Descrizione

Anteprime e Recensioni Cinematografiche, tutto quello che c'è da sapere su Festival Internazionali del Cinema e quanto di nuovo succede intorno alla Settima Arte, a cura di Luigi Noera e la gentile collaborazione di Ugo Baistrocchi, Simona Noera e Marina Pavido.



giovedì 28 aprile 2016

Festival del Cinema Spagnolo IXa edizione

Roma, 5 - 10 maggio 2016
Milano, 27 - 29 maggio 2016
Trieste, 30 e 31 maggio 2016

 Il Festival del Cinema Spagnolo, celebra a Roma la sua nona edizione, dal 5 al 10 maggio, come di consueto al Cinema Farnese Persol di Campo dè Fiori: la manifestazione, che da sempre si è connotata come itinerante, farà quindi tappa per il terzo anno consecutivo a Milano,presso l'Auditorium San Fedele dal 27 al 29 maggio, e quindi a Trieste,presso il Cinema Ariston,​ il 30 e 31 maggio.
La Nueva Ola, sezione ufficiale del festival, presenterà i migliori film dell’ultima stagione, tra le prime anticipazioni: “A cambio de nada”, commedia sociale di Daniel Guzmán che sarà ospite a Roma, fresco vincitore di 2 Premi Goya 2016 (Miglior Regista esordiente e Miglior Attore Rivelazione per Miguel Herrán). Protagonista del film, l’adolescente Dario che, dopo il divorzio dei genitori, passa le giornate per strada bighellonando con il suo migliore amico. All’inizio dell’estate decide di fuggire di casa, per provare a cambiare prima
di essere costretto a farlo.
Altro lungometraggio in programma “Magical girl” di Carlos Vermut, Miglior Film e Miglior Regia al Festival di San Sebastián e vincitore del Premio Goya per la Miglior Attrice per Barbara Lennie. Elogiato da Pedro Almodóvar come “un gioiello: la più grande rivelazione del cinema spagnolo degli ultimi 20 anni”, il film narra la storia di Luis, un professore di letteratura disoccupato che vuole esaudire il desiderio
di sua figlia Alicia: indossare l’abito ufficiale della serie manga Magical Girl Yukiko. Il prezzo del vestito è però troppo alto per le risorse di Luis che è dunque costretto a cercare il denaro come può. Lo farà attraverso Barbara, affascinante e misteriosa ragazza, conosciuta una notte per caso.
 Altra anticipazione è “Hablar (Parlare)” di Joaquin Oristrell, film corale che presenta un cast di stelle del recente cinema spagnolo, ambientato in una notte immersa nelle strade di Madrid. Un caleidoscopio di micro storie, realizzato in un unico piano sequenza –senza trucchi–, in cui i vari personaggi entrano ed escono dall’inquadratura mostrando uno spaccato della società spagnola contemporanea: amori e disincanti, la crisi e la voglia di riscatto, la magia del cinema e la
passione per la vita.
Il festival, organizzato da EXIT med!a e diretto da Iris Martín-Peralta e Federico Sartori, riceve il sostegno dalle maggiori istituzioni spagnole: Ambasciata di Spagna, ICAA, Acción Cultural Española, Ufficio del Turismo Spagnolo, Reale Accademia di Spagna a Roma, e Istituto Cervantes di Roma e Milano.
Tutte le proiezioni del Festival del Cinema Spagnolo sono in versione originale con sottotitoli in italiano.
Info:  www.cinemaspagna.org


venerdì 22 aprile 2016

Un Poliziotto Ancora in Prova distribuito dalla UNIVERSAL in anteprima esclusiva al Policlinico Gemelli di Roma

 Terza proiezione della prima sala cinematografica al Policlinico Agostino Gemelli di Roma come terapia del sollievo delle persone ricoverate. Questa volta lo sponsor è la UNIVERSAL Pictures Italia che ha messo a disposizione l’anteprima del sequel firmato da Tim Story. Dopo due anni ritornano i due cognati (Ice Cube e Kevin Hart) per il pubblico più adulto dei degenti del Policlinico Gemelli. Il film è realizzato dai produttori di Straight Outta Compton sarà distribuito nelle sale il prossimo
12 maggio, ma grazie all’Universal Pictures Italiae a Medicinema – Italia Onlus, i ricoverati adulti del Policlinico Gemelli lo hanno visto in anteprima. Con questa terza proiezione la sala del Gemelli entra di diritto nel circuito cinematografico romano per il sollievo dei pazienti. Ma ecco una breve sinossi:
Mentre il giorno del suo matrimonio si avvicina, Ben (Kevin Hart) si reca a Miami con il futuro cognato James (Ice Cube) per mettere fuori gioco un trafficante che rifornisce la città di Atlanta con i suoi stupefacenti.
Ad accensione delle luci c’è stato un applauso del pubblico non solo per la pellicola ma soprattutto per la bella iniziativa. Anche così il Policlinico si afferma come eccellenza del mondo della Sanità romana.
Come di consueto anche questa volta la riuscita della proiezione è stata possibile grazie, oltre che ai medici, infermieri e portantini dei reparti coinvolti, anche ai volontari dell’Associazione A.Vo.G. che opera all’interno del Policlinico.

Maggiori notizie su: www.medicinema-italia.org
 
 

