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Anteprime e Recensioni Cinematografiche, tutto quello che c'è da sapere su Festival Internazionali del Cinema e quanto di nuovo succede intorno alla Settima Arte, a cura di Luigi Noera e la gentile collaborazione di Ugo Baistrocchi, Simona Noera e Marina Pavido.



venerdì 8 maggio 2015

Cannes 2015 - la Croisette ombelico del mondo del cinema (DAY -5)


 
 
La Croisette dall'alto (foto pubblicata per gentile concessione del Festival di Cannes)
 

A pochissimi giorni dall’inaugurazione della 68esima edizione del Festival di Cannes, che è il Festival per eccellenza, diamo una panoramica sintetica di questa kermesse attesa tutto l’anno da chi ama la settima arte. Intanto le 133 pellicole selezionate tra lungometraggi e cortometraggi sono un numero notevole. Stiamo parlando della migliore produzione attuale mondiale e di tendenza. A cominciare dalle 19 opere in Concorso e le 16 opere Fuori Concorso. Mentre nelle interessanti sezioni Un Certain Regard, scopritrice di nuovi talenti, sono 19 di cui 4 opere prime. Nell’altrettanta interessante selezione Cinefondation / Cannes Court Metrage presieduta dal mauritiano Abderrahme Sissako (Timbuktu) sono nel complesso 27. Nelle sezioni autonome collaterali Quinzaine de Realisateurs sono 20 i lungometraggi e 11 i corti mentre la Semaine della Critique presenterà 10 lungometraggi e 11 corti. Quest’ultima sezione è arrivata alla sua 54esima edizione. A queste pellicole bisogna aggiungere le 32 opere della sezione Cannes Classics e le 11 pellicole del Cinéma de la Plage. Quest’anno infatti ci sono tante ricorrenze con omaggi ai grandi del cinema del passato cominciando dal Ingrind Berman passando per Orson Welles, i fratelli Lumiere e Manoel De Oliveira recentemente scomparso a 106 anni. Di questi illustri personaggi verranno proiettati doc, film e omaggi. Come sappiamo l’Italia è ben rappresentata in Concorso con i magnifici tre Garrone – Moretti – Sorrentino che dovranno vedersela con gli altrettanti bravi registi francesi J. Audiard, S. Brizé, V. Donzelli e Maiwenn. Ma anche con i cineasti asiatici Hou Hsiao Hsien, Kore-Eda Hirozaku e Jia Zhang-Ke. Quest’ultimo terrà una Master Class nell’ambito della Quinzane 2015e durante la quale gli verrà consegnata la Carrosse d’Or. Nelle varie sezioni sono presenti altri tre italiani. Prima di tutto l’outsider Roberto Minervini con The Other Side nella selezione Un Certain Regard presieduta da Isabella Rossellini. Qui però è presente un altro cineasta asiatico proveniente dalle Filippine Brillante Mendoza che con il suo Taklub potrebbe aspirare alla vittoria, anche se i due registi, entrambi documentaristi, usano linguaggi differenti. Gli altri due registi italiani, selezionati nell’altra sezione autonoma Semaine della Critique, presieduta dalla attrice israeliana Ronit Elkabetz, sono l’italo-americano Jonas Carpignano, vincitore lo scorso anno del Premio Sony Cine Alta Discovery con il corto A Ciambra, che quest’anno presenta il suo primo lungometraggio Mediterranea, storia sul flusso migratorio dall’Africa all’Europa, e Fulvio Risuleo, vincitore nella passata edizione di Cannes con il corto Lievito Madre, che presenterà adesso il suo ultimo corto Varicella. J. Carpignano dovrà tenere testa ai cineasti francesi Wajeman, Garrel, Cogitor e Vadepied, ma soprattutto alle opere prime Coin Locker Girl del regista coreano Han Jun-hee e Dègradé dei registi palestinesi Tarzan & Arab Nasser che affascineranno la giuria con il loro riso amaro. Qualche sorpresa può venire anche dall’esordiente statunitense Trey E. Shults con la sua opera prima KRISHA, storia di disabilità dai risvolti inquietanti, e dal colombiano Cesar Augusto Acevedo con La Tierra y la Sombra, anche qui siamo di fronte ad una storia di emigrazione. A Sabine Azéma, attrice francese, è stato assegnato il compito di presiedere la Giuria che dovrà assegnare la Camera d’Or fra queste opere prime insieme a quelle delle altre della Selezione Ufficiale (Concorso, Fuori Concorso e Un Certain Regard) e del Quinziane per un totale di 26 opere prime