Descrizione

Anteprime e Recensioni Cinematografiche, tutto quello che c'è da sapere su Festival Internazionali del Cinema e quanto di nuovo succede intorno alla Settima Arte, a cura di Luigi Noera e la gentile collaborazione di Ugo Baistrocchi, Simona Noera e Marina Pavido.



sabato 30 maggio 2015

SPECIALE FESTIVAL DI CANNES - Tra mille polemiche archiviato il Festival che ha escluso gli italiani dal podio.


Non mi pare il caso di aggiungere altro a quello che è stato detto e scritto dai critici e dai cinefili sui social network sull’epilogo di Cannes 2015 che per gli italiani è stata una amara dèblache. Dei film italiani in competizione mi spiace che The Tale of The Tales di Garrone non abbia convinto la Giuria con la triplice fantasia dei tre Re incarnazione dei pregi e difetti degli esseri umani. Contavo molto poi sulle possibilità di Minervini con il suo scioccante doc sulla Louisiana che dal 28 maggio è nelle sale italiane. Vedremo come risponderà il pubblico in sala. Agli italiani sono andati due premi di consolazione.

Il premio della Giuria Ecumenica al film di Moretti e il premio della Semaine de la Critique per la categoria dei corti al solito Fulvio Risuleo che per la seconda volta consecutiva vince con il suo ultimo corto Varicella. Ma andiamo con ordine.

La nutrita pattuglia francese ha portato a casa la Palma d’Oro con Dheepan di J. Audiard, sfruttando il tema attualissimo delle migrazioni all’Europa dai paesi in guerra. Tema di per sé presente in molte produzioni, come ad esempio in Mediterranea dell’italiano Jonas Carpignano in competizione per la Semaine de la Critique, ma trattato in maniera inusuale dal cineasta francese. Infatti Dheepan è un soldato Tamil che per sfuggire alla guerra in Sri Lanka insieme alla giovane Yalini ed alla piccola orfana Illayaaal si fingono essere i componenti di una famiglia. Viene fuori una storia di scontri all’interno del nucleo familiare piuttosto che con il paese di accoglienza come ci si aspetterebbe. Ecco perché ha convinto la Giuria sebbene ci fosse qualche pecca nel linguaggio cinematografico con l’utilizzo di scene d’azione non del tutto appropriate al tema. Per me avrebbe dovuto vincere la Palma d’Oro l’esordiente ungherese Lazslo Nemes con SAUL FIA. Anche in questo caso un tema ricorrente nella filmografia mondiale sulla Shoa. Il soggetto viene trattato però con un linguaggio cinematografico di altissimo livello, sia per la parte visuale che per la parte del sonoro in un crescendo di coinvolgimento dello spettatore nell’inferno disumano di un campo di concentramento nazista fino all’ultima immagine simbolo dell’atroce destino di sei milioni di ebrei. Gli strettissimi primi piani di Saul, al quale non importa né fuggire né documentare all’esterno quello che succede nel campo, bensì salvare la sua umanità depredata dall’orrore nazista, inondano il cuore dello spettatore. Quindi la Giuria non ha potuto fare a meno di assegnargli il Grand Prix 2015. Il premio per la miglior regia assegnato al taiwanese Hou Hsiao Hsien con The Assassin, poteva essere preteso dal maestro cinese Jia Zhang-Ke con il suo Mountains May Depart. In realtà nell’ambito della Quinzaine des Realisateurs il Maestro ha ricevuto l’onorificenza della Carrosse d’Or. Il film è l’epopea di due generazioni di cinesi emigrati in Australia con il loro fardello di amori, speranze e disillusioni. La protagonista Tao, interpretata da una affascinante Zhao Tao, poteva pure aspirare alla Palma come migliore attrice. Questo premio come è noto è andato invece ex equo a Emmanuelle Bercot, attrice e regista del film di apertura La tete Haute, per la sua interpretazione in Mon Roi dell’altro francese Maiwenn ed a Rooney Mara, coprotagonista nel film Carol dell’americano Todd HAynes. Si direbbe che sia stata raggiunta una soluzione di compromesso tra i componenti della Giuria.

A proposito dei cineasti asiatici il terzo film in concorso Umimachy Diary (Our Little Sister) del giapponese Hirozaku Kore-Eda è stato messo da parte sebbene sia un delicatissimo film sui rapporti parentali. Lo spettatore resta affascinato dalla serenità che il film gli trasmette, ma anche stupito dalle innumerevoli scene conviviali a tavola dove le quattro sorelle si confrontano. Sempre sul fronte orientale al citato The Assassin sarebbe dovuto andare il premio per la sceneggiatura piuttosto che per la miglior regia. Il premio per la miglior sceneggiatura è andato invece con stupore al film Chronic del messicano Michel Franco. In realtà sebbene la storia sia inusuale, lo svolgimento risulta prevedibile soprattutto nel tragico finale che il pubblico avverte in anticipo. La marcia in più di questo film è dovuta senza dubbio all’interpretazione di Tim Roth, nei panni dell’imperscrutabile infermiere, miglior attore della competizione. Invece la giuria ha preferito come miglior attore l’interpretazione di Vincent Lindon in La Loi du Marchè. La scelta della Giuria è stata determinata dal fatto che è un film attualissimo sul brutale mercato del lavoro e le sue conseguenze morali. La Giuria ha avuto il buon senso di scartare il film della Donzelli, che è perfettino ma insipido con finale scontato come il film del messicano Michel Franco prima citato. Infine il premio della Giuria è stato assegnato al geniale greco Yorgos Lanthimos con The Lobster che ha attinto a piene mani da La 10ma vittima (1965) di Elio Petri. Evitiamo le polemiche ma possibile che nessuno dei tre italiani era all’altezza?