giovedì 21 aprile 2016

Grazie Ronit Elkabetz! Omaggio ad una attrice con una marcia in più

Qualche giorno fa è venuta a mancare prematuramente la nota attrice e regista israeliana di origine marocchina, sempre in bilico tra cinema nazionale e cinema francese Ronit Elkabetz. Vogliamo ricordarla per quello che la vita ci ha regalato di lei: il cinema. Nella sua breve carriera ha vinto tre Ophir Awards e ha ricevuto ben sette nominations al premio stesso. La sua famiglia di origine marocchina era di religione ebraica. I genitori immigrati dal Marocco si trasferirono in Israele dove nasce Ronit che da sempre era alla ricerca delle proprie radici. Le sue fondamenta e la sua cultura sono pluralistiche, ma la sua vita è legata ad Israele. A ventisei anni, senza aver seguito alcuna scuola di recitazione, partecipa ad un provino e ottiene il ruolo principale in Hameyu'ad (1990). I primi risultati concreti arrivano dieci anni dopo con Hatuna Meuheret (Matrimonio tardivo) e viene premiata come miglior attrice dall'Israeli Film Academy e dal Buenos Aires International Film of Indipendent Cinema. Con il film Or (Mon tresor) di Keren Yedaya (2004) al Bratislava International Film Festival vince Un Grand Prix ed anche una menzione speciale dalla Giuria FIPRESCI ed il premio del pubblico al Festival di Venezia, per il suo ruolo di E prenderai moglie (2004) all'Hamburg Film Festival, del quale è anche regista assieme al fratello Shlomi Elkabetz. Molti altri premi li riceverà per Bikur Ha-Tizmoret (2007), Shiva (2008), The girl on the train (2009) con la Deneuve, Ashes and Blood (2009, esordio alla regia di Fanny Ardant), Mabul (2010) e l’ultimo Gett (2014), di cui è anche regista e sceneggiatrice. Quest'ultima pellicola, che colpisce per gli sguardi silenziosi della protagonista e della sua caparbietà a essere alla pari dell’ex marito davanti ad un tribunale religioso, narra il processo di Viviane Amsalem, una donna che per cinque anni ha cercato di ottenere il divorzio dal marito. Tra i suoi film più recenti da lei diretti ricordiamo oltre appunto a Viviane (Gett le Procès de Viviane Amsalem) anche Les sept jours ovvero i vecchi rancori di una famiglia. Ci piace ricordare poi quelli interpretati come Invisible di Michal Aviad, The Flood Yoni di Guy Nattiv, Turk's Head di Pascal Elbé, Jaffa di Keren Yedaya, Alila di Amos Gitai che narra tramite gli abitanti di un condominio, la vita provvisoria di Israele, e La banda di Eran Kolirin. Film comedy, denso di valore, che racconta Israele con umorismo, sentimento e nostalgia. Con questo vissuto di attrice è indubbio che lascia un vuoto nel cinema israeliano ed internazionale. Ciao Ronitz!

