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Anteprime e Recensioni Cinematografiche, tutto quello che c'è da sapere su Festival Internazionali del Cinema e quanto di nuovo succede intorno alla Settima Arte, a cura di Luigi Noera e la gentile collaborazione di Ugo Baistrocchi, Simona Noera e Marina Pavido.



martedì 20 ottobre 2015

Speciale FESTA DEL CINEMA DI ROMA: film in vetrina Vetro's Child


La recensione: Il Bambino di Vetro opera prima di Federico Cruciani, Italia, 2015, 80’ in corsa al Concorso ALICE NELLA CITTA’

Fa piacere che a rappresentare l’Italia al Concorso della Sezione a latere e indipendente ALICE NELLA CITTA’ sia il regista romano ma siciliano di adozione Federico Cruciani con la sua opera prima Il Bambino di Vetro, realizzato anche grazie alla collaborazione della Eurofilm di Simonetta Amenta (La Siciliana Ribelle). Il film è stato preceduto dalla proiezione del cortometraggio di un'altra regista siciliana. Costanza Quatriglio ha realizzato The Zero Hunger Challenge dedicato al tema delle Nazioni Unite per Expo Milano 2015: “Sfida Fame Zero - Uniti per un mondo sostenibile, a pochi giorni dalle celebrazioni ufficiali della Giornata Mondiale dell'Alimentazione a Expo 2015. Su una sceneggiatura liberamente tratta da "Figlio di Vetro" di Giacomo Cacciatore, assistiamo allo sfaldamento dei valori della Famiglia sullo sfondo della città di Palermo di oggi. Nel cast un sorprendente Paolo Briguglia, come mai lo si è visto, insieme a Chiara Muscato, Vincenzo Ragusa, Claudio Collovà, Fabrizio Romano e una breve apparizione di Maziar Firouzi. Il regista, alla sua prima esperienza cinematografica ha definito la narrazione un noir pirandelliano. Chi si ricorda La Città Ideale con Luigi Lo Cascio troverà legami stretti fra le due narrazioni. Parliamo del tradimento dei valori fondamentali come quello basilare della società umana: la Famiglia. Nel caso di Vetro's Child il giovane protagonista Giovanni, suo malgrado, scopre un lato oscuro del padre. Qualcuno ha definito che la Palermo descritta nel film è plumbea e invernale. Il coraggioso regista racconta invece Palermo così come è, peccato per alcuni buchi della sceneggiatura, altrimenti sarebbe stato un film perfetto. Con questo film Paolo Briguglia riesce a scrollarsi di dosso un clichè scomodo e gli auguriamo di finalmente spiccare il volo. 

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