Nemmeno lo spericolato Garrone con il suo fantasy? Tra i film scartati dalla giuria vale la pena menzionare Valley of Love, ultimo dei film  francesi in gara, di Guillame Nicloux. L’interpretazione dei due attori francesi d’eccezione Depardieu e la Huppert, i quali possono permettersi di interpretare se stessi, è superba. Peccato che sono stati accolti con tanti pregiudizi. Ma vi assicuro che sono stati 90’ spesi bene. Anche nella sessione a latere Un Certain Regard non è andata bene per l’unico italiano in corsa Roberto Minervini con The Other side. Viaggio nella America dei derelitti. Il film doc è esplosivo e qualcuno dice che giudica i protagonisti e per questo non ha convinto la Giuria presieduta da Isabella Rossellini. La Giuria ha preferito il doc Islandese HRUTAR di Hakonarson dai risvolti noir sui pastori dell’isola europea più a Nord e dei loro greggi di montoni decimati da una malattia endemica. I cineasti islandesi non sono alla prima esperienza al riguardo. Nel 2013 infatti un altro cineasta si cimentò sul rapporto tra l’uomo e i cavallini tipici dell’Islanda con Of Horses and Men. Sempre doc dai risvolti noir. Al rumeno Corneliu Porumboiu con The Treasure è andato il premio quale Miglior Talento. La sceneggiatura del film è fuori degli schemi e affascina, ma è ripetitiva. Anche il filippino Brillante Mendoza con Taklub aveva tutte le carte in regola per ricevere un premio, sia per il tema che per il suo svolgimento nel linguaggio cinematografico. Il film affronta il tema delle vicissitudini da sopportare da parte della popolazione della città filippina di Tacloban colpita dal tifone Hayan. Taklub si è dovuto accontentare del premio della Giuria Ecumenicale. Invece il premio della Giuria Un Certain Regard è andato al croato Dalbor Matanic con Zvidan. Tre storie d’amore proibiti lungo l’arco di trenta anni dal 1991 al 2011 in due villaggi dei Balcani che hanno in comune una lunga storia di intrecci interetnici. Anche il giapponese Kyoshi Kurosawa, premiato nel 2013 al Festival di Roma e più volte presente a Cannes, ha ricevuto con Journey To The Shore il premio per la miglior regia. Il film giapponese narra la storia della riapparizione del marito di Mizuki (Yusuke) dato per disperso in un incidente in mare. All’indiano Neeraj Ghaywan con Masaan è andato il premio quale futura promessa delcinema ex equo con Nahid della iraniana Ida Panahandeh. Il film indiano affronta il tema attualissimo delle caste e dell’inferiorità della donna nella società indiana con una bella storia d’amore. Rispetto ad altri film indiani allo spettatore è evitato il frapporsi nella storia di cantanti famosi come generalmente avviene. A Masaan è andato anche il Premio FIPRESCI. Alla pari il film iraniano Nahid tratta anch’esso della diseguaglianza di genere questa volta in Iran. Infine menzioniamo per la Semaine della Critique il premio assegnato all’argentino Santiago Mitre con il suo La Patota (Pauline). Storia al femminile di rinunce per mantenere fede alle proprie convinzioni. Il film è stato pure premiato con il premio della critica FIPRESCI. La stessa giuria ha premiato l’esordiente ungherese Laszlo Nemes con il poetico SAUL FIA di cui abbiamo ampiamente prima parlato. Per concludere accenniamo a come i nostri tre eroi reduci da Cannes sono stati accolti in patria. Dalla loro uscita nelle sale, 16 aprile per Moretti, 14 maggio per Garrone e 20 maggio per Sorrentino, i tre film non sono ancora riusciti a rifarsi delle spese sostenute, attestandosi sui tre milioni di euro di incassi circa di Moretti e Sorrentino e i due milioni circa di incassi per Garrone. Questo è un campanello di allarme che deve fare riflettere su come è prioritario riorganizzare il settore audiovisivo facendo sistema tra le varie componenti come già avviene oltre alpe. La Mostra del Cinema di Venezia è troppo a ridosso per poterci redimere e quindi possiamo solo augurarci che vada meglio per noi.
 

giovedì 28 maggio 2015

STOP THE POUNDING HEART DI ROBERTO MINERVINI VINCE IL DOC/IT PROFESSIONAL AWARD

 
Il vincitore del Doc/it Professional Award per il miglior documentario italiano dell’anno, è Stop the Pounding Heart di Roberto Minervini, un’incursione nel Texas rurale odierno attraverso gli occhi di un’adolescente cresciuta in una famiglia rigidamente cattolica.
 
