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Anteprime e Recensioni Cinematografiche, tutto quello che c'è da sapere su Festival Internazionali del Cinema e quanto di nuovo succede intorno alla Settima Arte, a cura di Luigi Noera e la gentile collaborazione di Ugo Baistrocchi, Simona Noera e Marina Pavido.



sabato 6 maggio 2017

Nelle sale italiane dal 4 maggio SASHA E IL POLO NORD lungometraggio d’animazione d'esordio del regista francese Rémy Chayé –la recensione di Marina Pavido

Sasha è una giovane aristocratica russa. Vivace e ribelle, si oppone fin da subito alla sua famiglia, la quale ha già organizzato per lei un matrimonio combinato. La ragazza è da sempre appassionata di viaggi. Passione, questa, che le è stata trasmessa da suo nonno Oloukine, stimato esploratore mai tornato a casa dopo un viaggio al Polo Nord. Sarà volontà di Sasha partire alla volta del Grande Nord sulle tracce di suo nonno.Interessante esordio nel lungometraggio, questo di Rémy Chayé. Dopo essersi fatto notare, infatti, per i suoi precedenti lavori (The secret of Kells, del 2009, e La tela animata, del 2011) ecco dare vita, a quattro anni dalla sua ultima produzione, ad un romanzo di formazione sincero ed appassionante, con personaggi ben scritti - Sasha in primis, così come suo nonno ed i suoi compagni di viaggio, ad esempio - e, non per ultima, una realizzazione grafica particolarmente interessante, la quale prevede figure quasi bidimensionali e prive di contorni, ma, allo stesso tempo, curate nei dettagli, analogamente ai fondali che ci mostrano ora gli interni dell'aristocratico palazzo dove vive Sasha, ora il magnetico e sconosciuto Polo Nord.Una storia ambientata in Russia alla fine dell'Ottocento, ma che - proprio per la portata universale dei temi trattati, ossia la scoperta di sé stessi, la crescita, il difficile passaggio all'età adulta, l'amore per la verità e per l'avventura - può essere considerata a tutti gli effetti una storia senza tempo.Ed ecco che un altro nome si affaccia sul panorama dell'animazione in Francia, la quale, a sua volta, grazie ad una particolare ricerca del nuovo e grazie soprattutto ad autori come Alain Gagnol, Jean-Loup Felicioli e Jean-François Laguionie (giusto per citarne solo alcuni) si conferma come uno dei paesi europei maggiormente interessanti nell'ambito del cinema d'animazione.

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