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Anteprime e Recensioni Cinematografiche, tutto quello che c'è da sapere su Festival Internazionali del Cinema e quanto di nuovo succede intorno alla Settima Arte, a cura di Luigi Noera e la gentile collaborazione di Ugo Baistrocchi, Simona Noera e Marina Pavido.



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martedì 15 marzo 2016

XXIII Prague International Film Festival (DAY -2). Alla cerimonia di apertura il FebioFest premierà con il Kristiàn Award il Maestro Bellocchio per il suo contributo al cinema mondiale

( Foto per gentile concessione Prague IFF - Febiofest) Tuttto pronto per il via della 23esima edizione del FEBIOFEST che si svolgerà a Praga dal 17 al 25 marzo nel complesso delle multisale di Anděl. Per la prima volta nella sua storia dopo 23 anni, la cerimonia di apertura del Festival si svolgerà nella prestigiosa Municipal House di Praga. Il film d'apertura è il candidato agli Oscar Carol, con Cate Blanchett e Rooney Mara, che sarà proiettato alla presenza di un migliaio di ospiti. In contemporanea nella sede storica del Festival nel complesso CineStar di Anděl inizierà la kermesse per il pubblico con le proiezioni in tutte le 12 sale. Alla cerimonia di apertura, presentata dall'attrice slovacca, Emília Vášáryová, verrà consegnato al regista italiano, sceneggiatore e attore, Marco Bellocchio il Kristian Awards per il contributo al cinema mondiale.
Da sempre il cinema italiano è omaggiato dal FebioFest. Quest’anno a Praga
replica il terzetto di italiani visti a Venezia: Bellocchio, Guadagnino e l’esordiente Piero Messina. A loro si è aggiunto l’altro esordiente italiano del terzetto dei Lux Prize: Jonas Carpignano. Stiamo parlando della sua opera prima Mediterranea che tanto consenso ha ricevuto l’anno scorso a Cannes. A Marco Bellocchio è riservato un omaggio speciale, e verranno proiettati oltre all’ultimo Sangue del Mio Sangue, anche una sua retrospettiva da Pugni in Tasca a Buongiorno Notte. Luca Guadagnino presenterà l’ultimo suo film A Bigger Splash, mentre Piero Messina la sua opera Prima L’Attesa. Insomma un programma di tutto rispetto e di attenzione all’Italia.
Ma ci sono anche delle interessanti novità. Infatti Febiofest per la prima volta assegnerà il Premio Internazionale Amnesty Febiofest. Questo premio servirà a puntare i riflettori sui regimi dittatoriali che mettono a tacere artisti e giornalisti. La giuria sarà composta dall'attrice Marta Issová, dal direttore di Amnesty International della Repubblica Ceca, Mark Martin e dal drammaturgo Gertjan Zuilhof del Rotterdam IFF. In particolare verrà posto l’accento e proseguita l’attività di condanna dello scorso anno sulla sorte del  regista ucraino Oleg Sentsov tuttora incarcerato. Un’altra novità è la lodevole iniziativa del Febiofest con l’introduzione della nuova sezione Refugees. Štefan Uhrík, curatore ci dice: I film di questa selezione non giudicano, né offrono soluzioni facili o prendono le parti di qualcuno piuttosto che di altri. Ritraggono invece il mondo in cui viviamo. Dietro ogni storia ci sono persone reali che hanno poco somiglianza con la notizia reale, e questo è ciò a cui dovrebbe tendere una vera e propria testimonianza artistica. La genesi di ogni film è un processo lungo. È per questo che le storie presentate nella sezione sono state girate e realizzate prima della odierna crisi di rifugiati in Europa e sono preziosi per le attuali discussioni al riguardo tra gli Stati membri.