Il regista, da poco reduce dal Festival di Cannes con la sua nuova opera Lousiana che dal 28 maggio sarà nelle sale italiane, ha ricevuto l’unico premio di categoria in Italia dedicato al documentario italiano battendo avversari illustri quali Gianfranco Rosi con Sacro GRA, già vincitore del Leone d’oro alla 70esima edizione della Mostra del Cinema di Venezia, il vincitore del Globo d’oro Giovanni Donfrancesco con The Stone River, e film che hanno riscosso un notevole successo di pubblico come SmoKings di Michele Fornasero e Dal Profondo di Valentina Pedicini. A decretare Stop the Pounding Heart vincitore del Doc/it Professional Award come miglior documentario italiano dell’anno è stata la votazione di un’Academy di professionisti del settore composta da più di 150 tra registi, produttori, direttori di festival e giornalisti esperti di Cinema del Reale. Il film si è aggiudicato il premio del valore di 3000 euro offerti da Doc/it – Associazione Documentaristi italiani distinguendosi tra gli oltre 80 film che hanno partecipato quest’anno. Ad ottenere il Premio del Pubblico, del valore di 1000 euro offerti dall’Associazione per l’autorialità cinetelevisiva 100autori è invece SmoKings di Michele Fornasero. Il film sulle vicende dei fratelli Messina e sulla loro fabbrica italiana di sigarette ha conquistato gli spettatori delle 14 città italiane ed Europee che hanno partecipato a Il Mese del Documentario ottenendo i voti più alti degli altri quattro avversari. Il Mese del Documentario, la manifestazione organizzata dall’associazione Doc/it in collaborazione con l’associazione 100autori per promuovere il cinema documentario in sala e rivolta a un pubblico più grande di amanti del Cinema del Reale, anche quest’anno ha portato i cinque finalisti del Doc/it Professional Award nelle sale di 14 città italiane ed europee nell’arco di un intero mese di proiezioni. Dal Profondo di Valentina Pedicini, Sacro Gra di Gianfranco Rosi, SmoKings di Michele Fornasero Stop the Pounding Heart di Roberto Minervini, The Stone River di Giovanni Donfrancesco sono stati proiettati dai capoluoghi come Roma, Bari, L’Aquila, Milano, Napoli, Palermo, Trieste a centri più capillari che da anni sostengono il documentario come Noto, Nuoro e Nola oltre a 4 città europee di cui tre capitali: Berlino, Londra, Parigi e Grenoble. Per la sua quinta edizione, iniziata il 22 aprile e ancora in corso, Il Mese del Documentario ha goduto di un successo e di un’adesione sempre crescente, sia per le città coinvolte che per la presenza degli spettatori che hanno partecipato alla votazione del Premio del Pubblico dimostrando un gradimento molto alto verso i cinque film proposti. Oltre al Doc/it Professional Award e al Premio del Pubblico sono stati consegnati ai finalisti altri quattro premi durante la cerimonia svoltasi il 27 maggio a Roma e condotta dalla regista Mariangela Barbanente e dal regista Giovanni Piperno, già vincitore del Doc/it Professional Award con Le Cose Belle lo scorso anno.
 
I Vincitori Del Doc/It Professional Award - passate edizioni:
2013 Le Cose Belle di Agostino Ferrente e Giovanni Piperno
2012 Bad Weather di Giovanni Giommi
2011 El Sicario Room 164 di Gianfranco Rosi
2010 La Bocca del Lupo di Pietro Marcello



mercoledì 27 maggio 2015

SAVE THE DATE: FESTA DEL CINEMA BULGARO 8^ edizione 27-31 maggio Casa del Cinema - Roma


Cent’anni di cinematografia bulgara

Dal 27 al 31 maggio 2015 la Casa del Cinema  di Roma ospiterà l’ottava edizione della Festa del cinema bulgaro. Organizzata dall'Istituto Bulgaro di Cultura a Roma, la Festa del Cinema Bulgaro è una finestra sulle migliori nuove produzioni di una cinematografia con la quale l'Italia da anni, oramai, ha intessuto uno straordinario dialogo. Un anno di particolare significato questo 2015: esattamente cent’anni fa, infatti, aveva luogo la proiezione della prima pellicola bulgara: Il bulgaro è galante (Българан е галант) di Vasil Gendov. Questa edizione del Festival, quindi, prevede alcuni titoli fra i più significativi del 2014 come Il giudizio (Съдилището), ultimo lavoro del regista Stefan Komandarev che vede protagonisti Asen Blatechky insieme al serbo Miki Manojlović  e Il dossier Petrov (Досието Петров): uno sguardo intrigante sui temi dell’amicizia e del tradimento durante gli ultimi anni del regime comunista in Bulgaria dello sceneggiatore francese Jean-Claude Carrière. Ma anche un’approfondita retrospettiva sulla cinematografia bulgara del passato. A Roma,verranno proposti alcuni tra i film più amati dai bulgari, selezionati fra cento fra i titoli degli ultimi cento anni. Fra i film prescelti anche alcuni molto noti in Italia, come Corno di capra (1972, Premio Karlovy Vari 1972 e Hugo d’argento a Chicago nel 1973) e Il ladro di pesche di Vălo Radev (1964, presentato alla Mostra del cinema di Venezia dello stesso anno). In programma anche una mostra di poster intitolata I love this film a cura dei giovani grafici bulgari del collettivo Plakat Kombinat: una rivisitazione artistica contemporanea di emblematici film bulgari e stranieri. L’esposizione avrà luogo nei giorni del festival sempre presso la Casa del Cinema.
27/05/2015 ore: 20:00, Sala Volontè
Anime condannatedi Valo Radev (Bulgaria, 141′, 1975)
28/05/2015 ore: 20:00, Sala Kodak
Tutto è amore di Borislav Sharaliev (Bulgaria, 141′, 1975)

