Descrizione

Anteprime e Recensioni Cinematografiche, tutto quello che c'è da sapere su Festival Internazionali del Cinema e quanto di nuovo succede intorno alla Settima Arte, a cura di Luigi Noera e la gentile collaborazione di Ugo Baistrocchi, Simona Noera e Marina Pavido.



martedì 6 ottobre 2015

SPECIALE FESTA DEL CINEMA DI ROMA DAL 16 AL 24 OTTOBRE 2015 (DAY - 10)



Sono state svelate alcune pillole della Festa del Cinema di Roma giunta alla sua decima edizione sotto la nuova direzione artistica di Antonio Monda, prodotta dalla Fondazione Cinema per Roma e presieduta da Piera Detassis:
 
Virna Lisi icona della Festa.
Un tributo ad un’attrice internazionale dalle qualità artistiche indiscusse, scomparsa lo scorso anno, che aveva scelto Roma come sua città. “Per alcuni gli scenari, gli studios e le location che offre Roma sono familiari. Per altri, la decima Festa del Cinema sarà l’opportunità per avvicinarsi alla Città Eterna e scoprirne il fascino con un’esperienza diretta e reale, senza il filtro dei ciak e delle macchine da presa. E tra loro, qualcuno rimarrà talmente affascinato da Roma da volerla scegliere come residenza abituale, come fece Virna Lisi” spiega l’Art Director Sabina Leoni. Vincitrice di 4 David di Donatello, e un Prix d’interprétation féminine al Festival di Cannes, Virna Lisi recitò anche a Hollywood, accanto a leggende del cinema come Jack Lemmon, Tony Curtis e Frank Sinatra e fu protagonista di iconiche copertine di Esquire Magazine. La sua carriera trasversale e internazionale, ma sempre fortemente legata alla città, vuole essere d’ispirazione per la Festa del Cinema.
 
Film di apertura: "Truth" di James Vanderbil.
L’opera prima dello sceneggiatore statunitense, celebre per aver collaborato a The Amazing Spider-Man 1 e 2 di Marc Webb e Zodiac di David Fincher, è un film che attinge al repertorio del thriller politico e giornalistico (alla stregua di All the President's Men e The Insider), interpretato dai premi Oscar® Cate Blanchett e Robert Redford. La pellicola si ispira al libro “Truth and Duty: The Press, the President and the Privilege of Power” scritto dalla giornalista e produttrice televisiva Mary Mapes (interpretata da Cate Blanchett) che per anni ha lavorato alla trasmissione della CBS “60 minutes”, al fianco del noto anchorman Dan Rather (Robert Redford). Il film narra le vicende che hanno portato al controverso caso, noto come “Rathergate”, sui presunti favoritismi ricevuti da George W. Bush per andare alla Guardia Nazionale anziché in Vietnam. Una storia non confermata che, emersa nel 2004, a due mesi dalle elezioni presidenziali americane, ha poi provocato le dimissioni di Rather e il licenziamento di Mapes, portando tutta la CBS News ad un passo dal collasso. Accanto ai due premi Oscar®, il film è interpretato da Dennis Quaid (Far from Heaven, The Day After Tomorrow, Traffic), Topher Grace (Spider-Man 3, Predator, In Good Company) e Elisabeth Moss (protagonista dell'acclamata serie tv “Mad Men”). Spiega il Direttore Artistico Antonio Monda Truth è un film che si presta a due piani di lettura. Il primo è quello del rapporto tra giornalismo e politica. Il secondo è quello tra verità e faziosità: quanto nel riportare una notizia si possa essere influenzati da tesi precostituite. Basato su una storia vera, Truth è diretto con straordinaria efficacia da un regista esordiente di cui sentiremo parlare a lungo”.
 
