Descrizione

Anteprime e Recensioni Cinematografiche, tutto quello che c'è da sapere su Festival Internazionali del Cinema e quanto di nuovo succede intorno alla Settima Arte, a cura di Luigi Noera e la gentile collaborazione di Ugo Baistrocchi, Simona Noera e Marina Pavido.



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mercoledì 14 giugno 2017

LE VIE DEL CINEMA DA CANNES A ROMA E IN REGIONE DAL 14 AL 18 GIUGNO

Si ripete anche quest’anno la storica rassegna Le Vie Del Cinema da Cannes a Roma e in Regione che si svolgerà nella capitale e in alcuni comuni della Regione dal 14 al 18 giugno. L’evento, che inaugura l’edizione 2017 del progetto Il cinema attraverso i grandi festival, è promossa da ANEC Lazio e vanta la prestigiosa partnership con SIAE, oltre alla consolidata collaborazione con la Regione Lazio e CityFest
- Fondazione Cinema per Roma.
La manifestazione porta in alcune sale romane e laziali una rinomata selezione di film provenienti direttamente dal 70° Festival di Cannes. Numerosi i titoli proposti in anteprima assoluta dalla Selezione Ufficiale (Concorso, Un Certain Regard e Fuori Concorso) e dalla Quinzaine des Réalisateurs, sezione particolarmente attenta alla scoperta di nuovi talenti. I film saranno tutti proiettati in versione originale con i sottotitoli.
Le sale coinvolte sul territorio romano sono l’Eden, il Fiamma e il Giulio
Cesare, ma aderiscono all’iniziativa anche il cinema Etrusco di Tarquinia, il Palma di Trevignano e il Corso di Latina, per estendere l’offerta culturale oltre i confini della capitale. Così come ha sottolineato Il Presidente della Regione Lazio Zingaretti, il quale nel suo intervento di presentazione ha ribadito l'importanza del fare cultura non solo a Roma ma anche nel territorio del Lazio. Ma ha anche lanciato una proposta per realizzare un progetto ambizioso: un Festival dei film mai visti, perché è noto che tanti film dopo il successo ai Festival non vengono distribuiti nelle sale italiane.
Il cartellone propone alcuni dei titoli più significativi del panorama
internazionale. Provenienti dal Concorso, il vincitore del Gran Premio Speciale della Giuria 120 battiti al minuto di Robin Campillo, il vincitore del Premio della Giuria Loveless del regista russo Andrey Zvyagintsev, il nuovo e atteso film del Premio Oscar® Michael Haneke Happy End, con Isabelle Huppert e Jean-Louis Trintignant e il biopic Le Redoutable, con Louis Garrel che interpreta Jean-Luc Godard, diretto dal Premio Oscar® Michel Hazanavicius.
Presentati Fuori Concorso e inseriti in rassegna anche l’intrigante How to Talk to Girls at Parties del regista statunitense John Cameron Mitchell con Elle
Fanning e Nicole Kidman, vincitrice del premio speciale per il 70° anniversario del Festival e il misterioso Les fantômes d’Ismaël film che ha aperto il Festival di Cannes, scritto e diretto da Arnaud Desplechin, con Marion Cotillard, Charlotte Gainsbourg e Mathieu Amalric.
Dalla sezione Un Certain Regard arriva invece l’italiano Dopo la guerra, pellicola sul terrorismo della giovane regista Annarita Zambrano. Peccato che non sono stati scelti altri titoli da questa sezione ricca di outsider tra i quali segnaliamo l'opera prima di Taylor Sheridan WIND RIVER che ha ricevuto a Cannes il premio come miglior regia. Ma anche

Numerosi i titoli provenienti dalla Quinzaine Des Réalisateurs: The Rider di Chloe Zhao premiato con L'Art Cinema Award, L’amant d’un jour di Philippe Garrel vincitore del Premio SACD degli autori francesi, Nothingwood, documentario diretto da Sonia Kronlud, Patti Cake$, brillante esordio del regista americano Geremy Jasper e l’italiano L’intrusa, opera seconda di Leonardo Di Costanzo.
Anche per questa edizione è prevista la partecipazione di critici cinematografici che introdurranno e svilupperanno i contenuti di alcuni film.
Il programma completo della manifestazione è disponibile online sul sito di ANEC Lazio www.aneclazio.it mentre per tutti gli aggiornamenti durante la rassegna, è possibile consultare la pagina Facebook dell’evento: Le Vie del cinema da Cannes a Roma.
 
INGRESSI:
Intero: 7 euro
Ridotto 6 euro per: over 65, Studenti Universitari, Iscritti SNCCI, Studenti di: Scuola d'arte cinematografica Gian Maria Volonté, Centro Sperimentale di Cinematografia, Link Campus University

Fidelity card: ogni 5 ingressi acquistati, 1 è in omaggio

domenica 28 maggio 2017

Speciale #CANNES70 - Domenica 28 Maggio: Le nostre preferenze


Foto per gentile concessione del Festival di Cannes.
 Sono stati già annunciati i vincitori, ma prima vi mostriamo le nostre preferenze sui film visti a Cannes e le quote assegnate:

SELEZIONE UFFICIALE CANNES 2017


1.  Lynne RAMSAY YOU WERE NEVER REALLY HERE – Gran Bretagna: 9,5
2.  Kornél MUNDRUCZÓ JUPITER’S MOON – Ungheria: 9,25
3.  Ruben Ostlund  The Square – Svezia, Danimarca, USA, Francia: 9
4.  Andrey ZVYAGINTSEV NELYUBOV (LOVELESS) - Russia: 8,75
5.  Naomi KAWASE HIKARI (RADEANCE) – Giappone: 8,5
6.  Sergei LOZNITSA A GENTLE CREATURE – Francia: 8,25
7.  Yorgos LANTHIMOS THE KILLING OF A SACRED DEER – Gran Bretagna , USA: 8
8.  Todd HAYNES WONDERSTRUCK – USA: 7,75
9.  Michael HANEKE HAPPY END – Francia: 7,5
10.Noah BAUMBACH THE MEYEROWITZ STORIES – USA: 7,25
11.François OZON L’AMANT DOUBLE  – Francia: 7
12.Michel HAZANAVICIUS LE REDOUTABLE – Francia: 6,75
13.Benny SAFDEE & Josh SAFDEE GOOD TIME – USA: 6,5
14.BONG Joon-Ho OKJA – Sud Corea: 6,25
15.Jacques DOILLON RODIN – Francia: 6
16.Sofia COPPOLA THE BEGUILED – USA: 5,5
17.Fatih AKIN AUS DEM NICHTS (IN THE FADE) – Germania: 5
Robin CAMPILLO 120 BATTEMENTS PAR MINUTE – Francia: ND
HONG Sangsoo GEU-HU (THE DAY AFTER) – Sud Corea: ND