29/05/2015 ore: 19:00, Sala Deluxe
July di Kiril Stankov (Bulgaria, 98′, 2012)

29/05/2015 ore: 21:00, Sala Deluxe
Adulterio di Yavor Veselinov (Bulgaria, 78′, 2014)

30/05/2015 ore: 19:00, Sala Kodak
Beata tra le donnedi Alexander Obreshkov (Bulgaria, 88′, 1978)
30/05/2015 ore: 21:00, Sala Deluxe
Hombre di Zahari Paunov (Bulgaria, 109′, 2015)
31/05/2015 ore: 17:00, Sala Kodak
Il ladro di peschedi Valo Radev (Bulgaria, 105′, 1964)
31/05/2015 ore: 19:00, Sala Kodak
Ieri di Ivan Andonov (Bulgaria, 84′, 1988)
31/05/2015 ore: 21:00, Sala Deluxe
Il dossier Petrovdi Georghi Balabanov (Bulgaria, Germania, 100′, 2015)

lunedì 25 maggio 2015

SPECIAL CANNES 2015 - Tra i premiati non ci sono gli italiani!


La 68esima edizione del Festival di Cannes si è conclusa con una dèblache dell’Italia molto amara. Bisogna dire però che la Giuria presieduta dai fratelli Coen è stata corretta. Certamente non avere avuto alcun rappresentate italiano tra i giurati ha fatto la differenza, comunque sia il nostro cinema ha bisogno di un rinnovamento profondo. Ci si augura che questa sconfitta serva a scuotere i cineasti italiani per trovare una nuova via.
In particolare i premi sono andati a:
Palma d'Oro a DHEEPAN di Jacques AUDIARD
Grand Prix a SAUL FIA (SON OF SAUL) di László NEMES

Miglior Regia a HOU Hsiao-Hsien per NIE YINNIANG (THE ASSASSIN)
Miglior sceneggiatura a Michel FRANCO per CHRONIC
Miglior Attrice  Ex-aequo a Emmanuelle BERCOT in MON ROI di MAÏWENN e a Rooney MARA in CAROL di Todd HAYNES
Miglior Attore a Vincent LINDON in LA LOI DU MARCHÉ (THE MEASURE OF A MAN) di Stéphane BRIZÉ
Premio della Giuria a THE LOBSTER di Yorgos LANTHIMOS

Palma d'Oro - Short Film a WAVES '98 di Ely DAGHER
1^ Premio Cinefondation a SHARE di Pippa BIANCO
2^ Premio Cinefondation a LOCAS PERDIDAS (LOST QUEENS) di Ignacio JURICIC MERILLÁN
3^ Premio Cinefondation Ex-aequo a VICTOR XX di Ian GARRIDO LÓPEZ e a THE RETURN OF ERKIN Directed by Maria GUSKOVA
Camera d’Oro a LA TIERRA Y LA SOMBRA di César Augusto ACEVEDO.
L’Associazione dei Critici cinematografici (FIPRESCI) ha premiato i seguenti film:
Competizione ufficiale: "Son of Saul" (Saul Fia) di László Nemes
Un Certain Regard: "Masaan" di Neeraj Ghaywan,
Sezioni Parallele: "Paulina" (La Patota) di Santiago Mitre


 

 

domenica 24 maggio 2015

Special Cannes 2015 – Domenica 24 Maggio (DAY 12)



E' il giorno di tirare le somme di questa 68esima edizione. Questa sera sapremo quale film i fratelli Coen e la giuria ha amato di più. Ma per chi avesse perso qualche bel film sarà anche una giornata di recupero. Dopo la cerimonia di premiazione verrà proiettato il film doc di Luc Jacquet, Premio Oscar 2005 con March of the Penguins, dal sapore ambientalista sul cambiamento climatico dovuto al riscaldamento del Pianeta, Ice and the Sky. Questa scelta non cade a caso in quanto a Dicembre a Parigi si terrà la Conferenza sui cambiamenti Climatici.
Ieri sera nella Sala De Bussy si è svolta la premiazione della Selezione collaterale Un Certain Regard fra i 19 film in concorso provenienti da 21 paesi diversi. Quattro di questi erano opere prime. Il film d'apertura è stato AN di Naomi Kawase.
La giuria sotto la presidenza di Isabella Rossellini (regista - Stati Uniti d'America, Italia) e composta da Haifaa Al-Mansour (direttore - Arabia Saudita), Panos H. Koutras (direttore - Grecia), Nadine Labaki (regista, attrice - Libano) e Tahar Rahim (attore - Francia) ha voluto esprimere così la sua gratitudine per voce di Isabella Rossellini:
Noi della giuria, desideriamo ringraziare il Festival di Cannes per averci invitato a far parte della giuria Un Certain Regard.
L'esperienza di guardare diciannove film provenienti da 21 paesi è stato memorabile. E 'stato come volare sopra il nostro pianeta e i suoi abitanti . Qualsiasi antropologo sarebbe invidioso di noi.
Vorremmo in particolare ringraziare Thierry Frémaux e il suo team per la loro incredibile gentilezza.
Non posso evitare di esprimere anche la mia personale gratitudine al Festival per aver scelto mia madre Ingrid Bergman per il manifesto della 68 ° edizione di questo festival.
Mamma sembrava aleggiare su tutti noi, registi e amanti del cinema, come un angelo custode. Grazie.