In anteprima uno dei film più attesi della prossima stagione cinematografica "The Walk - 3D" del premio Oscar® Robert Zemeckis.
Il geniale autore della trilogia di “Ritorno al futuro”, Forrest Gump, Chi ha incastrato Roger Rabbit, Contact e Cast Away, porta sul grande schermo la storia vera di Philippe Petit, un funambolo francese che sorprese la città di New York camminando su una fune d’acciaio tesa tra le due torri del World Trade Center. Come nella tradizione del suo cinema, Zemeckis riesce a conciliare le forme classiche del racconto con l’utilizzo consapevole delle tecnologie d’avanguardia, in questo caso l’IMAX® 3D, dando vita a un prodotto finale in grado di coinvolgere per la spettacolarità della storia e dell’immagine. Protagonista del film, nel ruolo di Petit, Joseph Gordon-Levitt, uno dei migliori attori della sua generazione, a suo agio fra grandi produzioni (Inception e Il cavaliere oscuro - Il ritorno di Christopher Nolan, Lincoln di Steven Spielberg) e cinema indipendente (Brick - Dose mortale e Sguardo nel vuoto). Al suo fianco, il premio Oscar® Ben Kingsley (Gandhi, Schindler's List, Shutter Island e Hugo Cabret), Charlotte Le Bon (Asterix & Obelix al servizio di Sua Maestà, Yves Saint Laurent) e James Badge Dale (“24”, “The Pacific”). The Walk -3D si basa sul libro “The Walk. Fra le Twin Towers, i miei ricordi di funambolo” di Philippe Petit, edito in Italia da Ponte alle Grazie, che ha anche pubblicato l’altro libro di Petit, “Trattato di funambolismo”. Dice Robert Zemeckis “Quando ho sentito parlare la prima volta di questa storia, ho pensato, ‘Mio Dio, questo è un film che A: deve essere fatto a tutti i costi, B: deve essere assolutamente presentato in 3D. Quando osservi un funambolo, devi sempre alzare lo sguardo su di lui, non hai mai la prospettiva di come possa essere dall’alto della fune. Il nostro film seguirà invece la storia di Petit mettendo lo spettatore in cima alla fune, a camminare con Philippe, presentando l’immagine in 3D, con un risultato altamente spettacolare ed emozionante. Adoro l’idea di un giovane – un performer, un artista – che riesce a realizzare il suo grande sogno. Il suo progetto è illegale, è pericoloso, ma non danneggia nessuno. Sembrava qualcosa d’altri tempi – non si vedono più cose di questo tipo oggi, quasi una favola”. Aggiunge Monda: L'ennesimo magnifico film di un grande regista che riesce ad essere un autentico autore realizzando film altamente spettacolari. Il cinema di Zemeckis è, sanamente, arte e industria.
 