 
UN CERTAIN REGARD
1.  Stephan KOMANDAREV POSOKI (DIRECTIONS) - Bulgaria: 9
2.  Mohammad RASOULOF LERD (DREGS) - Iran: 8,5
3.  Kantemir BALAGOV TESNOTA (CLOSENESS) Opera Prima  – Russia: 8
4.  Kaouther BEN HANIA AALA KAF IFRIT (BEAUTY AND THE DOGS) - Tunisia: 8
5.  Gyorgy KRISTOF OUT Opera Prima  - Slovacchia: 7,5
6.  Léonor SERRAILLE JEUNE FEMME Opera Prima  - Francia: 7,25
7.  KUROSAWA Kiyoshi SANPO SURU SHINRYAKUSHA (BEFORE WE VANISH) - Giappone: 7
8.  Cecilia ATAN & Valeria PIVATO LA NOVIA DEL DESIERTO (THE DESERT BRIDE) Opera Prima   - Argentina: 7
9.  Valeska GRISEBACH WESTERN - Germania: 7
10.Li Ruijun WALKING PAST THE FUTURE:  7
11.Laurent CANTET L’ATELIER - Francia: 6,75
12.Michel FRANCO LAS HIJAS DE ABRIL (APRIL’S DAUGHTER) - Messico: 6,5
13.   Santiago Mitre LA CORDILLERA (THE SUMMIT): 6
14.   Annarita ZAMBRANO APRÈS LA GUERRE (AFTER THE WAR) Opera Prima - Italia: 5,5
15.   Mathieu AMALRIC BARBARA -  Francia: 5
Sergio CASTELLITTO FORTUNATA (LUCKY) - Italia ND
Karim MOUSSAOUI EN ATTENDANT LES HIRONDELLES (THE NATURE OF TIME) Opera Prima - Algeria ND
Taylor SHERIDAN WIND RIVER Opera Prima  - Gran Bretagna: ND






































Speciale #CANNES70 - (DAYS 10&11)

Deludenti le giornate finali dove si salva solo Joaquin Phoenix e la sua interpretazione in YOU WERE NEVER REALLY HERE

da Cannes Luigi Noera - Venerdì 26 e Sabato 27 Maggio - Foto per gentile concessione del Festival de Cannes


Nelle due giornate conclusive del Festival sono tre i titoli in concorso. Dalla Germania Fatih AKIN ha presentato AUS DEM NICHTS (IN THE FADE). Il regista è autore di Tschick (Goodbye Berlin) presentato ad Alice nella Città
2016, di origine turco vive ad Amburgo, e ci parla ancora della sua seconda patria. Se il lungometraggio precedente aveva una sua drammaturgia, nel film presentato a Cannes non c’è potenza di linguaggio, ma solo una mera esercitazione della conoscenza del mestiere di regia. Non è da meno François OZON che con L’AMANT DOUBLE prosegue dopo la presentazione a Venezia lo scorso settembre di Frantz, riflessione in B&N sulla drammatica Grande Guerra, con la doppiezza dell’animo umano in un thriller che stenta a decollare nella prima parte ed ha necessità di dialoghi esplicativi per rendere partecipe lo spettatore di quanto accade sulla scena.
Infine il festival si chiude in questa edizione ingombrante per la ordinarietà del linguaggio con il film dell’inglese  Lynne RAMSAY che presenta YOU WERE NEVER REALLY HERE. C’è il ritorno tanto atteso di uno degli attori preferiti John C. Reilly e l’attesissima interpretazione di Joaquin Phoenix. Questo in una performance ragionata a tavolino, ci racconta di un veterano di guerra eroinomane. Un supereroe che con un martello inchioda alle loro responsabilità i vari personaggi cattivi che incontra. Molte scene scioccanti però sono frutto della sua immaginazione distorta dall’uso delle droghe. L’ultima
proiezione Fuori concorso è un gioellino con il quale ROMAN POLANSKI omaggia il mondo della scrittua e del cinema. Si tratta del thriller D’APRÈS UNE HISTOIRE VRAIE [BASED ON A TRUE STORY]La selezione UN CERTAIN REGARD si conclude con un adattamento da Checov di
Stephan KOMANDAREV POSOKI (DIRECTIONS) Basato su eventi reali, la sceneggiatura scritta a quattro mani da Simeone Ventsislavov e Stephan Komandarev intreccia sei storie di altrettanti tassisti in una libera interpretazione del racconto di Chekhov, Grief, con alti e bassi
nella drammatugia.

Ultimo giorno di proiezioni anche per QUINZANES DES REALISATEURS con il
Film di chiusura: PATTI CAKE$ di Geremy Jasper alla sua Opera Prima.
Invece la 56ma SEMAINE DE LA CRITIQUE si è conclusa venerdì con la premiazione. Sabato sono stati assegnati i premi collaterali.
Per Cannes Classics suggeriamo il collage 1951-1999: A short history of short films presentato dal  Festival de Cannes. Il programma è curato da Christian Jeune e Jacques Kermabon. Spiegel van Holland (Miroirs de Hollande) da Bert Haanstra (1951, 10mn, The Netherlands) / La Seine a rencontré Paris di Joris Ivens (1958, 32mn, France) / Pas de deux by Norman McLaren (1968, 13mn, Canada) / Harpya by Raoul Servais (1979, 9mn, Belgium) / Peel by Jane Campion (1986, 9mn, Australia) / L’Interview by Xavier Giannoli (1998, 15mn, France) / When the Day Breaks by Amanda Forbis and Wendy Tilby (1999, 10mn, Canada) oltre a Lucía di Humberto Solas (1968, 2h40, Cuba)

venerdì 26 maggio 2017

Speciale #CANNES70 - (DAYS 8&9)


La Russia fa il bis e mette una ipoteca sulla Palma d’Oro con Sergei LOZNITSA


Mercoledì 24 e Giovedì 25 Maggio Foto per gentile concessione del Festival de Cannes
A metà settimana viene applaudito in casa Jacques DOILLON che ha presentato un icona della Francia omaggiando il Museo Parigino. Il controverso regista con una operazione che ha il sapore di propaganda presenta la vita privata dello scultore Auguste Rodin in una opera colossale. Però non si tratta di nuovo linguaggio e stupisce che in un consesso quale è il Festival di Cannes ci sia posto per tali opere.
Dalla sponda americana tre registi indipendenti. La prima Sofia COPPOLA presenta THE