mercoledì 20 aprile 2016

Al via il NORDIC FILM FEST V^ Edizione 21 - 24 aprile Casa del Cinema, Roma

Dopo l’inaugurazione di lunedì della mostra fotografica “Liv & Ingmar: colleghi, amanti, amici” in omaggio all’attrice norvegese Liv Ullmann e al regista svedese Ingmar Bergman nel Foyer della Casa del Cinema (fino al 3 maggio), inizia domani la quinta edizione del NORDIC FILM FEST. All’inaugurazione è seguita la proiezione del delicato documentario “Liv & Ingmar – Painfully Connected”, ovvero la storia d’amore tra la leggendaria attrice norvegese e il grande maestro della regia.
La rassegna volge lo sguardo alla cinematografia e alla cultura dei Paesi Nordici (Danimarca, Finlandia, Islanda, Norvegia e Svezia), grazie all’impegno delle quattro ambasciate nordiche presenti in Italia e con la collaborazione del Circolo Scandinavo di Roma. La manifestazione avrà anche uno spazio speciale dedicato a documentari e corti a cura di quest’ultimo. Si conferma la sezione dedicata agli sceneggiatori nordici a cura di Writers Guild Italia, con masterclass tenute da importanti rappresentanti del cinema dei Paesi Nordici e una tavola rotonda di produttori nordici e italiani a confronto dal titolo “North Meets South”, in collaborazione con Anica e Writers Guild Italia.
La mostra fotografica comprende un totale di 33 fotografie che raccontano Liv
e Ingmar e la loro relazione artistica a partire dagli anni ‘50. In concomitanza della mostra prima dell’inaugurazione ufficiale verrà proiettato, il film “Miss Julie”, con la regia di Liv Ullmann.
Il tema principale della rassegna sarà l’“Amore nordico”, in tutte le sue declinazioni. Infatti, a inaugurare l’edizione del Nordic Film Fest 2016 sarà il film del finlandese Mika Kaurismäki, “The Girl King”, che racconta la storia della Regina Cristina di Svezia, una giovane donna in continua lotta tra ragione e passione,
il mondo antico e quello moderno. Malin Buska, protagonista del film, ha vinto per questa interpretazione il premio come migliore attrice al Festival di Montreal, dove il film ha avuto anche il premio del pubblico. Il secondo film della Finlandia è la commedia sequel “Lapland Odyssey 2” del regista Teppo Airaksinen. Alla proiezione del film sarà presente l’attrice protagonista Pamela Tola. Racconta la storia di Janne e Inari, giovani genitori. Il terzo film finlandese “Absolution” del regista Petri Kotwica, è un thriller psicologico, parzialmente autobiografico, che ha vinto l’Awards finlandese Jussi Awards, per la migliore attrice non protagonista.
Anche la Svezia è rappresentata da tre film. Il primo è “Hotel” della regista Lisa Langseth. Protagonista l’attrice premio Oscar Alicia Vikander, nel ruolo di Erika, una neomamma di un bambino affetto da gravi problemi e con scarse possibilità di sopravvivenza. A questo seguirà “Underdog”, del giovane regista svedese Ronnie Sandahl, il film, che tratta il tema sociale della
disoccupazione, è stato premiato come migliore opera prima al Zürich Film Festival e come miglior film al Festival di Chicago. Il terzo film svedese è “Something Must Break”. Sarà presentato dalla regista Ester Martin Bergsmark. Tratta argomenti come identità e gender in maniera intelligente e toccante ed è stato premiato ai Festival di Rotterdam e Göteborg.
Per la Danimarca, viene presentato Silent Heart del regista Bille August, premio Oscar e due volte Palma d’oro a Cannes. In questo caso viene trattato un particolare tema sull’amore. Come allievare le sofferenze di un congiunto malato terminale ovvero l’eutanasia indolore come estremo gesto d’amore. L’altro film Danese è la travagliata biografia di Marie Krøyer pittrice e moglie del più celebre pittore P.S. Krøyer con la regia di Bille
August. Terzo film danese della rassegna è “The Idealist” della regista Christina Rosendahl, presentato al Torino Film Festival 2015. Un thriller giornalistico basato interamente sul lavoro del protagonista. Un singolo uomo che ha scelto con il suo mestiere di portare avanti la lotta per la verità. E la regista si affida totalmente a immagini e parole dirette e precise, nella difficile costruzione di una drammatica pagina di storia post bellica.
Per la Norvegia viene proposta l’opera prima autobiografica della regista e attrice norvegese/pakistana Iram Haq “I’m Yours” che è stata premiata al Toronto International Film Festival. Il secondo titolo norvegese è “The Orange Girl” di Eva Dahr, che introdurrà la proiezione. Una storia  nella storia d’amore che inizia su un tram ad Oslo e continua sotto gli alberi di arancio a Siviglia. Tratto dall’omonimo libro di Jostein Gaarder autore del romanzo filosofico “Il mondo di Sofia”. Il film che chiuderà il Nordic Film Fest 2016, in perfetta sintonia con il tema principale della manifestazione, sarà il norvegese “Victoria” della regista e scrittrice Torun Lian, tratto dall’omonimo romanzo di Knut Hamsun, una grande storia d’amore, definita un cantico all’amore per gli aspetti lirici del romanzo che si svolge nella magia del paesaggio dell’estremo nord della Norvegia.
L’Islanda presenta il commovente film “Rams - Storia di due fratelli e otto pecore” del regista Grímur Hákonarson, vincitore della sezione Un certain regard al Festival di Cannes 2015 e rappresentante dell’Islanda ai premi Oscar per il miglior film straniero.
Nell’ambito del Nordic Film Fest si svolgeranno le Masterclass organizzate dalla Writers Guild Italia. Saranno presenti gli autori, svedesi, danesi e norvegesi delle serie di maggior successo internazionale. Quest’anno il Focus è incentrato sullla Struttura del genere Drama e come i personaggi delle Serie TV raccontano la società. Le Masterclass si rivolgono a sceneggiatori e a professionisti del settore audiovisivo, e rappresentano un momento di scambio di contenuti e di tecniche con l’intento di promuovere delle coproduzioni e ampliare il mercato del lavoro. La Writers Guild Italia , sindacato degli scrittori di cinema, Tv e Web, è riconosciuta dalle altre associazioni dell’audiovisivo, collabora con la Writers Guild America e con le altre Guilds europee. E’ socia della FSE e rappresenta gli sceneggiatori italiani in Europa.
Infine sono previsti degli SPECIAL EVENT a cura del Circolo Scandinavo di Roma che presenterà 3 documentari ed il corto di animazione svedese “Melker” di Melker Sundén . Le proiezioni saranno introdotte dal Direttore del Circolo Ingo Arnason insieme agli artisti nordici presenti in residenza: Katrine Borre, Danimarca - documentario “La voce di Mette”; Lone Falster e Iben Haahr Andersen, Danimarica - documentario “In Light of the Revolution”; Wiktor Ericsson, Svezia - documentario “A Life in Dirty Movies”.
Ma il Nordic Film Festival non si ferma solo a Roma. Infatti in collaborazione con Cineteca di Bologna e la casa editrice Iperborea una sintesi del NFF 2016 verrà proposta anche a Bologna e a Milano. Inoltre anche quest’anno è previsto il Nordic Film Fest Summer all’Isola del Cinema (Isola Tiberina, Roma) nel mese di luglio e una collaborazione con il Terra di Siena Film Festival a settembre/ottobre in Toscana.
In dettaglio la programmazione alla Casa del Cinema ad ingresso libero:
GIOVEDÌ 21/4
15.30 - Sala: DELUXE: MISS JULIE (Julie - 2014) v.o.sott.it. di Liv Ullmann, Norvegia.
21.00 - Sala: DELUXE e KODAK: THE GIRL KING (Tyttökuningas - 2015) v.o.sott.it. di Mika Kaurismäki, Finlandia. Introduzione con il regista e il produttore Martin Persson.
VENERDÌ 22/4
15.00 - Sala DELUXE: HOTEL (Hotell - 2013) v.o.sott.it. di Lisa Langseth, Svezia.
17.00 - Sala DELUXE: I’M YOURS (Jeg er din - 2013) v.o.sott.it. di Iram Haq, Norvegia.
19.00 - Sala DELUXE: UNDERDOG (Svenskjävel - 2015) v.o.sott.it. di Ronnie Sandahl, Svezia. Introduzione con il produttore del film Martin Persson.
21.00 - Sala DELUXE: SILENT HEART (Stille Hjerte- 2014) v.o.sott.it. di Billie August, Danimarca.
SABATO 23/4
15.00 - Sala DELUXE: RAMS (Hrutar - 2015) v.o.sott.it. di Grímur Hákonarsson, Islanda. Introduzione a cura di Ingo Arnason Direttore del Circolo Scandinavo.
15.30 - Sala KODAK: EVENTO SPECIALE - LA VOCE DI METTE (Mettes voice - 2014 - doc.) v.o.sott.it. di Katrine Borre, Danimarca. Introduzione con la regista.
16.30 - Sala KODAK: EVENTO SPECIALE - MELKER (2011 – corto animazione) v.o.sott.inglese di Melker Sundén, Svezia. Introduzione con il direttore del Circolo Scandinavo Ingo Arnason.
17.00 - Sala DELUXE:THE IDEALIST (Idealisten - 2015) replica - v.o.sott.it. di Christina Rosendahl, Danimarca. Introduzione con la regista.
17.30 - Sala KODAK: EVENTO SPECIALE - IN LIGHT OF THE REVOLUTION (2015 – doc.) v.o.sott.inglese di Lone Falster e Iben Haahr Andersen, Danimarca. Introduzione con le registe.
19.00 - Sala DELUXE THE ORANGE GIRL (Appelsinpiken - 2009) v.o.sott.it. di Eva Dahr, Norvegia. Introduzione con la regista.
19.30 - Sala KODAK: EVENTO SPECIALE - A LIFE IN DIRTY MOVIES (2014 – doc.) v.o.sott.inglese di Wiktor Ericsson, Svezia. Introduzione di Ingo Arnason, direttore del Circolo Scandinavo.
21.00 - Sala DELUXE: SOMETHING MUST BREAK (Nånting måste gå sönder - 2014) v.o.sott.it. di Ester Martin Bergsmark, Svezia. Introduzione del regista e della produttrice Anna-Maria Kantarius. Consigliato ad un pubblico adulto.
DOMENICA 24/4
15.00 – Sala DELUXE: LAPLAND ODYSSEY 2 (Napapiirin sankarit 2 - 2015) v.o.sott.it. di Teppo Airaksinen, Finlandia. Introduzione con l’attrice Pamela Tola.
17.00 - Sala DELUXE: MARIE KRØYER (2012) v.o.sott.it. di Billie August, Danimarca.
19.00 - Sala DELUXE: ABSOLUTION (Henkesi edestä - 2015) v.o.sott.it. di Petri Kotwica, Finlandia. Introduzione con il regista.
21.00 - Sala DELUXE: Chiusura del Festival con la proiezione di VICTORIA (2013) v.o.sott.it. di Torun Lian, Norvegia.

martedì 19 aprile 2016

DAVID 2016 – luci e ombre sulla kermesse italiana giunta al suo 60esimo compleanno.