Al MAXXI retrospettiva del cineasta cileno Pablo Larraín, Orso d'Argento a Berlino.
La retrospettiva del regista, sceneggiatore e produttore cinematografico Pablo Larraín, è a cura di Mario Sesti, coordinatore artistico del comitato di selezione. L’evento si svolgerà al MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo, che lo ha prodotto in collaborazione con l’Ambasciata del Cile. “La Festa del Cinema di Roma, insieme all’Ambasciata del Cile e al MAXXI con cui quest’anno si rinnova e rafforza la partnership, è particolarmente orgogliosa di essere la prima manifestazione internazionale a rendere omaggio ad un autore il cui cinema sembra affondare, con stupefacente sicurezza, come il bisturi di un prodigioso chirurgo, tra le viscere della vita”, spiega Sesti. Pablo Larraín, straordinario talento in grado di immaginare e realizzare un cinema unico che lo ha portato a divenire, con cinque film, uno dei più interessanti filmmaker dell’ultimo decennio, sarà a Roma per incontrare il pubblico e presentare la sua opera. Grazie a una trilogia di raro impatto visivo ed emozionale, il trentanovenne autore cileno ha saputo narrare – attraverso inediti punti di vista – ascesa e declino della dittatura di Augusto Pinochet: una parabola che da Tony Manero (2008), presentato a Cannes e poi premiato a Torino come miglior film, passa attraverso Post Mortem (2010), in concorso a Venezia, per arrivare a No – I giorni dell'arcobaleno (2012) con Gael García Bernal, candidato all’Oscar® come miglior film straniero. La grande capacità di produrre avversione ed empatia, sconcerto e rapimento, attraverso protagonisti e spazi dei suoi film, emerge fin dal suo primo lavoro, Fuga (2006), e rimane inalterata fino a El Club (2015) - che quest’anno ha ricevuto l'Orso d'argento a Berlino e rappresenterà il Cile ai prossimi premi Oscar® - nelle sale a novembre distribuito da Bolero Film.
ULTIMA ORA
Il Direttore Artistico Antonio Monda ha ripetutamente sottolineato il carattere di discontinuità di questa decima edizione che oltre a non prevedere giurie e premi racchiude i film in unica selezione sulla base della loro validità cinematografica. Ci sembra quindi utile sintetizzare per le pellicole scelte la loro caratteristica saliente per un orientamento dello spettatore che deve districarsi tra vari generi filmici.
I FILM –sono 37 le pellicole selezionate dal team di Antonio Monda in base alla loro validità cinematografica. A queste bisogna aggiungere le tre selezionate in collaborazione con Alice nella Città:
ALASKA di Claudio Cupellini, Italia, 2015. Il destino protagonista di un melodramma estremo e fiammeggiante.
AMAMA -WHEN ATREE FALLS di Asier Altuna Iza, Spagna, 2015. Scontro/incontro delle nuove generazioni dei Paesi Baschi con le tradizioni degli avi.
ANGRY INDIAN GODDESSES di Pan Nalin, India, Germania, 2015. Buddy movie ovvero un film sull’amicizia indiano al femminile nel quale gli eventi prendono una piega molto drammatica.
AU PLUS PRES DU SOLEIL di Yves Angelo, Francia, 2015. Noir dagli sviluppi imprevedibili e inquietanti.
THE CONFESSIONS OF THOMAS QUICK di Brian Hill, UK, 2015. Thriller su un serial killer assurdo e sconcertante.
LA DELGADA LINEA AMARILLA / THE THIN YELLOW ONE di Celso R. Garda, Messico, 2015. Road movie di cinque personaggi alla ricerca di se stessi.
DISTANCIAS CORTAS / WALKING DISTANCE di Alejandro Guzman Alvarez, Messico, 2015. L’amicizia può ribaltare una vita vissuta in assenza di relazione.
DOBBIAMO PARLARE di Sergio Rubini, Italia, 2015. Peace teatrale dai toni di commedia psicologica.
THE END OF THE TOUR di James Ponsoldt, USA, 2015. Cinque giorni di intervista a David Foster Wallace autore dell’opera cult "Infinite Jest", realizzata da David Lipsky nel 1996.
EVA NO DUERME/EVA DOESNT SLEEP di Pablo Aguero, Argentina, Francia, Spagna, 2015. Per venticinque anni, dopo la morte, il corpo di Evita Peròn è stato causa di conflitto. Sullo sfondo di una Argentina si susseguono i colpi di stato e alcuni dittatori cercano di cancellare dalla memoria del popolo la figura di Evita Peròn. Questa "bella addormentata" diventa cosi una icona più potente di qualsiasi altro politico in vita.
EXPERIMENTER di Michael Almereyda, USA, 2015. Controversi esperimenti dai risultati sconvolgenti di un psicosociologo all'Università di Yale sul condizionamento umano di fronte all'autorità.
FARGO -SECONDA STAGIONE di Randall Einhorn, USA, 2015. Non c’è bisogno di presentazioni alla seconda stagione di un serial che ha marcato a fuoco il genere del crime televisivo importando l'eleganza narrativa e il cinico splendore dei noir dei fratelli Coen.
FAUDA di Assaf Bernstein, Israele, 2015, episodi 1-12, 433' Serie televisiva famosa in Israele il cui titolo deriva dalla parola araba Caos. Il conflitto israelo-palestinese visto dalle opposte barricate con passo inarrestabile, concentrazione drammatica, azione e ruvido realismo.
FREEHELD I FREEHELD: AMORE, GIUSTIZIA, UGUAGLIANZA di Peter Sollett, USA, 2015. Storia di diritti civili in una storia al femminile di amore omosessuale.
FULL CONTACT di David Verbeek, Olanda, Croazia, 2015. In un mondo spersonalizzato nei rapporti umani anche quando si tratta di guerra i racconti di vittime e di carnefici al limite della fantasia e degli incubi del protagonista pilota virtuale di droni bombardieri.
