordiente racconta l’Olocausto con toni inediti.
ARIANNA di
Carlo Italia, 2015. La scoperta del corpo, la consapevolezza della diversità,
la perdita dell’innocenza, la coscienza di sé.
LA PRIMA
LUCE (FIRST LIGHT) di Vincenzo Marra Italia/Cile, 2015. Un bambino conteso, due
solitudini, due continenti, due vite.
ISLAND CITY
di Ruchika Oberoi India, 2015. Tre storie per raccontare l’India di oggi con
l’acre sapore della commedia.
UNDERGROUND
FRAGRANCE di Pengfei Francia/Cina, 2015. Le memorie dal sottosuolo della Cina
di oggi.
EARLY WINTER
di Michael Rowe Australia/Canada, 2015. La disconnessione dell’amore e
l’incomunicabilità della vita reale.
LOLO di
Julie Delpy, Francia 2015. Commedia francese con l’esplosivo Dany Boon e la
stessa regista.
L’altra manifestazione
autonoma consolidata è la Settimana
Internazionale della Critica di Venezia, giunta alla sua trentesima
edizione. I sette film selezionati concorrono a due premi: “Premio del pubblico
Pietro Barzisa” sponsorizzato dal Circolo del Cinema di Verona e del valore di
5.000 Euro. Inoltre, insieme a tutti gli altri lungometraggi d’esordio presenti
nelle sezioni competitive della Mostra, concorrono al “Leone del Futuro -
Premio Venezia Opera Prima "Luigi De Laurentiis" e a 100.000 USD
messi a disposizione da Filmauro di Aurelio e Luigi De Laurentiis, che saranno
suddivisi in parti uguali tra il regista e il produttore. Inoltre, anche
quest’anno la FEDEORA, l’Associazione dei Critici Cinematografici dell’Europa e
del Mediterraneo, assegnerà due premi collaterali ai film della Settimana della
Critica: uno al miglior film, l’altro a scelta tra migliore sceneggiatura,
migliore fotografia o migliore interpretazione. I film in competizione sono:
Ana Yurdu
(Motherland/Madrepatria) di Senem Tüzen Turchia-Grecia, 2015. Emancipazione e i
fantasmi del passato di una giovane scrittrice.
Banat (Il
viaggio) di Adriano Valerio Italia-Romania-Bulgaria-Macedonia, 2015. Due storie
che si incrociano in un percorso di emigrazione al contrario.
Kalo Pothi
(The BlackHen/La gallina nera) di Min Bahadur Bham Nepal-Francia-Germania,
2015. Deliziosa storia di due bambini sullo sfondo della guerra civile nepalese
degli anni ’90.
Light Years (Anni luce) di Esther May Campbell UK,
2015. Road movie “a
piedi” di tre ragazzi costretti a confrontarsi con le loro distanze dalla vita
adulta.
Montanha
(Montagna) di João Salaviza Portogallo-Francia, 2015. Adolescenza rubata.
The Return
(Il ritorno) di Green Zeng Singapore, 2015. La politica e i fantasmi del
passato di Singapore raccontati con stile raffinato e classico.
Tanna di
Martin Butler e Bentley Dean Australia-Vanuatu, 2015. I due documentaristi si
cimentano con l’eccentrico melò sulle regole tribali dell’omonima isola di
Tanna.
A margine
del Settimana Internazionale della Critica di Venezia verrà presentato fuori concorso
Jia (The Family/Famiglia) di Liu Shumin Australia-Cina, 2015. Maratona autobiografica
di quasi 5 ore su una coppia di anziani genitori che documenta gli attuali
sconvolgimenti della società cinese. Il Film di apertura e Premio Saturnia –
SIC 30 Special Award è Orphans di Peter Mullan UK, 1998 ed il Film di chiusura è
Bagnoli Jungle del nostro Antonio Capuano Italia, 2015. Per i nostalgici infine
la Selezione Venezia Classic con
film restaurati ed in parte scelti da Bernard Tavernier al quale verrà
consegnato il Leone d’Oro alla carriera.
Insieme ai film in competizione per Venezia Classic sono stati scelti anche
alcuni documentari sul Cinema e i suoi Autori. La Giuria di Venezia Classic
formata dagli studenti cinema è presieduta dal regista napoletano Francesco
Patierno. In conclusione non resta che aspettare il 2 settembre per gustare
questa 72esima Mostra di Venezia che come le precedenti stupirà per essere
nello stesso tempo unica nella continuità di direzione artistica di Alberto
Barbera. Come è prassi tuttavia le critiche non mancheranno alle scelte della
Direzione Artistica prima e dei giurati dopo.
lunedì 3 agosto 2015
La recensione: L’ATTESA regia di Piero Messina, Italia 2015, 100′

mercoledì 29 luglio 2015
I NUMERI DELLA 72ESIMA MOSTRA DELL’ARTE CINEMATOGRAFICA DI VENEZIA

