Il film è stato
presentato in anteprima all'ultima edizione di Alice nella città.
Ci troviamo ad
Udine. Il giovane Marco, dopo aver vissuto qualche anno a New York lavorando
come chef, viene messo in cassa integrazione dal proprio datore di lavoro.
Insoddisfatto dalla propria vita, si convincerà pian piano ad allargare i
propri orizzonti ed a perseguire il proprio sogno di tornare a fare lo chef in
seguito alla morte improvvisa del suo migliore amico ed in seguito all'incontro
con Olivia, giovane ragazza australiana che sogna di diventare una stimata
designer.Indubbiamente
questa opera prima di Ruth Borgobello nasce da ottimi intenti.
Intellettualmente onesto, questo suo primo lungometraggio risulta, però,
piuttosto ingenuo da un punto di vista prettamente cinematografico. Ciò
riguarda soprattutto la scrittura: vi sono non pochi elementi tirati in ballo e
lasciati in sospeso che più che una scelta voluta sanno tanto di distrazione da
parte dell'autrice stessa (il negozio dell'amico, la ragazza del protagonista
che vediamo nelle scene iniziali, così come lo stato di salute del padre del
ragazzo sono solo alcuni esempi in merito), oltre a forzature poco convincenti
(lo scherzo al citofono da parte di alcuni ragazzi, così come la nascita dei
gattini del protagonista). Stesso discorso vale per la regia, soprattutto per
quanto riguarda la direzione degli attori: troppo innaturale, in alcuni momenti
talmente sopra le righe da far perdere di credibilità a tutta la scena.Eppure bisogna
riconoscere che alcune ambientazioni, così come il respiro internazionale e
l'importanza del mondo onirico che l'autrice ha voluto dare a questa sua opera
sono indubbiamente trovate interessanti. Chissà, forse è proprio la scarsa
esperienza dietro la macchina da presa della regista l'unico vero ostacolo alla
buona riuscita del film. Se Ruth Borgobello riuscirà o meno a
"crescere", però, lo sapremo solo dopo la visione dei suoi prossimi
lavori, ai quali, si spera, non mancherà quella genuinità di fondo che
caratterizza questa sua ingenua opera prima.
. . .ovvero "Scrivere di un Film è il Proseguimento del Piacere di averlo visto"
Descrizione
Anteprime e Recensioni Cinematografiche, tutto quello che c'è da sapere su Festival Internazionali del Cinema e quanto di nuovo succede intorno alla Settima Arte, a cura di Luigi Noera e la gentile collaborazione di Ugo Baistrocchi, Simona Noera e Marina Pavido.
domenica 7 maggio 2017
Nelle sale italiane dal 4 maggio The space between opera prima della regista italo-australiana Ruth Borgobello – la recensione di Marina Pavido
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