Descrizione

Anteprime e Recensioni Cinematografiche, tutto quello che c'è da sapere su Festival Internazionali del Cinema e quanto di nuovo succede intorno alla Settima Arte, a cura di Luigi Noera e la gentile collaborazione di Ugo Baistrocchi, Simona Noera e Marina Pavido.



martedì 26 luglio 2016

Speciale 73esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica: in attesa che il Direttore Artistico Alberto Barbera sveli il programma, ecco le ultime anticipazioni

Tra qualche giorno con la presentazione dei film in concorso ne sapremo di più. Intanto le ultime notizie da Venezia. Iniziamo dalle Giurie.

Il regista francese Robert Guédiguian e l’attore e regista italiano Kim Rossi Stuart  sono state scelti come Presidenti rispettivamente per la sezione Orizzonti e per il Premio Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis” – Leone del Futuro. Mentre Presidente della Giuria del Concorso Venezia 73 – come già annunciato – è il regista Sam Mendes.
Il regista Robert Guédiguian può essere considerato il moderno cantore di
Marsiglia, la città dove è nato e vissuto e dove si svolge anche La ville est tranquille, presentato a Venezia nel 2000. La filmografia di Guédiguian è una sorta di epopea della sua città, con storie ambientate nel microcosmo del quartiere natio, privilegiando vicende di gente comune.
Attore tra i più importanti del cinema italiano, Kim Rossi Stuart è stato più volte
protagonista alla Mostra di Venezia con alcune delle sue più note interpretazioni, tra cui Le chiavi di casa (2004) di Gianni Amelio e Vallanzasca (2010) di Michele Placido. Per Anche libero va bene (2006), esordio dietro la macchina da presa, Rossi Stuart è stato premiato con il David di Donatello e il Nastro d’argento come miglior nuovo regista.
La Giuria internazionale della sezione Orizzonti presieduta da Robert Guédiguian, composta da un massimo di 7 personalità, assegnerà - senza possibilità di ex-aequo - i seguenti riconoscimenti: Premio Orizzonti per il miglior film; Premio Orizzonti per la migliore regia; Premio Speciale della Giuria Orizzonti; Premio Orizzonti per la miglior interpretazione maschile o femminile; Premio Orizzonti per la miglior sceneggiatura; Premio Orizzonti per il miglior cortometraggio.
La Giuria internazionale del Premio Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis” – Leone del Futuro presieduta da Kim Rossi Stuart, composta da un massimo di 5 personalità tra i quali un produttore, assegnerà senza possibilità di ex-aequo un premio di 100.000 dollari messi a disposizione da Filmauro, che saranno suddivisi in parti uguali tra il regista e il produttore, fra tutte le opere prime di lungometraggio presenti nelle diverse sezioni competitive della Mostra (Selezione Ufficiale e Sezioni Autonome e Parallele).
Quest’anno i Leoni d’oro alla carriera sono stati attribuiti all’attore francese Jean-Paul Belmondo e al regista polacco Jerzy Skolimowski. La
decisione è stata presa dal Cda della Biennale di Venezia presieduto da Paolo Baratta, su proposta del Direttore della Mostra del Cinema Alberto Barbera. A partire da quest’anno, il Cda ha deciso l’attribuzione di due Leoni d’Oro alla carriera in ciascuna delle edizioni future della Mostra: il primo assegnato a registi o appartenenti al mondo della realizzazione; il secondo a un attore o un’attrice ovvero a personaggi appartenenti al mondo dell’interpretazione. Anche se non hanno bisogno di presentazione ricordiamo che Jean-Paul Belmondo, icona del cinema francese e internazionale, ha saputo interpretare al meglio l'afflato di modernità tipico della Nouvelle Vague attraverso gli straniati personaggi. Belmondo ha imposto la figura di un antieroe provocatorio e seducente, molto diverso dagli stereotipi hollywoodiani. La sua recitazione estroversa gli ha consentito poi di interpretare alcuni dei migliori gangster del cinema poliziesco francese. “Un volto affascinante, una simpatia irresistibile, una straordinaria versatilità – ha dichiarato il Direttore Alberto Barbera nella motivazione - che gli ha consentito di interpretare di volta in volta ruoli drammatici, avventurosi e persino comici, e che hanno fatto di lui una star universalmente apprezzata, sia dagli autori impegnati che dal cinema di semplice intrattenimento”.
Mentre “Jerzy Skolimowski – parla lo stesso Alberto Barbera nella
motivazione – è tra i cineasti più rappresentativi di quel cinema moderno nato in seno alle nouvelles vague degli anni Sessanta e, insieme con Roman Polanski, il regista che ha maggiormente contribuito al rinnovamento del cinema polacco del periodo”.
Ma c’è dell’altro per la Mostra che dedica al grande regista Luigi Comencini (1916 – 2007) in occasione del centenario della nascita, la serata di Pre-apertura di martedì 30 agosto che si terrà nella Sala Darsena al Lido sarà proiettato, in un restauro digitale a cura di Filmauro e CSC - Cineteca Nazionale di Roma, il capolavoro di Comencini Tutti a casa  premiato all’epoca con due David di Donatello e un Nastro d’argento. Tutti a casa di Luigi Comencini è uno tra i più celebri e riusciti
esempi di ciò che ha reso immortale la commedia all’italiana: l’impasto di comico e drammatico, di vero e grottesco, di coraggio e voglia di sopravvivere. Comencini, con la complicità autobiografica dei due grandi sceneggiatori Age e Scarpelli e con le amare risate provocate da un grandissimo Alberto Sordi, racconta tutto il caos dell’8 settembre 1943, quando con l’armistizio di Badoglio i soldati del re e del duce furono abbandonati a se stessi, tra mille paure. Nel film Alberto Sordi, al telefono sotto il tiro dei tedeschi, chiede ai superiori: “Signor colonnello, sono il tenente Innocenzi, è successa una cosa straordinaria, i tedeschi si sono alleati con gli americani. Cosa dobbiamo fare?”.
Tutti a casa è un film “on the road” lungo l’Italia disastrata e confusa di quel periodo, quando i soldati non ebbero più ordini e ciascuno decise di tornare al suo paese: tutti a casa, appunto. Comencini dichiarò all’epoca: “L’8 settembre la gente fu abbandonata a se stessa, ed era questo che volevo descrivere”.  Il film fu premiato da un grande successo popolare, con oltre un miliardo di lire al box office.
Mentre a presiedere la Giuria di studenti di cinema che – per la quarta
volta – assegnerà i PREMI VENEZIA CLASSICI per il MIGLIOR FILM RESTAURATO e per il MIGLIOR DOCUMENTARIO SUL CINEMA sarà il regista italiano Roberto Andò. Tra i diversi capolavori restaurati di Venezia Classici della 73. Mostra, saranno ad esempio presentati: L’argent di Robert Bresson (1983), La battaglia di Algeri di Gillo Pontecorvo (1966), Il ladro di Parigi di Louis Malle (1965), La leggenda della montagna di King Hu (1979), Un lupo mannaro americano a Londra di John Landis (1981), Manhattan di Woody Allen (1979), Oci Ciornie di Nikita Michalkov (1987), L’uomo dei cinque palloni di Marco Ferreri (1965), Zombi di George A. Romero (1978). Venezia Classici è la sezione che dal 2012 presenta alla Mostra in anteprima mondiale, con crescente successo, una selezione dei migliori restauri di film classici realizzati nel corso dell’ultimo anno da cineteche, istituzioni culturali e produzioni di tutto il mondo. Curata da Alberto Barbera con la collaborazione di Stefano Francia di Celle, Venezia Classici presenta inoltre una selezione di documentari sul cinema e i suoi autori. La Giuria presieduta da Roberto Andò è composta da 26 studenti – indicati dai docenti - dell’ultimo anno dei corsi di cinema delle università italiane, dei DAMS e della veneziana Ca’ Foscari. A completamento della sezione Venezia Classici, verrà presentata una selezione di documentari sul cinema e i suoi autori.