 
Tra i film è stato selezionato Cowboys, esordio alla regia dello sceneggiatore francese Thomas Bidegain. Il film racconta la storia di un padre, la cui vita viene stravolta quando sua figlia fugge con un fondamentalista islamico, ed è stato tra i più bei film francesi presenti al Festival di Cannes 2015. Anche Made in France  è un film tra i più chiaccherati e controverso di grande attualità che racconta di un giornalista infiltratosi in un gruppo di giovani terroristi. E’ stata una reazione all'attacco terroristico contro la Sede del giornalino di Charlie Hebdo. Ma anche il debutto cinematografico sperimentale del regista belga Laurent Van Lancker con Fallow, documentario girato nel campo profughi di Calais prima che la località assurgesse a notizia riportata da tutti i media. Ci sono quattro film belgi nella selezione, compreso The White Knights diretto dal famoso Joachim Lafosse. Ricostruzione di un evento reale accaduto nel 2007 ad un gruppo umanitario che viene coinvolto in un traffico di orfani africani. Infine verrà presentato Simshar, candidato maltese agli Oscar come miglior film straniero, realizzato dal giovane regista Rebecca Cremona, ispirato alla tragedia di un gruppo di giovanissimi rifugiati adolescenti neltentativo di raggiungere le coste italiane.
Oltre alla presenza di Marco Bellocchio ospite d’onore del FebioFest ci sono anche nomi nuovi. Uno di questi è MURAT Eroğlu. Nato a Tunceli in Turchia, durante i suoi studi, ha lavorato come giornalista e ha girato cortometraggi e documentari. Il suo debutto Before Sunrise, un dramma sociale di un padre e un figlio che si perdono in un mercato di notte a causa del lavoro, presentato in anteprima in concorso al Festival di Istanbul ed presentato anche ad altri festival, ha fatto conoscere Eroğlu come un promettente e talentuoso regista. Sempre in tema di giovani ricordiamo pure la presenza come ospite del giovane produttore italiano, Simone Gattoni, che ha prodotto il film documentario ritratto di Silvio Berlusconi S.B. : Lo conoscevo bene. Un doc costituito da testimonianze di amici intimi di Berlusconi e permette al pubblico di intravedere dietro la facciata di questo personaggio pubblico. Gattoni ha prodotto The Silence of Pelesjan sulla riscoperta del regista armeno Artavazd Pelešjan, che è stato presentato al Festival di Karlovy Vary ed ha anche prodotto un breve documentario sul regista italiano Marco Bellocchio per la Mostra di Venezia. L’ultimo suo impegno è la produzione del più recente film di Bellocchio Sangue del mio sangue che è appunto tra le opere selezionate.
Ma passiamo ai film di produzione ceca ove spicca il nuovo film di Petr Václav We Are Never Alone che è passato di recente alla Berlinale in competizione nella sezione Forum che ha ricevuto il Premio del Pubblico dei lettori del Tagesspiegel. Dramma noir contemporaneo ambientato in un paesino al confine ceco, nel quale Václav sviluppa i temi dei suoi film precedenti, con l’aiuto di attori come Karel Roden, Lenka Vlasáková e Klaudia Dudová interpreti del suo film di successo The Way Out. In totale sono stati
selezionati dieci film a produzione e/o regia Ceca: oltre a We Are Never Alone e Menandros & Thaïs, sono stati scelti I, Olga Hepnarová, che è stato pure presentato alla Berlinale, Eva Nová, Siska Deluxe, Murderous Tales, Honey Night, Dust of the Ground, The Red Spider and Road-Movie. Una ricca produzione che dimostra la vitalità dell’industria cinematografica post comunista.
Anche quest'anno, Febiofest e la Zecca della Repubblica Ceca onoreranno con una medaglia commemorativa un’altra star del Cinema: il leggendario attore ceco Rudolf Hrusínský. La medaglia commemorativa dello scorso anno
è stato coniata in onore di Karel Fiala, la star di Lemonade Joe. I primi due esemplari della medaglia saranno consegnati ai figli di Rudolf Hrusínský, Rudolf e Jan. Gli appassionati di cinema avranno la possibilità di acquistare le medaglie commemorative presso lo stand della Zecca. La medaglia è stata ispirata dalla ricca carriera di attore di Hrušínský. Il rovescio della moneta raffigura una serie di miniature dei ruoli cinematografici interpretati da Hrušínský create dall’artista Martin Dašek. La striscia di pellicola è illuminata da un proiettore d'epoca come ha detto Lukáš Jokl della Zecca. Quest'anno, il pubblico del Febiofest potrà sceglere e votare il personaggio da omaggiare il prossimo anno. Tra i candidati Oldřich Nový e Vladimír Menšík. Dopo il 25 marzo il Festival si sposterà con un viaggio itinerante per le principali città della Repubblica Ceca concludendosi a Brno il 20 aprile.
In concomitanza del Festival - Febiofest e l’Istituto Polacco di Praga hanno
realizzato una mostra sul Maestro Andrzej Wajda: nel foyer al 2 ° piano del Centro Cinestar Anděl. La mostra sarà aperta da Bogna Dziechciaruk-Maj, Direttore del Manggha Museo giapponese di Arte e Tecnologia di Cracovia, che ha fornito anche i disegni. Andrzej Wajda è il decano del cinema polacco che in marzo festeggerà il suo 90 ° compleanno. Molte opere di Wajda (non solo limitati al cinema), saranno proposti attraverso una mostra di riproduzioni dei suoi disegni ed esposti al pubblico durante l'intera esecuzione del festival. La mostra sarà aperta fino al 25 marzo 2016.
Per maggiori info : Sito Web FEBIOFEST