BEGUILED. Vincitrice contestata a Venezia con Somewhere nel 2010, dirige un cast variegato dove spiccano star affermate come Nicole Kidman e Colin Farrell ma anche giovani prodigi: Elle Fanning, Kirsten Dunst e Angourie Rice. In questo remake del film omonimo (1971) di Don Siegel, interpretato da Clint Eastwood non ci pare il caso di fare confronti piuttosto sembra un esercizio cinematografico che riesce bene alla giovane Sofia. Purtroppo i due interpreti principali sembrano ingessati in ruoli che non hanno fatto propri. Insomma una delusione. La pellicola è tratta dal romanzo di Thomas P. Cullinan, sulla sfondo della guerra di secessione americana. Gli altri due americani indie i fratelli Benny SAFDEE & Josh SAFDEE presentano un trash dal titolo GOOD TIME che è il secondo lungometraggio dopo Heaven Knows What del 2014 storia d’amore e di droga per le vie di NYC. Ancora una storia di emarginazione nella grande mela di due fratelli, che questa volta ha il sapore di una serie di accadimenti messi in scena per stupire lo spettatore con i due fratelli Connie e Nick verso un finale senza uscita. Insomma i fratelli SAFDEE ripropongono lo stesso tema in versione trash del
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cinema americano e non riescono nella operazione. Peccato perchè hanno talento per fare buone sceneggiature.
Ma veniamo a quello che sarà uno dei premiati: Sergei LOZNITSA che presenta A GENTLE CREATURE grazie ad una produzione francese. Nato in Bielorussia, documentarista e cittadino del mondo è stato ospite sia di Cannes con Maiden nel 2014 che di Venezia con  The Event e Austerlitz nel 2015 e 2016 rispettivamente, ritorna adesso a Cannes con un lungometraggio poderoso. Partendo dalla narrazione intima di una donna gentile e distinta nei modi di fare, LOZNISTA in realtà racconta la sua Russia dove ancora oggi dilaga la corruzione. Un Pamphelet politico. Alla proiezione con il pubblico è stato pure contestato, ma non abbiamo dubbi sulla buona fattura del soggetto eccezion fatta per il finale che vi lasciamo scoprire in sala.
Invece per Midnight Screenings il terzo film della vetrina sull’Asia con il film di BYUN Sung-Hyun BULHANDANG (THE MERCILESS). La storia di sopraffazione di un detenuto Jae-Ho (Sol Kyung-Gu) sugli altri carcerati. E’ abituato alla violenza sugli altri e vorrebbe diventare il boss. Sulla sua strada incontra un carcerato Hyun-Soo (Siwan), che non intende seguire le sue regole né sottomettersi a nessuno. Il solito film con tanta violenza spettacolare senza però una trama su cui riflettere.
Nella SELEZIONE UN CERTAIN REGARD altre due opere prime e due opere dall’America

Latina. Dalla Russia Kantemir BALAGOV presenta TESNOTA (CLOSENESS). Il regista è stato studente del corso di cinema di Aleksandr Sokurov, e questo primo lungometraggio è un mistero a prima vista. In realtà racconta una storia caucasica di una famiglia ebaraica alle prese con le tradizioni. L’altra opera prima viene dall’Argentina dda due registe Cecilia ATAN & Valeria PIVATO che presentano LA NOVIA DEL DESIERTO (THE DESERT BRIDE) Storia di una donna matura da sempre a servizio di una famiglia , improvvisamente è costretta a ritornare al paese natio di San Juan. Ma un imprevisto le fa conoscere un lato della vita. Sempre dall’America latina Santiago Mitre presenta LA CORDILLERA (THE SUMMIT). Una storia pubblica e privata con dialoghi infiniti, quanto la lunga strada verso il resort dove si svolge il summit tra i capi di stato dell’America Latina per scrollarsi dal gioco delle compagnie petrolifere americane. Due attori di grande talento, il primo caratterista, il secondo di impegno sociale sprecati in un set senza capo ne coda.
Finalmente siamo riusciti a scegliere qualcosa dalle QUINZANES DES REALISATEURS

dove sono tre gli italiani in concorso. Quello che ci ha entusiasmato è NOTHINGWOOD Opera Prima di Sonia Kronlund che ci fa scoprire ad un centinaio di chilometri da Kabul, Salim Shaheen, il più popolare e prolifico attore-regista-produttore dell'Afghanistan. Finora questo paese dell’Asia Minore lo ricordiamo sempre per questioni legate alla guerra prenne, al fondamentalismo religioso. Adesso sappiamo che c’è anche un volto positivo che ama il cinema. Il secondo film viene dall’Indonesia e ci dal racconto in quattro atti di una vedova ci mostra l’Indonesia tale e quale come è oggi. Si tratta di MARLINA SI PEMBUNUH DALAM EMPAT BABAK di Mouly Surya Nel cuore delle colline sperdute di un'isola indonesiana, Marlina, una giovane vedova, vive da sola. I soprusi di una società maschilista la porteranno a lottare per l’emancipazione.
Infine questa sera si è svolta la cerimonia di premiazione della56ma SEMAINE DE LA
CRITIQUE che ha incoronato vincitore il film MAKALA di Emmanuel Gras La storia si svolge in Congo, e parla di un giovane abitante di un villaggio che spera di fornire un futuro migliore per la sua famiglia.
Mercoledì si è svolta l’attesissima Master Class con Alfonso Cuaron che ha fatto il tutto esaurito, mentre per Cannes Classics due proiezioni imperdibili:
Dalla storica edizione del 1946: La Bataille du Rail (Battle of the Rails) di René Clément che ricevette il Grand Prix International de la mise en scène and Prix du Jury International. Mentre dall’edizione del 1967: Blow-up di Michelangelo Antonioni.

lunedì 22 maggio 2017

Speciale #CANNES70 - (DAYS 4&5):

Ma Paolo Sorrentino apprezzerà l’omaggio da parte di OSTUND nel film The Square?


da Cannes Luigi Noera - Sabato 20 e Domenica 21 Maggio - Foto per gentile concessione del Festival de Cannes
Il francese Robin CAMPILLO ha presentato 120 BATTEMENTS PAR MINUTE, dopo che
con  Eastern Boys nel 2013 era stato alla Mostra di Venezia, e adesso ci racconta la storia degli attivisti di Act Up. Tra il cast l’attrice preferita dai fratelli Dardenne: Adèle Haenel. L’altro francese Michel HAZANAVICIUS regista di The Search (2014), Premio Oscar con The Artist (2011) ritorna a Cannes  e presenta LE REDOUTABLE . Ritratto sopra le righe di una delle figure più importanti del cinema francese e mondiale, quella di Jean-Luc Godard, vista attraverso gli occhi dell'allora giovanissima moglie Anne Wiazemsky. Il sessantotto, il maoismo, le proteste contro la guerra in Vietnam, ma soprattutto la storia d'amore appassionata e complicata, romantica e anticonformista, tra Anne e Jean-Luc. Il regista si suicida a soli 37 anni per avere l’ultima parola con la moglie. La domanda spontanea che sovviene è: Godard ci manca ma anche i film che non ha fatto.
Sempre dall’Europa lo svedese Ruben Ostlund presenta The Square. Si tratta di una
installazione del maggior museo svedese che parla di empatia, di fiducia fra le persone, ma anche di altro. La storia ben organizzata prende spunti e il linguaggio parafrasati dal cinema di Sorrentino. Fa piacere che il nostro regista, peraltro in giuria, venga omaggiato in questo film che affronta vari temi. Insomma La grande Bellezza non é solo di casa da noi! Il finale a sorpresa sfugge di mano allo stesso regista.
Dall’America il regista indipendente Noah BAUMBACH ci presenta la saga THE
MEYEROWITZ STORIES 1h50, autore tra l’altro di Mistress America presentato alla Festa de Roma 2015, ci racconta adesso di un interno di famiglia che si ritrova assieme per preparare una retrospettiva sulla carriera del patriarca Harold, un popolare artista. Il film è una piece teatrale con i dialoghi che prendono il sopravvento sulla storia. Il film è prodotto dalla concorrenza all’industria cinematografica ed ha avuto tantie critiche da chi fa il cinema per le sale.
Fuori Concorso per Special Screenings Eugene JARECKI costruisce un documentario PROMISED LAND che ingegnosamente intreccia la storia socio-politica americana contemporanea con la biografia di Elvis Presley. Ma anche Claude LANZMANN che ha presentato NAPALM alla veneranda età di 91 anni e con quattro viaggi in Corea del Nord il regista dice la sua su questo paese così contraddittorio. Ma racconta in maniera dettagliata i suoi ricordi amorosi!
Nella selezione UN CERTAIN REGARD abbiamo selezionato tre film. Il primo WALKING PAST THE FUTURE del regista Li Ruijun interpretato dalla famosa attrice Yang Zishan nei panni di una giovane che accudisce ai suoi genitori. Da queasta storia intima emerge una realtà sulla condizione dei cinesi, delle condizioni di  lavoro nelle grandi e piccole città come appunto sono Gansu e Shenzhen nel sud della Cina.
Sempre dall’Asia il giapponese KUROSAWA Kiyoshi con SANPO SURU SHINRYAKUSHA (BEFORE WE VANISH) presenta una fanto-horror dai risvolti orientali. Narumi non riconosce più il marito Shinji che allontanatosi ritorna, ma non ricorda nulla. L’incipit che mostra una scena di crimine, fa presagire il peggio. Gli alieni per studiarci si impossessano dei noi. Un giornalista indaga per capire cosa si nasconde dietro a questi misteri. Intanto Shinji Kase confessa alla moglie di essere venuto sulla Terra per invaderla.
Dal continente americano invece Michel FRANCO presenta LAS HIJAS DE ABRIL