Ancora una volta la cerimonia di premiazione dei David di Donatello, giunta alla sua 60esima edizione fa discutere. Quando a fine marzo uscirono le cinquine delle candidature non avevamo dubbi che il miglior film fosse Fuocoammare di Gianfranco Rosi riconosciuto tale anche dalla prestigiosa Giuria della Berlinale. Ma si sa nessun profeta è amato in Patria. Inoltre per un gioco di alchimie misteriose il premio è stato assegnato invece a Il racconto dei racconti - Tale of Tales di Matteo Garrone. Stimiamo il cineasta indipendente che ha ampiamente meritato i premi tecnici per Miglior costumista con Massimo Cantini Parrini, Migliore truccatore con Gino Tamagnini e Miglior acconciatore con Francesco Pegoretti. Il film di Garrone ha ottenuto anche il premio Migliori effetti digitali realizzati da Makinarium, sebbene meno fantasiosi di quelli di Lo chiamavano Jeeg Robot realizzati da Chromatica. La stessa pellicola di Garrone ha surclassato con Peter Suschitzky persino il film Youth - La giovinezza con Luca Bigazzi nella categoria Migliore direttore della fotografia. Ci dispiace che l’accurata fotografia di Youth sia stata penalizzata vincendo solamente il premio Migliore musicista con  David Lang e Migliore canzone con SIMPLE SONG #3 (musica e testi di David Lang) interpretata da Sumi Jo. E’ scandaloso poi che il premio Miglior sceneggiatura sia andato a Rolando Ravello per il film Perfetti sconosciuti, piuttosto che a Paolo Sorrentino sempre per il film Youth - La giovinezza. 
 In assenza del film di Rosi, Sorrentino aveva tutte le carte in regola per  sbaragliare tutti, invece i due cineasti escono dalla scena in maniera indecorosa.
Altro film che ha sbancato i David è Lo chiamavano Jeeg Robot dell’esordiente Gabriele Mainetti, il quale ha vinto nella sua categoria Miglior regista esordiente ai danni del poetico Arianna di Carlo Lavagna. Il film di Mainetti ha ricevuto inoltre il premio Migliore montatore con Andrea Maguolo con la collaborazione di Federico Conforti. Peccato perché il montaggio di Jacopo Quadri per il film Fuocoammare è innovativo e di gran lunga superiore. Altro premio ottenuto da Lo chiamavano Jeeg Robot con la miglior attrice protagonista è andato a Ilenia Pastorelli  che anche in tal caso ha inaspettatamente oscurato la performance di Valeria Golino in Per amor vostro. Siamo d’accordo che i due attori Claudio Santamaria e  Luca Marinelli abbiano meritato il premio miglior attore protagonista e non protagonista rispettivamente sempre in Lo chiamavano Jeeg Robot. Sempre nello stesso film Antonia Truppo è stata premiata migliore attrice non protagonista. In ultimo Lo chiamavano Jeeg Robot ha vinto il settimo David Miglior produttore con Gabriele Mainetti per Goon Films. 

Il film postumo di Caligari Non essere cattivo, che nelle previsioni era favorito con 15 candidature, si è dovuto accontentare del David Migliore fonico di presa diretta assegnato a , Angelo Bonanni. Quindi l’operazione da tanti auspicata di rendere giustizia al cineasta scomparso da poco non è andata a buon fine.
Altra sgradita sorpresa è stato il David per il Miglior documentario lungometraggio assegnato a S is for Stanley di Alex Infascelli invece che all’altro ben più coraggioso e potente Lousiana (The Other Side) di Roberto Minervini.
Non poteva essere diversamente per il Miglior film dell'unione europea vinto da Il figlio di Saul di Laszlo Nemes (Teodora Film). Qualche riserva sul Miglior film straniero vinto da Il ponte delle spie di Steven Spielberg invece che da Remeber di Atom EGOYAN.
Infine si rimane senza parole dal David Giovani attribuito a La Corrispondenza di Giuseppe Tornatore. La giuria ha scartato il delicatissimo  Gli ultimi saranno ultimi di Massimiliano Bruno con Paola Cortellesi e Alessandro Gassman. Forse perché i giovani sono rimasti ancorati alla bellezza statuaria della attrice ucraina Olga Kurylenko in una pellicola dove non riconosciamo la mano di Tornatore di Nuovo Cinema Paradiso.
Per inciso il Premio Miglior cortometraggio 2016 era stato già assegnato a Bellissima di Alessandro Capitani ai primi di marzo.

lunedì 18 aprile 2016

NORDIC FILM FEST 2016 - dal 21 al 24 aprile 2016 alla Casa del Cinema, Roma.