domenica 10 gennaio 2016

Dopo il riconoscimento della National Board of Review a Mediterranea di J. Carpignano, Paolo Sorrentino corre per i GOLDEN GLOBES


Dopo gli NBR Awards i GOLDEN GLOBES. In diretta dal Beverly Hills Hotel di Hollywood l’annuncio dei vincitori possibili candidati agli OSCAR ®. Questa sera verranno annunciati ad Hollywood i vincitori dei Golden Globes. Quest’anno la Giuria internazionale di giornalisti è presieduta dall’italiano Lorenzo Soria. L’annuncio sarà come ogni anno significativo per capire il polso della situazione della prossima notte degli OSCAR ® 2016. La serata televisiva internazionale, trasmessa dal Beverly Hills Hotel, sarà possibile vederla in diretta anche in Italia. Nella stessa serata verranno assegnati i Golden Globe del piccolo schermo a dimostrazione che le Serie Tv non hanno nulla da invidiare per qualità al cinematografo. C’è da dire che alcuni dei film entrati nelle cinquine si sono già distinti per essere stati prescelti dalla prestigiosa National Board of Review (NBR) ai primi dell’anno 2016 a NYC nella serata condotta da Willie Geist. Tra questi a sorpresa il regista italo americano Jonas Carpignano con la sua opera prima Mediterranea, che dopo la nomination ai Lux Prize europei continua a ricevere riconoscimenti. In particolare la scelta della NBR è andata come Miglior Film a Mad Max: Fury Road, come Miglior regista a Ridley Scott – The come Martian come Miglior attore a Matt Damon – The Martian, come Miglior attrice a Brie Larson – Room, come miglior attore non protagonista a Sylvester Stallone – Creed, come miglior attrice non protagonista a Jennifer Jason Leigh – The Hateful Eight, come miglior sceneggiatura a Quentin Tarantino – The Hateful Eight, come miglior adattamento di sceneggiatura a Drew Goddard – The Martian, come Miglior film d’animazione a Inside Out, per l’eccezionale prestazione ex-equo a Abraham Attah – Beasts of No Nation & Jacob Tremblay – Room, come Miglior regista debuttante a   Jonas Carpignano – Mediterranea, di cui abbiamo già detto, come Miglior film straniero a Son of Saul, come Miglior documentario a Amy. Invece il William K. Everson Film History Award è andato a Cecilia Decome Mille Presley, il Best Ensemble Award a The Big Short, il  Spotlight Award a Sicario, mentre per l’eccezionale visione collaborativa il premio  NBR Freedom of Expression Award è andato ex-equo a Beasts of No Nation & Mustang. Mentre ai seguenti film è andata una menzione speciale: Bridge of Spies, Creede, The Hateful Eight
e Inside Out.
Per quanto riguarda le cinquine dei Golden Globes 2016 spicca ancora una volta
Paolo Sorrentino con il suo ultimo film – La Giovinezza con due candidature. La prima all’ intramontabile Jane Fonda come miglior attrice non protagonista e la seconda per la miglior canzone originale “Simple Song #3″. Ma ecco in dettaglio le cinquine:
Miglior film drama: Carol, Mad Max a  Fury Road, The Revenant, Room,Spotlight
Miglior film commedia/musical: The Big Short, The Martian, Joy, Spy, Treinwreck
Miglior film d’animazione: Anomalisa, The Good Dinosaur, Inside Out, The Peanuts Movie, Shaun the Sheep
Miglior film straniero: The Brand New Testament, The Club, The Fencer, Mustang, Son of Saul
Miglior regista: Todd Haynes- Carol, Tom McCarthy - Mad Max: Fury Road, Ridley Scott - Spotlight, George Miller - The Martian, Alejandro Gonzales Inarritu - The Revenant
Miglior sceneggiatura: Charles Randolph e Adam McKay - The Big Short, Quentin Tarantino - The Hateful Eight, Emma Donoghue - Room, Tom McCarthy e Josh Singer - Spotlight, Aaron Sorkin - Steve Jobs
Miglior colonna sonora originale: Carter Burwell - Carol, Alexandre Desplat - The Danish Girl, Ennio Morricone - The Hateful Eight, Ryuichi Sakamoto & Alva Noto - The Revenant, Daniel Pemberton -Steve Jobs
Miglior canzone originale: “Love Me Like You Do” - Cinquanta sfumature di grigio, “One Kind of Love” - Love & Mercy, “See You Again” - Fast & Furious 7, “Writing on the Wall” – Spectre, “Simple Song #3″ - Youth – La giovinezza
Migliore attrice in film drama: Cate Blanchett in Carol, Brie Larson in Room, Rooney Mara in Carol, Saoirse Ronan in Brooklyn, Alicia Vikanderin in The Danish Girl
Miglior attore in film drama: Leonardo DiCaprio in The Revenant, Michael Fassbender in Steve Jobs, Eddie Redmayne in The Danish Girl, Bryan Cranston in L’ultima parola – La vera storia di Dalton Trumbo, Will Smith in Zona d’ombra
Migliore attrice in un film commedia/musical: Jennifer Lawrence in Joy, Amy Schumer in Trainwreck, Lily Tomlin in Grandma, Melissa McCarthy in Spy, Maggie Smith in The Lady in the Van
Miglior attore in un film commedia/musical: Matt Damon in The Martian, Steve Carell in The Big Short, Al Pacino in Danny Collins, Mark Ruffalo in Infinitely Polar Bear, Christian Bale in The Big Short
Miglior attrice non protagonista: Jennifer Jason Leigh in The Hateful Eight, Helen Mirren in L’ultima parola – La vera storia di Dalton Trumbo, Kate Winslet in Steve Jobs, Alicia Vikander in Ex-Machina, Jane Fondain Youth – La giovinezza
Miglior attore non protagonista: Michael Shannon in 99 Homes, Mark Ruffalo in Spotlight, Mark Rylance in Bridge of Spies, Sylvester Stallone in Creed, Idris Elba in Beasts of No Nation