Infine un piacevole sorpresa con le prime due puntate della serie originale The Young Pope, scritta e diretta dal premio Oscar® Paolo Sorrentino e interpretata dal due volte nominato all'Oscar® Jude Law, dal premio Oscar® Diane Keaton, da Silvio Orlando, Scott Shepherd, Cécile de France, Javier Cámara, Ludivine Sagnier, Tony Bertorelli e da James Cromwell, saranno l’evento speciale della Mostra.
Un privilegio – ha dichiarato Alberto Barbera – poter presentare alla Mostra del Cinema, in anteprima mondiale, le prime due puntate dell’attesissima serie televisiva. Un autore che ha il coraggio di rischiare, affrontando da par suo – cioè, senza timori e con lo spirito di sempre: creativo e innovativo – il linguaggio della serialità che rappresenta la nuova frontiera espressiva con la quale molti autori, perlopiù stranieri, hanno già scelto di misurarsi. Il risultato non mancherà di suscitare emozioni sincere e, soprattutto, una grande, tonificante e inesausta sorpresa”.
Paolo Sorrentino ha dichiarato: «È un onore per me tornare a Venezia. Ci sono stato con il mio primo film e ci torno ora con la mia prima serie televisiva. Non credendo alle coincidenze penso piuttosto che, oggi come allora, la Mostra si prenda il rischio di scegliere. Quindici anni fa, lo fece selezionando l’opera prima di un giovane regista, quest’anno ribadendo la sua apertura verso la televisione riconoscendo alle serie il giusto ruolo nell’evoluzione del linguaggio visivo».
Le prime due puntate di The Young Pope saranno proiettate in prima mondiale il 3 settembre nella Sala Grande del Palazzo del Cinema al Lido di Venezia. The Young Pope racconta la storia di Lenny Belardo, alias Pio XIII, il primo Papa americano della storia. Giovane e affascinante, la sua elezione sembrerebbe il risultato di una strategia mediatica semplice ed efficace del collegio cardinalizio. Ma, com’è noto, le apparenze ingannano. Soprattutto nel luogo e tra le persone che hanno scelto il grande mistero di Dio come bussola della loro esistenza. Quel luogo è il Vaticano, quelle persone sono i vertici della Chiesa. E il più misterioso e contraddittorio di tutti si rivela Pio XIII. Scaltro e ingenuo, ironico e pedante, antico e modernissimo, dubbioso e risoluto, addolorato e spietato, Pio XIII prova ad attraversare il lunghissimo fiume della solitudine dell’uomo per trovare un Dio da regalare agli uomini. E a se stesso.
Infine parliamo della identità di questa edizione con il suo manifesto. È
l’immagine di una curiosa situazione di attesa, e insieme un invito alla visione imminente dei film, il manifesto ufficiale della 73ma Mostra del Cinema di Venezia, ideato e realizzato per il quinto anno da Simone Massi. In primo piano, una figura maschile non riconoscibile, che potrebbe essere lo stesso autore, ma anche un qualsiasi spettatore, afferra dall’alto un manifesto/sipario e inizia a svelare ciò che potrebbe essere lo schermo dove verranno proiettati, per undici giorni, i film della Mostra. Viene così evocata la curiosità che alimenta, nel pubblico degli appassionati, l’attesa di ogni proiezione d’autore in un festival cinematografico. Di buon auspicio per la kermesse veneziana.
ULTIMORA!   Definite le tre Giurie internazionali
Le personalità chiamate a fare parte della Giuria del Concorso di Venezia 73, oltre al presidente, il regista Sam Mendes, sono l’artista, cantante, regista e scrittrice statunitense Laurie Anderson, fra le principali e più coraggiose esponenti della scena creativa d’avanguardia in America, l’attrice britannica Gemma Arterton, salita alla ribalta nel 2008 con l’apparizione nel film Quantum of Solace di Marc Forster come Bond Girl, il magistrato, scrittore, drammaturgo e sceneggiatore italiano Giancarlo De Cataldo. Due volte vincitore del David di Donatello per la sceneggiatura di Romanzo Criminale e Noi credevamo (2010) di Mario Martone, l’attrice tedesca Nina Hoss, Orso d’argento migliore attrice alla Berlinale nel 2007 con Yella di Christian Petzold, con il quale ha collaborato nel recente Il segreto del suo volto (2014), l’attrice francese Chiara Mastroianni che nel 2010 ha vinto l’Excellence Award al Festival di Locarno. Ma anche il regista statunitense Joshua Oppenheimer, impostosi all’attenzione mondiale con due documentari nominati all’Oscar, The Act of Killing (2012) e The Look of Silence (2014), quest’ultimo in Concorso a Venezia dove ha ottenuto il Gran Premio della Giuria, il regista venezuelano Lorenzo Vigas, Leone d’oro per il miglior film alla scorsa Mostra di Venezia nel 2015 con l'opera prima Desde allá, primo regista latinoamericano a vincere il premio più importante al Lido, l’attrice, regista e cantante cinese Zhao Wei, che con Dearest (2014) di Peter Chan, fuori concorso a Venezia, è stata premiata come miglior attrice agli Hong Kong Film Awards. Nel 2013 ha debuttato nella regia con So Young, record d’incassi in Cina per una donna esordiente nella regia.
Mentre la Giuria internazionale della sezione Orizzonti, oltre al presidente, il regista francese Robert Guédiguian, è composta dal critico e storico del cinema statunitense Jim Hoberman, a lungo “senior critic” del “Village Voice” di New York, dall’ attrice egiziana Nelly Karim, premiata come migliore attrice al Cairo International Film Festival nel 2004 per My Soulmate di Khaled Youssef, dall’attrice italiana Valentina Lodovini, David di Donatello nel 2010 per Benvenuti al Sud di Luca Miniero, dall’ attrice e regista coreana Moon So-ri che con Oasis (2002) di Lee Chang-dong ha vinto il Premio Marcello Mastroianni per una giovane attrice emergente alla Mostra di Venezia, dal critico e studioso di cinema spagnolo Josè Maria (Chema) Prado, che nel 2015 ha ricevuto il Premio Fénix por la Contribución a la Cultura Cinematográfica de Iberoamérica, dal regista indiano Chaitanya Tamhane,che con Court ha vinto il premio “Luigi De Laurentiis” per l’Opera Prima e il Premio Orizzonti alla 71. Mostra.
La Giuria internazionale del Premio Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis”- Leone del Futuro, oltre al presidente, l’attore e regista italiano Kim Rossi Stuart, è composta dalla  produttrice spagnola Rosa Bosch, già vicedirettore del London Film Festival / National Film Theatre, dall’ attore e regista statunitense Brady Corbet vincitore alla Mostra di Venezia 2015 con The Childhood of a Leader il Leone del Futuro - Premio Opera Prima “Luigi De Laurentiis” e il Premio Orizzonti per la migliore regia, dall’ attrice spagnola Pilar López de Ayala, tra le interpreti iberiche più considerate e amate, grazie al ruolo della regina Giovanna di Castiglia in Giovanna la pazza (2001) di Vicente Aranda vince la Conchiglia d’Argento al Festival di San Sebastian e il Premio Goya. È coautore con Kent Jones del recente documentario Hitchcock Truffaut.
A tutti loro auguriamo buon lavoro!