Anteprima il 18 con l’inaugurazione della Mostra fotografica LIV & INGMAR: – colleghi,amanti, amici” in omaggio all’attrice norvegese Liv Ullmann e al grande regista svedese Ingmar Bergman.
Torna il Nordic Film Fest, dopo il grande successo di pubblico, critica e stampa degli anni passati, da giovedì 21 a domenica 24 aprile alla Casa del Cinema di Roma.
Giunto alla quinta edizione, la rassegna nasce con l’intento di promuovere la cinematografia e la cultura dei Paesi Nordici (Danimarca, Finlandia, Islanda, Norvegia e Svezia), a cura delle quattro ambasciate nordiche presenti in Italia e con la collaborazione del Circolo Scandinavo di Roma.
La rassegna, che quest’anno avrà come tema l’“Amore nordico”, articolato in tutte le sue declinazioni, presenterà nuovi film in anteprima, o inediti in Italia, ed è realizzata anche in collaborazione con l’Ambasciata di Islanda di Parigi, i Film Institutes dei rispettivi paesi e con il patrocinio del Comune di Roma.
Oltre alle proiezioni, in lingua originale con sottotitoli in italiano e a ingresso libero, il programma prevede presentazioni e incontri con ospiti internazionali (registi, attori, attrici, produttori ecc.).
La manifestazione avrà anche uno spazio speciale dedicato a documentari e corti a cura del Circolo Scandinavo.
Importante evento collaterale della manifestazione sarà la mostra fotografica (18 aprile – 3 maggio) “Liv & Ingmar: colleghi, amanti, amici” dedicata all’attrice norvegese Liv Ullmann e al regista svedese Ingmar Bergman.
Si confermano anche quest’anno: la sezione dedicata agli sceneggiatori nordici a cura di Writers Guild Italia, con masterclass tenute da importanti rappresentanti del cinema dei Paesi Nordici e, venerdì 22 aprile, la tavola rotonda di produttori nordici e italiani a confronto “North Meets South”, in collaborazione con Anica e Writers Guild Italia.
Nordic Film Fest 2016 si avvale dell’importante partnership con Ied (Istituto Europeo di Design) che ha realizzato la sigla originale. Il main sponsor della manifestazione è la società svedese Ericsson. Il cinema dei Paesi Nordici è sempre più caratterizzato dall’emergere di una generazione di nuovi autori che hanno conquistato uno spazio significativo nel panorama della cinematografia mondiale, grazie ad una notevole varietà e un’eccellenza artistica che merita di essere conosciuta e approfondita dal pubblico italiano, obiettivo che è alla base del progetto del Nordic Film Fest.
LA MOSTRA:“LIV & INGMAR: – colleghi,amanti, amici”
In occasione del Nordic Film Fest dal 18 aprile verrà allestita nel foyer della Casa del Cinema una mostra fotografica su due autentici “miti” della cinematografia nordica: l’attrice norvegese Liv Ullmann e il grande regista svedese Ingmar Bergman.
Voluta dal Consolato di Norvegia e Svezia a San Pietroburgo (2012), è stata elaborata dal Norwegian Film Institute (NFI) con il supporto della Biblioteca Nazionale di Oslo e lo Swedish Film Institute, le foto sono già state esposte in numerosi musei e pinacoteche del mondo. Questa edizione della mostra comprende un totale di 33 fotografie che raccontano Liv e Ingmar e la loro relazione artistica a partire dagli anni ‘50.
In occasione della inaugurazione della mostra, Lunedì 18 aprile ore 18.00, verrà proiettato, alle ore 16.30 sala Deluxe, il documentario intitolato “Liv & Ingmar – Painfully Connected”, ad ingresso libero, La storia d’amore tra la leggendaria attrice norvegese e il grande maestro della regia.
Il documentario è un omaggio fedele e affettuoso a due persone che hanno condiviso le più grandi emozioni e hanno vissuto tempi straordinari regalandoci opere indimenticabili, esempi della loro grande passione sia sullo schermo che nella vita.
Inoltre, sempre per celebrare la mostra verrà proiettato, ad ingresso libero, anche il film “Miss Julie”, regia di Liv Ullmann, giovedì 21 alle ore 15.30, sala Deluxe, per l’apertura delle proiezioni del NORDIC FILM FEST 2016, prima dell’inaugurazione ufficiale.

SAVE SAVE SAVE: ROCCO PAPALEO si racconta al pubblico ore 21 Cinema My Cityplex Savoy di Roma

L'ultima Masterclass della stagione 2015 /2016 della CITYFEST si terra questa sera lunedì 18 aprile.
Dopo il successo dei precedenti appuntamenti con Sergio Castellitto, Francesca Archibugi, Franco Battiato, Matteo Garrone, Radu Mihaileanu, lunedì 18 aprile alle ore 21 presso il Cinema My Cityplex Savoy si terrà una masterclass che vedrà protagonista Rocco Papaleo che oltre ad essere attore è anche regista, musicista, comico. L’evento rientra nell’ambito di CityFest, il programma di eventi culturali della Fondazione Cinema per Roma presieduta da Piera Detassis.
 
L’artista lucano incontrerà il pubblico e commenterà con Mario Sesti, responsabile dei progetti speciali di CityFest, le sequenze video che andranno a ripercorrere la sua lunga carriera: nel corso degli anni, Papaleo ha mostrato straordinaria versatilità, muovendosi con agio fra i mestieri di comico, cabarettista, autore, musicista, trovando il successo al cinema prima come interprete per Leonardo Pieraccioni, Francesca Archibugi, Paolo Virzì, Giovanni Veronesi e poi come regista di Basilicata Coast to Coast. La serata si svolgerà in collaborazione con Combo Produzioni.
L’attività di CityFest è realizzata grazie ai Soci Fondatori della Fondazione Cinema per Roma, Roma Capitale, Regione Lazio, Camera di Commercio, Istituto Luce Cinecittà (in rappresentanza del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo), Fondazione Musica per Roma, Città metropolitana di Roma Capitale, con il supporto di BNL Gruppo BNP Paribas e grazie al contributo di Acea SPA.
 
Ingresso 5 euro

venerdì 15 aprile 2016

Montedoro, girato nel paese fantasma di Craco e diretto da Antonello Faretta, da oggi al Cinema

Esce in sala  oggi, distribuito dalla Noeltan, Montedoro , scritto e diretto da  Antonello Faretta,  interpretato da  Pia Marie Mann, Joe Capalbo,  Caterina Pontrandolfo, Luciana Paolicelli , Domenico Brancale, Anna Di Dio, Mario Duca, Aurelio Donato Giordano e gli abitanti di  Craco,  in provincia di Matera, uno dei più famosi paesi fantasma italiani . Il film è stato recentemente  scelto per inaugurare il V Meeting Internazionale del Cinema Indipendente di Matera. Del film ha dichiarato il regista iraniano Abbas Kiarostami: 'Montedoro rende questo luogo indimenticabile e pone finalmente fine alla mia tentazione di fare un film a Craco!'
Il film è ispirato alla storia vera dell'attrice protagonista. Una donna americana di mezza età scopre inaspettatamente le proprie vere origini solo dopo la morte dei genitori. Profondamente scossa e in preda ad una vera e propria crisi di identità, decide di mettersi in viaggio, sperando di poter riabbracciare la madre naturale mai conosciuta. Si reca così in un piccolo e remoto paese dell'Italia del Sud, Montedoro. Al suo arrivo viene sorpresa da uno scenario apocalittico: il paese, adagiato su una maestosa collina, è completamente abbandonato. Grazie all'incontro casuale con alcune persone misteriose, quelle che non hanno mai voluto abbandonare il paese, la protagonista compirà un affascinante e magico viaggio nel Tempo e nella Memoria, ricongiungendosi con gli spettri di un passato sconosciuto ma che le appartiene, parte della sua saga familiare e di quella di un'antica e misteriosa comunità ormai estinta che rivivrà per un'ultima volta.