martedì 24 novembre 2015

Il LUX PRIZE 2015 va al film MUSTANG

Verdetto quasi scontato sul film vincitore il quale proviene dalla Turchia che fino a poco tempo fa era ad un passo dall'ingresso tra i 28 Paesi degli Stati Uniti d'Europa. L’Europa, quindi manda un segnale forte al governo turco di Ergodan sulle politiche messe in atto circa le libertà di una Nazione che si trova al crocevia tra due culture che si fronteggiano. Tuttavia anche gli altri due film in lizza avevano le carte in regola per aspirare al premio. Soprattutto Mediterranea, altra opera prima, che parla dell’attualissimo argomento delle migrazioni verso l’Europa di centinaia di migliaia di esseri umani a causa delle guerre. Però come ogni giuria il verdetto può piacere o no.
Il film del regista Deniz Gamze Ergüven, uno delle rivelazioni dell’anno, aggiunge un altro premio ai già numerosi riconoscimenti ottenuti. La coproduzione Francese, Turca e Tedesca è stata premiata dal Parlamento Europeo con il LUX Prize 2015 in competizione con gli altri due finalisti, Mediterranea di Jonas
Carpignano e Urok (The Lesson) di Kristina Grozeva e Petar Valchanov. Quest’ultimo con un linguaggio cinematografico originale parla dell’importanza dell’istruzione per il vivere civile nella società attraverso una metafora contro il dio denaro.

L’eco che il film Munstang riceve grazie a questo premio porta piuttosto ad interrogarsi sul tema del film
stesso, e quindi vi ringrazio molto. Così ha commentato il regista Ergüven alla notizia della premiazione. E’ la storia di cinque giovani donne che sono determinate e che vogliono sfuggire ad una società patriarcale ed ipocrita. Così ha commentato il Presidente del Parlamento Europeo Martin Schulz annunciando il film vincitore e aggiungendo. La sensibilità per le diversità che il premio aiuta a evidenziare è di grande importanza; noi dobbiamo essere pronti a difendere cosa noi facciamo e chi siamo, che è un qualcosa da difendere dalla distruzione dei giovani celata dietro le loro false ideologie, riferendosi all’attuale ondata di terrore che attraversa l’Europa.