In dettaglio i premi sono stati così assegnati:

PREMIO Un Certain Regard
HRÚTAR (Béliers / Rams) da Grímur Hákonarson

PREMIO della GIURIA
ZVIZDAN (Soleil de plomb / The High Sun) di Dalibor Matanić

PREMIO MIGLIOR REGISTA
Kiyoshi Kurosawa per Kishibe NO TABI (Vers l'autre rive / Viaggio Shore)

TALENT PRIZE
COMOARA (Le Trésor / Tesoro) di Corneliu Porumboiu

Premio ai registi emergenti

MASAAN di Neeraj Ghaywan Ex aequo con Nahid di Ida Panahandeh


sabato 23 maggio 2015

Special Cannes 2015 – Sabato 23 Maggio (DAY 11)


In quest'ultimo giorno delle proiezioni in concorso un classico Shakesperiano con una stupenda Marion Cotillard e un altrettanto bravo Michael Fassbender. Il Macbeth di Justin Kurzel è una prova di bravura da parte di tutti gli attori. Lettura viscerale della più celebre e accattivante tragedia di Shakespeare. Macbeth è innanzitutto un uomo guerriero che tenta di ricostruire il rapporto con la sua amata, sebbene entrambi siano alle prese con le loro ambizioni e desideri. In questo lavoro Kurzel è voluto rimanere fedele al periodo storico in cui si svolge il dramma. In questo gli dato un aiuto considerevole Fiona Crombie. E' pure il giorno della cerimonia di premiazione e di chiusura della rassegna collaterale Un Certain Regard con la proiezione del film vincitore. Ovviamente noi tifiamo per Minervini e il suo The other side, ma ci sono altri film che potrebbero ambire al premio. Vedremo.

venerdì 22 maggio 2015

Special Cannes 2015 – Venerdì 22 Maggio (DAY 10)


Nel penultimo giorno la Croisette sarà affollata da grandi artisti. Per le proiezioni in concorso viene proposto un gran film con un grande attore. Tim Roth nei panni di un empatico infermiere in CHRONIC di Michel FRANCO. 

L'altro film in competizione è VALLEY OF LOVE di GUILLAUME NICLOUX con Isabelle Huppert e Gérard Depardieu nei panni di una coppia da tempo divisa che si reca ad uno strano appuntamento con il figlio morto suicida nella Death Valley, California.

 Fuori concorso verrà proiettato il film di animazione Il Piccolo Principe di Mark Osborne (Kung Fu Panda) tratto dall'omonimo libro e prodotto da ON AMINATION STUDIOS. Per la Rassegna autonoma Quinzaine verrà proiettato il film di chiusura Dope di Rick Famuyiwa insieme ai cortometraggi in concorso.

giovedì 21 maggio 2015

Special Cannes 2015 – Giovedì 21 Maggio (DAY 9)


Oggi sarà la giornata del film italiano in concorso The other Side dell'outsider Minervini in ambito della selezione Un Certain Regard. Insieme verrà proiettato il film Comoara (Il Tesoro) del rumeno Corneliu Porumboiu. Il primo è appunto “l’altra parte” della trilogia conclusasi con Stop the pounding heart, iniziata con The Passage e proseguita con Low tide. Nel film si parla del padre di Colby (coprotagonista con Sara di Stop the pounding heart) e della terra dove questo è nato che potremmo definire la “Terra dei Fuochi” americana. Minervini da subito si è rivelato agli occhi della critica come un lampo di luce nel grigiore del panorama cinematografico.

Mentre per i film in competizione nella selezione ufficiale verranno proiettati DHEEPAN di Jacques AUDIARD storia di emigrazione a causa delle guerre, e NIE YINNIANG (THE ASSASSIN) di Hsiao-Hsien HOU ambientato nella cina del nono secolo.
Come Special Screenings verrà proiettato OKA (OUR HOUSE) di Souleymane CISSE. Il film ritorna indietro nelle generazioni precedenti l'autore ed è una polifonica autobiografia che copre dalla più vecchia alla più giovane generazione le origini di Cisse. Per la Rassegna autonoma Quinzaine verranno proiettati Efterskalv (Le Lendemain) di Magnus von Horn e Gokudo daisenso (Yakuza Apocalypse) del mitico Takashi Miike. Inoltre verrà presentato il primo gruppo di cortometraggi in concorso. Mentre per La Seimane de la Critique verrà presentato il film di chiusura LA VIE EN GRAND del francese Mathieu Vadepied. Racconto malizioso ambientato nei sobborghi di Parigi di due bambini, divisi tra ciò che viene insegnato loro a scuola e le loro esperienze nella vita di ogni giorno. Una fresca aria di innocenza per chiudere la 54esima Semaine de la Critique. Nell’ambito della Rassegna Cannes Classics segnaliamo il film postumo VISITA OU MEMÓRIAS E CONFISSÕES del compianto Manoel DE OLIVEIRA.



mercoledì 20 maggio 2015

Special Cannes 2015 – Mercoledì 20 Maggio (DAY 8)

