Lettere di uno sconosciuto di Zhang Yimou, Cina 2014, 111’
La collaudata coppia formata dal
regista Zhang Yimou e dall’attrice Gong Li ci consegna una
delicata e intima storia ambientata nella Cina della Rivoluzione Culturale. La
Cina di oggi è ben diversa da quella di Mao. E’ un paese che grazie alla
globalizzazione è aperto al mercato, tant’è che la coraggiosa denuncia del
cineasta sulle storture della dittatura del proletariato ormai non scandalizza più
in patria. La bellezza del film risiede nel minimalismo delle scene nella
modesta abitazione dei protagonisti come in una piece teatrale. Dove però i
dettagli sono curatissimi. Ma anche la descrizione psicologica dei personaggi è
curata nei dettagli. Non ultima la figura della figlia Dan Dan che è il
simbolo del nuovo corso della rivoluzione culturale per la quale davanti a
tutto c’è il Partito Comunista. Invece i genitori cresciuti a valori diversi,
mal si adattano alle scelte della figlia. E’ lo scontro tra il vecchio e il
nuovo. E’ il dolore di milioni di cinesi ai quali è stato imposto un modo di
vivere diverso dalla loro cultura millenaria. L’annullamento delle emozioni
conduce la protagonista FENG a non riconoscere più il suo amato sposo LU
in colui che si presenta come tale dopo il lungo tempo passato in una prigione
accusato di attività controrivoluzionaria. Però la cultura orientale basata
sulla paziente attesa fa il resto con un finale pietrificato nell’attesa da
parte di lei. I primi piani sul suo viso mostrano lo smarrimento davanti agli
accadimenti della vita con un crescendo della impossibilità di accettare la
dolorosa realtà e dalla amnesia da cui è colpita. Il film è stato presentato a
Cannes fuori concorso nel 2014 con il titolo Coming Home che sembra più appropriato
alla storia. Ancora una volta Zhang Yimou dimostra la sua
poliedricità nell’affrontare temi tanto diversi fra loro sul suo paese avvalendosi
della statuaria attrice Gong Li che è si conferma icona dell’industria
cinematografica cinese. Uno per tutti ricordiamo dello stesso regista con l'interpretazione di Gong Li il film La
città proibita del 2006.
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