lunedì 25 luglio 2016

Marzili-Movie 2016 va in "India"!

26/30 luglio Freibad Marzili, Marzilistrasse 29, Berna
"Siamo spinti dall’Amore per il pubblico cinefilo, e così siamo arrivati alla 13 ^ edizione di Marzili – Movie. Andiamo avanti attraverso l'India con film emozionanti e divertenti.
Attendiamo con ansia la vostra visita! Il Team di Marzili-Movie"
Questo è l'invito che ci rivolge Marzili Movie.
Quest'anno giunto alla edizione n. 13, il Marzili Movie ospita la grande India e la cosidetta Bollywood come sempre nella splendida cornice del Parco Marzili di Berna.
Era l'anno 2004 quando iniziò l'avventura con la vicina Francia, seguita nel 2005  dall'Italia e la Svezia nel 2006. Gli anni successivi la rassegna cinematografica si è spostata nel continente emergente sud americano (Brasile) e quindi nel 2008 in Giappone. L'ospite del 2009 è stata la Gran Bretagna. Il 2010 Marzili Movie ha giocato in casa (Svizzera) per trasferirsi l'anno successivo (2011) in Argentina. Il 2012 è stata presentata la filmografia della Polonia, nel 2013 la Cina, l’Australia nel 2014 ed infine lo scorso anno la Spagna.
Ma ecco il programma delle cinque serate:

26/07 OMG Oh my God (commedia 2012) - Kanji Mehta possiede a Mumbai un negozio di articoli religiosi, ma lui non è credente. Un terremoto si abbatte sulla città e distrugge solamente il suo negozio. L’assicurazione però non paga questo tipo di danni. Come in un altro film allora Kanji decide di citare Dio in giudizio! Quasi un doppione del film australiano The Man Who Sued God . . .
27/07 Peepli Live (drammatico 2010) tragedia di un contadino che per risollevare le sorti familiari decide di suicidarsi per far intascare ai parenti la somma di 100.000 rupie stanziate dal Governo in questi casi!
28/07  Salaam Bombay (Drammatico/thriller 1988)
La condizione di tanti bambini indiani costretti a soffrire per sopravvivere. Film datato, ma ancora attuale.
29/07 Taare Zameen Par –Una stella sulla terra (drammatico 2007) La storia di Ishaan un bambino diverso dagli altri. Il suo mondo è colorato e pieno di poca fantasia. Ad  otto anni, percepisce le cose intorno a lui per chi è privo degli occhi. I genitori e gli insegnanti lo considerano ritardato e educable. Fortunatamente arriva un supplente Ram Shankar che fa di tutto per restituirgli la gioia della vita.
30/07 L'amore arriva in treno - quando ti ho incontrato (Bollywood-Romanzo 2007) Aditya ha toccato il fondo. La sua azienda familiare è fallita, il suo amore lo ha lasciato. Ma qualcuno arriva in treno . . .
 
 


Nelle serate del Marzili – Movie verrà anche offerto in abbinamento un programma di specialità culinarie indiane presso lo stand di Way of India (cucina indiana). Tra i pioppi e la "Buber" c'è la possibilità, dal prato o dalla sedia a sdraio per guardare i film. Lo schermo ha sullo sfondo il centro storico di Berna da dove è visibile la Casa federale e la Cattedrale. Inoltre ci sarà l’accompagnamento musicale con il doppio spettacolo Sounds of India:
dal 26 al 28 Bollywood and indian folk songs con Fanny Anderegg (Voc./Harmonium) & Luca Carangelo (Tabla/Perc.), mentre Il 29 ed il 30 Classical indian music con Thomas Niggli (Sitar) & Luca Carangelo (Tabla)
Per maggiori info: www.marzili-movie.ch

sabato 23 luglio 2016

EDITORIALE: ennesimo attentato suicida in Europa. Il modello Israeliano-Palestinese sbarca nel Vecchio Continente?


Gli Europei non sono abituati al susseguirsi di attentati come lo sono in Israele. Purtroppo questo nefasto modello di vita (ossia di convivere con il terrore) ha trovato negli ultimi mesi (diciamo a partire dall’ attentato parigino del 13 novembre 2015) terreno fertile anche in Europa. Non ci eravamo ancora ripresi della strage di Nizza, preoccupati per la deriva antidemocratica turca, che oggi l’ennesimo fatto stragistico ha stravolto la quotidianità di ognuno di noi. Fine settimana ancora una volta macchiato di sangue. Questa volta a Monaco in Germania. E dove colpiranno la prossima volta?
Come sapete mi occupo prevalentemente di cinema, che poi nella solita querelle tra Melies e i fratelli Lumiere si risolve nel dilemma se la realtà supera la fantasia o viceversa.
Ma procediamo con ordine. Qualche anno fa assistetti alla proiezione di un film che raccontava di un suicida palestinese, ovviamente “terrorista”, mandato allo sbaraglio per uccidersi ed uccidere a sua volta. Fatto che in Israele è all’ 
ordine del giorno. Solamente che il poveretto non aveva deciso per libera scelta, bensì perché i terroristi (quelli veri e vigliacchi) avevano rapito i suoi familiari palestinesi e li tenevano in ostaggio. Purtroppo non ricordo il titolo, ma la storia era veramente ben congegnata, e mi viene il sospetto che ci sia un fondo di verità in tutto questo. Una domanda è d’obbligo. Siamo veramente sicuri che questi aspiranti suicidi lo siano fino in fondo? Oppure si tratta di uno stato di necessità? Al riguardo mi viene in mente un altro film spagnolo dove un direttore di banca per salvare la famiglia ostaggio dei banditi svaligia la sua stessa banca. Insomma chiediamoci francamente se ognuno di noi sia disposto a salvare i principi o piuttosto i propri cari.
Di quanto accaduto a Monaco si sa poco, ma il susseguirsi rapido di fatti luttuosi in Europa, l’altrettanto rapido convertirsi all’Islam degli attentatori, come si legge per esempio nei giornali per il tunisino omicida di Nizza, mi fa pensare che bisogna cercare le ragioni anche altrove.
Ovviamente la mente perversa della regia di tali fatti è spinta dall’ odio verso l’Occidente e questo è una altra cosa su cui riflettere. Ma gli esecutori materiali siamo sicuri che siano altrettanto fanatici. Mi pongo la domanda solo ai fini di trovare una soluzione e non per “buonismo”. Oltre a disadattati può trattarsi di ostaggi veri e propri e quindi non per libera scelta.
In Israele si convive con il terrore, ma i giovani continuano ad andare in discoteca. Ed è esattamente quello che avviene adesso in Europa. Allora domandiamoci: ha funzionato in Israele l’alzare muri, occupare territori, sfrattare le popolazioni?
La differenza tra Israele ed Europa è però il fattore di scala. Diciamo numericamente il rapporto tra una Nazione ed un Continente. E le variabili del fenomeno sono quindi più numerose.
Alla base resta la domanda: a chi giova tutto questo? La paura del diverso affascina da sempre e fa presa sul popolo. Ma per cosa?

Lascio al lettore la risposta a questi quesiti. (vedere anche l'altro articolo sui fatti di Parigi)  https://raccontardicinema.blogspot.it/2015/11/una-preghiera-per-la-pace.html
Sempre a proposito di cinema mi viene in mente il premiato film TIMBUKTU di Abderrahmane Sissako, appunto sulla cultura distorta di certo fanatismo che riesce a soggiogare fino alla morte il protagonista, ma non la fantasia dei giovani che giocano a calcetto.

Allora le forze democratiche di questi due mondi, Occidente ed Oriente, dovrebbero insieme diffondere la cultura della Vita, isolando gli estremismi.
Un’ultima riflessione sul viaggio di Papa Francesco in Polonia per la GMG della prossima settimana. Leggendo vari articoli sull’ argomento mi sono posto la domanda: ma la Polonia è pronta a rendere innocua la minaccia dei terroristi, anche per quelli così come li ho descritti? E a questo punto sono stato assalito dalla paura. Noi però non possiamo fare altro che pregare per il Santo Padre e per chi è preposto alla Sua sicurezza.
NDR: mi è sembrato appropriato utilizzare il logo della Mezza Luna Rossa e la Croce Rossa unite come simbolo di una umanità riconciliata.

