Descrizione

Anteprime e Recensioni Cinematografiche, tutto quello che c'è da sapere su Festival Internazionali del Cinema e quanto di nuovo succede intorno alla Settima Arte, a cura di Luigi Noera e la gentile collaborazione di Ugo Baistrocchi, Simona Noera e Marina Pavido.



mercoledì 29 luglio 2015

I NUMERI DELLA 72ESIMA MOSTRA DELL’ARTE CINEMATOGRAFICA DI VENEZIA



Questa mattina nell’affollata Sala del Westin Excelsior di Via Veneto il Presidente della Biennale Baratta e il Direttore Artistico della Mostra Barbera hanno presentato la 72esima edizione della Mostra dell’Arte Cinematografica di Venezia che si terrà al Lido dal 2 al 12 settembre. Baratta prima e Barbera dopo, hanno sottolineato che, nonostante la sfavorevole situazione congiunturale, La Mostra mantiene il suo prestigio internazionale collocandosi all’apertura della stagione autunnale festivaliera mondiale grazie allo spirito che anima gli organizzatori stessi di cambiare ciò che va cambiato pur restando fedeli a ciò che vi è di buono. In questi tempi di cambiamenti epocali per il Cinema in termini di fruizione è più che mai necessaria la funzione della Mostra quale mezzo di avvicinamento all’arte dell’industria culturale stessa. In questo senso è stato introdotta la categoria debuttanti. Quest’anno su 21 opere in concorso, 16 sono di registi debuttanti. In questa ottica Baratta ha parlato di “expanded Eyes” ossia di spirito di indagine e ricerca della qualità nelle opere selezionate. Ma anche accompagnamento degli esordienti con la formula riuscita della Biennale College che è al suo quarto anno. In definitiva per Baratta gli incentivi (ndr: materiali) non bastano, e vanno affiancati a capacità professionali per far si che le idee innovative possano realizzarsi tramite la formazione. Barbera dal canto  suo ha rivendicato la forte identità della Mostra rispetto ad altri Festival, senza per questo che la stessa sia “contro” il Mercato, anzi la selezione ufficiale, che a prima vista  può sembrare contraddittoria, si basa sull’inedito e quindi da una parte il ritorno di grandi registi e dall’altra i numerosi debuttanti con estrema varietà delle scelte. Questo non significa che si voglia essere originali a tutti i costi, piuttosto Venezia è una Mostra di ricerca senza soffermarsi sull’usuale ma andare alla ricerca dell’inedito. I film selezionati sono 55 con eventualmente un aggiustamento di un paio di titoli che verranno comunicati nei prossimi giorni. Si conferma la pattuglia di 4 italiani (Bellocchio, Gaudino, Guadagnino e l’esordiente Messina) anticipata dai media che vuole essere un segnale positivo per il cinema italiano, facendo attenzione però che lo stato di salute del nostro cinema è attorniato più da ombre che da luci. Sono stati scelti pure 4 film dell’industria americana tra cui uno di animazione (Anomalisa di Kaufman), uno attesissimo di Fukunaga e l’indipendente del regista Doremus. Ma ci sono anche le Nazioni debuttanti mai state alla Mostra: Venezuela e Sud Africa con Vigas ed Hermanus rispettivamente. E ci sono pure tanti ritorni tra cui Sokurov con Francofonia, Trapero con El Clan, un sorprendente Skolimowski con 11 minuti e l’unico cinese in competizione Liang con un documentario Behemonth. E’ stato sorprendente per i curatori che la distribuzione di quest’ultimo mostri in anteprima un film natalizio destinato al grande pubblico cinese sul conflitto tra vecchio e nuovo in Cina con cifre su spostamenti di intere città paragonabili ad un Paese come l’Italia. Poi c’è la novità di apertura di uno Spazio Arena rigorosamente gratuito con la capacità di 250 posti tra sedie e prato dove ogni sera si svolgerà un incontro seguito da una proiezione per i curiosi del Festival che non sono accreditati. Una sorta di apertura all’esterno verso i non “addetti ai lavori” per promuovere la Mostra Cinematografica. Il Direttore artistico, oltre a ringraziare il Presidente Barbera per la fiducia accordatagli in questi quattro anni, ha ringraziato i suoi collaboratori – selezionatori grazie ai quali in solo otto settimane è stato possibile selezionare tra più di 1400 titoli i 55 film presenti. Alla Selezione ufficiale, oltre la selezione Orizzonti che è molto variegata, ci sono come ogni anno a latere ed autonome le Giornate degli Autori e la Settimana della Critica arrivata al traguardo dei 30 anni. Le Giornate degli Autori comprendono una selezione di 20 film provenienti da 15 paesi con 8 opere prime, 18 prime mondiali, 8 registe donne e personalità di spicco della cultura tra cui un maestro del cinema mondiale come Carlos Saura e il Premio Nobel per la letteratura Orhan Pamuk.  La Settimana della Critica invece propone sette pellicole in anteprima mondiale provenienti dai quattro angoli del Mondo. Turchia-Grecia-Romania-Bulgaria-Macedonia-Nepal-Francia-Germania-Regno Unito-Portogallo-Singapore-Australia-Vanuatu.
A fine Conferenza nell’usuale Q&A il Presidente Baratta ha preso le distanze rispetto all’inerzia del Comune di Venezia nella gestione del “Buco” dove doveva essere realizzata la nuova sede della Mostra. La Biennale ha invece dovuto fare da se rimodernando le strutture storiche con un offerta di 5000 posti.
Per maggiori info sulla programmazione:
 