HISO HISO BOSHI/THE WHISPERING STAR di Sono Sion, Giappone, 2015. Fantasticherie in punta di piedi come solo i giapponesi sanno fare. In un mondo di la a venire dove 1'80% della popolazione è composta da robot e gli umani sono una specie in via d'estinzione. Su Whispering Star, la stella dei sussurri, ogni rumore superiore a 30 decibel può uccidere gli abitanti. Per questo l’androide addetto alla consegna dei pacchi agli umani cerca silenziosamente l'indirizzo dei destinatari.
HUA li SHANG BAN ZOU / OFFICE di Johnnie To, Cina, Hong Kong, 2015. Uno scintillante musical dell’affermato autore del crime movie hong konghese.
JUNUN di Paul Thomas Anderson, USA, 2015. La musica, trascinante e inedita di Jonny Greenwood, chitarrista dei Radiohead, colta nel suo nascere e sprigionarsi da un occhio mobile, morbido e vibrante come quello di Paul Thomas Anderson.
LEGEND di Brian Helgeland, UK, 2015. La storia vera dei gemelli Reggie e Ronnie Kray, gangster tra i più famosi della storia dell'Inghilterra che arrivarono a controllare lo scenario dei nightclub di Londra per buona parte degli anni sessanta, fino alla loro rovinosa caduta.
LO CHIAMAVANO JEEG ROBOT di Gabriele Mainetti, Italia, 2015. Un pregiudicato di borgata, una sostanza radioattiva che gli conferisce dei poteri superiori, una benedizione per la sua carriera di delinquente. Tutto cambia quando incontra una ragazza convita che sia il vero Jeeg Robot d'Acciaio del cartone animato giapponese.
MISTRESS AMERICA di Noah Baumbach, USA, 2015. Una commedia di spigliatezza e dialoghi inesauribili girata con la convinzione della deliberata insensatezza del mondo propria dell'autore più singolare del cinema americano indipendente di oggi.
MOJE CORKl KROWY / THESE DAUGHTERS OF MINE di Kinga Debska, Polonia, 2015. Penetrante resoconto sulla forza dei legami familiari in una situazione di pericolo imminente. Uno studio senza digressioni sulla vita e la sua fine e sul valore della felicità.
MONOGAMISH di Tao Ruspoli, USA, 2015. I risultati di una singolare ricerca condotta dall’autore su sesso, amore e monogamia così sorprendenti che Ruspoli ha deciso di farne un film.
OURAGAN, L'ODYSSÉE D'UN VENT / HURRICANE 3D di Cyril Barbançon, Andy Byatt, Francia, 2015Un viaggio di quindicimila chilometri sulle tracce di uno degli eventi più devastanti ma anche necessari al nostro pianeta: l'uragano atlantico. Lui è il protagonista, che sovrasta gli altri personaggi: uomini, donne, le piante e gli animali che incontra nel suo viaggio, sconvolgendoli in qualche modo, nel bene o nel male. Visto dallo spazio è uno spettacolo placido e bellissimo. Da terra, invece, assieme alle urla del vento, è assolutamente spaventoso.
POJKARNA / GIRLS LOST di Alexandra-Therese Keining, Svezia, 2015. Storia moderna adolescenziale con echi lontani di Lewis Carroll e H.C. Andersen, ma nello stesso tempo una storia magica dal riflesso allucinogeno e conseguenze rivelatrici.
THE PROPAGANDA GAME di Alvaro Longoria, Spagna, 2015. Per la prima volta ci viene mostrata una nazione sinistramente reclusa e sconosciuta: la Corea del Nord. Ultima nazione comunista, forse la più grande fonte di instabilità per la pace mondiale.
PTICKA / LlTTLE BIRD di Vladimir Beck, Russia, 2015. Dalla Russia con amore, un toccante ritratto truffautiano sulla disperazione e l'intensità dei sentimenti della fanciullezza.
REGISTRO DI CLASSE -PARTE PRIMA 1900-1960 di Gianni Amelio, Cecilia Pagliarani, Italia, 2015 (DOC). Un saggio di cinema, esplorazione documentaria e viaggio affettivo, firmato da uno degli autori più amati del cinema italiano contemporaneo.
LES ROIS DU MONDE / MAD KINGS di Laurent Laffargue, Francia, 2015. Una tragedia greca ambientata ai nostri giorni in una città nel Sud Ovest della Francia che presto assume i tratti del Western, con Eric Cantona che marca come un mastino lo sguardo della macchina da presa.
ROOM di Lenny Abrahamson, Irlanda, Canada, 2015. Storia dell’amore protettivo tra  madre e  figlio. Ma la curiosità dell’adolescente li porterà a trovarsi faccia a faccia con una delle cose più spaventose: la realtà.
SPORT di Ahmad Barghouthi, Tal Oved, Lily Sheffy, Matan Gur, Israele, Palestina, Francia, 2015. Prodotto corale di quattro registi, israeliani e palestinesisul tema dello sport. Girato durante l'escalation di violenza tra Israele e Palestina nell'estate del 2014, in libertà creativa e con troupe miste di palestinesi e israeliani, il film riproduce un personale, coraggioso punto di vista sulla realtà.
TRUTH di James Vanderbilt, USA, Australia, 2015. Il controverso caso, noto come "Rathergate", scoop su George W. Bush, emerso nel 2004, a due mesi dalle elezioni presidenziali americane, che ha poi provocato le dimissioni di Rather e il licenziamento di Mapes, portando tutta la CBS News ad un passo dal collasso.
UNDER SANDET / LAND OF MINE di Martin Zandvliet, Danimarca, 2015. Un capitolo completamente sconosciuto della seconda guerra mondiale raccontato con la stessa drammatica tensione e spietatezza militare della Collina del disonore di Sidney Lumet.
VILLE-MARIE di Guy Édoin, Canada, 2015. Il cinema della vita e la vita del cinema: al centro preciso del riflesso una Bellucci mai vista.
THE WALK -3D di Robert Zemeckis, USA, 2015. La storia vera di Philippe Petit, un funambolo francese che sorprese la città di New York camminando su una fune d'acciaio tesa tra le due torri del World Trade Center. Tratto dal libro "The Walk. Fra le Twin Towers, i miei ricordi di funambolo" di Philippe Petit.
ZHUO YAO JI / MONSTER HUNT di Raman Hui, Cina, 2015. , 111' Cast: Tang Wei, Baihe Bai, Eric Tsang, Jing Boran Il film, record di incassi in Cina, è firmato da Raman Hui, supervising animator dei primi due episodi della saga di "Shrek" e coregista del terzo episodio.
 
