Nelle sezioni Panorama & Forum selezionate un centinaio di opere tra film e doc delle quali i due terzi in anteprima mondiale. Tra i selezionati 4 film di Final Cut in Venice, tra cui Félicité di Alain Gomis (Francia, Senegal) in Concorso.
(Le foto
sono pubblicate per gentile concessione della Berlinale)
Il Film The
Wound inaugura il Programma Panorama mentre il focus di quest’anno si rivolge
alle Black History e Europa Europa. Due temi importanti emergono tra i film
selezionati: un approccio storicamente fresco di riflessione sulla storia dei
neri in Nord America, Sud America e Africa (Non sono il tuo Negro, Vazante, The
Wound), e "Europa Europa" , che esplora come le forze progressiste
possano
meglio difendersi alla luce di un spirito dei nostri tempi che sembra come se l’ieri sia ancora fra noi (Política, Manual de instrucciones, combattimento au bout de la nuit). Segnalimo anche Untitled Austria / Germania di Michael Glawogger, scomparso nel 2014 durante le riprese di un film. Monika Willi ha realizzato un film affascinante con il materiale che è stato girato durante un viaggio di quattro mesi e 19 giorni attraverso gli stati balcanici, l'Italia, e nord-ovest e l'Africa occidentale - un viaggio intrapreso al fine di osservare, di ascoltare e di sperimentare, con occhi attenti.
meglio difendersi alla luce di un spirito dei nostri tempi che sembra come se l’ieri sia ancora fra noi (Política, Manual de instrucciones, combattimento au bout de la nuit). Segnalimo anche Untitled Austria / Germania di Michael Glawogger, scomparso nel 2014 durante le riprese di un film. Monika Willi ha realizzato un film affascinante con il materiale che è stato girato durante un viaggio di quattro mesi e 19 giorni attraverso gli stati balcanici, l'Italia, e nord-ovest e l'Africa occidentale - un viaggio intrapreso al fine di osservare, di ascoltare e di sperimentare, con occhi attenti.
Invece Tiger
Girl di Jakob Lass aprirà l'edizione di quest'anno di Panorama Special al
cinema Zoo Palast di Berlino, insieme con la produzione brasiliana Vazante.
Ci sono poi
ritorni di registi come il marocchino Hicham Lasri (Starve your dog) che torna
per la terza volta con Headbang Lullaby. Ma anche Naoko Ogigami che ha già
incantato il pubblico a Berlino con Megane nel 2008 e Rentaneko nel 2012.
Quest’anno ci propone il tema di una famiglia particolare e il suo valore delle
definito da amore e cura e non da convenzioni. Dalla Cina e da Hong Kong tre
moderni film d'autore anticonvenzionali che sicuramente scandalizzeranno. Bing
Lang Xue, Ghost in the mountains e Ciao Ciao dove si potranno ammirare i
paesaggi mozzafiato degli altopiani cinesi.
C’è anche
l’omaggio a Berlino dalla promessa di felicità che la città è venuto a
rappresentare - tre film che rendono omaggio a questa visione in estremamente
diverse maniere: Sindrome di Berlino del regista australiano Cate Shortland, la
fiaba femminista Le Misandrists e un lavoro di fantascienza Fluidø dell'artista
taiwanese-americano Shu Lea Cheang.
Tredici film
sono stati scelti dall’ Europa. Il primo lungometraggio spagnolo Pieles (Skins)
di Eduardo Casanova, Rekvijem za gospodju J. (Requiem per la signora J.) del
serbo Bojan Vuletić, e dalla Ungheria Ferenc Török con 1945 ma anche il
norvegese Erik Poppe con Kongens Nei (La scelta del Re), sulla resistenza della
Norvegia alla Germania durante la Seconda guerra mondiale. Ricordiamo poi che
tra gli europei c’è anche l’unico italiano Luca Guadagnino con il suo racconto
produzione franco-italiana di un amore estivo al maschile, Call Me with your
name, con Armie Hammer, Timothée Chalamet, Michael Stuhlbarg e Amira Casar, un
adattamento cinematografico del romanzo omonimo di André Aciman, co-scritto con
James Ivory.
Per quanto riguarda Panorama
Dokumente la sezione si focalizza sui
regimi autoritari.
regimi autoritari.
Ad aprire la
sezione è stata scelta la produzione francese Belinda di Marie Dumora con un
contributo per il focus tematico “Europa Europa". La storia del popolo
jenisch che ha occupato una posizione difficile nel tessuto nazionale d'Europa
da tempo immemorabile: come quella Sinti e Rom.
Sempre sul
focus europeo il film brasiliano Intenso
Agora di João Moreira Salles, che documenta con materiale d’archivio gli eventi
parigini del 1968 con riprese amatoriali sulla Primavera di Praga e riprese di
inedite nel tessuto della società cinese di Mao.
Due film
rivolgono la loro attenzione verso l'America Latina e le strutture che ancora
risentono di forme autoritarie di sinistra e di destra della società. Sono
Tania Libre di Lynn Hershman Leeson e El
Pacto De Adriana di Lissette Orozco. Tornando al presente c’è la coproduzione
franco-svizzera-palestinese Istiyad Ashbah (Ghost Hunting) di Raed Andoni sulle
tragiche esperienze detentive di un gruppo di ex detenuti in Israele. Son
infine tre i documentari musicali che costituiscono un ultimo focus tematico,
da un lato Chavela da Catherine Gund e Daresha Kyi con l’omaggio alla cantante
messicana Chavela Vargas, il cui eccezionale talento la portò nelle sale da
concerto più importanti del mondo. D'altra parte, due film sulla cultura della
musica elettronica in Germania: un inventore, innovatore, un creatore di
generi, che è Edgar Froese.Il film è Revolution of Sound. Tangerine Dream di
Margarete Kreuzer è dedicato alla storia della band e della loro musica -
mentre il regista Romuald Karmakar rivolge la sua attenzione con Denk ich un
Deutschland in der Nacht allo sviluppo dei generi musicali in questione nel qui
e ora, che ci permette di guardare e ascoltare dj notevoli mentre lavorano, tra
cui Ricardo Villalobos, Sonja Moonear, Ata Macias, Roman Flügel e Move D /
David Moufang.
