Il fascino indiscreto
dell’amore (Tokio Fiancèe)
di Stefan Liberski, Belgio,
Francia, Canadà 2014, 100’
Presentato in concorso ad Alice
nella Città 2014 ed al Toronto Film Festival 2014 la storia della
giovane Amélie ha le carte in regola per un successo al botteghino italiano. E’
tratto dal romanzo autobiografico Né di Eva né di Adamo della scrittrice
belga Amélie Nothomb, adattato per il grande schermo da Stefan Liberski.
E’ una fresca e giovane storia d’amore tra la protagonista Amélie, interpretata
da Pauline Etienne, amante di tutto ciò che a che vedere con il Giappone
sua terra natia, e il giovane Rinri, interpretato dall’esordiente Taichi
Inoue, a sua volta francofilo, e non ha importanza se lei è belga, perché
parla il francese. E’ l’incontro scontro tra due modi di vedere la vita, quello
occidentale di Amélie infatuata della terra natia giapponese e quella orientale
del giovane Rinri che vorrebbe parlare il francese. Tutti saremmo portati a
raffrontare la storia con quella della arguta e ottimistica protagonista di Il
favoloso mondo di Amélie. Qui invece troviamo la protagonista alle
prese con un mondo orientale interiorizzato che non corrisponde alla realtà. Ci
pensa però il regista a risvegliare la protagonista dal suo sogno davanti all’orrore
del maremoto di Fukushima del 2011. In realtà il motivo è che la troupe si
trovava a girare in quel periodo in Giappone le scene del film e il regista è
costretto ad allontanarsi dalla trama del best seller della Nothomb per dare
spazio alle conseguenze della tragedia che sconvolse la società civile
giapponese. Il film ha avuto vicissitudini con il titolo originale preso in
prestito dal romanzo, cambiato in Tokio Fiancée per la prima mondiale al
TIIF 2014 mentre uscirà nelle sale italiane il 28 maggio con il titolo Il
fascino indiscreto dell’amore. Dobbiamo dire che per confondere il pubblico
il distributore italiano è ricorso ad una sfrenata fantasia. Confidiamo però
nella brava Pauline Etienne, ormai alla sua nona pellicola dopo l’esordio con Elève
Libre di J. LaFosse nel 2008 che le è valso il Premio Magritte
per la migliore attrice esordiente 2011.
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