In collaborazione con Alice nella città:
CAMPO GRANDE di Sandra Kogut, Brasile, Francia, 2015. Narrazione ovviamente dalla parte dei più piccoli e perciò indifesi con colpo di scena finale amaro.
UNE ENFANCE / A CHILDHOOD di Phillippe Claudel, Francia, 2015. Storia del tredicenne Jimmy, costretto dalle circostanze a crescere troppo velocemente, si scontra con i limiti della sua piccola città e della sua vita, strattonato tra una madre capricciosa e superficiale e un patrigno che la tiene in pugno.
LE PETIT PRINCE di Mike Osborne, Francia, 2015. Le avventure di uno dei libri più amati di sempre restituite da una innovativa e incantevole combinazione di CGI (computer- generated - imagery) e animazione tradizionale, con le voci dei migliori attori italiani: Toni Servillo, Paola Cortellesi, Stefano Accorsi, Micaela Ramazzotti, Alessandro Gassmann, Giuseppe Battiston, Pif, Alessandro Siani.
 
Accanto alla Selezione Ufficiale, la decima edizione della Festa del Cinema presenta tre linee di programma: Work in Progress, Hidden City, Riflessi. Infine ogni giorno in serata è previsto un incontro con personalità di spicco del Cinema tra cui il regista Pablo Larrain a cui è dedicata anche una rassegna.
EVENTI SPECIALI - Due eventi speciali vedono protagonista il cineasta premio Oscar® Paolo Sorrentino. Verrà, infatti, presentato un inedito di quindici minuti, dal titolo "la fortuna", l'episodio diretto da Sorrentino nel film collettivo Rio, Eu te amo, terza parte del progetto "Cities of love", dopo Paris, je t'aime (2006) e New York, I Love You (2009). In omaggio al cineasta napoletano, la decima edizione della Festa del Cinema si chiuderà con la proiezione di una versione estesa de La grande bellezza, con quaranta minuti di scene inedite. La versione estesa verrà preceduta dal corto "la fortuna".

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