Il coprotagonista del film è il paese fantasma di Craco, abbandonato dai suoi abitanti nel 1963 a causa di una frana di vaste dimensioni. Dominato dal castello e dalla torre normanna. Craco è un  luogo fantastico, scelto da numerosi registi, tra i quali Francesco Rosi e Mel Gibson, per girare le loro pellicole. Il regista Abbas Kiarostami ha detto del film: 'Montedoro rende questo luogo indimenticabile e pone finalmente fine alla mia tentazione di fare un film a Craco'. Dobbiamo dire che la pellicola attraversa paesaggi "lunari" ove alcune figure si aggirano nella mente della protagonista. La lentezza dello script fa riflettere lo spettatore che rimane affascinato dalla natura che gli viene presentata.
Il film è prodotto da Antonello Faretta, Adriana Bruno, Pia Marie Mann per Noeltan Srl in collaborazione con: Todos Contentos Y Yo Tambien, Rattapallax Films Usa, Astrolabio Brazil, FESR Basilicata 2007/2013, Unione Europea, Regione Basilicata, Repubblica Italiana, con il sostegno di Apt Basilicata, Lucana Film Commission e The Craco Society.

giovedì 14 aprile 2016

Il Bambino di Vetro esce nelle sale italiane

L'attesa per l'uscita nei cinema di tutta Italia del film è stata preceduta da una anteprima lo scorso mese nella città di Palermo in cui è stato interamente girato e realizzato anche grazie alla collaborazione della Eurofilm di Simonetta Amenta (La Siciliana Ribelle).
Da oggi è nelle sale italiane e gli auguriamo un meritato successo dopo che è stato presentato in Concorso ad ALICE NELLA CITTA’ ed. 2015, dove ha rappresentato l’Italia al Concorso della Sezione a latere e indipendente della Festa di Roma.to Il Bambino di Vetro è l'opera prima del regista siciliano Federico Cruciani, Italia, 2015, 80’  . Su una sceneggiatura liberamente tratta da "Figlio di Vetro" di Giacomo Cacciatore, assistiamo allo sfaldamento dei valori della Famiglia sullo sfondo della città di Palermo di oggi. Nel cast un sorprendente Paolo Briguglia, come mai lo si è visto, insieme a Chiara Muscato, Vincenzo Ragusa, Claudio Collovà, Fabrizio Romano e una breve apparizione di Maziar Firouzi. Il regista, alla sua prima esperienza cinematografica ha definito la narrazione un noir pirandelliano. Chi si ricorda La Città Ideale con Luigi Lo Cascio troverà legami stretti fra le due narrazioni. Parliamo del tradimento dei valori fondamentali come quello basilare della società umana: la Famiglia. Nel caso di Vetro's Child il giovane protagonista Giovanni, suo malgrado, scopre un lato oscuro del padre. Qualcuno ha definito che la Palermo descritta nel film è plumbea e invernale. Il coraggioso regista racconta invece Palermo così come è, peccato per alcuni buchi della sceneggiatura, altrimenti sarebbe stato un film perfetto. Ma con questo film Paolo Briguglia riesce a scrollarsi di dosso un clichè scomodo e gli auguriamo di finalmente spiccare il volo.

mercoledì 13 aprile 2016

Anteprima Mondiale di The Jungle Book al Policlinico Gemelli di Roma

Inaugurazione ufficiale della prima sala cinematografica al Policlinico Agostino Gemelli di Roma come terapia del sollievo delle persone ricoverate. Dopo due anni dal lancio del progetto sviluppato con il sostegno di Medicinema –Italia Onlus, è arrivato il gran giorno che tutti i soggetti che hanno cooperato aspettavano (Policlinico Gemelli, Medicinema – Italia, Walt Disney Company Italy). Lo sforzo sinergico di tutti è ben ricompensato da questo traguardo, a cominciare dal regista Giuseppe Tornatore che ha prestato la sua opera per lo spot pubblicitario con le musiche di Claudio Baglioni. Già un primo assaggio e riteniamo ben più importante della odierna giornata è stata l’inaugurazione alla presenza dei vertici della Fondazione, del cappellano del Policlinico Gemelli Don Angelo Auletta il quale in una sobria cerimonia ha benedetto la sala, ma soprattutto la presenza dei piccoli degenti delle varie pediatrie che il giorno 7 aprile hanno assistito con emozione alla proiezione di un altro recente produzione della Walt Disney: Zootropolis . Bisogna riconoscere che la Walt Disney si
Locandina Jungle Booklocandina ZOOTROPOLIS è fortemente impegnata nel sostegno economico per la realizzazione all’interno del Policlinico della Sala cinemtografica Medicinema – Italia contribuendo con più della metà delle somme necessarie al suo allestimento. Un altro grazie va a tutti coloro i quali hanno aderito alla campagna di sostegno economico che per una settimana è stata possibile grazie a Rai Cinema e Tim ad inizio anno. In questo modo sono stati raccolti 85.000 euro con più di 30.000 donazioni da privati. Questa mattina verrà presentata invece il remake in versione live action di The Jungle Book con la regia di Jon Favreau tratto dal bestseller intramontabile di Kipling. Si tratta della anteprima mondiale assoluta della pellicola con un cast d’eccezione tra cui Scarlett Johansson, Ben Kinsley, Bill Murray che sono stati doppiati da altrettanti grandi interpreti del cinema italiano: Tony Servillo, Giovanna Mezzogiorno, Neri Marcorè, Violante Placido, Giancarlo Magalli. Questa versione che poco più di un centinaio di invitati, tra i quali è attesa il Ministro Beatrice Lorenzin (tale è la capienza della sala oltre a 5 postazioni per letti e 15 postazioni per carrozzelle), potranno assistere ha già avuto una ottima presentazione da parte della critica attestandosi con un voto tra 3,5 e 4assegnato dalle principali testate giornalistiche di settore.
OLYMPUS DIGITAL CAMERAOLYMPUS DIGITAL CAMERAPersonalmente ho ha avuto il piacere di conoscere le ideatrici del progetto nelle persone di Francesca Medolago Albani, dirigente ANICA, e della Presidente Fulvia Salvi che tanta passione hanno messo nella realizzazione di una idea fantastica: riportare la normalità nel vissuto quotidiano di pazienti che si trovano per lungo tempo a soggiornare in ospedale. Infatti nelle intenzioni del progetto c’è di portare in ospedale pellicole in programmazione nei cinema. Dopo un primo periodo di rodaggio si prevedono almeno due proiezioni settimanali: una per i piccoli pazienti ed una per gli adulti, infatti la magia del cinema non è solo appannaggio dei bambini. Una curiosità sull’emozionante proiezione con i piccoli ricoverati nelle pediatrie la voglio rivelare. Al termine della proiezione uno dei i pazienti mi ha confidato che secondo lui mancava qualcosa: i popcorn!! Per chi volesse approfondire la cerimonia di benedizione del giorno 7 aprile potrà collegarsi a: https://www.facebook.com/raccontardicinema/videos
La riuscita della proiezione è stata possibile grazie, oltre che ai medici, infermieri e portantini dei reparti coinvolti, anche ai volontari dell’Associazione A.Vo.G. che opera da sempre all’interno del Policlinico.

lunedì 11 aprile 2016

IRISHFILMFEST IX EDIZIONE ROMA, 7 – 10 APRILE 2016 - I VINCITORI:

WAIT DI AUDREY O' REILLY MILGIOR CORTO NELLA CATEGORIA LIVE ACTION
VIOLET DI MAURICE JOYCE MIGLIOR CORTO NELLA CATEGORIA ANIMATION
Nella serata di sabato 9 aprile si è tenuta, nella Sala Deluxe della Casa del Cinema di Roma, la premiazione del concorso riservato ai cortometraggi della nona edizione di IRISHFILMFESTA il festival dedicato al cinema e alla cultura irlandese (dal 7 al 10 aprile). La sezione concorso nata nel 2010 ha proposto quindici opere, delle quali dieci in live action e cinque d'animazione. La  giuria composta da Jacopo Chessa, direttore Centro nazionale del cortometraggio, Ilaria Mainardi, scrittrice; Damiano Panattoni, critico cinematografico e Manuela Santecatterina, critica cinematografica, ha assegnato i seguenti premi alla presenza dei registi e della direzione artistica:
Miglior cortometraggio ‘Live Action’ Wait (2015), di Audrey O' Reilly, prod. Lyndzi Doyle, 11’43” Quando un'importante gara di piccioni e una delle rare visite di suo figlio Martin coincidono, Charlie aspetta ansiosamente un buon ritorno a casa. 
Con la seguente motivazione: Per la sua capacità di trattare un tema così spesso dibattuto da letteratura e cinema come quello del rapporto padre/figlio che può essere conflittuale ma, al tempo stesso, viscerale, raccontandolo in una chiave inedita, immersa nel contemporaneo e metaforica.
Miglior cortometraggio ‘Animation’ Violet (2015), di Maurice Joyce, prod. Nuria G. Blanco and Mark Hodkinson, 7’59” Violet è una ragazzina che odia la propria immagine riflessa nello specchio. La sera del ballo della scuola, stanca di essere maltrattata, l’immagine di Violet decide che ne ha abbastanza.
Con la seguente motivazione: Per il suo saper raccontare, attraverso un filtro animato da sfumature dark, l'adolescenza, la femminilità e il coraggio di saper crescere.
 
IRISHFILMFESTA, creato e diretto da Susanna Pellis, è prodotto dall’associazione culturale Archimedia e realizzato in collaborazione con Irish Film Institute, con il sostegno di Culture Ireland, Irish Film Board, Turismo Irlandese, e il patrocinio dell’Ambasciata irlandese in Italia.
Anche quest'anno calorosa accoglienza del pubblico alla manifestazione curata da Susanna Pellis alla quale vanno i complimenti per la tenacia con la quale difende questa sua creatura.

sabato 9 aprile 2016

IRISHFILMFEST IX EDIZIONE ROMA, 7 – 10 APRILE 2016 - Sabato 9 e Domenica 10 aprile

Quattro gli appuntamenti:
L’ANNUNCIO E PROIEZIONE DEI CORTI VINCITORI, IL PLURIPREMIATO THE SURVIVALIST DI STEPHEN FINGLETON,
IL MOTOCICLISMO SU STRADA DI ROAD,
LA LEGGENDA DI DIARMUID E GRÁINNE RIVISITATA DA PURSUIT DI PAUL MERCIER
 
 

CHIUSURA CON AIDAN GILLEN IN YOU'RE UGLY TOO DI MARK NOONAN.
Prosegue la ricca programmazione di IRISHFILMFESTA in corso alla Casa del Cinema di Roma fino a domenica 10 aprile.
La giornata di sabato 9 aprile si apre alle 16.00 con l’anteprima italiana di 1916
The Irish Rebellion,  film documentario con la voce narrante dell’acclamato attore irlandese Liam Neeson, che colloca gli eventi della Easter Rising dublinese in una prospettiva europea e globale, analizzandola come parte dell’anti-colonialismo che prendeva forma negli anni della prima guerra mondiale e che avrà tra le sue conseguenza la fine dell’impero britannico.
Il film sarà precedeuto dal corto della sezione After '16 - il programma di finanziamento specificamente voluto dall'Irish Film Board come parte delle iniziative di commemorazione e produzione artistica legate al Centenario Graniteand Chalk – documentario che racconta la storia di due spie, nome in codice Granite e Chalk, che avrebbero potuto cambiare la storia irlandese.
Si prosegue alle 18.00 con l’annuncio e la proiezione dei corti vincitori alla presenza della giuria composta quest’anno da Jacopo Chessa, direttore Centro nazionale del cortometraggio, Ilaria Mainardi, scrittrice; Damiano Panattoni, critico cinematografico e Manuela Santecatterina, critico cinematografico.
A seguire per la sezione Irish Classic la proiezione di Michael Collins di Neil Jordan (1996), a vent'anni dal Leone d'Oro e dalla Coppa Volpi per l'interpretazione del protagonista Liam Neeson vinti alla Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia. Il film, che ha richiesto a Jordan un lavoro di sceneggiatura e riscritture durato più di un decennio, si concentra sugli ultimi sei anni di vita di Michael Collins, che durante l'insurrezione del 1916 era un giovane ufficiale alla guida dei Volontari Irlandesi e sarebbe poi diventato una delle figure più importanti del Sinn Féin e della lotta per l'indipendenza.
Alle 21.30 omaggio speciale al Galway Film Fleadh, da cui provengono tanti dei film in programma e che quest'anno raggiungerà la sua ventottesima edizione. A seguire la proiezione del pluripremiato The Survivalist di Stephen Fingleton con Martin McCann, Mia Goth e Olwen Fouéré, anche questo un esordio presentato al Fleadh 2015: un thriller d'ambientazione post-apocalittica già premiato dai British Independent Film Awards e dal Tribeca Film Festival, candidato ai BAFTA e agli IFTA.
il film sarà preceduto dal corto in concorso nella sezione Live Action My Bonnie di Hannah Quinn, storia di un uomo e una donna, al mare, ch si trovano senza via d’uscita e sono costretti ad affrontare la distanza che li separa.
Domenica 10 aprile, ultimo giorno di IRISHFILMFESTA, si parte alle 16.00 con
Road (2014) di Diarmuid Lavery e Michael Hewitt, documentario che si avvale della voce narrante di Liam Neeson, per raccontare la storia di Joey, Robert, William e Michael Dunlop, originari di un piccolo centro rurale in Nord Irlanda, quattro grandi piloti che hanno dominato per due generazioni la scena internazionale del motociclismo su strada, il più pericoloso tra gli sport a motore.
il film sarà preceduto dal corto in concorso nella sezione Live Action Joseph’s Reel di Michael Lavers, che racconta di un anziano a cui, poco prima di morire, viene data la possibilità di rivivere un giorno della sua vita.
Si prosegue alle 18.30 con la prima italiana di Pursuit (2015) del drammaturgo e regista teatrale Paul Mercier – ospite del festival, incontrerà il pubblico dopo il film - è la versione moderna e malavitosa dell'antica leggenda irlandese di Diarmuid e Gráinne. Gráinne, figlia di un importante boss del crimine, viene promessa in sposa al rivale Fionn per rinsaldare una vecchia alleanza. Lei però è innamorata del più fedele uomo di Fionn, Diarmud. Del cast fanno parte Ruth Bradley, Barry Ward, Liam Cunningham, Owen Roe, Don Wycherley, Dara Devaney, David Pearse, Sean T. Ó Meallaigh e Brendan Gleeson.
Il film sarà preceduto dal corto in concorso nella sezione Animation Unhinged di Tom Caulfield, divertente racconto breve sul procedimento di oliare i cardini quando cigolano.
La chiusura della IX edizione di IRISHFILMFESTA è affidata quest’anno alla prima italiana di You're Ugly Too di Mark Noonan, con Aidan Gillen (Game of Thrones, Love/Hate) e Lauren Kinsella. Vincitore del premio come migliore opera prima al Galway Film Fleadh 2015 e presentato in anteprima mondiale alla Berlinale 2015, il film racconta di Will, un giovane uomo uscito di prigione, che deve prendersi cura della nipotina Stacey la quale ha appena perso la madre. I due cercheranno, tra grandi difficoltà, di diventare una famiglia.
Il film sarà preceduto dal corto in concorso nella sezione Live Action Boogaloo and Graham di Michael Lennox. Storia di due fratelli, Jamesy and Malachy, a cui l’affettuoso papà regala due pulcini di cui prendersi cura. I bambini si dichiarano vegetariani e sognano di gestire un allevamento di polli, ma per loro si profila uno shock quando i genitori annunciano un grande cambiamento.
Infine, prosegue per il weekend, presso i locali della Casa del Cinema, la mostra 1916: Portraits and Lives: una selezione dei quarantadue ritratti di uomini e donne della Easter Rising realizzati dall'illustratore David Rooney per l'omonimo libro pubblicato dalla Royal Irish Academy.
 IRISHFILMFESTA, creato e diretto da Susanna Pellis, è prodotto dall’associazione culturale Archimedia e realizzato in collaborazione con Irish Film Institute, con il sostegno di Culture Ireland, Irish Film Board, Turismo Irlandese, e il patrocinio dell’Ambasciata irlandese in Italia.
Nell'ambito del progetto Alternanza Scuola-Lavoro, quest'anno IRISHFILMFESTA coinvolgerà inoltre gli studenti del Liceo Augusto di Roma che affiancheranno lo staff nei giorni del festival.