venerdì 22 luglio 2016

GUERRE&PACE FILMFEST 14a edizione 25 - 31 luglio FORTE SANGALLO a NETTUNO

Lungometraggi, documentari e presentazioni di libri a ingresso gratuito. Tema della quattordicesima edizione: “Esodi di guerra”
Si tiene a Nettuno dal 25 al 31 luglio 2016– a ingresso gratuito fino a esaurimento posti - presso il complesso architettonico di Forte Sangallo, la quattrordicesima edizione del Guerre&Pace Filmfest, vetrina unica dedicata al cinema di guerra e di pace, organizzata dall’Associazione Seven, con la direzione artistica di Stefania Bianchi. Una settimana con proiezioni di lungometraggi, documentari, ma anche mostre, libri - in collaborazione con le principali case editrici. Il tema di questa edizione è: “Esodi di guerra”, per raccontare storie di uomini e donne in fuga da esistenze difficili e in cerca di un futuro migliore, ma anche storie di convivenze e integrazione tra le diverse etnie. Un aspetto fondamentale rispetto a guerre e conflitti, oggi è quello che riguarda la gran massa di persone che fuggono da situazioni difficili per riversarsi sull’Europa. Dove non è facile distinguere tra profughi, rifugiati e migranti. Solo dal 2011, sessanta milioni di persone hanno dovuto fuggire dalla guerra e dalla violenza. Il 2015 è stato un anno in cui le tematiche delle migrazioni hanno conquistato la ribalta mediatica per effetto dell’afflusso di persone in fuga da Libia, Siria, Corno d’Africa e da molti altri Paesi in crisi. Il programma della 7 giorni di festival si apre lunedì 25 luglio alle 20:30 con i saluti al pubblico. Alle ore 21:15 la prima proiezione, della sezione documentari - organizzata in collaborazione con Istituto Luce Cinecittà – con il premiatissimo Fuocoammare di Gianfranco Rosi, vincitore dell'Orso d'oro
per il miglior film alla Berlinale di quest'anno, candidato a 4 David di Donatello e vincitore del Nastro d'argento speciale per il Documentario. Martedì 26 luglio alle 19:00 la proiezione del documentario Vacanze di guerra, di Alessandro Rossetto: mentre le truppe hitleriane stanno travolgendo Parigi, sei grandi navi della Marina Militare Italiana lasciano la Libia, dirette ad un porto dell’Adriatico settentrionale. A bordo non ci sono soldati, ma bambini, dodici o tredicimila bambini, tutti i figli tra i quattro e i dodici anni di quei contadini che il regime ha convinto pochi mesi prima a mettere radici sulla “quarta sponda” d’Italia. Alle 20:30 la presentazione del libro Il mio nome è un colore, racconto sul valore dell'essere umano ambientato nella prima metà del secolo scorso a Nettuno, realizzato dall'associazione culturale La Tamerice. Chiude la giornata la proiezione alle ore 21:15 del lungometraggio Dheepan – Una
nuova vita, di Jacques Audiard, vincitore a Cannes 2015. Mercoledì 27 luglio alle 19:00 il documentario Fratelli d'Italia, di Claudio Giovannesi. Alle ore 20:30 la presentazione del libro Le marocchinate, di Stefania Catallo, alla presenza dell'autrice. Quindi, alle ore 21:15, il lungometraggio Welcome, di Philippe Loiret. Giovedì 28 luglio alle ore 19:00 presenta il documentario Profughi a Cinecittà, di Marco Bertozzi. Alle 20:30, alla presenza dell'autore, presentazione del libro Notturno bizantino, di Luigi De Pascalis. Chiude la serata a partire dalle 21:15 la proiezione del lungometraggio Terraferma, di Emanuele Crialese. Venerdì 29 luglio alle 19:00 proiezione del documentario Albania, il Paese di fronte, diretto a quattro
mani da Roland Sejko e Mauro Brescia. Il libro presentato alle 20:30 sarà quindi Lettere al di là del muro, di Stefano Apuzzo, Serena Baldini e Barbara Archetti. Alle 20:30 proiezione del film diretto da Marco Tullio Giordana, Quando sei nato non puoi più nasconderti. Sabato 30 luglio il documentario che apre la giornata è Pasta nera, di Alessandro Piva, alle ore 19:00. Quindi, alle 21:15, il lungometraggio firmato da Ridley Scott, Exodus – Re e Dei. Nell'ultima serata del festival, domenica 31 luglio, saranno proiettati il documentario Dustur, di Marco Santarelli e Il Bel Canto, di Carlo Cotti, omaggio all'Opera realizzato con immagini dell’Archivio Luce da un regista che da anni abita a Nettuno.

Il visual di quest’anno è la foto del fotografo messicano Alfredo Estrella, scattata a Chacamax Community nel Chiapas, in Messico dal titolo “A migrant run for a dream", concessa al festival.
Patrocinato sin dalle sue prime edizioni dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e da questa edizione anche dal Ministero dei Beni e della Attività Culturali e del Turismo e premiato nel 2005 dalla Presidenza della Repubblica per l’alto valore culturale e artistico, GUERRE&PACE FILMFEST è una rassegna unica in Italia a carattere ricorrente e ad ingresso gratuito dedicata al cinema di guerra e di pace. Realizzato con il patrocinio e il contributo di Regione Lazio e Città di Nettuno; con il supporto e la collaborazione di Cinecittà Luce, Comitato Atlantico Italiano, libreria Fahrenheit 451, Pro Loco Nettuno, Trattoria Romolo, Ciprari legnami e prefabbricati srl e con la media partnership di Cinecittà News.
Per maggiori informazioni  www.guerreepacefilmfest.it

martedì 19 luglio 2016

Animavì, festival di cinema d'animazione poetico I^edizione: i Premi Finali

Vince un cortometraggio russo la prima edizione di Animavì, unico festival al mondo dedicato specificatamente all’animazione poetica e d’autore, diretto dal regista Simone Massi. Altri premi a corti dal Canada, USA, Lituania, Cina e Italia.
Si è tenuta a Pergola (Pesaro Urbino) dal 14 al 17 luglio 2016 presso il giardino di Casa Godio, la prima edizione di ANIMAVÌ - Festival Internazionale del Cinema d’animazione poetico, con la direzione artistica di Simone Massi, considerato uno dei più importanti registi di animazione a livello internazionale, vincitore del David di Donatello per Dell'ammazzare il maiale e di due Nastri d'Argento, per Animo resistente e L'attesa del maggio, da anni realizzatore della sigla della Mostra del Cinema di Venezia e del suo manifesto.Presentata da Luca Raffaelli, giornalista, saggista, sceneggiatore e uno dei massimi esperti di fumetti e animazione in Italia, la serata ha visto la presenza del regista russo Aleksandr Petrov, vincitore nel 2000 del Premio Oscar per il Miglior Cortometraggio con Il vecchio e il mare, autore anche della sigla e della locandina del festival, che ha ricevuto il Premio Bronzo Dorato all’Arte Animata.
La prestigiosa giuria di Animavì, composta da Ascanio Celestini (in rappresentanza di cinema e teatro), dal poeta Umberto Piersanti (per la letteratura) e da Aleksandr Petrov ha assegnato, tra le opere provenienti da ogni parte del mondo il Premio Bronzo Dorato per il miglior film d’animazione poetica al corto russo It's raining, di Anna Shepilova, presente alla serata.
Premi Speciali Concorso Internazionale sono stati assegnati a:
Nightingales in December, di Theodore Ushev (Canada);
Feral, di Daniel Sousa (USA);
Ursus, di Reinis Petersons (Lituania)
Premio del Pubblico a: The song for rain, di Yawen Zheng (Cina)
Primo Premio Concorso Scuole a: Sarajevo, di Giacomo Passanisi (Italia)
Menzione Speciale Scuola di Casa Godio a: Le matrici dell'Io, di Francesco Ruggeri (Italia)
 “I miei film” - ha spiegato Petrov, commentando i propri cortometraggi proiettati durante la serata - “sono sull’amore, sulla compassione. E sul rapporto tra l’uomo e la natura, come “Il vecchio e il mare”. Storie dove si può trovare la gratitudine per la vita, nonostante la sua durezza”. “La stessa gratitudine, ha continuato Petrov, presente nelle storie di guerra, di resistenza, di lavoro nelle miniere o nei campi raccontato da alcuni anziani nelle serate di Animavì, festival che ha voluto dare spazio anche alle memorie e alle storie di vita vissuta. Mi hanno colpito in questo festival i racconti delle persone e del loro passato. In queste serate si è creata un’atmosfera molto bella, piena di calore e dedicare una manifestazione alla Poesia è un’idea magnifica, che mi auguro possa crescere ancora”.
Una partecipazione intensa e calorosa, per un festival che è riuscito a dare spazio, oltre ai film d’animazione, alla poesia di Umberto Piersanti, al fascino della madrina, l'attrice e regista Valentina Carnelutti, all’incontro con il regista Emir Kusturica, alle storie di guerra partigiana di Ascanio Celestini e alle memorie di vita vissuta degli anziani raccolte da Filippo Biagianti. “Animavì” si è dimostrato fin da questa prima edizione un festival di livello internazionale, di grande valore artistico e sociale. E il seme gettato in questi giorni promette di crescere in futuro, e di arricchire il panorama dei festival di animazione con una manifestazione sempre più originale, appassionata e ricca di energie creative.
 “Animavì – sottolinea a festival concluso il direttore artistico Simone Massi - è venuto come lo avevo pensato, tutto è filato liscio, merito di un gruppo straordinario capitanato da Mattia Priori, Leone Fadelli e Silvia Carbone. Fondamentale è stata la conduzione di Luca Raffaelli che con la sua grande umanità e intelligenza è stato capace di adattarsi alle diverse situazioni che gli si presentavano sul palco e il risultato è che siamo riusciti a portare in un paesino come Pergola, nomi prestigiosi e pubblico da tutta Italia, rendendo tutti felici. Da oggi lavoriamo per la seconda edizione, che sarà anche migliore”.
Animavì è un evento realizzato grazie all'organizzazione di Mattia Priori, Leone Fadelli, Silvia Carbone e dall'associazione culturale Ars Animae, con il patrocinio di Regione Marche, Ministero della Cultura, Marche Film Commission, Comune di Pergola, SNGCI (Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani) e Accademia del Cinema Italiano.