Per quanto riguarda la selezione
Forum 2017 in due parole può racchiudersi il tema trattato: realistico e
surreale.
Arrivata
alla sua 47ma edizione son 43 i film del programma principale, di cui 29 in
prima mondiale e 10 come anteprime internazionali. Il programma di quest'anno
spicca sulla pura ricchezza di forme impiegate dal documentario, ivi comprese
le pellicole provenienti da sud-est asiatico, Europa, America del Nord, America
Latina, Medio Oriente e Africa. Un motivo ricorrente è quello del paesaggio,
che viene raramente relegato al rango di sfondo, ma spesso assume un ruolo di
primo piano. Certamente tra questi sarà possibile come sempre trovare delle
gemme. Ma ecco l’elenco:
2+2=22 [The
Alphabet] di Heinz Emigholz
Adi ós
entusiasmo (So Long Enthusiasm) di Vladi mir Durán
At Elske Pia (Loving Pia) di Daniel Borgman
Aus einem Jahr der Nichtereignisse (From a Year of
Non-Events) di Ann Carolin Renninger, René Frölke
Autumn,
Autumn di Jang Woo-jin
Barrage di
Laura Schroeder
Bickels
[Socialism] di Heinz Emigholz
Casa Roshell
di Camila José Donoso
Casting di Nicolas Wackerbarth
Chemi bednieri ojakhi (My Happy Family) di Nana &
Simon
Cuatreros
(Rustlers) di Albertina Carri
Dayveon di
Amman Abbasi
Di este
[Uruguay] di Heinz Emigholz
Drôles d’oiseaux (Strange Birds) di Elise Girard
For Ahkheem di Jeremy S. Levine, Landon Van Soest
Golden Exits di Alex Ross Perry
Jassad gharib (Foreign Body) di Raja Amari
Loktak Lairembee (Lady of the Lake) di Haobam Paban
Kumar
Maman
Colonelle (Mama Colonel) di Di eudo Hamadi
El mar la
mar di Joshua Bonnetta, J.P. Sniadecki
El mar nos mira de lejos (The Sea Stares at Us from
Afar) di Manuel Muñoz Rivas
Menashe di Joshua Z Weinstein
Mittsu no hikari (Three Lights) di Kohki Yoshida
Mon rot fai (Railway Sleepers) di Sompot
Chidgasornpongse.
Motherland
(Bayang Ina Mo) di Ramona S. Diaz
Motza el hayam (Low Tide) di Daniel Mann
Mzis qalaqi (City of the Sun) di Rati Oneli
Newton di
Amit V Masurkar
Occidental
di Neïl Beloufa
Qiu
(Inmates) di Ma Li
Rifle di
Davi Pretto
Río Verde. El tiempo de los Yakurunas (Green River.
The Time of the Yakurunas) di Alvaro Sarmiento, Diego Sarmiento
Shu'our akbar min el hob (A Feeling Greater than Love)
di Mary Jirmanus Saba
somniloquies
di Verena Paravel, Lucien Castaing-Taylor
Spell Reel
di Filipa César
Streetscapes
[Di alogue] di Heinz Emigholz
Tamaroz
(Simulation) di Abed Abest
El teatro de
la desaparición (The Theatre of Di sappearance) di Adrián Villar Rojas
Tiere
(Animals) di Greg Zglinski
Tigmi n Igren (House in the Fields) di Tala Hadi d
Tinselwood di Marie Voignier
Werewolf di Ashley McKenzie
Yozora ha itsu demo saikou mitsudo no aoiro da (The
Tokyo Night Sky Is Always the Densest Shade of Blue) di Yuya Ishii
Obour al bab assabea (Crossing the Seventh Gate) di
Ali Essafi
Offene Wunde deutscher Film (Open Wounds – A Journey
through German Genre Films) di Dominik Graf und Johannes F. Sievert.
Per ultimo siamo orgogliosi del fatto
che siano ben 4 i film selezionati alla Berlinale di cui 3 provenienti da Final
Cut in Venice 2016
sono Félicité di Alain Gomis (Francia, Senegal) in Concorso, The Wound di John
Trengove (Sudafrica) in Panorama e Istiyad Ashbah (Ghost Hunting) di Raed
Andoni (Francia, Palestina, Svizzera,
Qatar) in Panorama Dokumenta
Mentre il
film selezionato alla Berlinale Forum da Final Cut in Venice 2015 è Tigmi
Nigren (The House in the Fields) di Tala Hadid
(Marocco, Qatar)
Non resta che attendere domani
l’apertura ufficiale con l'anteprima mondiale del debutto alla regia di Etienne
Comar: Django che è in concorso ufficiale. Il film francese ruota attorno alla
vita di Django Reinhardt, famoso
chitarrista e compositore, e il suo volo da una Parigi occupata dai tedeschi
nel 1943.
Noi vi terremo informati!
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