Sasha è una
giovane aristocratica russa. Vivace e ribelle, si oppone fin da subito alla sua
famiglia, la quale ha già organizzato per lei un matrimonio combinato. La
ragazza è da sempre appassionata di viaggi. Passione, questa, che le è stata
trasmessa da suo nonno Oloukine, stimato esploratore mai tornato a casa dopo un
viaggio al Polo Nord. Sarà volontà di Sasha partire alla volta del Grande Nord
sulle tracce di suo nonno.Interessante
esordio nel lungometraggio, questo di Rémy Chayé. Dopo essersi fatto notare, infatti,
per i suoi precedenti lavori (The secret of Kells, del 2009, e La tela animata,
del 2011) ecco dare vita, a quattro anni dalla sua ultima produzione, ad un
romanzo di formazione sincero ed appassionante, con personaggi ben scritti -
Sasha in primis, così come suo nonno ed i suoi compagni di viaggio, ad esempio
- e, non per ultima, una realizzazione grafica particolarmente interessante, la
quale prevede figure quasi bidimensionali e prive di contorni, ma, allo stesso
tempo, curate nei dettagli, analogamente ai fondali che ci mostrano ora gli
interni dell'aristocratico palazzo dove vive Sasha, ora il magnetico e
sconosciuto Polo Nord.Una storia
ambientata in Russia alla fine dell'Ottocento, ma che - proprio per la portata
universale dei temi trattati, ossia la scoperta di sé stessi, la crescita, il
difficile passaggio all'età adulta, l'amore per la verità e per l'avventura -
può essere considerata a tutti gli effetti una storia senza tempo.Ed ecco che un
altro nome si affaccia sul panorama dell'animazione in Francia, la quale, a sua
volta, grazie ad una particolare ricerca del nuovo e grazie soprattutto ad
autori come Alain Gagnol, Jean-Loup Felicioli e Jean-François Laguionie (giusto
per citarne solo alcuni) si conferma come uno dei paesi europei maggiormente
interessanti nell'ambito del cinema d'animazione.
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