In uscita nelle sale il 12 novembre
Il cast è
una garanzia. Se poi la sceneggiatura è stata curata dalla stessa Cortellesi la
pellicola ha una chance in più. L’attrice all’uscita del film dice tutta
gongolante: non ve lo aspettavate, ve’? E’ vero Paola Cortellesi ci ha abituati
a personaggi leggeri anche se talvolta fragili come il suo penultimo ruolo in Sotto
una buona stella con e di Carlo Verdone. Gli anni della crisi fanno pendere
questa brava e giovane attrice verso un filone più impegnativo con il risultato
di offuscare l’altrettanto bravo Alessandro Gassman al quale sono congeniali i ruoli
drammatici (Razza Bastarda e I Nostri Ragazzi). La coppia sfigata Cortellesi - Gassman
è completata dalla storia parallela di Fabrizio Bentivoglio. Anche lui uno
sfigato nei panni di un poliziotto relegato in un piccolo paese dell’hinterland
laziale alle porte di Roma. La sapiente miscela tra lo scapestrato Stefano (Gassman)
e la accondiscendente moglie Luciana (Cortellesi), che regge le sorti
economiche della coppia, è ben dosata e fa virare naturalmente il racconto ad
un epilogo inaspettato. Forse la vera pecca della narrazione è l’aver voluto inserire
ad ogni costo troppi temi sociali. La perdita del lavoro di Luciana, le
diversità di genere della “parrucchiera” del paesino, il bullismo dei colleghi
poliziotti di Zanzotto (Fabrizio Bentivoglio). La trasposizione dall’opera
teatrale a quella cinematografica riesce bene e quest’ultima non soffre della
sua genesi. Lo spettatore apprezza i brani musicali appropriati scelti per le
diverse situazioni a cui la storia va incontro. In fondo i temi sono simili a
quelli del dibattuto film di Virzì Il Capitale Umano, ma trattati con un
linguaggio differente e convincente. Sicuramente qualche detrattore storcerà il
naso per l’uso del dialetto romanesco, ma vi assicuro che è una nota di colore
che da forza al messaggio del regista. Nostro Signore ha detto che gli ultimi
saranno i primi, ma non ha detto di preciso quando!
ottima recensione
RispondiElimina