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Anteprime e Recensioni Cinematografiche, tutto quello che c'è da sapere su Festival Internazionali del Cinema e quanto di nuovo succede intorno alla Settima Arte, a cura di Luigi Noera e la gentile collaborazione di Ugo Baistrocchi, Simona Noera e Marina Pavido.



sabato 13 febbraio 2016

Speciale BERLINALE – 12 febbraio (DAY 2)


 Da Berlino - (foto per gentile concessione della Berlinale) All’indomani dell’inaugurazione con il film Hail, Caesar! di Joel and Ethan Coen (USA / UK) – Fuori concorso WP – Film d’apertura possiamo dire che ancora la Kermesse deve carburare. A tal proposito i fratelli Coen hanno fatto ridere di cuore il pubblico berlinese, di buon auspicio per l’avvio di questa edizione della berlinale, ma anche in maniera indipendente ridimensionato l’aureola di fama degli Studios negli anni ’50. Anche lì aleggiava lo spettro della cospirazione dei comunisti infiltrati negli States. Eppure tra il pubblico e gli addetti ai lavori qualcuno ha storto il naso.

Il secondo giorno sono presentati tre film in prima mondiale dai quali ci si aspettava di più. Di Boris sans Béatrice (Boris without Béatrice) di Denis Côté (Canada) WP – si può dire che l’autore fantastica ma smarrisce lo spettatore. Quanto a Inhebbek Hedi (Hedi) di Mohamed Ben Attia (Tunisia / B / F) WP – Opera Prima, soffre nella sceneggiatura ondeggiante. Peccato perché il tema affrontato sulla società Tunisina è interessante. Quanto a Midnight Special di Jeff Nichols (USA) WP, tutti si aspettavano di più.
Panorama 2016
Dei 50 lungometraggi di cui 32 di genere e 18 doc, dopo l’inaugurazione con il film in prima mondiale coprodotto
Já, Olga Hepnarová (I, Olga Hepnarová) di Tomáš Weinreb, Petr Kazda –CZ / PL / SK / F WP
Nella seconda giornata vengono proiettati 14 lungometraggi dei quali 4 doc:
1.   Auf Einmal (All of a Sudden) di Aslı Özge – Germania / NL / F WP
2.   El rey del once (The Tenth Man) di Daniel Burman – Argentina WP. Questo film è molto discusso e ve ne parleremo nei prossimi giorni.
3.   Goat di Andrew Neel – USA
4.   Jonathan di Piotr J. Lewandowski – Germania WP – Opera Prima
5.   Jug-yeo-ju-neun Yeo-ja (The Bacchus Lady) di E J-yong – Corea WP
6.   Mãe só há uma (Don’t Call me Son) di Anna Muylaert – Brazil WP
7.   Starve Your Dog di Hicham Lasri – Marocco
8.   Sufat Chol (Sand Storm) di Elite Zexer – Israel
9.   The Ones Below di David Farr – UK Opera Prima
10.        War on Everyone di John Michael McDonagh – UK WP
Panorama Dokumente
1.   Curumim di Marcos Prado – Brasile WP
2.   Europe, She Loves di Jan Gassmann - CH / Germania WP
3.   Kiki di Sara Jordenö – Svezia / USA
4.   Uncle Howard di Aaron Brookner – UK / USA (Talents)1.   di cui vi parleremo tra qualche giorno nell’apposito spazio dedicat0 appunto ai Talents.
Forum 2016
Anche in questa  sezione dei complessivi 44 film del suo programma principale, di cui 34 prime mondiali quelli presentati in questa prima giornata sono 12 pellicole:
1.   Baden Baden di Rachel Lang, B / F
2.   Barakah yoqabil Barakah (Barakah Meets Barakah) di Mahmoud Sabbagh, Arabia Saudita - WP
3.   Elixir di Daniil Zinchenko, Russia
4.   Fei cui zhi cheng (City of Jade) di Midi Z, Taiwan / Myanmar - WP
5.   Le Fils de Joseph (The Son of Joseph) di Eugène Green, F / B - WP
6.   Hee di Kaori Momoi, JAP - WP
7.   Homo sapiens di Nikolaus Geyrhalter, Austria - WP
8.   Makhdoumin (A Maid for Each) di Maher Abi Samra, Libano / F/ Norvegia - WP
9.   Manazil bela abwab (Houses without Doors) di Avo Kaprealian, Syria / Lebanon - WP
10.        Posto avançado do progresso (An Outpost of Progress) di Hugo Vieira da Silva, Portogallo - WP
11.        Short Stay di Ted Fendt, USA - WP
12.        Triviṣa di Frank Hui, Vicky Wong, Jevons Au, Hong Kong, Cina - WP
Ovviamente è stato impossibile vederli tutti, ma sia Hee, storia intima di una donna alla ricerca di se stessa, tramite la quale l’autore esamina la società giapponese, sia ancor di più in Homo sapiens sono due pellicole piacevoli e stupefacenti e mostrano un lato oscyro dell’essere unmano. L’autore di Homo Sapiens ha girato in tutto il mondo ciò che resta del passaggio dell’essere umano sul pianeta Terra. La forza delle immaggini vale più di qualsiasi commento.  Invece è stato entusiasmante Trivisa di produzione asiatica, storia di mafie e non solo in una regione da un decennio passata sotto la Cina.
Mentre  la sezione dedicata al nuovo cinema tedesco Perspektive Deutsches Kino 2016, il programma dei dodici film selezionati, tra cui otto lungometraggi e quattro film a medio-lungo fiction e documentari, si aprirà con il film di fantascienza Meteorstraße (Meteor Street) di Aline Fischer , 84‘. Le idee ci sono così come la tecnica, purtroppo la regista non è riuscita a liberarsi dai fronzoli di una sceneggiatura indecisa su quale strada percorrere.

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