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Anteprime e Recensioni Cinematografiche, tutto quello che c'è da sapere su Festival Internazionali del Cinema e quanto di nuovo succede intorno alla Settima Arte, a cura di Luigi Noera e la gentile collaborazione di Ugo Baistrocchi, Simona Noera e Marina Pavido.



martedì 22 dicembre 2015

SPECIALE BERLINALE - Dopo il lancio del Poster 2016, nuove indiscrezioni sui film selezionati per la Berlinale 2016


(Foto pubblicate per gentile
 concessione della Berlinale)


Dopo la notizia che il film di apertura della 66esima Berlinale sarà il nuovo geniale Ave Cesar! del duo dei fratelli Coen e la presentazione dei primi nove film tra selezione in concorso e Berlinale Special, sono stati annunciati adesso i primi film selezionati per le altre sezioni tra le quali Panorama, Perspektive Kino e Generation.
Ricordiamo che tra i primi film della competizione la Giuria presieduta da Meryl Streep dovrà scegliere Boris sans Béatrice del canadese Denis Côté, Genius dell’inglese Grandage, Jeder für sich stirbt Allein (Alone in Berlin) di Vincent Perez, mentre per Special Midnight USA di Jeff Nochols e Zero Days un doc di Alex Gibney, insieme  altri tre doc per Berlinale Special. Ma veniamo alle novità.
L'European Film Market – EFM 2016 fa il tutto esaurito. Ecco la nuova offerta.
L’EFM è il primo mercato dell’anno nuovo e si svolge in contemporanea con la 66esima Berlinale dall’11 al 21 febbraio negli spazi espositivi del Martin-Gropius-Bau e presso l’Hotel Marriot nel cuore del Festival. Ci si aspetta la presenza di circa 8.000 tra produttori, espositori, venditori ed acquirenti del mercato cinematografico. Come gli altri anni le iniziative sono varie a partire dallo sguardo al fenomeno delle Serie TV con i Drama Series Days, lo sguardo all’Oriente con EFM Asia, l’attenzione a nuove produzioni con EFM Startups ed infine all’EFM Producers Hub. Inoltre verranno presentati i migliori lungometraggi sia di genere che documentari della cinematografia tedesca del 2015 che concorrono ai vari Awards tedeschi come ad esempio al premio Lola. Maggiori info sull’EFM disponibili all’indirizzo: www.ef-berlinale.de .
Per la selezione Panorama che comprenderà 32 film di genere e 18 doc ci aspetta una edizione all’insegna delle diversità e della sorpresa.
Già un terzo dei film selezionati con sette prime mondiali e due opere prime tra cui spiccano per numero tre registi inglesi: Remainder di Fast, The Ones Belowe di Farr – al suo debutto e il dissacrante War on Everyone di McDonag. Anche dagli USA due autori con Maggie’s plan della Miller con la Moore  ed il doc Don’t Blink di R. Frank. La Francia con Les Premiers, Les Derniers di Lanners e Théo et Hugo dans la meme Bateau (Paris 05:59) del duo Ducastel e Martineau. Dall’Europa riunita Jà, Olga Hepnarova di Weinreb e Kazda

(CZ,PL,SK,F), S One Strane (On The Other Side) del croato Ogresta e il doc rumeno Hotel Dallas di Livia Ungur e Sherng-Lee Huang. Ma anche tre pellicole da paesi con una frizzante filmografia come Israele con Junction 48 di Udi Aloni e Sufat Chol (Sand Storm) di Elite Zexer e il Marocco con Starve your Dog di HichamLasri. Infine il debutto di un film dal Ghana per la prima volta alla Berlinale: Nakom di Norris e Pittman.
Per la Selezione Prospettive del Cinema Tedesco, alla sua 15esima edizione, il motto di quest’anno è: contro una chiara casualità, rendere visibile l’invisibile.
La selezionatrice Linda Soffker ha ricordato che l’allora neo Direttore del Festival Dietrich Kosslik creò questa selezione per il lancio di nuovi registi esordienti. E’ l’occasione dove i debuttanti possono ottenere il riconoscimento, cosa spesso difficile, per opere che sono alla ricerca di uno stile narrativo diverso. E questo è esattamente ciò che Perspektive rappresenta. Per esempio nella sua opera presentata all’esame di laurea Wer ist Oda June la regista Kamilla 

Pfeffer dell’Accademia Media Arts di Colonia ci introduce alla pittrice tedesca – bulgara Oda Jaune.  Oppure lo spirito di Frida Kahlo che emerge dai 25 minuti di cinema di fantascienza Las cuatro esquinas del circulo (Four Corners of a Circle) di Katarina Stankovic. Ma anche le fantasticherie ed incubi della narrazione di un improbabile luogo magico chiamato Piccardia in LIEBMANN della regista Jules Herrmann che ne è pure la cooproduttrice. Ma anche cercare di capire i motivi di un assassinio come in Agony di David Clay Diaz regista austriaco che studia presso l’Università di Cinema e Televisione di Monaco di Baviera. Ma anche biografie come il doc di 25’ Palasseum – Invisible City di Manuel Inacker della Film University Babelsberg Konrand Wolf, oppure Valentina di Maximilian Feldman della Baden- Württemberg Film Academy.
Per la sezione giovanile Generation sono state già selezionate 13 narrazioni da 13 differenti Paesi dei 5 Continenti. Le rimanenti verranno prescelte entro metà gennaio 2016.
In particolare per Generation 14plus è stata selezionata dalla Rep. Ceca la pellicola Ani ve snu! (In Your Dreams) di Oukropec, storia della giovane Laura per la quale la realtà si mischia con i sogni. Dagli antipodi Born to Dance del neozelandese Tammy Davis, storia di un giovane Maori e il film drammatico Girl Asleep dell’australiana Rosemary Myers. Dall’America Latina Las Plantas di Roberto Doveris. La giovane Florencia legge uno stravagante libro sulle piante al fratello che sitrova in stato comatoso . . . Dall’India invece una inaspettata storia d’amore impossibile: Sairat (Wild) di Nagraje Manjule. Anche dalla Repubblica della Cina qualcosa di inatteso e misterioso: What’s in the Darkness di Yichun Wang. Dalla Russia infine una storia di gioventù violenta e idealista: Triapichniy Soyuz (Rag Union) di Mikhail Mestetsky.
Per Generation Kplus le prime sei pellicole provengono dalla Turchia e dall’Europa: ENTE GUT! Fortune Favors the Brave del tedesco Nobert Lechner, Young Wrestlers del turco Mete Gümürhan, Rauf dei turchi Baris Kaya e Soner Caner, Siv Sleeps Astray di Catti Edfeldt e Lena Hanno Cyne (Svezia, Olanda), l’animazione tedesca Ted Sieger’s Molly Monster e infine una favola mongola raccontata con stile documentaristico Zud della polacca Marta Minorowicz.


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