 Oggi sarà la giornata dell'ultimo film italiano in concorso YOUTH del premio Oscar Paolo Sorrentino. Insieme verrà proiettato il film SHAN HE GU REN (MOUNTAINS MAY DEPART) del maestro cinese Zhang-Ke JIAZ che è stato insignito dalla Quinzaine della Carrosse d'Or 2015.
Di YOUTH attendiamo con ansia la risposta di Cannes. Il secondo riguarda una storia di due generazioni di cinesi migrati in Australia con il loro fardello di amori, speranze e disillusioni. Fuori concorso verrà proiettato UNE HISTOIRE DE FOU (DON'T TELL ME THE BOY WAS MAD) di Robert GUEDIGUIAN e il controverso LOVE di Gaspar NOÉ. Ci si chiede se non è l'ennesima pellicola noiosa che per far parlare di se utilizza argomenti scandalosi. Oggi è pure la volta della presentazione del primo gruppo di cortometraggi della selezione CINEFONDATION la cui giuria ricordiamo è presieduta da Abderrahmane Sissako (Timbuktu).Per la rassegna a latere Un Certain Regard verranno proiettati tre film. Madonna di Shing Suwon,

Je suis un soldat di Laurent Lariviere e Lamb diYared Zeleke. I tre film partono da storie intime per raccontare il mondo di oggi. Per la Rassegna autonoma Quinzaine verranno proiettati il terzo film della trilogia As mil e uma noites - o encantado di Miguel Gomes, Fatima di Philippe Faucon  e Peace to Us in Our Dreams di Sharunas Bartas. Mentre per La Seimane de la Critique viene presentato il film Krisha che è un gioiello indie americano firmato da Trey Edward Shults. Questo opera prima del giovane regista meraviglia e ci immerge nel bel mezzo di un conflitto familiare amaro. Nell’ambito della Rassegna Cannes Classics segnaliamo il film doc THIS IS ORSON WELLS di Clara e Julia Kuperberg, insieme al film dello stesso Citizen Kane del 1941.

martedì 19 maggio 2015

Special Cannes 2015 – Martedì 19 Maggio (DAY 7)


 Oggi è la volta di Benicio del Toro che interpreta l'ennesimo film sulla malavita al confine tra Messico e States. Sicario è diretto da Denis Villeneuve e scritto da Taylor Sheridan. Ma sarà nuovamente la giornata dello scandalo. Infatti verrà proiettato il terzo film francese che farà molto discutere.

MARGUERITE & JULIENNE di Valérie DONZELLI. Amore incestuoso. Fuori concorso verrà proiettato AMNESIA di Barbet SCHROEDER seguito dal film dello stesso autore More del 1969 con musiche dei Pink Floyd. Il tema trattato, è quello della gioventù perduta dietro i falsi idoli della musica tecno. Per la rassegna a latere Un Certain Regard verranno proiettati AliasMaria di Jose Luis Rugeles, Taklub del regista emergente Brillante Mendoza e Masaan di Neeraj Ghaywan. Il primo film è la struggente narrazione di una giovanissima guerrigliera colombiana appena tredicenne. Il film filippino è la storia di tre sopravvissuti all'uragano Hayvan che sono invcaricati di recuperare le salme dei loro concittadini. Brillante Mendoza è un bravissimo regista filippino che affascina con i paesaggi della sua terra, anzi del suo mare. Per la Rassegna autonoma Quinzaine verranno proiettati Mustang di Deniz Gamze Ergüven storia di cinque sorelle vche vivono in un villaggio al Nord della Turchia. Songs My Brothers Taught Me di Chloé Zhao e Much Loved di Nabil Ayouch. Mentre per La Seimane de la Critique verrà proiettato l'unico lungometraggio italiano Mediterranea del regista italo americano Jonas Carpignano, vincitore dello scorso anno della Sony CineAlta Discovery Prize per il suo corto A Ciambra. Il film racconta la storia di due immigrati africani che raggiungono le coste italiane. Insieme, essi cercheranno di adattarsi a questa nuova vita in cui dovranno andare strade diverse, al fine di raggiungere i propri obiettivi personali. Il cammino di questi due amici affronta il tema dell'esilio, le speranze e le delusioni che vengono con esso. Nell’ambito della Rassegna Cannes Classics segnaliamo due eventi imperdibili. L'intervista di Truffaut a Hitchcock HITCHCOCK-TRUFFAUT di Kent JONES e l'omaggio all'icona di Cannes JAG ÄR INGRID (INGRID BERGMAN - IN HER OWN WORDS) di Stig BJÖRKMAN. 

lunedì 18 maggio 2015

Special Cannes 2015 – Lunedì 18 Maggio (DAY 6)


Al giro di boa del Festival verrà presentato il secondo dei film francesi in concorso. LA LOI DU MARCHÉ (THE MEASURE OF A MAN) di Stéphane BRIZÉ. Film attualissimo sul brutale mercato del lavoro. Un cinquantenne dopo quasi due anni trova un nuovo lavoro, ma si pone un problema morale fino a che punto è disposto a scendere a patti. L'altro film in concorso è LOUDER THAN BOMBS di Joachim TRIER. Ricucitura di rapporti tra un padre e i suoi due figli dopo la morte della moglie. Come Special Screenings verrà proiettato il thriller O PISEU (OFFICE) del coreano Won-Chan HONG. Fuori concorso verrà proiettato il fantasioso film d'animazione INSIDE OUT di Pete Docter dove si concretizzano nei vari personaggi le emozioni di un undicenne alle prese con le sue paure. Per la rassegna a latere Un Certain Regard verranno proiettati Cemetery of splendour del tailandese  Apichtapong Weerasethakul e Las Elegidas del messicano David Pablos.
Il primo film è un misterioso viaggio nella mente di alcuni soldati affetti da una strana malattia del sonno. Il secondo film narra la vita di un'adolescente e dell'amore per un coetaneo che la fa prostituire. Per la Rassegna autonoma Quinzaine verrà proiettato la seconda parte O desolado del film   As mil e uma noites (Les Mille et une nuits) di Miguel Gomes. L’altro film presentato è  Les Cowboys del belga Thomas Bidegain. Drammatica narrazione di un padre e el figlio alla ricerca della figlia scomparsa. Mentre per La Seimane de la Critique il film  La tierra y la sombra di César che si svolge in una piantagione di canna da zucchero in Colombia. Si tratta di una fetta di vita, divisa tra i legami secolari di questa terra e la voglia di lasciarsela alle spalle. Il forte senso del luogo e dello spazio, guidato dalla regia magistrale, ci portano a un tempo in cui i corpi si radicano. Fuori concorso viene presentato LES DEUX AMIS Louis Garrel sul rapporto fraterno di due ragazzi alla ricerca di un amore impossibile. Nell’ambito della Rassegna Cannes Classics segnaliamo infine il film cult Z (1968) di Costa Gravas  Lo stesso regista è ospite d'onore di Cannes.