giovedì 9 luglio 2015

L’AFRICA ATTRAVERSO LA LENTE DEL CINEMA.

Inizia oggi e fino a sabato11 luglio alla Casa del Cinema di Roma la prima edizione del ROMAFRICA FILM FESTIVAL (RAFF), 3 giorni di cinema per offrire uno sguardo su un’Africa sconosciuta a noi europei, raccontata attraverso film di produzione recente in anteprima in Italia. Realizzato con la collaborazione del più importante festival cinematografico africano FESPACO (Festival Panafricain du Cinéma et de la Télévision de Ouagadougou,) il ROMAFRICA FILM FESTIVAL racconta l'Africa del cambiamento, attraverso le storie dei suoi stessi protagonisti, mostrando un continente dinamico, sotto pressioni complesse, in continua evoluzione ma con enormi potenzialità. La rassegna, che coinvolge ben 21 Paesi, si divide in 4 sezioni. Nella prima sono compresi 7 lungometraggi e 5 cortometraggi che saranno proiettati nel corso di tre eventi serali e quattro pomeridiani; la seconda sezione è dedicata ai documentari e comprende 4 produzioni ancora inedite in Italia che consentiranno di allargare lo sguardo su altri paesi africani; la terza sezione della rassegna è composta da 16 videoclip dedicati alla vita dei romani di origine africana di seconda generazione; infine, la quarta e ultima sezione comprende 14 opere di video arte realizzate da artisti visivi di paesi subsahariani. Una tavola rotonda dal titolo “Cinema africano: tra cultura e industria” sarà l’occasione per gli organizzatori del festival insieme a registi, produttori e rappresentanti dell’industria cinematografica, di confrontarsi sul ruolo dell’Africa nell’attuale industria culturale.
La manifestazione è organizzata da Le Reseau, Ned, Internationalia e Itale20, e ha come partner l’Assessorato alla Cultura e Turismo del Comune di Roma e patrocini significativi come il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale, il Ministero dei Beni Culturali e del Turismo, l'ItalianTrade Agency, Expo 2015 e la Regione Lazio; l'evento è stato inoltre inserito nel programma dell'Anno Europeo per lo Sviluppo. Main sponsor della manifestazione è Ethiopian Airlines, compagnia di bandiera dell'Etiopia e maggiore vettore africano. In dettaglio il programma della tre giorni di cinema africano:
Giovedì 9 luglio 2015
15:00 Ken Bugul (Senegal, 62 min, v. o. sott. it.) Regia: Silvia Voser. Sala Deluxe
17:00 Morbayassa (Guinea, 120 min, v. o. sott. it.) Regia: Cheick Fantamady Camara. Sala Deluxe
19:30 Video arte (Benin, Camerun, R.d. Congo, Etiopia, Kenya, Nigeria, Sudafrica, Tanzania, Zimbabwe, 105 min). Sala Deluxe
21:30 Twaaga (Burkina Faso, 30 min, v. o. sott. it.) Regia: Cédric Ido. Teatro all'aperto
A seguire L'Atleta (Etiopia, 89 min, v. in it.) Regia: Davey Frankel, Rasselas Lakew. Teatro all'aperto
Venerdì 10 luglio 2015
15:00 Difret (Etiopia, 99 min, v. in it.) Regia: Zeresenay Berhane Mehari. Sala Deluxe
15:30 Tavola rotonda 'Cinema africano: tra cultura e industria'. Sala Kodak
17:00 Maasai (Kenya, 61 min, v. o.) Regia: Dante Tanikie-Montagnani. Sala Deluxe
18:00 Al salam alaikum (Italia, 15 min, v. in it.) Regia: Giuseppe Massarelli. Sala Deluxe
A seguire Dignity (Mozambico, 45 min, v. o. sott. it.) Regia: Monica Mazzitelli. Sala Deluxe
19:30 Run (Costa d'Avorio, 100 min, v. o. sott. it.) Regia: Philippe Lacôte. Sala Deluxe
21:30 Madama Esther (Madagascar, 16 min, v. o.) Regia: Razanajaona Luck. Teatro all'aperto
A seguire Cold Harbour (Sudafrica, 76 min, v. o. sott. it.) Regia: Carey McKenzie. Teatro all'aperto
Sabato 11 luglio 2015
15:00 Videoclip 2G (Italia, 63 min, v. in it.) A cura di Black Italians. Sala Deluxe
A seguire geNEWration (Italia, 12 min, v. in it.) Regia: Amin Nour, Pietro Tamaro. Sala Deluxe
A seguire Babylon Fastfood (Italia, 13 min, v. in it.) Regia: Alessandro Valori. Sala Deluxe
17:00 Tango Negro (Angola, 93 min, v. o.) Regia: Dom Pedro. Sala Deluxe
19:30 Fièvres (Marocco, 90 min, v. o. sott. it.) Regia: Hicham Ayouch. Sala Deluxe
21:30 El Canto of Sahara (Algeria, 15 min, v. o.) Regia: Raymond Berou. Teatro all'aperto
A seguire Timbuktu (Mauritania, 97 min, v. in  it.)Regia: Abderrahmane Sissako. Teatro all'aperto
Ingresso libero fino ad esaurimento posti
Per maggiori informazioni: www.romafricafilmfest.com

