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Anteprime e Recensioni Cinematografiche, tutto quello che c'è da sapere su Festival Internazionali del Cinema e quanto di nuovo succede intorno alla Settima Arte, a cura di Luigi Noera e la gentile collaborazione di Ugo Baistrocchi, Simona Noera e Marina Pavido.



mercoledì 28 ottobre 2015

SAVE the DATE: PITIGLIANI KOLNO'A FESTIVAL 10a edizione Roma - Casa del Cinema e Centro Ebraico Pitigliani - dal 21 al 26 novembre 2015

Torna il festival dedicato alla cinematografia israeliana e di argomento ebraico, con lungometraggi e documentari in anteprima, una sezione celebrativa con il 'best of' delle dieci edizioni e incontri con i professionisti del cinema.


 
Torna dal 21 al 26 novembre 2015 alla Casa del Cinema di Roma e presso il Centro Ebraico Pitigliani (Via Arco dè Tolomei, 1), il Pitigliani Kolno’a Festival, Ebraismo e Israele nel cinema, festival giunto alla decima edizione, prodotto dal Centro Ebraico Il Pitigliani, dedicato alla cinematografia israeliana e di argomento ebraico e diretto da Ariela Piattelli e Dan Muggia. Invariate le sezioni del festival, dal Panorama sul nuovo cinema israeliano, ai Percorsi ebraici (con una sezione interna su seconda e terza generazione dopo la Shoah).
Tra i lungometraggi presentati, Kicking Out Shoshana, di Shay Kanot, commedia brillante , campione d’incassi in Israele, già in anteprima grazie a PKF a settembre all’Isola del Cinema. Il film affronta con coraggio e ironia il pregiudizio omofobo così diffuso nel mondo del calcio. Il film racconta di Ami Shoshan, stella del club "Figli di Gerusalemme", squadra di calcio conosciuta per i suoi tifosi violenti, razzisti e omofobi. Una sera flirta con una bella donna che, sfortunatamente per lui, è l'amante di un boss mafioso. Per punizione, dovrà indire una conferenza stampa e dichiarare pubblicamente di essere gay, suscitando lo sgomento tra i tifosi e i suoi compagni di squadra, ma diventando il simbolo della comunità LGBT di Gerusalemme. Gli interpreti sono Oshri Cohen – visto in due splendidi film sul dramma della guerra, “Beaufort” e “Lebanon”, Leone d’Oro a Venezia – e Gal Gadot, 29 anni, attrice e modella, testimonial del nuovo profumo di Gucci, protagonista della serie “Fast and Furious”, atletica Wonder Woman in due prossimi film su Batman e Superman. Il film è una divertita presa in giro di tutti gli stereotipi – agenti sportivi, paparazzi, ebrei ultraortodossi, travestiti, drag queen, omofobi – nel segno di una nuova tolleranza.
Quindi, la novità della sezione celebrativa dei 10 anni del festival, che presenterà un 'best of' di queste edizioni. Tra questi, Watermarks, di Yaron Zilberman, che racconta la forza di nuotare di sette donne, della squadra di nuoto del club “HaKoah” di Vienna. Le donne, che negli anni trenta del secolo scorso erano state delle giovani sportive in una Vienna ribelle e intellettuale, con lo scoppio della guerra si sono sparpagliate ai quattro angoli della terra...

Spazio anche all'Italia, con il documentario I figli della Shoa, diretto da Beppe Tufarulo, prodotto da Global Vision Group in collaborazione con Rai Cinema, scritto da Israel Moscati “figlio della Shoah”, protagonista stesso del film, che decide di partire per un viaggio alla ricerca di altri figli e nipoti di sopravvissuti per condividere con loro la propria, personale sofferenza.
Tutto questo grazie alla passione dei due curatori: Ariela Piattelli e Dan Muggia.
Ariela Piattelli è nata a Roma, dove ha studiato al DAMS di RomaTre e si è laureata in Storia e critica del cinema. Oggi è giornalista e collabora con « Il Corriere della Sera ». In passato ha collaborato per alcune testate, tra cui « Il Giornale », l’agenzia Apcom (al desk di New York ) e la rivista di cultura ebraica « Shalom » di cui è ancora redattrice. Nel corso degli anni ha approfondito gli studi sul rapporto tra arti figurative ed ebraismo, e nei suoi numerosi viaggi in Israele è venuta a contatto con il cinema israeliano. Dal 1998 è consulente dell’Ambasciata d’Israele in Italia per iniziative culturali e festival cinematografici. E’ stata membro della giuria al Jerusalem Film Festival 2008 (per la sezione “Jewish Experience”) ed è curatrice insieme a Raffaella Spizzichino e Shulim Vogelmann, del Festival Internazionale di Letteratura Ebraica. Nell’ultimo anno ha prodotto alcuni eventi culturali tra Italia e Israele, tra cui il concerto di Idan Raichel Project a Roma (Piazza del Campidoglio, in collaborazione con Zètema) e l’anteprima italiana di “Seven Days” di Ronit e Shlomi Elkabetz, nell’ambito del Festival Internazionale del Film di Roma.
Con una laurea alla Beit-Zvi Drama School, e un master in cinema alla N.Y.U. ( e diplomato alla Mandel School for Educational Leadership), Dan Muggia è stato un attore, ed oggi critico cinematografico, insegnante e curatore. Fino al 2004 ha lavorato alla Israel Film Service e dopo ha pubblicato il suo primo libro: 100 Film Masterpieces. Ha prodotto il documentario “Naomi’s Corset” di Gerard Allon’s, che ha riscosso successo in vari festival (tra cui il Jerusalem Film Festival). E’ stato managing producer del South Film Festival 2005 di Sderot, e membro della giuria al Docaviv International competition, al Jewish Experience competition del Jerusalem film Festival. Oggi Dan insegna cinema in Israele, al Sapir College e alla Beit Berl Art School.

 

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