domenica 17 maggio 2015

Special Cannes 2015 – EXTRA - Il Festival Sacro della Bellezza -14 Maggio 23 Maggio Chiesa di Notre-Dame de Bon Voyage.


Proprio di fronte a Cannes c'è l'isola di Saint-Honorat. In questo splendido posto adatto alla meditazione, e nella prestigiosa Chiesa di Notre-Dame de Bon Voyage di Cannes è iniziato il Festival Sacro della Bellezza, in concomitanza con il Festival del Cinema. Questa è la seconda edizione e dal programma decisamente merita di essere preso in considerazione. L'evento clou sarà il 21maggio nell'Abbazia Circestense dell'isola di Saint-Honorat. 



















Il programma completo è scaricabile dal sito:

www.festivalsacredelabeaute.org


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Special Cannes 2015 – Domenica 17 Maggio (DAY 5)


Dopo la giornata di sabato che ha visto protagonista Nanni Moretti, possiamo affermare che oggi sarà la giornata dello scandalo. Infatti verranno proiettati due film che faranno molto discutere. MON ROI di MAÏWENN e CAROL di Todd HAYNE. Il primo è la storia di .un amore distruttivo con il poliedrico Vincent Cassel. Il secondo riguarda l'amore saffico di Carol (Cate Blanchette) con risvolti pruriginosi dopo l'out coming della protagonista. Come Special Screenings verrà proiettato ASPHALTE (MACADAM STORIES) di Samuel BENCHETRIT. Fuori concorso per festeggiare i 120 anni dell'invenzione del cinema verrà proiettato LUMIERE'! Per la rassegna a latere Un Certain Regard verranno proiettati VIZDAN (The High Sun) del croato Dalibor Matanic e Journey to the Shore di Kiyoshi Kurosawa, premiato nel 2013 al Festival di Roma come miglior regista per SEVENTH CODE. Il primo film narra tre storie d'amore lungo l'arco di trenta anni dal 1991 al 2011 in due villaggi nei Balcani che hanno in comune una lunga storia di intrecci interetnici. Il film giapponese parla di una riapparizione improvvisa di Yusuke fdopo che era stato dato per disperso. Per la Rassegna autonoma Quinzaine verrà proiettato il film DOC Allende mi abuelo Allende di Marcia Tambutti che mette un punto fermo sulla tragica fine dello statista cileno. L’altro film presentato è Le Tout Nouveau Testament di Jaco Van Dormael. Mentre per La Seimane de la Critique il film Dégradé, una commedia noir dei due fratelli palestinesi Arab e Tarzan Nasser, storia dal riso amaro ambientata sulla striscia di Gaza, dove gli autori vivono. Nell’ambito della Rassegna Cannes Classics segnaliamo il film cult Rocco e i suoi fratelli di Visconti
 e quello di Jean Renoir LA MARSEILLAISE del 1938 e Ivan the Terrible di Sergueï Eisenstein (1944/ 1945).

sabato 16 maggio 2015

Special Cannes 2015 – Sabato 16 Maggio (DAY 4)


