Descrizione

Anteprime e Recensioni Cinematografiche, tutto quello che c'è da sapere su Festival Internazionali del Cinema e quanto di nuovo succede intorno alla Settima Arte, a cura di Luigi Noera e la gentile collaborazione di Ugo Baistrocchi, Simona Noera e Marina Pavido.



venerdì 3 aprile 2015

I film in sala ad aprile


Lettere di uno sconosciuto di Zhang Yimou, Cina 2014, 111’


La collaudata coppia formata dal regista Zhang Yimou e dall’attrice Gong Li ci consegna una delicata e intima storia ambientata nella Cina della Rivoluzione Culturale. La Cina di oggi è ben diversa da quella di Mao. E’ un paese che grazie alla globalizzazione è aperto al mercato, tant’è che la coraggiosa denuncia del cineasta sulle storture della dittatura del proletariato ormai non scandalizza più in patria. La bellezza del film risiede nel minimalismo delle scene nella modesta abitazione dei protagonisti come in una piece teatrale. Dove però i dettagli sono curatissimi. Ma anche la descrizione psicologica dei personaggi è curata nei dettagli. Non ultima la figura della figlia Dan Dan che è il simbolo del nuovo corso della rivoluzione culturale per la quale davanti a tutto c’è il Partito Comunista. Invece i genitori cresciuti a valori diversi, mal si adattano alle scelte della figlia. E’ lo scontro tra il vecchio e il nuovo. E’ il dolore di milioni di cinesi ai quali è stato imposto un modo di vivere diverso dalla loro cultura millenaria. L’annullamento delle emozioni conduce la protagonista FENG a non riconoscere più il suo amato sposo LU in colui che si presenta come tale dopo il lungo tempo passato in una prigione accusato di attività controrivoluzionaria. Però la cultura orientale basata sulla paziente attesa fa il resto con un finale pietrificato nell’attesa da parte di lei. I primi piani sul suo viso mostrano lo smarrimento davanti agli accadimenti della vita con un crescendo della impossibilità di accettare la dolorosa realtà e dalla amnesia da cui è colpita. Il film è stato presentato a Cannes fuori concorso nel 2014 con il titolo Coming Home che sembra più appropriato alla storia. Ancora una volta Zhang Yimou dimostra la sua poliedricità nell’affrontare temi tanto diversi fra loro sul suo paese avvalendosi della statuaria attrice Gong Li che è si conferma icona dell’industria cinematografica cinese. Uno per tutti ricordiamo dello stesso regista con l'interpretazione di Gong Li il film  La città proibita del 2006.

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