A fine Conferenza nell’usuale Q&A il Presidente Baratta
ha preso le distanze rispetto all’inerzia del Comune di Venezia nella gestione
del “Buco” dove doveva essere realizzata la nuova sede della Mostra. La
Biennale ha invece dovuto fare da se rimodernando le strutture storiche con un
offerta di 5000 posti.
Per maggiori info sulla programmazione:
giovedì 9 luglio 2015
L’AFRICA ATTRAVERSO LA LENTE DEL CINEMA.
Inizia oggi e fino a sabato11
luglio alla Casa del Cinema di Roma la prima edizione del ROMAFRICA FILM
FESTIVAL (RAFF), 3 giorni di cinema per offrire uno sguardo su un’Africa sconosciuta
a noi europei, raccontata attraverso film di produzione recente in anteprima in
Italia. Realizzato con la collaborazione del più importante festival
cinematografico africano FESPACO (Festival Panafricain du Cinéma et de la
Télévision de Ouagadougou,) il ROMAFRICA FILM FESTIVAL racconta l'Africa del
cambiamento, attraverso le storie dei suoi stessi protagonisti, mostrando un
continente dinamico, sotto pressioni complesse, in continua evoluzione ma con
enormi potenzialità. La rassegna, che coinvolge ben 21 Paesi, si divide in 4 sezioni.
Nella prima sono compresi 7 lungometraggi e 5 cortometraggi che saranno
proiettati nel corso di tre eventi serali e quattro pomeridiani; la seconda
sezione è dedicata ai documentari e comprende 4 produzioni ancora inedite in
Italia che consentiranno di allargare lo sguardo su altri paesi africani; la terza
sezione della rassegna è composta da 16 videoclip dedicati alla vita dei romani
di origine africana di seconda generazione; infine, la quarta e ultima sezione
comprende 14 opere di video arte realizzate da artisti visivi di paesi
subsahariani. Una tavola rotonda dal titolo “Cinema africano: tra cultura e
industria” sarà l’occasione per gli organizzatori del festival insieme a
registi, produttori e rappresentanti dell’industria cinematografica, di
confrontarsi sul ruolo dell’Africa nell’attuale industria culturale.
La
manifestazione è organizzata da Le Reseau, Ned, Internationalia e Itale20, e ha
come partner l’Assessorato alla Cultura e Turismo del Comune di Roma e
patrocini significativi come il Ministero degli Affari Esteri e della
Cooperazione internazionale, il Ministero dei Beni Culturali e del Turismo,
l'ItalianTrade Agency, Expo 2015 e la Regione Lazio; l'evento è stato inoltre
inserito nel programma dell'Anno Europeo per lo Sviluppo. Main sponsor della
manifestazione è Ethiopian Airlines, compagnia di bandiera dell'Etiopia e
maggiore vettore africano. In dettaglio
il programma della tre giorni di cinema africano:
Giovedì 9
luglio 2015
15:00 Ken
Bugul (Senegal, 62 min, v. o. sott. it.) Regia: Silvia Voser. Sala Deluxe
17:00
Morbayassa (Guinea, 120 min, v. o. sott. it.) Regia: Cheick Fantamady Camara.
Sala Deluxe
19:30 Video
arte (Benin, Camerun, R.d. Congo, Etiopia, Kenya, Nigeria, Sudafrica, Tanzania,
Zimbabwe, 105 min). Sala Deluxe
21:30 Twaaga
(Burkina Faso, 30 min, v. o. sott. it.) Regia: Cédric Ido. Teatro all'aperto
A seguire
L'Atleta (Etiopia, 89 min, v. in it.) Regia: Davey Frankel, Rasselas Lakew. Teatro
all'aperto
Venerdì 10
luglio 2015
15:00 Difret
(Etiopia, 99 min, v. in it.) Regia: Zeresenay Berhane Mehari. Sala Deluxe
15:30 Tavola
rotonda 'Cinema africano: tra cultura e industria'. Sala Kodak
17:00 Maasai
(Kenya, 61 min, v. o.) Regia: Dante Tanikie-Montagnani. Sala Deluxe
18:00 Al
salam alaikum (Italia, 15 min, v. in it.) Regia: Giuseppe Massarelli. Sala
Deluxe
A seguire
Dignity (Mozambico, 45 min, v. o. sott. it.) Regia: Monica Mazzitelli. Sala
Deluxe
19:30 Run
(Costa d'Avorio, 100 min, v. o. sott. it.) Regia: Philippe Lacôte. Sala Deluxe
21:30 Madama
Esther (Madagascar, 16 min, v. o.) Regia: Razanajaona Luck. Teatro all'aperto
A seguire
Cold Harbour (Sudafrica, 76 min, v. o. sott. it.) Regia: Carey McKenzie. Teatro
all'aperto
Sabato 11
luglio 2015
15:00
Videoclip 2G (Italia, 63 min, v. in it.) A cura di Black Italians. Sala Deluxe
A seguire
geNEWration (Italia, 12 min, v. in it.) Regia: Amin Nour, Pietro Tamaro. Sala
Deluxe
A seguire
Babylon Fastfood (Italia, 13 min, v. in it.) Regia: Alessandro Valori. Sala
Deluxe
17:00 Tango
Negro (Angola, 93 min, v. o.) Regia: Dom Pedro. Sala Deluxe
19:30 Fièvres (Marocco, 90 min, v. o. sott. it.) Regia:
Hicham Ayouch. Sala
Deluxe
21:30 El
Canto of Sahara (Algeria, 15 min, v. o.) Regia: Raymond Berou. Teatro
all'aperto
A seguire
Timbuktu (Mauritania, 97 min, v. in it.)Regia:
Abderrahmane Sissako. Teatro all'aperto
☛ Ingresso libero fino ad esaurimento
posti
Per maggiori
informazioni: www.romafricafilmfest.com
mercoledì 8 luglio 2015
DAL 9 AL 12 LUGLIO ALLA 22ESIMA EDIZIONE DI CAPALBIO CINEMA ARRIVANO IL SUNDANCE E LA GENERAZIONE STORYBOOMERS.

Per maggiori
informazioni: www.capalbiocinema.com
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