(APRIL’S DAUGHTER). Un’altra storia intima dei rapporti madre figlia. Tuto si svolge in poco meno di due ore, ma si scopre la giovane protagonista Valeria scopre un lato oscuro della madre.
Ma domenica è stato anche il battesimo di Sergio Castellitto  che con Fortunata ha riportato

il consenso del pubblico e della critica estera.
Ci è piaciuto molto il film presentato alla 56ma SEMAINE DE LA CRITIQUE TEHRAN TABOO di Ali Soozandeh Tehran: una società schizofrenica in cui il sesso, la corruzione, la prostituzione e la droga coesistono con proibizioni religiose. In questo brulicante metropoli, tre storie di altrettante donne di carattere che cercano di trovare una strada verso l’emancipazione. Il film in post-produzione diventato una animazione soffre delle scarse risorse. Finale poetico.
Per Cannes Classics sono stati proiettati Unforgiven di Clint Eastwood che domenica ha svolto una lezione di cinema nella sala Bazin trasbordante. Sul sito del Festival è possibile gustare la registrazione. Sempre nelle retrospettive Człowiek z żelaza (Man of Iron/L’Homme de fer) di Andrzej Wajda, Palma d’oro.

domenica 21 maggio 2017

FESTIVAL SACRÉ DE LA BEAUTÉ – Quarta Edizione dal 18 al 27 Maggio, 2017 a Cannes

Con Presidente Onorario Michael Lonsdale
Per celebrare i 70 anni del Festival di Cannes, il Festival Sacré de la Beauté ha invitato Mons Dario Edoardo Viganò, prefetto della pontificia Servizio François Comunicazione e Wim Wenders, regista, produttore, scrittore e fotografo che si incotreranno in una tavola rotonda il 24 maggio al Palazzo del Festival.A CANNES, presso la Chiesa NOTRE-
DAME DE BON VOYAGE dal 22 al 26 maggio, a due passi dal Festival ogni sera alle ore 18 la S. MESSA e alle ore 18:45 .i VESPRI, mentre oggi Domenica 21 maggio alle ore 10: Messa del Festival presieduta da mons Giraud.
Ma il Festival è gia iniziato Giovedi' 18 maggio alle ore 18 in presenza di Michael Lonsdale al Cinema Unicorn a Cannes la Bocca con Michael Lonsdale, presidente della giuria per il Premio Cannes Écrans Séniors, seguito nei giorni successivi dalle seguenti manifestazioniçVenerdì 19 maggio alle ore 18H Con il patrocinio e in presenza del sig Leleux, senatore delle Alpes-Maritimes, Presidente di "Living Heritage Grasse" e M. Viaud, sindaco di Grasseconferenza pubblica sul tema "l'artista e la fragranza" del Museo del Profumo a Grasse internazionale, gli attori Michael Lonsdale, Vescovo Louis, Anne Facérias Olivier Durbano Kitty Shpirer e Céline RipertSabato, 20 maggio alle 20:30 Con il patrocinio e in presenza di François Soulage, presidente emerito della Catholic Relief Mostra in mezzo alla gente precarie « Le parfum des coeurs pauvres»I programmi dei prossimi giorni prevedono:Martedì 23 maggio19:15 Apertura Alexis Obolensky della Croce presieduta da Mons Louis20.00 Gospel  con il coro di Monaco per bambini20:30 Proiezione di "Timbuktu", diretto da Abderrahmane Sissako e premiato dalla giuria ecumenica 2014Mercoledì 24 maggio alle 20:30 Con il patrocinio e la presenza delle rappresentanze a Cannes delle comunità i ebraica, cattolica, musulmana e protestante una serata a tema "Un profumo di pace" con il coro ebraico Choir Renanim, il coro parrocchiale ND Bon Voyage e il coro della fratellanza Sufi Alawya, in collaborazione con l'associazione "Vivere insieme a Cannes"Giovedi 25 maggio nella ricorrenza dell‘Ascensione-incontro a Cannes con Mons
Vigano e Wim Wenders sul tema'Spiritualità e cinema'
10H: Messa presso la Chiesa NOTRE-DAME DE BON VOYAGE presieduta da Mons Turini, tavole rotonde, incontri con personaggi, produttori, giornalisti ...Sabato 27 maggio alle 20:30 con il patrocinio Anny Courtade presidente della Orchestre de Cannes - PACA chiusura con concerto dell'Orchestra Filarmonica di Cannes



ILE ST HONORATDOMENICA ORE 21 Mercoledì 24 Maggio 2017Sotto la presidenza del Vescovo Gilbert Louis, Vescovo emerito di Chalons en Champagne con diversirelatori: Dom Vladimir Gaudrat (Abate), Michael Lonsdale, Marie-Christine Barrault,Pastor Alain Joly, Philippe Collet (diacono profumiere), Daniel Facérias (artista) e Annick Guérere(Antropologo e filosofo, specialista scrittore profumo).Domenica 21 alle 16Considerazioni a Lerins: "Incontro di Marie Madeleine" con il Pastore e Daniel Joly FaceriasMARTEDI 23 Maggio 2017, dalle 10 alle 17 giornata di incontro tra i monaci, attori di cinema e professionisti. L'esperienza del silenzio e bellezza con i monaci. Pranzo presso l'Abbazia di Lerins.Informazioni su ladiaconiedelabeaute@gmail.com


mercoledì 17 maggio 2017

Speciale #CANNES70 (DAY 1) - Mercoledì 17 Maggio

L’America indipendente e la Francia alla conquista dei Palmares con tanti ritorni alla Croisette e l’America Latina grande esclusa!