selezionate nel 2015. L’anno scorso il premio è andato a Party Girl presentato a Un Certain Regard. Un'altra novità del nuovo corso della direzione del Festival da parte di Pierre Lescure, successore di Gilles Jacob, è la scelta diversa dei film di apertura e di chiusura di Cannes. In particolare domenica 24 maggio dopo la cerimonia di premiazione verrà proiettato il film doc di Luc Jacquet, Premio Oscar 2005 con March of the Penguins, dal sapore ambientalista sul cambiamento climatico dovuto al riscaldamento del Pianeta, Ice and the Sky. Questa scelta non cade a caso in quanto a Dicembre a Parigi si terrà la Conferenza sui cambiamenti Climatici. L’anno scorso sulla Croisette alla cerimonia inaugurale con il film Grace non si parlava d’altro che della querelle con i principi di Monaco. Quest’anno faranno parlare invece l’amore incestuoso raccontato da Valerie Donzelli nel film Marguerite e Julienne e l’amore saffico di Carol, interpretato da Cate Blanchette con la direzione di Todd Haynes. Ma anche Gaspar Noé che torna con Love, film anticonformista sul rapporto amoroso/sessuale a tre, potrebbe vivacizzare la Croisette. Per noi soprattutto i film fuori concorso tanto attesi. Mad Maxi: Fury Road di George Miller che ripropone, a distanza di trent’anni, la saga più scippata dai film di fantascienza in una versione con immagini disturbanti come definito dalla stampa detrattrice. Il salto di qualità dopo 30 anni è notevole. 140’ di durata contro i 94’ di Interceptor, 2700 inquadrature contro le circa 1200 di allora in un ritmo frenetico consumato in una folle corsa di auto postmoderne nel deserto. Ma anche Irrational Man di W. Allen con Joaquine Phoenix ed Emma Stone, e il kolossal francese di animazione Il Piccolo Principe sono molto attesi. Della vecchia guarda di cineasti resta Gus Van Sant con The Sea of Trees, il protagonista d’eccezione è Mattehew McConaughey che assicura un successo scontato. Ampio spazio è stato dato anche ai documentari tra i quali, oltre a quelli della sezione Cannes Classics già citati, citiamo quello sulla compianta cantante di rhythm n’ blues Amy Whinehouse, morta per overdose a soli 27 anni. La storia Amy di Asif Kapadia è molto controversa e ci saranno strascichi giudiziari con la famiglia di Amy. E’ anche interessante la sezione autonoma Quinzaine des Realisateur con 20 pellicole in concorso tra cui spicca la trilogia Les Mille et une Nuits di Miguel Gomes, il doc su Allende di Marcia Tambutti e il fantasioso Takashi Miike, beniamino del Festival di Roma, che presenta Yazuka Apoclypse: The Grat War of the Underworld. Ed infine il controverso cineasta francese Philippe Garrel, da alcuni accusato di scippo della filmografia di Truffaut, che inaugurerà la rassegna autonoma Quinzaine des Realisateur con L’Ombre des femmes. Questa rassegna, oltre ad avere il merito di aver introdotto ogni anno una forma di collaborazione con giovani autori emergenti di un paese diverso (quest’anno è la volta del Cile), organizza in Italia con l’AGIS - ANEC una rassegna sul dopo Cannes presentando i migliori film del Festival. Come gli altri anni nel mese di giugno saranno coinvolti nella manifestazione alcuni cinema di Roma, Milano e Firenze. Infine nell’ambito di Cannes Classics viene curata la proiezione di film cult restaurati in digitale e proiettati nella splendido spazio della Plage Macé ogni sera alle 21:00. Quest’anno al Cinéma de la Plage si potranno rivedere tra gli altri Ran (1985) di Kurosava, Jurassic Park 3D (1993) di Spielberg, Ivan il Terribile (1944-1945) di Eisenstein, The terminator (1984) di Cameron e infine in omaggio al maestro cerimoniere del Festival Lambert Wilson, il film Enragés (Rabid Dogs) interpretato dallo stesso Wilson sotto la direzione Eric Hannezo e remake dell’omonimo film thriller di Mario Bava del 1974 su una banda di criminali a Roma.

A questo punto non resta che attendere dall’ombelico del mondo del cinema il verdetto della prestigiosa Giuria, presieduta dai fratelli Coen, sui nostri cineasti ai quali diciamo in bocca al lupo!

 

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