 

mercoledì 8 luglio 2015

DAL 9 AL 12 LUGLIO ALLA 22ESIMA EDIZIONE DI CAPALBIO CINEMA ARRIVANO IL SUNDANCE E LA GENERAZIONE STORYBOOMERS.



Al via domani nella incontaminata location di Capalbio la 22esima edizione del Festival Internazionale del Corto. Tante le novità. Prima di tutto il tema di questa edizione: Storyboomers, neologismo creato ad hoc, Con questa parola Capalbio Cinema - spiega il Direttore Artistico Tommaso Mottola - dà un nome a una generazione che sta per travolgerci con una esplosione di storie e di formati, e che sta rivoluzionando giorno dopo giorno il concetto di cinema in presa diretta. Grazie alla diffusione di sistemi di ripresa e montaggio, milioni di ragazzini digital born ma anche uomini e donne di ogni età si stanno impadronendo del linguaggio del cinema e accumulano ogni giorno negli hard disk miliardi di filmati, immagini, suoni tutti in altissima definizione. Da qui al creare e caricare nella rete un numero incalcolabile di opere, il passo sta diventando sempre più breve. I festival saranno i primi ad essere travolti da racconti in presa diretta, prodotti sino ad oggi tipici della scrittura. Capalbio dedica la sua 22ma edizione a questo Big Bang del cinema prossimo venturo. Benvenuta la generazione Storyboomers! Ma c’è anche la novità assoluta di questa edizione in collaborazione con il Sundance Festival, il primo Italy | Sundance Institute Screenwriters Workshop, ideato sul modello del prestigioso Screenwriter’s Lab, fondato da Robert Redford, e sviluppato in collaborazione con New Cinema Network, hub creativo permanente di Fondazione Cinema per Roma, e Fondazione Sistema Toscana. Il laboratorio avrà come advisors Joan Tewkesbury e Erin Cressida Wilson con la supervisione di Paul Federbush, direttore del Feature Film Program del Sundance. Il Laboratorio darà l’opportunità a otto sceneggiatori/registi indipendenti di sviluppare le proprie competenze sotto la guida dei tutor internazionali. I progetti selezionati sono Red Dust di Marco Amenta (Italia), A Life Beyond Earth di Elisa Fuksas (Italia), Italo Disco di Richard Garcia (Spagna), Digger di Georgis Grigorakis (Grecia), Twin Flower di Laura Luchetti (Italia), 237 Years di Ioana Maria Mischie (Romania), Look Up di Fulvio Risuleo (Italia) e Pill #1618 di Domante Urmonaite (Lituania); i due panel Storyboomers verranno curati da Federico Pontiggia e Laura Delli Colli. La Giuria della selezione ufficiale è formata dallo scrittore Maurizio Maggiani, dal direttore della fotografia Luca Bigazzi, dal regista Lamberto Sanfelice, dal montatore Michal Leszczylowski e dal giornalista Bruno Manfellotto. Mentre la Giuria del Premio World of Maps è composta dal critico cinematografico Johnny Palomba, da Matthew Takata, curatore del Sundance Festival e da Alix Davonneau, addetta all'audiovisivo dell'ambasciata di Francia in Italia. Madrina di Capalbio Cinema 2015 sarà l'attrice Tatiana Luter, volto emergente del cinema Italiano, interprete di Youth di Sorrentino, ma già vista nel Pasolini, di Abel Ferrara, nell'ultimo film diretto da Silvio Muccino, Le leggi del desiderio. Durante le giornate del festival nelle varie location (Anfiteatro del Leccio, Cinema Tirreno, Spiaggia della Dogana, Piazza Magenta) saranno presentati una sessantina di cortometraggi internazionali, suddivisi in numerose sezioni, a partire dal Concorso Internazionale, con un unico corto italiano in competizione, Gas Station, di Alessandro Palazzi: l'Italia vista da chi