da Cannes Luigi Noera (Foto per gentile concessione del Festival di Cannes)
 Alle 19,15 si inaugura al Gran Théatre Lumiére la 70esima edizione del Festival di Cannes presentata quest’anno dall’attrice italiana Monica Bellucci. La pellicola prescelta per la serata inaugurale è LES FANTÔMES D’ISMAËL di Arnaud DESPLECHIN
che ci racconta di un regista (interpretato da un sorprendente Mathieu AMALRIC) alle prese con il suo ultimo film e i fantasmi del passato contornato da due attrici eccezionali come Marion Cotillard e Charlotte Gainsbourg.
Ecco allora che a poche ore dall’inaugurazione della 70esima edizione del Festival di Cannes, che è il Festival per eccellenza, e sullo sfondo della gioia sprigionata dall’altra attrice italiana Claudia Cardinale che ride e balla nel Poster 2017 diamo una panoramica sintetica di questa kermesse attesa tutto l’anno da chi ama la settima arte. Intanto le oltre 150 pellicole selezionate tra lungometraggi e cortometraggi sono un numero notevole e in aumento rispetto all’anno scorso (134). Stiamo parlando della migliore produzione attuale mondiale e di tendenza. E’ vero c’è stata un po’ di maretta nel corso della Conferenza Stampa di presentazione per le scelte della Direzione artistica che ha escluso l’America Latina e selezionato dalla produzione  Netflix due titoli firmati Bong Joon-ho e Noah Baumbach, ma adesso lasciando da parte le polemiche gustiamoci il Festival. Innanzitutto ci sono tanti ritorni.Infatti tornano in corsa per la Palma d’Oro il coreano Hong Sang-soo (quarta volta), mentre per la terza volta l’ungherese Kornél Mundruczó, l’ucraino Sergeï Loznitsa e i francesi Jacques Doillon (selezionato 33 anni dopo la sua ultima apparizione in gara) e François Ozon, e per la seconda volta l’americana Sofia Coppola e la scozzese Lynne Ramsay.
Debuttano invece il francese Robin Campillo, il coreano Bong Joon-ho e tre americani: Noah Baumbach e i fratelli Ben e Joshua Safdie. Con una scozzese (Ramsay), quattro francesi (Hazanavicius, Ozon, Doillon e Campillo), un austriaco (Haneke), un tedesco (Akin), un greco (Lanthimos), un ungherese (Mundruczó), un russo (Zvyagintsev) e un ucraino (Loznitsa), il Vecchio Continente è il protagonista con 11 film in corsa. Ma anche gli Stati Uniti non sono da meno con quattro registi (Coppola, Haynes, Noah Baumbach e i fratelli Safdie) mentre l'Asia conta tre rappresentanti (la giapponese Kawase e i coreani Hong Sang-soo e Bong Joon-ho). Il resto del mondo è invece assente, in particolare  l'America Latina. Si segnala quest’anno, nella corsa al premio più importante, anche la presenza di tre registe. Un altro evento speciale sono le Masterclass che verranno

tenute il 21 da Clint Eastwood  che spiegherà il suo cinema. Autore prolifico che conta oltre 40 film di cui possiamo definire masterpiece come American Sniper nel 2015, Hereafter nel 2011, Gran Torino nel 2009, Changeling nel 2008 ma anche il recente Sully nel 2016, J. Edgar nel 2012, Lettere da Iwo Jima nel 2007 per citare i piu’ recenti. L’altra Master Class verra’ tenuta il 24 maggio da ALFONSO CUARÓN autore del pluripremiato Gravity (2013). Passiamo ai numeri della 70ma edizione di Cannes. A cominciare dalle 19 opere in Concorso e le 15 opere Fuori Concorso. Mentre nella interessante sezione Un Certain Regard, scopritrice di nuovi talenti, sono 19 di cui 6 opere prime tra cui l’esordiente italiana Annarita Zambrano e il regista Sergio Castellitto. Nell’altrettanta interessante selezione Cinefondation / Cannes Court Metrage sono nel complesso 25 le opere selezionate. La giuria è presieduta da CRISTIAN MUNGIU, già membro della giuria con presidente Steven Spielberg nel 2013. Il regista, sceneggiatore e produttore segue le orme di Naomi Kawase, Abderrahmane Sissako, Abbas Kiarostami e Jane Campion.
Nella sezione autonoma collaterale Quinzaine de Realisateurs giunta alla 49 esima edizione sono 20 i lungometraggi e 10 i corti con due presenze italiane : il napoletano Leonardo Di Costanzo con L’intrusa e Roberto De Paolis con Cuori Puri. Mentre la Semaine della Critique presenterà 11 lungometraggi e 13 corti. Quest’ultima sezione è arrivata alla sua 56esima edizione. A queste pellicole bisogna aggiungere le 25 opere della sezione Cannes Classics dedicata per larga misura al 70mo anniversario del Festival, oltre alle pellicole del Cinéma de la Plage.
Quest’anno infatti è particolare ricorrendo il 70mo del Festival e sono tante le manifestazioni

dell’anniversario.
JANE CAMPION, che ha presieduto la Jury Feature Film nel 2014 e rimane fino ad oggi l'unica direttrice femminile che ha vintola la Palma d'or nel 1993, presenterà il suo ultimo lavoro martedì 23 maggio, Top of the Lake: China Ragazza, che ha co-diretto con Ariel Kleiman.
DAVID LYNCH, 1990 vincitore della Palma d'oro con Wild at Heart, migliore regista nel 2001 con Mulholland Drive e presidente della giuria nel 2002, tornerà al Festival per presentare la Stagione 3 di Twin Peaks . Ma poi anche Alejandro G. Iñarritu, direttore visionario di Birdman e The Revenant presenterà il breve film Carne y Arena, un'esperienza nell'ambito di un'incredibile realizzazione di realtà virtuale (VR). Ma ci sara’anche  un TRIBUTE a ANDRÉ TÉCHINÉ. Il regista francese, membro della Jury Feature Film nel 1999, ha presentato 11 film nella selezione ufficiale dal 1975, di cui 6 in concorso. Il suo nuovo film, Nos années folles, sarà proiettato per  l'occasione. Coloro che lo hanno accompagnato nei suoi film negli anni saranno presenti. Infine, in memoria di ABBAS KIAROSTAMI, Palma d'oro nel 1997 morto nel luglio 2016, sarà proiettato il suo film postumo 24 Frames alla presenza di suo figlio Ahmad Kiarostami.
Per il nostro cinema è stato selezionato come abbiamo già accennato il film FORTUNATA di Sergio Castellito a rappresentare l’Italia nella selezione Un Certain Regard. Qui però è presente il cineasta messicano Michel Franco e l’americano Taylor Sheridan che potrebbero mettere una ipoteca seria sul premio.  La giuria di questa sezione è presieduta dall’attrice americana Uma THURMAN, diventata la musa di Quentin Tarantino in Pulp Fiction, e coadiuvata dal regista egiziano Mohamed DIAB, dall’attore francese Reda KATEB, dal regista belga Joachim LAFOSSE, e dal direttore artistico del Karlovy Vary International Film Festival Karel OCH. Ma la rappresentanza italiana non finisce qui infatti, a riprova della vitalità del cinema italiano considerato così anche dai francesi, ritroviamo un trio nella
selezione dei Quinzaine des Realisateurs con Carpignano, De Paolis e Di Costanzo dovranno vedersela con gli altrettanti bravi registi come Bruno Demont de Amos Gitai-
Quest’anno il compito di presiedere la Giuria che dovrà assegnare la Camera d’Or è andato SANDRINA KIBERLAIN rivolta ad opere prime presentate nella Selezione Ufficiale, nella Quinzaine dei Realisateur e nella Semaine de la Critique. I membri che coadiuvano la Kiberlain sono i francesi Elodie BOUCHEZ, attrice, Guillaume BRAC, regista e produttore, Thibault CARTEROT, Fabien GAFFEZ (SFCC), scrittore e critico e il produttore svizzero Michel MERKT. Le 2 opere prime presenti Fuori Concorso e 5 delle pellicole di Un Certain Regard, 6 della Semaine della Critique e delle 5 di Quinziane per un totale di 18 opere prime selezionate nel 2017.