XVI Edizione Festival Internazionale del Cinema di Frontiera di Marzamemi 25-31 Luglio

La tredicesima edizione della kermesse cinematografica utilizza  ancora una volta la scenografia naturale del centro storico del borgo marinaro pachinese, con la Piazza,  la tonnara e il cortile di Villadorata, accendendo tre schermi cinematografici.
Come sottolinea il regista NELLO CORREALE, ideatore e direttore artistico del festival si tratta di: «…un Cinema di Frontiera inteso non come cinema di periferia o marginale, cascame di un cinema dominante, centripeto; bensì un cinema che si interroga, che guarda all’altro da sé, aperto al nuovo. Un cinema che sia punta avanzata verso l’esterno, avamposto e non retroguardia. Cinema di frontiera inteso nel suo valore simbolico, oltre che geografico nell’accezione più ampia del termine. Frontiere territoriali, culturali, ma anche dell’anima e dei linguaggi; punto d’incontro tra passato, presente e futuro. Frontiera non come limite, confine, ma finestra sull’universo, sugli universi circostanti e opposti. Cinema interculturale che cerca più i caratteri congiungenti tra i popoli che quelli divisori. E’ questo il Cinema di Frontiera… ». E così prosegue «… frontiera, non come territorio ai margini, ma come la parte situata di fronte… Cinema di Frontiera non cinema di periferia, cascame di un cinema dominante, centripeto, che si difende; bensì un cinema che si interroga, che guarda all’altro da sé, aperto al nuovo. Un Cinema che sia punta avanzata verso l’esterno, avamposto e non retroguardia. Cinema di Frontiera inteso nel suo valore simbolico, oltre che geografico nell’accezione più ampia del termine. Frontiere territoriali, culturali, ma anche dell’anima e dei linguaggi; punto d’incontro tra passato, presente e futuro. Frontiera non come limite, confine, ma finestra sull’universo, sugli universi circostanti e opposti. Cinema interculturale che cerca i caratteri congiungenti tra i popoli più che quelli divisori. È questo il Cinema di Frontiera…“
La siciliana Miriam Leone, reduce dal successo a Cannes con il film ‘Fai bei
sogni’ di Bellocchio, con la sua bellezza e con il suo talento, incanterà il pubblico della sala cinematografica all’aperto più a Sud d’Europa. Miriam debutta come attrice sul grande schermo con il film “Genitori & figli – Agitare bene prima dell’uso”, di Giovanni Veronesi. In seguito prende parte come protagonista femminile alla serie tv “1992”, accanto a Stefano Accorsi, protagonista e ideatore della serie. Ultimamente riscuote grande successo di critica per ‘Non uccidere’ (Raitre)nei panni della protagonista della serie Valeria Ferro. A marzo di quest’anno la ritroviamo con Fabio Volo nel film ‘Un Paese quasi perfetto’ di Massimo Gaudioso. Miriam Leone, sul palcoscenico della XVI edizione del Festival Internazionale del Cinema di Frontiera, accompagnerà le proiezioni delle pellicole in concorso nella manifestazione, diretta dal regista Nello Correale con la vicedirezione affidata al critico cinematografico, Sebastiano Gesù.
Il presidente della giuria sarà Ivan Giroud, direttore del Festival Internacional  del Nuevo Cine Latino Americano dell’Avana. Il direttore del glorioso festival cubano sarà a Marzamemi anche per presentare il focus sul cinema cubano, inserito nel programma della kermesse cinematografica: 10 film (lunghi e corti), provenienti anche dalla Scuola di cinema di San Antonio de Los Baños fondata, tra gli altri, dallo scrittore Gabriel Garcia Marquez.
Quest’anno il Festival dedicherà infatti un grande spazio al cinema dell’America Latina, volgendo lo sguardo a  un Paese – Cuba - e a un regista cileno - Patricio Guzman - autore, tra gli altri,  della pellicola La memoria dell’acqua sul dramma dei desaparecidos, Orso d’Argento per la migliore sceneggiatura alla Berlinale 2015, che verrà presentato al Festival di Marzamemi. Il fil rouge tra Sicilia e Cuba nelle parole di Nello Correale, ideatore e direttore artistico del Festival  “Sicilia e Cuba due isole continentali. Terre di frontiere geografiche e storiche si confronteranno, tramite il cinema, al Festival Internazionale del Cinema di Frontiera di Marzamemi dove presenteremo anche una ricca panoramica, Sicilia-Sicilie, di film: corti, lunghi, e documentari siciliani  o che evocano la Sicilia accompagnati dagli autori”.
Il riscatto e l’emancipazione dei popoli passa attraverso gli occhi delle giovani donne. Dall’India all’Italia. Questo il filo conduttore dei 6 film in concorso.
La capacità di sognare, nonostante la terribile realtà in cui ci si trova a vivere, è la forza motrice di Sonita, il primo dei sei film in concorso- Documentario di Rokhsareh Ghaem Maghami, film dall’alto valore testimoniale, un racconto di una forza prorompente, Sonita ha anche il merito di portare avanti la riflessione sulla natura del documentario oggi, sui limiti e sull’etica che finora ha sempre bloccato il regista dietro a una linea immaginaria da cui osservare la realtà in maniera imparziale, presupponendo il valore e l’opportunità di un coinvolgimento diretto nel racconto. Il 26 luglio, sarà invece la volta de La sposa bambina, l’esordio al lungometraggio di finzione di Khadija Al Salami, regista e produttrice yemenita, basato sul romanzo autobiografico di Nojoud Ali – I am Nujood, age 10 and divorced – scritto insieme con la giornalista Delphine Minouisato. Il terzo film in concorso, Tra la Terra e il cielo (mercoledì 27 luglio), ci porta invece sulle rive del Gange dove, tra i mutamenti della contemporaneità e le richieste della tradizione, si incrociano e si mescolano le vite di vari personaggi con le loro storie di amore, libertà, emancipazione. Film d’esordio di Neeraj Ghaywan. Con The Eichmann Show di P. Andrew Williams (giovedì 28 luglio) ci spostiamo nel 1961, l’anno in cui il criminale nazista Adolf Eichmann venne processato per crimini contro l’umanità. Il concorso prosegue con Appena apro gli occhi di Lejla Bouzid, regista trentenne al suo primo lungometraggio di finzione. La storia è ambientata a Tunisi, nell’estate 2010, pochi mesi prima della Rivoluzione. L’ultimo film in concorso lascia spazio all’Italia: Fiore di Claudio Giovannesi che ci narra della purezza di un sentimento che si eleva a speranza di poter cambiare il corso di un’esistenza che pare già segnata.
«Si tratta di una selezione di film – commenta Nello Correale, ideatore e direttore artistico del Festival Internazionale del Cinema di Frontiera di Marzamemi – provenienti dai festival di tutto il mondo, da Cannes al Sundance, da Venezia a Toronto. Una selezione che porta sullo schermo della piazza grande di Marzamemi un messaggio chiaro: le giovani donne, dall’India all’Italia, dallo Yemen agli Usa, sono le protagoniste del riscatto e dell’emancipazione di sé e dei loro popoli».
Come ogni anno, l’evento diretto da Nello Correale è organizzato dal Centro Commerciale Naturale “Marzamemi” e dal cinecircolo Cinefrontiera e sostenuto dal Comune di Pachino e dalla Banca di Credito Cooperativo di Pachino. Enti sostenitori e patrocinanti: Ministero per i Beni e le Attività Culturali (MiBAC), Direzione Generale per il Cinema; Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione Economica (DPS); Regione Siciliana – Assessorato Turismo, Sport e Spettacolo; Sensi Contemporanei; Sicilia Film Commission; Comune di Pachino; Unesco; Università degli studi di Catania; Università degli studi Kore di Enna.
Accanto la selezione ufficiale il Festival ci propone una selezione all’insegna della sicilianità a Palazzo Villadorata, Sala della Tonnara:
Lunedì 25 luglio, 21,30 La città senza notte di Alessandra Pescetta, Italia/UK 2015, 89′ e a seguire Sacro e Profano di Nuccio Narcisi, 2016, 52′
Martedì 26 luglio, 21.30 Il bambino di vetro di Federico Cruciani, Italia 2015, 85′, e a seguire The Magic Island di Marco Amenta, Italia 2016, 75′
Mercoledì 27 luglio, 21.30 Come se nulla fosse accaduto di Gioacchino Palumbo, Italia 2015, 95′ e a seguire Nessuno mi troverà. Majorana memorandum di Egidio Eronico, Italia 2016, 75′
Giovedì 28 luglio, 21.30 Il meridiano della solitudine. Lucio Piccolo e il suo Favoloso quotidiano di Diego Ronsisvalle, Italia 2016, 58′
Venerdì 29 luglio, 21.30 Le due Sicilie di Alessandro Piva, Italia 2016, 62′ e a seguire Il Signore delle nevi di Nello Correale, Italia 2016, 52′. Per finire con Il figlio sospeso di Egidio Termine, Italia 2016, 90′7
Mentre per il Focus Cuba, sempre a Palazzo Villadorata verranno proiettati:
Martedì 26 luglio, 21.30 - Venecia, 2014, Drama, 74’
Giovedì 28 luglio, 21.30 -  Omaggio Patricio Guzman: Chile, La memoria ostinata, Francia/Canada/Cile 1997, 56′
Sabato 30 luglio, 21.30 - Il Papa in versi di Davide Riondino, 52′ e a seguire l'evento: San Pietro e le Basiliche Papali di Roma, 95′, Sky 3D, in collaborazione con il Centro Televisivo Vaticano.
Domenica 31 luglio, 21.30 -  Melaza, 2013, Drama, 80’ e a seguire Juan de los muertos, Alejandro Brugués, 2011, 96’