venerdì 8 aprile 2016

IRISHFILMFEST IX EDIZIONE ROMA, 7 – 10 APRILE 2016 - Venerdì 8 aprile 2016

Tre gli eventi:
I USED TO LIVE HERE, SUL FENOMENO DEL SUICIDE CLUSTER,
1916 SEACHTAR NA CÁSCA, SERIETV SUI SETTE LEADER DELLA EASTER RISING,
AN KLONDIKE, IL PRIMO WESTERN GIRATO IN IRLANDA E RECITATO IN GAELICO
Seconda giornata per la IX edizione dell’IRISHFILMFESTA,il festival dedicato al cinema irlandese in programma alla Casa del Cinema di Roma fino al 10 aprile, con proiezioni di film in anteprima italiana e incontri quotidiani con registi e attori.
Le proiezioni si aprono alle 16.30 con la prima italiana del dramma I Used to Live Here di Frank Berry, che affronta il fenomeno del suicide cluster (l'effetto di emulazione sui testimoni diretti o indiretti di un suicidio) tra i ragazzi di una piccola comunità. Premiato come miglior opera prima al Galway Film Fleadh 2014, il film è interpretato in gran parte da attori non professionisti ed è realizzato in collaborazione con Headstrong, un'associazione attiva nella cura e tutela della salute mentale negli adolescenti e giovani adulti.
Il film sarà preceduto dal corto in concorso nella sezione Animation An Ode to Love (2014) di Matthew Darragh,  storia di un uomo su un'isola deserta che sperimenta gli alti e bassi dell'amore fino a quando la marea gli porterà un’inaspettata compagnia.
A seguire due lavori, entrambi in anteprima italiana, del regista irlandese Dathaí Keane, ospite del festival insieme al cast delle due opere. Si parte alle 18.30 con una selezione di episodi da 1916 Seachtar na Cásca (trad. ing. The Easter Seven, trad. ita. I sette di Pasqua), serie televisiva storico-documentaristica diretta da Keane su sceneggiatura di Aindrias Ó Cathasaigh, e prodotta da Abú Media Films per il canale televisivo gaelico TG4. Seachtar na Cásca è composta dasette episodi, ciascuno dedicato ad uno dei sette leader della Easter Rising e firmatari della Dichiarazione d’Indipendenza dal Regno Unito: Thomas J. Clarke, Sean Mac Diarmada, James Connolly, Patrick H. Pearse, Éamonn Ceannt, Thomas MacDonagh e Joseph Plunkett. La voce narrante è di Brendan Gleeson. Interverrano il regista, il produttore e uno dei protagonisti.
S
i prosegue alle 20.00 con quella che può essere considerata una delle sorprese di questa edizione del festival. Si tratta di An Klondike, primo western realizzato in Irlanda nella zona di Galway e recitato per larga parte in gaelico. Ambientato nel Canada di fine 800, nel periodo della corsa all'oro, il film vede la regia e il montaggio a cura di Dathaí Keane, qui al suo esordio nella fiction. Interpretato da Owen McDonnell, Dara Devaney e Sean T. Ó Meallaigh,An Klondikeè la versione cinematografica (105 minuti) di una miniserie in quattro episodi distribuita anche all'estero con il titolo Dominion Creek. Nella versione per il grande schermo, An Klondike è stato scelto come film di chiusura del Galway Film Fleadh 2015. A seguire Q&A con il regista, il produttore e gli attori protagonisti.

IRISHFILMFESTA, creato e diretto da Susanna Pellis, è prodotto dall’associazione culturale Archimedia e realizzato in collaborazione con Irish Film Institute, con il sostegno di Culture Ireland, Irish Film Board, Turismo Irlandese, e il patrocinio dell’Ambasciata irlandese in Italia.