Mustang è la vera rivelazione della Quinzaine des Réalisateurs 2015 al Festival di Cannes, ma anche una nomination agli EFA 2015 ed è  candidato agli Oscar come miglior film straniero per la Francia. Mustang ci mostra cinque sorelle orfane di entrambi i genitori che vivono nel Nord della Turchia e di come la loro casa natale progressivamente si trasformi per loro in una prigione a causa dell’intransigenza religiosa (ndr: in realtà pseudoreligiosa) a danno delle donne.
Il premio , assegnato sulla base del voto espresso dai membri del Parlamento Europeo, intende celebrare le diversità e gli argomenti di rilevanza sociale del cinema europeo. Il film è stato scelto tra la terna dei finalisti come il miglior a mettere in evidenza queste caratteristiche. Fino a gennaio 2016 i tre finalisti verranno proiettati durante le LUX Film Days nelle sale dei Paesi Membri e sottoposti al voto del pubblico in sala. Al più votato verrà quindi assegnato il LUX Prize Public Mention.
Alla cerimonia di premiazione, svoltasi davanti alla sessione plenaria di Starsburgo sono seguiti un seminario per la Stampa e una serie di conferenze tra le quali spicca quella sull’educazione alla cultura cinematografica ovvero il bisogno di arrivare alla fondazione di un linguaggio comune attraverso il cinema Europeo. Altra interessante conferenza riguarda appunto il Lux Prize: i film su argomenti di attualità quali strumenti di insegnamento di una cultura alla democrazia. Numerose le presenze del mondo della Cultura e della Politica tra i quali Costa Gravas, Silvia Costa e i tre registi dei film finalisti.

venerdì 20 novembre 2015

IL MEDFILM FESTIVAL gemellato con il Carthage Film Festival - Journées Cinématographiques de Carthage.

Il Carthage Film Festival ed il suo direttore Ibrahim Letaief in occasione della 26ma edizione presentano le ITALIAN CINEMA DAYS IN TUNIS – OMAGGIO ALL’ITALIA.
L'Istituto Italiano di Cultura di Tunisi parteciperà al Festival del Cinema di Cartagine (21-28 Novembre 2015), presentando al pubblico tunisino, ancora una volta in collaborazione con Medfilm Festival e la sua direttrice Ginella Vocca, una vasta selezione di recentissimi film premiati ed inediti in Tunisia provenienti da diversi festival internazionali, alla presenza di importanti personalità del mondo del cinema e della cultura. 

La selezione (complessivamente 15 opere) di lungometraggi, cortometraggi e documentari illustra, in modo esemplare, le diverse sfaccettature dell’Italia attraverso una profonda esplorazione della sua realtà attuale. Si tratta di importanti e innovative opere di registi coraggiosi, sia con una consolidata carriera sia della nuova generazione, che sono in grado di narrare il nostro presente attraverso l'esplorazione stilistica e il desiderio di sperimentazione.

E’ essenziale in questo momento di grande tensione socio culturale che si gettino ponti tra il mondo occidentale e il mondo islamico. Quindi è da plaudire manifestazioni come questa che aiutano sia il made in Italy, ma anche e soprattutto aiutano la comprensione tra i popoli. Alla vetrina italiana a Tunisi si è aggiunta per il primo anno la Berlinale Spotlight in Tunis,  selezione tra i  titoli passati alle più recenti edizioni della Berlinale che è una sorta di “Giro del Mondo” con le sue 400 pellicole dell’ultima edizione.
Ma ecco i titoli delle opere italiane che verranno proiettate:


Lungometraggi:
ANIME NERE di Francesco Munzi
L’ATTESA di Piero Messina
LEOPARDI, IL GIOVANE FAVOLOSO di Mario Martone
MAGNA GRAECIA EUROPA IMPARI di Lanita Lamanna ed Erwan Kerzanet (doc)
MARAVIGLIOSO BOCCACCIO di Paolo e Vittorio Taviani
MIA MADRE di Nanni Moretti
NAPOLISLAM di Ernesto Pagano (doc)
NOI E LA GIULIA di Edoardo Leo
SANGUE DEL MIO SANGUE di Marco Bellocchio
SUL VULCANO di Gianfranco Pannone (doc)
YOUTH di Paolo Sorrentino
Cortometraggi:
A CIAMBRA di Jonas Carpignano
L’ATTESA DEL MAGGIO di Simone Massi
SASSIWOOD di Paolo e Vittorio Taviani
VARICELLA di Fulvio Risuleo
Per maggiori info:    http://www.jcctunisie.org/