Sullo schermo di Marzamemi, oltre ai film in concorso è prevista ogni sera la proiezione di lungometraggi fuori concorso:
Lunedì 25 luglio 23.00 – Le Confessioni di Roberto Andò, Italia/Francia 2016, 100′ (v.o. con sottotitoli in italiano)
Martedì 26 luglio 23.00 – Conducta di Ernesto Daranas, Cuba, 2015, 105’
Mercoledì 27 luglio 23.00  – The General di Buster Keaton, USA 1926, 79’ Film muto accompagnamento musicale dal vivo dell’Ensemble Darshan
Giovedì 28 luglio 23.00 – Mustang di Deniz Gamze Ergüven, Turchia/Francia, 2015,  94′
Venerdì 29 luglio 23.30 – Desert Flower di Sherry Hormann, Somalia/Gran Bretagna, 2008, 120’
Sabato 30 luglio
23.00 fuori concorso – Omaggio al Cinema: Amarcord  di Federico Fellini, Italia, 1973, 127’ (versione restaurata)
Domenica 31 luglio alle 21.30 la Premiazione seguita alle 22.30 dal Film evento. sul palco Luna Palacios che presenta: Un Ultimo Tango di  German Kral, Argentina/Germania, 2016, 85′ (v.o. con sottotitoli in italiano) e quindi a mezzanotte il Concerto di chiusura.

Prima delle proiezioni ogni sera Chiacchiere sotto il fico nel Cortile di Villadorata ovvero incontri con gli autori a cura di  Nello Correale e Sebastiano Gesù.

Ma il Festival si occuperà oltre che del cinema raccontato anche di letteratura :  Frontiera del libro. Storie, suoni visioni oltre le frontiere a cura dell’assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Pachino.

venerdì 15 luglio 2016

Il nuovo cinema Cileno al Giffoni FilmFestival: Rara - opera prima di Pepa San Martin

Sarà presentato in anteprima italiana al Giffoni Film Festival martedì 19 luglio 2016, alle ore 14:30 in Sala Truffaut, 'Rara', esordio nel lungometraggio della regista cilena Pepa San Martin, che sarà presente alla proiezione accompagnata dall'attrice quattordicenne Julia Lübbert. Il film, che uscirà in sala a fine settembre 2016 distribuito da Nomad Film Distribution, è in concorso a Giffoni nella sezione Generator+13 e ha ricevuto, al Festival di Berlino di quest'anno il premio Miglior Film all’interno della sezione Generation Kplus International Jury.
Sara vive con sua madre, sua sorella e la moglie di sua madre. La sua vita è felice e la sua quotidianità spensierata ma quando l’adolescenza si affaccia nella sua esistenza, l’impatto con le vite degli altri ragazzini e i primi confronti con l’altro sesso sollevano una serie di problemi. Le cose diventano ancora più complicate quando suo padre tenta a tutti i costi di ottenere la custodia delle sue figlie.
La sceneggiatura del film è scritta in collaborazione con la nota regista cilena Alicia Scherson ed è basata su una storia vera, quella di una battaglia legale che un padre intraprende per ottenere la custodia di sua figlia, cresciuta in una famiglia omosessuale.
Così recita la motivazione della Kplus International Jury della Berlinale 2016:
Sin dall’immagine di apertura il film ci offre uno sguardo accurato e gradevole sulla vita di un’adolescente che deve lottare con i problemi di tutti i giorni. Ogni scena in questo film potente è costruita con economia di movimenti e di sceneggiatura. I personaggi e le loro relazioni descrivono una realtà che riflette il mondo nel quale viviamo e che al contempo ci fa interrogare sul concetto di famiglia perfetta. La recitazione, la sceneggiatura ma più di tutto la regia ci assorbono completamente in questa storia di lealtà, disperazione, speranza e di amore nelle sue molteplici forme. 