 Oggi sarà una giornata molto intensa ed interessante. Dopo il successo di critica e di pubblico di Garrone, oggi è la volta di Nanni Moretti con il discusso Mia Madre. Di questo film ho una mia opinione personale (vedi recensione in calce). L’altro film in Competizione è THE SEA OF TREES di Gus Van Sant, storia profondamente commovente sulla natura distruttiva ma anche redentrice dell'amore. Il protagonista Arthur (Matthew McConaughey) si ritrova con un altro uomo Takumi Nakamura (Ken Watanabe) nella famosa foresta giapponese Aokigahara alle pendici del Monte Fuji in Giappone. In questo luogo le persone si rifugiano per riflettere sulla tema della vita e della morte. I due uomini intraprendono un comune cammino di riflessione e di sopravvivenza. L’interprete femminile è Naomi Watts. Come Special Screenings vedremo la love story Panama opera prima del regista serbo Pavle Vuckovic. Il film, affronta un tema sociale sulle nuove generazioni anaffettive, qualcosa che è presente intorno a noi ma di cui non si parla. Ma anche l’attesissimo A Tale of Love and Darkness, debutto nella regia dell’attrice Natalie Portman e tratto da un romanzo di Amos Oz. Specchio della vita quotidiana nei territori occupati. Fuori concorso per Midnigth Screenings viene presentato un doc sulla compianta cantante di rhythm n’ blues Amy Whinehouse, morta per overdose a soli 27 anni. La storia Amy di Asif Kapadia è molto controversa e ci saranno strascichi giudiziari con la famiglia di Amyil . Per la rassegna a latere Un Certain Regard verranno proiettati NAHID dell’iraniana Ida Panahandeh che affronta il tema ricorrente della emancipazione femminile in Iran. Si è detto che questa è l’edizione della presenza femminile. Infatti l’altro film presentato MaryLand (disorder) è di Alice Winocour e tratta l’intima storia di un reduce dalla guerra in Afghanistan guardia del corpo di una giovane libaneseAnche per la Rassegna autonoma Quinzaine verrà proiettato un film che ha a che vedere con la guerra. A Perfect Day dello spagnolo Fernando Leon de Aranoa. Storia di un gruppo di uomini e donne volontari in missione umanitaria in zona di guerra, i sentimenti si mischiano con la quotidianità. L’altro film presentato è il primo della trilogia Les Mille et une Nuits del portoghese Miguel Gomes Mentre per La Seimane de la Critique il film Ni le ciel ni la terre di Clément Cogitore sempre sulla guerra in Afghanistan e la proiezione speciale del film d’azione COIN LOCKER GIRL del coreano HAN Jun-hee. Nell’ambito della Rassegna Cannes Classics segnaliamo un film cult di Orson Wells del 1948 The Lady from Shanghai e il documentario autoreferenziale La Légende de la Palme d’Or di Alexis Veller.
La recensione: MIA MADRE di Nanni Moretti, Italia 2015, 106’ in concorso a Cannes. Nella locandina che pubblicizza l’ultimo film di Moretti è racchiuso tutto il pathos che il regista vorrebbe comunicarci. Purtroppo in sala le emozioni vissute non sono così intense. Ovviamente stiamo parlando di un Maestro del nostro cinema contemporaneo con una esperienza professionale quarantennale, e quindi il linguaggio cinematografico è perfetto a meno di qualche discrepanza, per esempio sui luoghi (il Ministero delle Infrastrutture fatto passare per il Ministero del Lavoro). La stanza di ospedale è asettica e vengono utilizzati toni tenui come in tanti film tedeschi. Moretti d'altronde è sempre lo stesso con il suo modo di definire le cose e gli accadimenti che lo circondano con frasi semplici e concise. Ma riutilizzare la stessa scena della panchina dell’altro film intimo La stanza del figlio anche in questo caso della difficile perdita della madre da accettare e metabolizzare. E il film ha proprio questo scopo. E’ geniale utilizzare il suo alter ego (Margherita Buy) per guardare con distacco all’evento luttuoso. Purtroppo però la Buy risulta la solita radical chic di tanti altri film e per di più isterica. In realtà c’è un senso di rammarico sul passato che non è più modificabile, su certe scelte nei confronti della madre. Pure le musiche sono grevi e sospensive nell’imminenza del lutto. Forse che Moretti abbia perso le sue certezze giovanili? A fronte di tutto questo c’è un bravissimo John Turturro che impersona l’attore eccentrico e burlone su cui scaricare le tensioni intime della regista.

venerdì 15 maggio 2015

Special Cannes 2015 – Venerdì 15 Maggio (DAY 3)


Il secondo giorno di Cannes ci regala per Selezione Ufficiale dei film in Competizione due film che possono aspirare a vincere. THE LOBSTER di Yorgos LANTHIMO, con Colin Farell e Rachel Weisz, film satirico che ruba a piene mani da Marco Ferreri e La 10^ vittima in versione animalesca. SAUL FIA (LE FILS DE SAUL) di LÁszlÓ NEMESS che ci rimanda all'Olocausto. Ci penserà invece fuori concorso Woddy Allen con il suo IRRATIONAL MAN
 ad alleggerire la tensione con una storia sentimentale tra un professore e una alunna. Questa volta Joaquin Phoenix, contrariamente al film HER, ha davanti una reale Emma Stone. Come Special Screenings vedremo HAYORED LEMA’ALA (AFTERTHOUGHT) di Elad KEIDAN che si interroga sull'esistenza dei protagonisti Moshe e Uri ad Haifa sul Monte Carmelo. Per la rassegna a latere Un Certain Regard verranno proiettati HRÚTAR ( RAMS) di GrÍmur HÁKONARSON e CHAUTHI KOOT (THE FOURTH DIRECTION di Gurvinder SINGH, e per finire MU-ROE-HAN (THE SHAMELESS) di OH Seung-uk. Invece per la Rassegna autonoma Quinzaine verranno proiettati i film EL ABRAZO DE LA SERPIENTE |di CIRO GUERRA, ambientato nella foresta amazzonica, e TROIS SOUVENIRS DE MA JEUNESSE di ARNAUD DESPLECHIN, regista assente dalla selezione ufficiale. Mentre per La Seimane de la Critique il film PAULINA di SANTIAGO MITRE, storia di un avvocato che lavora in una regione depressa dell'Argentina. Nell’ambito della Rassegna Cannes Classics, dopo l'omaggio di ieri a Orson Welles oggi si parlerà di By Sidney Lumet di Nancy Buirski, il DOC SEMBENE! di Samba Gadjigo et Jason Silverman, La Noire de… (Black Girl, 1966) di Ousmane Sembène, e La Historia Oficial di Luis Puenzo, Omaggio Cannes.