guadagna pochi spiccioli a una stazione di rifornimento di benzina. Tra le anteprime internazionali, il corto scritto, diretto, montato e interpretato da Clara Aranovich, Primrose, improbabile storia d’amore tra due creature ambientata vicino il lago Kenaiin, in Alaska. Spazio anche ad alcune anteprime italiane come Ave Maria, del palestinese/britannico Basil Khalil: il silenzio della preghiera delle suore di un convento in Cisgiordania interrotto da una famiglia ebrea di coloni che bussa alla loro porta dopo un incidente d’auto. Nella sezione sperimentale Onde Corte, tra le interessanti innovazioni del linguaggio cinematografico saranno presentati i due corti recentemente vincitori del Festival di Cannes, il corto libanese d'animazione Waves'98, di Ely Dagher, la storia di Omar, a Beirut tra il dopoguerra negli anni ‘90 e il senso di decadenza odierno e Varicella, dell’outsider ventiquattrenne Fulvio Risuleo, quest'anno in cinquina finalista ai Corti d’Argento con il suo precedente lavoro, Lievito madre. Quindi, una sezione di corti che rispondono alla domanda del tema principale del festival: Cosa ci aspettiamo dal futuro del cinema e della narrazione?, nella nuova sezione Storyboomers, dove si segnalano, tra gli altri, l'italiano Sexy Shopping, di Adam Selo e Antonio Benedetto, è la storia di Miah, immigrato bengalese, che racconta a sua moglie la vita difficile che conduce in Italia, quindi il corto israeliano True Colours, che racconta il mondo delle ragazze israeliane che creano video tutorial sul trucco. I bambini e i teenagers saranno protagonisti rispettivamente della sezione Junior Kids e Junior Teens. Spazio infine a una sezione Work Safely, di corti sulla sicurezza sul lavoro (Premio Marsh), alla sezione Comedy e quella dedicata ai Diritti Umani, con una selezione di lavori che raccontano vari diritti, da quello del sesso per i disabili all'eutanasia. Tra gli eventi di speciali da segnalare la proiezione del lungometraggio N-Capace, alla presenza della regista, Eleonora Danco, che con la sua opera prima ha vinto il premio Ciak d'Oro Bello & Invisibile. Dopo la morte della madre, in un viaggio tra Terracina e Roma, la protagonista, nello struggimento che la sovrasta, si ferma a parlare con anziani e adolescenti sul senso della vita. Tra gli altri eventi la proiezione di Cloro, di Lamberto Sanfelice, accompagnato da un incontro con tutti gli autori ed il pubblico moderato da Laura Delli Colli e la masterclass storyboomers dedicata al tema della fotografia al tempo delle tecnologie HD ultraleggere, con Luca Bigazzi– pluripremiato direttore della fotografia. Ma anche l'incontro Cinema du reel 2.0 con il critico cinematografico Federico Pontiggia, alla presenza di tutti i registi del concorso e delle sezioni parallele, dei partecipanti al workshop ma anche delle giurie e di moltissimi creativi pubblicitari: partecipano Eleonora Danco e Costanza Quatriglio. In chiusura di festival verrà proiettato Fango e Gloria di Leonardo Tiberi, con Valentina Corti ed Eugenio Franceschini, realizzato in occasione del Centenario della Prima Guerra Mondiale e dei 90 anni dell’archivio Storico Luce, che narra le vicende dei milioni di giovani coinvolti in quel tragico evento, utilizzando come simbolo proprio colui che sarà prescelto per rappresentare l’enorme schiera dei caduti anonimi: il Milite Ignoto. Il film ha vinto il Premio speciale Nastri d’Argento Docufilm e Storia 2015.
Per maggiori informazioni:  www.capalbiocinema.com