mercoledì 13 luglio 2016

Tutto Giffoni 2016: i numeri della 46esima edizione dal 15 al 24 luglio


Anche quest’anno il Festival saprà emozionare e stupire con un programma sempre più ricco ed articolato: 175 opere, di cui 105 in concorso, 4 anteprime, 8 eventi speciali e 1 teaser proposti grazie all’adesione delle più importanti major, una maratona “Omaggio a Leonardo di Caprio”, 18 tra artisti solisti e band per 10 eventi musicali, più di 250 spettacoli gratuiti tra laboratori, teatro per bambini, giocolieri, artisti di strada, ballerini, circensi e burattini, 20 incontri dedicati all’innovazione digitale, 5 Meet the Stars riservati a 4.000 fan non in giuria. Sono solo alcuni dei significativi numeri che compongono un’edizione particolarmente attenta alle eccellenze italiane. Tra gli oltre 50 talent italiani e internazionali, alcuni dei quali maestri “al servizio” della speciale sezione Masterclass realizzata in collaborazione con badtaste.it, al Giffoni 2016 i riflettori sono puntati su autori, registi e interpreti acclamati e nuove rivelazioni, tutti espressione del miglior cinema italiano, pronti a raccontarsi al pubblico multietnico del Festival. Il made in Campania, invece, è il filo conduttore del Campania Sound Experience, il percorso musicale che accompagnerà i dieci giorni dell’evento. Un programma nuovo e articolato che vedrà in scena i più acclamati artisti della regione. Il nuovo sound si confronterà con le tradizioni anni ‘70 e ‘80, mettendo insieme le espressioni più simboliche che hanno fatto la storia della musica nazionale a confronto e in rapporto con le nuove generazioni, anima pulsante del Festival.
IL TEMA – DESTINAZIONE
Di anno in anno si rinnova la volontà di affidare la scelta del tema ai giurati, consolidando l’impegno a perseguire la via della condivisione con la propria fanbase. Quest'anno il Giffoni Film Festival sceglie un tema che è in sé un obiettivo: DESTINAZIONE. Si viaggia per mettersi in discussione e quindi per autodeterminarsi. Nessun eroe viaggia da solo anche quando, di fatto, lo è. C'è sempre un mentore a indicargli la strada. A Giffoni i mentori spesso sono costituiti dai film in concorso. Cosa c'è di meglio del buon cinema a indicarti la strada? Ci si mette in viaggio dovendo rinunciare a delle cose per trovarne delle altre. Meglio partire con una valigia semivuota. E le valigie dei piccoli giurati sono semivuote di esperienze, ma potenzialmente infinite nella capienza. Non si può poi non tenere conto della destinazione Italia o Europa di tanti migranti che si mettono in viaggio costretti dalla fame e dalla guerra, per luoghi sconosciuti con un film adatto ai ragazzi: “Quando sei nato non puoi più nasconderti” di Marco Tullio Giordana.
IL MANIFESTO
Porta la firma di Gary Baseman, artista poliedrico della comunicazione visiva, l’immagine della 46esima edizione del Festival. L’immagine richiama il suo primo incontro con Giffoni, un anno fa, quando il performer statunitense ha realizzato per il Festival un graffito, collocato all’ingresso della Cittadella del Cinema, attuale quartier generale del GFF e che, nei prossimi mesi, avrà la sua collocazione definitiva nella Multimedia Valley.
LE GIURIE
Sono oltre diecimila i ragazzi che, da tutto il mondo, hanno fatto richiesta di entrare a far parte della più giovane, colorata, allegra, numerosa e multietnica giuria del mondo: i giurati, quest’anno, saranno 4150. Tra le novità di questa edizione un capitolo importante è segnato dalle magliette, da sempre simbolo distintivo dei giurati: Original Marines, main sponsor del Festival, ha firmato le t-shirt dei ragazzi arricchendole con i personaggi dell’opera di Gary Baseman. Infine, per la prima volta, anche i genitori saranno chiamati a svolgere il ruolo di giurati e valutare le opere proposte nella sezione Gex Doc e i cortometraggi selezionati per Parental Control - Destinazione Italia.
SELEZIONI E FILM
Il programma cinematografico prevede 175 film tra lungometraggi e cortometraggi, in concorso e fuori concorso. 105 i titoli in competizione, selezionati su oltre 4.600 produzioni in preselezione e presentati nelle sezioni competitive Elements +3 (3-5 anni), Elements +6 (6-9 anni), Elements +10 (10-12 anni), Generator +13 (13-15 anni), Generator +16 (16-17 anni), Generator +18 (dai 18 anni in su) e Gex Doc. Incentrata sui migliori titoli italiani dell’anno la sezione Parental Control dedicata ai genitoriche, quest’anno, potranno incontrare anche autori, registi e attori ospiti del Giffoni.
CAMPANIA SOUND EXPERIENCE 2016
Batterà al ritmo del sound campano l’Experience che i ragazzi vivranno nel corso della 46esima edizione del Giffoni Film Festival. Per l’edizione 2016 è stato scelto il made in Campania come filo conduttore del percorso musicale che accompagnerà i dieci giorni dell’evento. Ben dieci gli eventi live, ad ingresso libero, con la partecipazione di 18 tra band e solisti che si alterneranno dal 15 al 24 luglio (inizio ore 22) sul palco in Piazza Lumière a Giffoni Valle Piana. Oltre ad applaudirli in serata, i ragazzi avranno la possibilità di incontrare gli artisti anche nella Cittadella del Cinema, quartier generale del Festival. Nell’ambito del Campania Sound Experience, inoltre, sarà consegnato al Maestro TULLIO DE PISCOPO il Premio per i suoi splendidi 50 anni di carriera.
GIFFONI INNOVATION HUB - NEXT GENERATION 2016
Torna Next Generation, la Rassegna sull'Innovazione per Ragazzi organizzata dalla creative agency Giffoni Innovation Hub all'Antica Ramiera. Giffoni Hub scommetterà, in collaborazione con Optima Italia, sui talenti under 26 anni attraverso l'esperienza del Dream Team: squadra di giovani creativi da tutto il mondo che avrà 10 giorni di tempo per realizzare due idee per il mercato delle industrie culturali e per la Multimedia Valley. Contemporaneamente partirà Giffoni Big Data, la prima raccolta e elaborazione dati in assoluto sulla comunità di partecipanti al festival che identifica per la prima volta Giffoni come piattaforma di sperimentazione di test di mercato per aziende, organizzazioni e enti pubblici.
GIFFONI STREET FEST: 250 SPETTACOLI TRA ARTE, TEATRO, EXTRA
12 location sparse per la cittadina picentina, oltre 50 compagnie provenienti da Italia, Kenya, India e numerosissimi altri Paesi, un cartellone composto da oltre 250 spettacoli tra teatro, narrazioni, giocolerie, clown, bolle di sapone, marionette, acrobazie circensi e una spettacolare serata dedicata alla festa dei colori indiana: è il ricco programma del Giffoni Street Fest, ovvero il Giffoni Experience che abbraccia la sua città e coinvolge tutta Giffoni Valle Piana, allietando grandi e piccini.
GIFFONI E IL SOCIALE
Incontri con i massimi vertici impegnati per la legalità e la lotta alla corruzione, progetti di educazione per la sicurezza stradale e per la promozione della sessualità responsabile, gli appelli e le nuove emergenze lanciate dai principali operatori umanitari impegnati tra territorio nazionale e fronti internazionali. Per tutto il periodo del Festival inoltre, l’Arma dei Carabinieri e la Guardia di Finanza, presenteranno alle migliaia di ragazzi che partecipano al GFF, le tante attività che realizzano nell’ambito dei loro variegati e articolati settori di competenza.
AURA
Aura’s Charity è l’espressione sociale del Giffoni Experience. Operativa tutto l’anno, l’associazione, presieduta da Alfonsina Novellino, raggiunge il suo punto massimo di attività proprio nel corso del GFF.
TEASER UFFICIALE GIFFONI FILM FESTIVAL 2016
Anche quest’anno il teaser ufficiale del Giffoni Film Festival è una suggestione in immagini originata dal tema dell’edizione. Nel video si parla di un viaggio che trasforma tanto il viaggiatore quanto lo stesso mondo che viene attraversato. I protagonisti, i volti che qui costituiscono il racconto, come da tradizione sono quelli dei ragazzi che presto faranno parte della giuria.

