Aspettando Capodanno 2015 è tempo di tirare le somme di un anno 2014 all’insegna della deflazione. Nel
campo cinematografico per l’Italia è andata meglio. Innanzitutto per l’Oscar a La Grande Bellezza di Paolo Sorrentino (IT,2013) quale miglior
film straniero (RECENSIONE).
Ma
anche per il Gran Prix della Giuria a Le
Meraviglie di Alice Rohrwacher presentato al Festival di Cannes; sebbene di questo
film ho una mia opinione molto personale, ovviamente sono felice per il
riconoscimento internazionale ottenuto.
E’
stato pure un anno ricco di documentari, fra i quali è doveroso ricordare Le Cose Belle di Agostino Ferrente e Giovanni Piperno, che ha vinto il DOC.IT 2014. Tra i documentari
stranieri sicuramente The Look of Silence di Joshua Oppenheimer, vincitore a Venezia solamente
di un premio collaterale, sebbene parli di ferite ancora aperte a 50 anni dal genocidio di un milione di persone in Indonesia!
Accanto
a questo film vanno menzionati senz’altro il documentario Io sto con la sposa di Antonio
Augugliaro, Gabriele Del Grande, Khaled Soliman Al Nassiry sull’attualissima
tragedia del popolo siriano dimenticata dalle Nazioni civili, insieme a The Salt of the Earth di Wim Wenders e Juliano Ribeiro
Salgado sulla stupenda opera fotografica intorno all’essere umano dell’artista
Salgado padre.
Fin
qui i temi di rilevanza universale etica e sociale.
Tra
i film di Genere il discusso ma bellissimo Interstellar
di Nolan, il toccante Anime Nere di Francesco
Munzi, migliore dei film italiani a Venezia 2014 scelto pure dal
prestigioso Toronto Film Festival, e il thriller da mozzafiato Melbourne del regista esordiente iraniano Nima Javidi, film trascurato da
Venezia. Con la sua bravura Nima Javidi
ha dimostrato che a nulla valgano gli sforzi delle dittature a ingabbiare la
settima arte.
Un
ricordo particolare va poi a Carlo
Mazzacurati, scomparso prematuramente al quale è stato assegnato postumo il
Nastro d'argento, che ci ha lasciato un delicato testamento spirituale con il
suo ultimo film La sedia della
Felicità.
Tra
i David di Donatello ricordiamo, oltre al Premio Oscar La Grande Bellezza e a Il Capitale Umano di Paolo
Virzì, premiati con numerosissimi riconoscimenti in tale
ambito, anche il fantasioso The Grand
Budapest Hotel di Wes Anderson
quale Migliore film straniero e il coraggioso La mafia uccide solo d'estate di PIF quale Migliore regista esordiente.
Lo stesso PIF ha sfondato all'EFA 2014 svoltosi a Riga ottenendo il premio per la migliore commedia.
Tantomeno
non si possono tralasciare lo struggente ed esplosivo Mommy di Xavier Dolan e il delicatissimo PARTY
GIRL di Marie Amachoukeli,
Claire Burger e Samuel Théis, entrambi vincitori a Cannes.
Tra le ultimissime uscite di fine anno citiamo Storie Pazzesche di Damián Szifron, osannato dalla critica a Cannes, e il poetico Torneranno i prati di Ermanno Olmi, nel centenario dell'inizio della Grande Guerra.
A
questo punto Vi chiederete, ma Il
Capitale Umano di Paolo Virzì? Anche in questo caso ho le mie impressioni personali.
Purtroppo i dubbi restano e sono confermati, sia dalla mancata nomination del film di Virzì ai Golden Globe, sia dallo smacco subito all'EFA 2014 per la miglior regia che è stato vinto invece dal bellissimo IDA del polacco Pavel Pawlikowski.
Quest'ultimo ha primeggiato tra i tre finalisti del premio LUX 2014.
Quindi per scaramanzia direi di aspettare La Notte degli Oscar 2015!
Intanto a tutti i lettori un grazie di cuore e un augurio di un SERENO 2015.
Purtroppo i dubbi restano e sono confermati, sia dalla mancata nomination del film di Virzì ai Golden Globe, sia dallo smacco subito all'EFA 2014 per la miglior regia che è stato vinto invece dal bellissimo IDA del polacco Pavel Pawlikowski.
Quest'ultimo ha primeggiato tra i tre finalisti del premio LUX 2014.
Quindi per scaramanzia direi di aspettare La Notte degli Oscar 2015!
Intanto a tutti i lettori un grazie di cuore e un augurio di un SERENO 2015.