A questo punto non resta che attendere dal cosiddetto ombelico del mondo del cinema il verdetto della prestigiosa Giuria presieduta da PEDRO ALMODÓVAR, mentre ai nostri cineasti di ieri e di domani diciamo in bocca al lupo!


domenica 14 maggio 2017

SPECIALE #CANNES70 (DAY – 3) - NEL SEGNO DELLA CONTINUITA' LA DIREZIONE ARTISTICA HA SCELTO LE GIURIE.

(foto per gentile concessione del Festival de Cannes)
A dicembre 2016, il Consiglio di Amministrazione dell'Associazione Française du Festival Internazionale del Film ha rinnovato la sua fiducia a Pierre Lescure e lo ha eletto Presidente del Festival - posto che occupa fin da Luglio 2014. In questo nuovo triennio coprirà il periodo dal 2018 al 2020  assicurare la continuità nella governance del Festival e i progetti associati. Accanto a Pierre Lescure è stato confermato anche Thierry
Frémaux come delegato generale per gestire la Manifestazione. In particolare la supervisione della selezione ufficiale. I titoli della 70ma edizione che inizia fra 3 giorni sono stati presentati a metà aprile fra mille polemiche soprattutto per la questione legata a Netfix. Della selezione parleremo nel prossimo articolo di presentazione. Qui ricordiamo la composizione della
varie Giurie che oggi sono state completate con i nomi, oltre dei Presidenti, anche dei giurati.
Ma iniziamo dal Poster per il 70mo anniversario per il quale è stata scelta l’icona del Cinema Italiano Claudia Cardinale in una danza frenetica! "Sono onorata e orgogliosa di essere la bandiera per il 70 ° Festival de Cannes", ha aggiunto Claudia Cardinale, e sono felice della scelta di questa foto. È l'immagine che io stessa ho del Festival, di un evento che illumina tutto intorno. Di quella danza sui tetti di Roma nel 1959, nessuno ricorda il nome del fotografo ... anche io lo ho dimenticato. Ma la foto mi ricorda le mie origini, e del tempo in cui non immaginavo che avrei  salitoi gradini della sala cinematografica più famosa al mondo.
Felice anniversario!' Non sono mancate le polemiche per il ritocco effettuato alla foto originale, alle quali ha risposto la diretta interessata: È un manifesto che, oltre a rappresentarmi, rappresenta una danza, un volo. Questa immagine è stata ritoccata per accentuare l'effetto della grazia e per trasformarmi in un sogno. La preoccupazione per il realismo non è in una immagine, e come convinta femminista, non vedo alcuna mancanza di rispetto ai corpi femminili. Ci sono molte cose più importanti da discutere nel nostro mondo. Questo è solo cinema, non dimentichiamolo.
Per quanto riguarda la Madrina del Festival, l’invito del Festival de Cannes, è stato accettato dall'attrice italiana MONICA BELLUCCI. Il legame dell’attrice con il Festival de Cannes risale al 2000, interprete nel film  Under Suspicion di Stephen Hopkins. Tornò a Cannes due anni dopo con il vaporoso Irréversible di Gaspar Noé che ha affascinato la Croisette con la sua indimenticabile polemica. Ma è stata anche membro della Giuria nel 2006 sotto la presidenza di Wong Karwai. Negli anni successivi, è tornata a Cannes per la Selezione Ufficiale con il Sangue Sangue di Marco Tullio Giordana e Non Guardare Indietro di Marina de Van. Nel 2014, è tornata sulla Croisette per presentare Le meraviglie della regista italiana Alice Rohrwacher, che ha vinto il Gran Premio della Giuria. Interprete  per registi prestigiosi tra i quali Bertrand Blier, Danièle Thompson, Francis Ford Coppola, Terry Gilliam, Mel Gibson, Sam Mendes e Spike Lee. Recentemente ha preso parte alla terza stagione di Twin Peaks di David Lynch, Bellucci compare anche nell'ultimo film di Emir Kusturica La via Lattea  dove ha superato se stessa. Prima di lei il ruolo di Maestro delle Cerimonie era stato ricoperto dall’ attore e comico francese Laurent Lafitte, per il 69 ° Festival, preceduto da Lambert Wilson e da Audrey Tautou.
Come sappiamo La Giuria della Selezione ufficiale della 70ma edizione è
presieduta dall'ICONA FIAMMEGGIANTE DEL CINEMA SPAGNOLO REGISTA E SCENEGGIATORE DI FAMA MONDIALE PEDRO ALMODÓVAR. Questi, rispondendo all'invito di Pierre Lescure e Thierry Frémaux, ha detto: 'Sono molto felice di celebrare il 70 ° anniversario del Festival di Cannes da una posizione privilegiata. Sono grato, onorato e un po’ sopraffatto. Sono consapevole della responsabilità di essere il presidente della giuria e spero di essere all'altezza del lavoro. Posso solo dirvi che mi dedicherò anima e corpo, a questo compito, che è sia un privilegio che un piacere.' Nei suoi film pieni di fisicità e con un grande cuore, una troupe di attori segue fedelmente il regista e dà vita a suoi personaggi meravigliosamente umani, tra cui Penélope Cruz, Marisa Paredes, Antonio Banderas, Rossy de Palma, Javier Bardem, Javier Cámara, Carmen Maura e Victoria Abril. Sotto la presidenza del regista spagnolo Pedro Almodóvar, LA GIURIA PER I 70 FESTIVAL DE CANNES
sarà composta da otto figure chiave dell'industria cinematografica provenienti da tutto il mondo. Quattro donne e quattro uomini che lo coadiuveranno nella scelta dei vincitori. La regista, sceneggiatrice e produttrice tedesca Maren ADE, l’attrice e produttrice statunitense Jessica CHASTAIN, la cinese FAN Bingbing, l’attrice, sceneggiatrice e cantante francese Agnès JAOUI, Il regista, sceneggiatore e produttore-coreano PARK Chan-wook, l’attore, produttore e musicista americano Will SMITH, il nostro grande regista e sceneggiatore Paolo SORRENTINO, ed infine il compositore francese Gabriel YARED. Vogliamo soffermarci su Paolo Sorrentino ricordando che tutti i suoi film ad eccezione di Youth è stato ospite del Festival di Cannes al quale è molto legato.
A presiedere la Giuria di THE CINÉFONDATION e SHORT FILMS  è stato