Aperte fino al 15 luglio le iscrizioni gratuite per CORTI all' AQUA FILMFESTIVAL

I^ edizione - Roma 6/9 ottobre Casa del Cinema
Si terrà   - a ingresso gratuito fino a esaurimento posti - dal 6 al 9 ottobre 2016 presso la Casa del Cinema di Roma  la prima edizione dell’ Aqua Film Festival , rassegna di opere cinematografiche, dedicate al prezioso puro e limpido elemento e fonte di vita, ma anche ampio contenitore di simposi, workshop, seminari, talk, incontri, tavole rotonde, mostre, sfilate, rappresentazioni e corsi specialistici, anche per ragazzi, sul  tema dell'Acqua , interpretato nelle sue nelle sue diverse forme e funzioni. Il progetto nasce da un'idea di  Eleonora Vallone , attrice, giornalista ed esperta di metodiche in acqua.
Il festival sarà suddiviso in aree tematiche quali sport, cultura e scienza, moda, arti e performance e promuove un concorso cinematografico con 3 temi che riguardano: l'Acqua DOLCE, l'Acqua MARE e l'Acqua TERME, diviso in due sezioni: 'Corti' della durata massima di 25 minuti e 'Cortini' della durata massima di 3 minuti, anche realizzati da cellulare. Fino al 15 luglio 2016 sarà possibile inviare i propri lavori per partecipare al festival nelle due sezioni, Corti e Cortini, contattando aff@aquafilmfestival.org e visitando il sito www.aquafilmfestival.org
Un fitto programa di proiezioni e incontri animerà il festival. Tra i numerosi lavori finora pervenuti ai selezionatori, guidati da Giorgia Priolo, si passa dalla videoarte sperimentale di Subemergency, dell’italiana Debora Vrizzi, diplomata al Centro Sperimentale, al cinema documentario di The Diver, del messicano Esteban Arrangoiz , giovane talento già riconosciuto dai Festival più prestigiosi (Berlino, Cannes) che ha fatto dell’acqua e della problematica ecologica il centro focale delle proprie opere. Spazio anche all'animazione in stop motion con Grace under water, dell’australiano Anthony Lawrence. I corti saranno giudicati e premiati dalla Giuria composta dal suo presidente, il regista Giancarlo Scarchilli; lo scrittore Pietro Belfiore; la cantante Cecile; il Marketing Director di Comingsoon.it, Marco D'Ottavio; l'attore Ludovico Fremont; l'attrice Paola Gassman; il direttore della fotografia Blasco Giurato; l'attrice e regista Simona Izzo; lo scrittore e drammaturgo Giuseppe Manfridi; il montatore Luca Montanari; l'attrice Elisabetta Pellini; il critico musicale e conduttore Dario Salvatori; il regista Massimo Spano; l'attore e regista Ricky Tognazzi e l'attore e doppiatore Luca Ward. Il festival si fregia anche di un Comitato Scientifico presieduto dal prof. Giovanni Spagnoletti.
Tra gli eventi speciali del festival, la proiezione fuori concorso di “The Answer. La risposta sei tu”, opera prima dell'attore Ludovico Fremont (I Cesaroni; Scrivilo sui muri; Presto farà giorno), fiaba dark che racconta interessi e danni causati dalle multinazionali del tabacco. Protagonista è il ventenne Angel, che, con 4 amici, decide di passare qualche giorno al lago. La vacanza, però, si tramuta in una disavventura dopo il ritrovamento di alcuni animali morti e di una di loro quasi esanime sulle rive del lago. Il film – sottolinea la produzione - “si propone di indirizzare i giovani verso alcune scelte importanti per il loro benessere, focalizzando l'attenzione sul danno ambientale causato dal tabacco che distrugge il Creato, sulla nocività dell'inconsapevolezza e sui subdoli interessi di coloro che dal fumo traggono profitti”. Elisabetta Sgarbi presenterà quindi al festival il suo documentario Il pesce rosso dov'è?, terzo episodio della trilogia che la regista e scrittrice ha dedicato agli uomini e alle donne del Delta Po. Attraverso i racconti dei pescatori, la Sgarbi lancia con questo film un grido d'allarme per la salute di questa zona d'Italia. Altra proiezione speciale, il documentario “La memoria dell'acqua”, del regista cileno Patricio Guzman. Un bottone di madreperla incrostato nella ruggine di una rotaia in fondo al mare: è una traccia dei desaparecidos di Villa Grimaldi a Santiago, il grande centro cileno di detenzione e tortura sotto la dittatura di Pinochet. Un fiume che scorre e il tintinnio delle cascate: è la canzone dell’acqua alla base della cultura dei Selknams, popolazione nativa sudamericana trucidata dai colonizzatori. Due massacri, e la memoria dell’acqua: chiavi narrative per raccontare la storia di un Paese – il Cile - e delle sue ferite ancora aperte.
“L’Aqua Film Festival– nelle parole della direzione artistica - intende valorizzare l'elemento Acqua sul territorio, come fonte di vita , di energia, di salute, di memoria, da amare, rispettare, valorizzare e temere, attraverso l'immagine in movimento catturata dall'Uomo, sotto forma di messaggio sociale di libertà, di sport di arte, consapevolizzando chi ne ha in abbondanza e aiutando i Paesi che non ne hanno”.
L’Aqua Film Festival è realizzato dall'Associazione di volontariato Universi Aqua, che riunisce esperti e tecnici delle varie anime che rappresentano l'acqua come Spettacolo e nei suoi differenti quotidiani aspetti. Un particolare rilievo sarà dedicato all’opera della Marina Militare che quotidianamente svolge un’azione di controllo e di salvaguardia che consente ogni anni anno di salvare migliaia di vite umane e di proteggere questo immenso patrimonio. La Marina Militare è sensibile alle tematiche ambientali e alla diffusione di un'educazione marinara volta al rispetto e alla valorizzazione del mare come importante risorsa per un paese peninsulare come l’Italia. La Marina mette a disposizione le sue realtà “più naturalmente marinare e ecologiche” quali le barche a vela e le navi scuola per il sostegno delle attività di promozione e diffusione di tali importanti tematiche in collaborazione con le associazioni ambientaliste interessate quali MAREVIVO e WWF. Un obiettivo della Marina è standardizzare la flotta allo scopo di ridurre al minimo le emissioni utilizzando propulsioni alternative a impatto zero, come il GNL.
Grazie al patrocinio del CONI sarà descritta l’importanza degli sport acquatici per la salute e per la conoscenza della natura, oltre a ospitare i grandi campioni che ci hanno resi fieri in tutto il mondo. Tra i partner di questa prima edizione, Amref Health Africa, la più grande organizzazione sanitaria africana, senza fini di lucro che opera nel Continente dal 1957. Da sempre, per Amref, la salute nasce all’interno delle comunità locali. È attraverso il coinvolgimento attivo delle popolazioni, del personale locale e dei sistemi sanitari pubblici che si realizzano miglioramenti a lungo termine. Per questo i protagonisti del cambiamento sono i beneficiari stessi degli interventi e il 97% del personale che lavora con Amref in Africa è africano. Perché siano gli Africani, ogni giorno, a prendersi cura dell’Africa. Oggi Amref opera in 26 Paesi a sud del Sahara con 172 progetti di promozione della salute. Attraverso centri sanitari e unità mobili garantisce assistenza medica alle popolazioni nomadi e rurali. Aqua Film Festival beneficia anche del sostegno della Fondazione Prince Albert II de Monaco (www.fpa2.com), che opera per la protezione
dell’ambiente e la promozione dello sviluppo durevole su scala mondiale. Altro partner, Marevivo - il cui barcone ospita la conferenza stampa del 15 giugno 2016 - associazione nazionale con trent’anni di esperienza nella tutela del mare e delle sue preziose risorse, che si avvale, per le sue attività in Italia e all’estero, del supporto dei comitati scientifico e giuridico, di 30 delegazioni territoriali, di una divisione subacquea e di un’organizzazione capillare di volontari e iscritti. Media partner del festival, Coming Soon, editore leader nella promozione cinematografica con il sito internet www.comingsoon.ite l’applicazione per tablet e smartphone più utilizzata dagli appassionati di cinema (Coming Soon Cinema). Sponsor, la Scuola Nazionale di Cinema, settore del Centro Sperimentale di Cinematografia dedicata all’insegnamento delle professioni del cinema, che offre un programma didattico strutturato per aree interdisciplinari e finalizzato alla specifica preparazione in regia, sceneggiatura, recitazione, fotografia, montaggio, tecnica del suono, produzione, scenografia, arredamento e costume ha l’obiettivo di scoprire e formare nuovi talenti. Sponsor tecnico è Aquaniene The Sport Club, punto di incontro e aggregazione aperto al pubblico, per chi ama lo sport e ne condivide i valori, nato dalla passione, il coraggio e la volontà che da sempre contraddistinguono la filosofia sportiva del Circolo Canottieri Aniene.