da Cannes Luigi Noera - Venerdì 26 e Sabato 27 Maggio - Foto
per gentile concessione del Festival de Cannes
Nelle due giornate conclusive del Festival sono tre i titoli
in concorso. Dalla Germania Fatih AKIN ha presentato AUS DEM NICHTS (IN THE
FADE). Il regista è autore di Tschick (Goodbye Berlin) presentato ad Alice
nella Città
2016, di origine turco vive ad Amburgo, e ci parla ancora della sua seconda patria. Se il lungometraggio precedente aveva una sua drammaturgia, nel film presentato a Cannes non c’è potenza di linguaggio, ma solo una mera esercitazione della conoscenza del mestiere di regia. Non è da meno François OZON che con L’AMANT DOUBLE prosegue dopo la presentazione a Venezia lo scorso settembre di Frantz, riflessione in B&N sulla drammatica Grande Guerra, con la doppiezza dell’animo umano in un thriller che stenta a decollare nella prima parte ed ha necessità di dialoghi esplicativi per rendere partecipe lo spettatore di quanto accade sulla scena.
2016, di origine turco vive ad Amburgo, e ci parla ancora della sua seconda patria. Se il lungometraggio precedente aveva una sua drammaturgia, nel film presentato a Cannes non c’è potenza di linguaggio, ma solo una mera esercitazione della conoscenza del mestiere di regia. Non è da meno François OZON che con L’AMANT DOUBLE prosegue dopo la presentazione a Venezia lo scorso settembre di Frantz, riflessione in B&N sulla drammatica Grande Guerra, con la doppiezza dell’animo umano in un thriller che stenta a decollare nella prima parte ed ha necessità di dialoghi esplicativi per rendere partecipe lo spettatore di quanto accade sulla scena.
Infine il
festival si chiude in questa edizione ingombrante per la ordinarietà del
linguaggio con il film dell’inglese Lynne
RAMSAY che presenta YOU WERE NEVER REALLY HERE. C’è il ritorno tanto atteso di uno
degli attori preferiti John C. Reilly e l’attesissima interpretazione di
Joaquin Phoenix. Questo in una performance ragionata a tavolino, ci racconta di
un veterano di guerra eroinomane. Un supereroe che con un martello inchioda alle
loro responsabilità i vari personaggi cattivi che incontra. Molte scene
scioccanti però sono frutto della sua immaginazione distorta dall’uso delle
droghe. L’ultima
proiezione Fuori concorso è un gioellino con il quale ROMAN POLANSKI omaggia il mondo della scrittua e del cinema. Si tratta del thriller D’APRÈS UNE HISTOIRE VRAIE [BASED ON A TRUE STORY]La selezione UN CERTAIN REGARD si conclude con un adattamento da Checov di
Stephan KOMANDAREV POSOKI (DIRECTIONS) Basato su eventi reali, la sceneggiatura scritta a quattro mani da Simeone Ventsislavov e Stephan Komandarev intreccia sei storie di altrettanti tassisti in una libera interpretazione del racconto di Chekhov, Grief, con alti e bassi
nella drammatugia.
proiezione Fuori concorso è un gioellino con il quale ROMAN POLANSKI omaggia il mondo della scrittua e del cinema. Si tratta del thriller D’APRÈS UNE HISTOIRE VRAIE [BASED ON A TRUE STORY]La selezione UN CERTAIN REGARD si conclude con un adattamento da Checov di
Stephan KOMANDAREV POSOKI (DIRECTIONS) Basato su eventi reali, la sceneggiatura scritta a quattro mani da Simeone Ventsislavov e Stephan Komandarev intreccia sei storie di altrettanti tassisti in una libera interpretazione del racconto di Chekhov, Grief, con alti e bassi
nella drammatugia.
Ultimo giorno di proiezioni anche per QUINZANES DES
REALISATEURS con il
Film di chiusura: PATTI CAKE$ di Geremy Jasper alla sua Opera Prima.
Film di chiusura: PATTI CAKE$ di Geremy Jasper alla sua Opera Prima.
Invece la 56ma SEMAINE DE LA CRITIQUE si è conclusa venerdì
con la premiazione. Sabato sono stati assegnati i premi collaterali.
Per Cannes Classics suggeriamo il collage 1951-1999: A short
history of short films presentato dal Festival de Cannes. Il programma è curato da
Christian Jeune e Jacques Kermabon. Spiegel van Holland (Miroirs de Hollande) da
Bert Haanstra (1951, 10mn, The Netherlands) / La Seine a rencontré Paris di
Joris Ivens (1958, 32mn, France) / Pas de deux by Norman McLaren (1968, 13mn,
Canada) / Harpya by Raoul Servais (1979, 9mn, Belgium) / Peel by Jane Campion
(1986, 9mn, Australia) / L’Interview by Xavier Giannoli (1998, 15mn, France) /
When the Day Breaks by Amanda Forbis and Wendy Tilby (1999, 10mn, Canada) oltre
a Lucía di Humberto Solas
(1968, 2h40, Cuba)
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