chiamato CRISTIAN MUNGIU, già membro della giuria presieduta da di Steven Spielberg nel 2013. Il regista, sceneggiatore e produttore segue le orme di Naomi Kawase, Abderrahmane Sissako, Abbas Kiarostami e Jane Campion. Come rappresentante eminente della nuova ondata rumena, Cristian Mungiu gode di una lunga e brillante storia con il Festival. Dopo aver vinto la Palma con il suo secondo lungometraggio, 4 mesi, 3 settimane e 2 giorni, ha continuato a ottenere premi per la sceneggiatura e la migliore attrice per Beyond the Hills e il premio Best Director per Baclaureat. La filmografia di questo regista socialmente impegnato è stata ampiamente acclamata da varie giurie perché offre una visione così comprensibile e precisa della società rumena, che si mischia in un messaggio universale. Le sue opere ambiziose usano il bisturi per descrivere la natura umana e lo trattano con rara intelligenza: una dolce satira sui sogni dei giovani rumeni nel periodo postcomunista. "Cristian Mungiu è un membro glorioso di quella scuola rumena proposta da Thierry Frémaux già nel 2000", afferma Gilles Jacob, presidente della Cinéfondation. Da parte sua, la prima reazione di Cristian Mungiu è stata: Il valore e l'originalità non hanno mai raggiunto un facile riconoscimento nel cinema. Ed è ancora più difficile riconoscere il valore e l'originalità dei registi molto giovani. Ma la Cinéfondation è conosciuta per essere riuscita a fare proprio questo compito. La Cinéfondation ha sempre dato ai giovani direttori l'aiuto e il riconoscimento necessari all’inizio della loro carriera, affinché possano esprimersi con coraggio e trovare la propria via. È un impegno nel quale sono orgoglioso di farne parte. La  giuria SHORT FILMS & CINÉFONDATION assegnerà I premi a tre dei sedici film realizzati da altrettanti studenti di scuole di cinema selezionati nella Cinéfondation selection. Inoltre assegnerà la Palma d’Oro tra i 9 corti in concorso. Oltre al Presidente Cristian MUNGIU fanno parte della giuria l’attrice francese Clotilde HESME, il regista e sceneggiatore statunitense Barry JENKINS Director, l’altro regista e sceneggiatore, nonché produttore di Singapore Eric KHOO e la
regista, sceneggiatrice e produttrice greca Athina Rachel TSANGARI. Sempre in abito di Cinefondation segnaliamo L'ATELIER 2017 che ospita quest'anno per la sua tredicesima edizione e inviterà 15 registi i cui progetti sono stati considerati particolarmente promettenti. Insieme ai loro produttori, potranno incontrare potenziali partner, un passo necessario per completare il loro progetto e iniziare la produzione del loro film. L'Atelier offre ai suoi partecipanti l'accesso a coproduzioni internazionali, accelerando così il completamento del film. L'Atelier è stato ideato nel 2005 per stimolare la produzione cinematografica creativa e incoraggiare una nuova generazione di registi emergenti. Finora, su 186 progetti sostenuti, 145 sono stati completati e 14 sono attualmente in pre-produzione.
Invece SANDRINA KIBERLAIN presiede la giuria del Premio Camera d’Oro rivolta ad opere prime presentate nella Selezione Ufficiale, nella Quinzaine dei
Realisateur e nella Semaine de la Critique. Attrice con alle spalle una carriera di 25 anni e con circa 40 film diretti da registi come Éric Rochant, Laetitia Masson ha lavorato anche con grandi protagonisti come Benoît Jacquot, Claude Miller, Nicole Garcia e André Téchiné. E’ stata pure membro nella giuria di Cannes nel 2001. Il primo film. “La prima volta. Questo è stato vero per Woody Allen, Jacques Demy, Truffaut, Scorsese e tutti i filmmaker che hanno cambiato la nostra vita, ci ha ispirato, ha spinto le nostre emozioni e talvolta ha offerto un senso di direzione. E oggi sono onorata e entusiasta di scoprire nuovi registi. Posso già immaginare il mio senso di orgoglio e delizia quando nei prossimi anni un film visto da me e dalla mia "giuria" riceverà lodi e potrò dire: "Ero lì ... li ho visti arrivare. A Cannes. Alla
Caméra d'or ... nel 2017 " La Kiberlain è stata preceduta da registi come di Wim Wenders, Tim Roth, Abbas Kiarostami e più recentemente Agnès Varda e Sabine Azéma. Ricordiamo pure che dall 1978 il premio è andato a Stranger than Paradise di Jim Jarmusch (1984), Suzaku di Naomi Kawase (1997), Il pallone bianco di Jafar Panahi (1995), Hunger di Steve McQueen (2008) e Beasts of the Southern Wild di Benh Zeitlin (2012). Lo scorso anno, Houda Benyamina ha vinto la Caméra d'or per il suo film Divines selezionato  , nella Quinzaine dei Realisateur. I membri che coadiuvano la Kiberlain sono i francesi Elodie BOUCHEZ, attrice, Guillaume BRAC, regista e produttore, Thibault CARTEROT, Fabien GAFFEZ (SFCC), scrittore e critico e il produttore svizzero Michel MERKT.
Un’altra donna l’attrice americana Uma THURMAN presiede la giuria di UN
CERTAIN REGARD. Debuttante ad appena 17 anni in Dangerous Liaison" di Stephen Frears e nelle "The Adventures of Baron Munchausen" di Terry Gilliam. È diventata la musa di Quentin Tarantino, in Pulp Fiction (Palme d'or vincitore, 1994) e in Kill Bill (volumi 1 e 2), entrambi presentati al Festival de Cannes. Da allora, Uma Thurman ha lavorato con molti registi, tra cui Andrew Niccol; Woody Allen; Roland Joffé e Ethan Hawke. E’ stata membro della giuria diretta da Robert De Niro nel 2011. La Giuria di UN Certain Regard è composta, oltre che dall Thurman, dal regista egiziano Mohamed DIAB, dall’attore francese Reda KATEB, dal regista belga Joachim LAFOSSE, e dal direttore artistico del Karlovy Vary International Film Festival Karel OCH
Passiamo infine alle sezioni collaterali indipendenti., iniziando dalla 56 ° edizione de la Settimana della Critica la quale onora il cinema brasiliano affidando la presidenza del suo giuria ad uno dei registi di maggior talento della sua generazione, Kleber Mendonça Filho. Dopo il suo magnifico esordio con Le bruits de Recife, ha trionfato all'ultimo Festival di Cannes con Acquario film presentato nella competizione ufficiale. E’ stato proclamato il miglior film straniero dell'Unione Francese of Film Critics. La giuria è costituita, oltre che da Kleber Mendonça Filho, da Diana Bustamante Escobar (produttore e direttore artistico del Festival di Cartagena, Colombia), Eric Kohn (direttore di Indiewire, Stati Uniti d'America), Hania Mroué (Direttore del Cinema Metropolis, Libano) e Niels Schneider (attore, vincitore del César come miglior promessa, Francia). In passato, dalla Settimana della Critica sono stati scoperti registi come Rebecca Zlotowski, Jeff Nichols, Myroslav Slaboshpytskiy, David Robert Mitchell, e i più recenti Santiago Mitre (Paulina) Oliver Laxe (Mimosas) e Julia Ducournau (Grave). Ricordiamo che La Semaine de la Critique dal 2014, ha