martedì 7 luglio 2015

NATASSJA KINSKI SARA’ L’ICONA DEL MANIFESTO DELLA MOSTRA DI VENEZIA 2015.



A poche settimane dalla conferenza stampa dalla quale sapremo la selezione dei film della 72 esima Mostra dell’Arte Cinematografica di Venezia, è stato svelato il manifesto ideato e realizzato per il quarto anno da Simone Massi che è dedicato al cinema d’autore, con le immagini di Antoine Doinel / Jean-Pierre Léaud sullo sfondo e in primo piano dell’attrice Nastassja Kinski. Il manifesto si colloca in una linea di continuità sia figurativa che narrativa con i tre precedenti (2012-2014) della nuova direzione artistica di Alberto Barbera. In primo piano, troviamo una figura femminile che rimanda alle fattezze di un’icona del cinema d’autore degli Anni Ottanta, Nastassja Kinski. Questa volta, il film potrebbe essere Paris, Texas di Wim Wenders. Sullo sfondo, il protagonista del manifesto precedente, ispirato invece dall’inquadratura finale de I 400 colpi di François Truffaut e del suo protagonista, Antoine Doinel / Jean-Pierre Léaud. Osservate l’una di seguito all’altra, le quattro immagini generano un effetto di mise en abyme, offrendosi allo sguardo dello spettatore come le tessere di un mini-racconto che ciascuno può liberamente interpretare, lasciandosi guidare dalle suggestioni evocate dai rimandi e dalle citazioni cinematografiche.
La 72. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, diretta da Alberto Barbera e organizzata dalla Biennale presieduta da Paolo Baratta, si svolgerà al Lido dal 2 al 12 settembre 2015.
A presiedere la giuria per il 2015 sarà il regista premio Oscar Alfonso Cuarón. Il Leone d’oro alla carriera della 72. Mostra sarà consegnato al regista francese Bertrand Tavernier.
L'identità visiva e l'immagine coordinata della Mostra di Venezia è stata curata anche quest'anno dallo Studio Graph.X di Milano, sulla base dei disegni di Simone Massi. L’autore, premiato col David di Donatello 2012 per il miglior cortometraggio, ha ideato anche la sigla che dal 2012 introduce le proiezioni ufficiali della Mostra di Venezia. La sigla ha una durata di 30 secondi, ottenuti da 300 disegni realizzati a mano che citano Fellini, Anghelopulos, Wenders, Olmi, Tarkovskij, Dovženko, Truffaut. La sigla è stata realizzata con il contributo di Fabrizio Tassi. La musica è stata scritta ed eseguita da Francesca Badalini, mentre il sound design è di Stefano Sasso. Julia Gromskaya ha realizzato le riprese e Lola Capote-Ortiz si è occupata della post-produzione.
 

domenica 5 luglio 2015

La Recensione:The Third Man di Carol Reed , UK 1949, 104’


