Questa mattina nell’affollata Sala del Westin Excelsior di
Via Veneto il Presidente della Biennale Baratta e il Direttore Artistico della
Mostra Barbera hanno presentato la 72esima edizione della Mostra dell’Arte
Cinematografica di Venezia che si terrà al Lido dal 2 al 12 settembre. Baratta
prima e Barbera dopo, hanno sottolineato che, nonostante la sfavorevole
situazione congiunturale, La Mostra mantiene il suo prestigio internazionale
collocandosi all’apertura della stagione autunnale festivaliera mondiale grazie
allo spirito che anima gli organizzatori stessi di cambiare ciò che va cambiato
pur restando fedeli a ciò che vi è di buono. In questi tempi di cambiamenti
epocali per il Cinema in termini di fruizione è più che mai necessaria la
funzione della Mostra quale mezzo di avvicinamento all’arte dell’industria
culturale stessa. In questo senso è stato introdotta la categoria debuttanti.
Quest’anno su 21 opere in concorso, 16 sono di registi debuttanti. In questa
ottica Baratta ha parlato di “expanded Eyes” ossia di spirito di indagine e
ricerca della qualità nelle opere selezionate. Ma anche accompagnamento degli
esordienti con la formula riuscita della Biennale College che è al suo quarto
anno. In definitiva per Baratta gli incentivi (ndr: materiali) non bastano, e
vanno affiancati a capacità professionali per far si che le idee innovative
possano realizzarsi tramite la formazione. Barbera dal canto suo ha rivendicato la forte identità della
Mostra rispetto ad altri Festival, senza per questo che la stessa sia “contro”
il Mercato, anzi la selezione ufficiale, che a prima vista può sembrare contraddittoria, si basa
sull’inedito e quindi da una parte il ritorno di grandi registi e dall’altra i
numerosi debuttanti con estrema varietà delle scelte. Questo non significa che
si voglia essere originali a tutti i costi, piuttosto Venezia è una Mostra di
ricerca senza soffermarsi sull’usuale ma andare alla ricerca dell’inedito. I
film selezionati sono 55 con eventualmente un aggiustamento di un paio di
titoli che verranno comunicati nei prossimi giorni. Si conferma la pattuglia di
4 italiani (Bellocchio, Gaudino, Guadagnino e l’esordiente Messina) anticipata
dai media che vuole essere un segnale positivo per il cinema italiano, facendo
attenzione però che lo stato di salute del nostro cinema è attorniato più da
ombre che da luci. Sono stati scelti pure 4 film dell’industria americana tra
cui uno di animazione (Anomalisa di Kaufman), uno attesissimo di Fukunaga e
l’indipendente del regista Doremus. Ma ci sono anche le Nazioni debuttanti mai
state alla Mostra: Venezuela e Sud Africa con Vigas ed Hermanus
rispettivamente. E ci sono pure tanti ritorni tra cui Sokurov con Francofonia,
Trapero con El Clan, un sorprendente Skolimowski con 11 minuti e l’unico cinese
in competizione Liang con un documentario Behemonth. E’ stato sorprendente per
i curatori che la distribuzione di quest’ultimo mostri in anteprima un film
natalizio destinato al grande pubblico cinese sul conflitto tra vecchio e nuovo
in Cina con cifre su spostamenti di intere città paragonabili ad un Paese come
l’Italia. Poi c’è la novità di apertura di uno Spazio Arena rigorosamente
gratuito con la capacità di 250 posti tra sedie e prato dove ogni sera si svolgerà
un incontro seguito da una proiezione per i curiosi del Festival che non sono
accreditati. Una sorta di apertura all’esterno verso i non “addetti ai lavori”
per promuovere la Mostra Cinematografica. Il Direttore artistico, oltre a
ringraziare il Presidente Barbera per la fiducia accordatagli in questi quattro
anni, ha ringraziato i suoi collaboratori – selezionatori grazie ai quali in
solo otto settimane è stato possibile selezionare tra più di 1400 titoli i 55
film presenti. Alla Selezione ufficiale, oltre la selezione Orizzonti che è
molto variegata, ci sono come ogni anno a latere ed autonome le Giornate degli
Autori e la Settimana della Critica arrivata al traguardo dei 30 anni. Le
Giornate degli Autori comprendono una selezione di 20 film provenienti da 15
paesi con 8 opere prime, 18 prime mondiali, 8 registe donne e personalità di
spicco della cultura tra cui un maestro del cinema mondiale come Carlos Saura e
il Premio Nobel per la letteratura Orhan Pamuk.
La Settimana della Critica invece propone sette pellicole in anteprima
mondiale provenienti dai quattro angoli del Mondo.
Turchia-Grecia-Romania-Bulgaria-Macedonia-Nepal-Francia-Germania-Regno
Unito-Portogallo-Singapore-Australia-Vanuatu.
A fine Conferenza nell’usuale Q&A il Presidente Baratta
ha preso le distanze rispetto all’inerzia del Comune di Venezia nella gestione
del “Buco” dove doveva essere realizzata la nuova sede della Mostra. La
Biennale ha invece dovuto fare da se rimodernando le strutture storiche con un
offerta di 5000 posti.
Per maggiori info sulla programmazione:
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