sostenuto 10 filmmaker selezionati come parte del concorso di shorts nella loro transizione ai lungometraggi. Questi 10 registi sono selezionati tra più di 1.500, da un comitato composto da critici cinematografici. Questa selezione si basa sull'idea che attraverso ciascuno di questi film possiamo vedere la personalità di un regista con l'ambizione di esprimersi in un formato di lungometraggio. I 10 direttori sono innanzitutto invitati a Cannes a presentare i loro cortometraggi a La Semaine de la Critique e poi a Parigi a dicembre a partecipare al programma Next Step, durante il quale vengono consultati e sostenuti nello sviluppo dei loro lungometraggi. Quest’anno si prepara la 3ª CLASSE di Next Step. Organizzato in collaborazione con il TorinoFilmLab, Next Step è un workshop di formazione della durata settimanale che offre ai filmmakers francesi e internazionali l'opportunità di approfittare dei consigli di consulenti (sceneggiatori, registi e produttori) sulle loro sceneggiature o idee cinematografiche e l'esperienza di Rappresentanti del settore (agenti di vendita, distributori) al fine di definire una strategia di sviluppo adeguata. Include anche un seminario di mezza giornata dedicato alle colonne sonore originali, organizzate con la Società degli Autori, i Compositori e gli Editori della Musica (SACEM). Permette ai registi di partecipare ad una masterclass per incontrare sei giovani compositori francesi di talento selezionati allo scopo. Alla fine del workshop i 10 registi avranno l'opportunità di incontrare i produttori francesi alla ricerca di coproduzioni. Tra i 19 filmmakers sostenuti nelle ultime due edizioni di Next Step, otto hanno effettivamente sono passati ai lungometraggi e sono attualmente in pre-produzione o in fase di ripresa del loro primo lungometraggio.
Al riguardo ricordiamo la collaborazione fra Cannes e la Berlinale che con quattro film supportati dal World Cinema Fund (WCF) di Berlino sono stati invitati a partecipare al programma del Festival di Cannes: I Am Not a Witch by Rungano Nyoni (Berlinale Talents alumnus) - Zambia / France / United Kingdom / Germany presentato da La Quinzaine des Réalisateurs; Los perros by Marcela Said – Chile / France / Argentina presentato dalla  Semaine de la Critique; Aala kaf ifrit (Beauty and the Dogs) by Kaouther Ben Hania – Tunisia / France / Germany e En attendant les hirondelles von Karim Moussaoui – Algeria / France / Germany selezionati per  Un Certain Regard
Sempre in abito della Semaine de la Critique siamo orgogliosi che Il film Sicilian Ghost Story, opera seconda dei palermitani Fabio Grassadonia e Antonio Piazza, sostenuta dalla Sicilia Film Commission, sia il film d’apertura della 56esima edizione della al Festival di Cannes. Siamo particolarmente contenti di un riconoscimento così importante, inaugurare la Semaine de la Critique è un onore solitamente destinato a film francesi - dichiara Anthony Emanuele Barbagallo, Assessore al Turismo, Sport e Spettacolo della Regione Siciliana che ha cofinanziato il film attraverso la Sicilia Film Commission, nell'ambito del programma Sensi Contemporanei.  Charles Tesson: «Antonio Piazza e Fabio Grassadonia aprono la Semaine de la Critique del Festival di Cannes con un incredibile film, incrocio di generi diversi, che combina sguardo politico, fantasia e storia d’amore, con potente maestria. Come diceva Leonardo Sciascia, "La Sicilia è tutta una fantastica dimensione e non ci si può star dentro senza fantasia".  La collisione fra un piano di realtà e un piano fantastico ci ha fatto riconoscere gli elementi che da tempo avevamo davanti agli occhi: un fantasma e la colpa di un mondo che sopprime bambini, raccontano i registi.  Elementi per una ghost story. Una ghost story siciliana e, in quanto tale, sul piano di realtà, favola nera. Una ghost story siciliana e, in quanto tale, sul piano fantastico, favola d’amore».
Per La Quinzaine des Réalisateurs ci soffermiamo sul POSTER 2017 che il direttore artistico Édouard Waintrop così definisce e ci esorta: Per essere trasportati da un sogno  che è una delle cose che il cinema fa meglio, il cinema ci porta fuori dal nostro contesto anche se si fermi ad una realtà più dura, quando la narrazione è drammatica e tragica, proprio come questo poster, costruito intorno ad una superba immagine del grande fotografa messicana Graciela Iturbide, Ritratto del mondo, che da decenni ci ha trasportato dal paradiso al purgatorio e ritorno e ha trasformato il nostro mondo con l'occhio.  In Italia, ha catturato questo segno, Sogno, il sogno, che vale un programma, quello che speriamo per La Quinzaine des Réalisateurs. Venite a sognare con noi ... "
Nell’ambito della manifestazione, come ogni anno verrà assegnata inoltre La carrozza d'oro che quest'anno va a Werner Herzog in una giornata interamente dedicata al regista tedesco.Dal 2002 i registi della SRF hanno infatti  deciso di onorare uno dei loro durante la notte del Quinzaine des réalisateurs di apertura. Questo premio distingue un regista per le qualità innovative dei suoi film, per la sua audacia e l'intransigenza nella gestione e nella produzione. Nelle edizioni precedenti sono stati premiati rispettivamente: 2016 Aki KAURISMAKI, 2015 JIA ZHANGKE, 2014 Alain RESNAIS, 2013 Jane CAMPION, 2012 Nuri Bilge CEYLAN, 2011 Jafar PANAHI, 2010 Agnes VARDA, 2009 Naomi KAWASE, 2008 Jim JARMUSCH, 2007 Alain CAVALIER, 2006 David CRONENBERG, 2005 Ousmane SEMBENE, 2004 Nanni MORETTI, 2003 Clint EASTWOOD e nel 2002 Jacques ROZIER.