Della Rassegna Sotto le Stelle dell’Austria in corso a Roma il piatto forte è stato la Vienna di Orson Welles, quella ritratta nell’intramontabile film The Third Man di Carol Reed, all’epoca vincitore a Cannes della Palma d’Oro, sceneggiato da Welles con Graham Greene che ne fece poi un romanzo, con il sottofondo di una chitarra a 18 corde. Il film  adesso restaurato,  trasformò a suo tempo la città austriaca nella capitale del noir. Grazie alle ombre e le inquietudini che inseguono Holly Martin (Joseph Cotten), scrittore americano di romanzetti d’avventura che si ritrova nella Vienna occupata dagli alleati a dover scoprire la verità sulla morte e sulla vita dell’amico Harry Limes (Welles). Salvo doversi arrendere all’evidenza che nulla è come appare. Neanche l’amico di gioventù. Un film reso leggendario da scene memorabili, come il piano sequenza finale del lungo viale alberato dove cammina, sotto lo sguardo di Cotten, la nostra Star Alida Valli nei panni della clandestina cecoslovacca Anna Schimdt; ma anche la caccia all’uomo nelle fogne di Vienna e le scene dei giochi di ombre per la strade di una Vienna post bellica. Il film ha anche battute folgoranti come poche: Un tempo in Italia c’erano i Borgia, coi loro delitti, ma c’era anche il Rinascimento, con le sue meravigliose opere; mentre in settecento anni di pace e democrazia gli svizzeri sono riusciti a inventare l’orologio a cucù. Parola di Orson Welles. A cento anni dalla sua nascita e a trenta dalla morte, è ancora un attore cult come ben pochi. Noi lo vediamo adesso con gli occhi di un Europa unita (?), i nostri padri lo videro con gli occhi di adolescenti sopravvissuti alla guerra.

venerdì 3 luglio 2015

LUX PRIX 2015: 28 Paesi, 24 Lingue, 3 Film.


Al via al Festival di Karlovy Vary il Premio europeo. Le tre pellicole finaliste delle 10 in competizione verranno poi annunciate nella Conferenza stampa di fine luglio dei Venice Days.
La Selezione Ufficiale del Premio LUX 2015 con il sostegno del Parlamento europeo sarà presentato in collaborazione con il 50esimo Karlovy Vary International Film Festival (KVIFF) il prossimo 5 luglio. I 10 film prescelti mettono in risalto la ricchezza e la diversità del cinema europeo e l’ampia gamma di nuovi talenti e la varietà di generi e approcci filmici in ambito europeo. Dei dieci film ne verranno prescelti tre che, sottotitolati in 24 lingue dei 28 paesi dell'Unione Europea, saranno presentati alla platea europea. Le tre pellicole finaliste in competizione verranno annunciate nella Conferenza stampa di fine luglio delle Giornate degli Autori, o Venice Days, selezione indipendente che si svolge in concomitanza della Mostra di Venezia. Infine il vincitore del Premio LUX 2015 sarà assegnato a fine anno a Strasburgo. Il film vincitore sarà reso disponibile per non vedenti e non udenti e promosso dal Parlamento europeo. I 10 film del LUX Film Prize Selezione Ufficiale 2015 saranno resi noti da Pavel Svoboda, Presidente della Commissione per gli Affari Giuridici del Parlamento Europeo, dall'onorevole Bogdan Wenta, membro della Commissione per la Cultura e l'Istruzione del Parlamento Europeo, da Doris Pack, coordinatore del Premio LUX Film e da Karel Och, Direttore Artistico del Karlovy Vary International Film Festival. Per l’occasione verrà annunciato il Film che ha ricevuto il Premio del Pubblico della passata edizione. I 10 film sono stati selezionati su oltre 70 film europei dai 18 membri del comitato di selezione, che comprende produttori, distributori, esercenti, direttori di festival e critici cinematografici di diversi Stati membri. La maggior parte dei film Premio LUX Selezione Ufficiale 2015 verrà proiettato al Festival di Karlovy Vary. Nell’ambito del Festival, il 5 luglio Pavel Svoboda, presidente della commissione per gli affari giuridici del Parlamento europeo, insieme con Bogdan Wenta, membro della commissione per la cultura e l'istruzione del Parlamento europeo, e altri esperti discuteranno le sfide della riforma del copyright e i suoi effetti sulla distribuzione. Il 6 luglio, Bogdan Wenta sarà relatore di una Conferenza sul cinema europeo nell'era digitale ed insieme ad esperti dell'industria cinematografica discuterà il mercato del video-on-demand, le sue opportunità e le minacce alla luce del mercato unico digitale.