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Anteprime e Recensioni Cinematografiche, tutto quello che c'è da sapere su Festival Internazionali del Cinema e quanto di nuovo succede intorno alla Settima Arte, a cura di Luigi Noera e la gentile collaborazione di Ugo Baistrocchi, Simona Noera e Marina Pavido.



lunedì 14 dicembre 2015

56° FESTIVAL DEI POPOLI - PALMARES 2015

La GIURIA INTERNAZIONALE composta da: JOS DE PUTTER, JOÃO MATOS ed  EVA SANGIORGI nell’assegnare i premi ha così commentato la edizione 2015:
"La Giuria ha avuto il piacere di vedere una serie di film che presentano grande varietà di stile e di soggetto pur essendo tutti incontri profondi con luoghi e persone. Nel corso delle discussioni abbiamo trovato una metafora per descrivere - più o meno - il sentimento che sembra percorrere molti dei film in concorso. Può sembrare strana, ma questa è: “SENTIRSI PERSI NELLA FORESTA SENZA UN PADRE”. Comunque, questo profondo sentimento è alleviato dalla magia del cinema".
I premi sono stati così assegnati:
PREMIO AL MIGLIOR LUNGOMETRAGGIO a O FUTEBOL (On Football) di Sergio Oksman (Spagna, 2015) con la motivazione: ”Abbiamo visto un capolavoro. Una storia che affronta con stile preciso i punti di tensione tra intimità e distanza, memoria e realtà, giudizio e stupore. E che ci consegna al tempo stesso una rievocazione di una partita di calcio memorabile non solo nella storia dei Mondiali di calcio ma anche nella storia del cinema. Ma non è un film sul calcio...”
MENZIONE SPECIALE a SOMOS CUBA di Annett Ilijew (Germania, 2015) con la motivazione: ”Ci ha profondamente colpiti la pura forza delle immagini e delle scene girate da qualcuno che sappiamo solo chiamarsi Andres, a cui riconosciamo un grande talento”.
PREMIO AL MIGLIOR MEDIOMETRAGGIO a UNE PARTIE DE NOUS S’EST ENDORMIE (Sound Asleep) di Marie Moreau (Francia, 2015) con la motivazione: ”Ci ha colpito l’austerità dello stile, come base di un ritratto convincente che è al tempo intimo e disturbante. E’ la firma di una grande regista, una promessa per il futuro”.
PREMIO AL MIGLIOR CORTOMETRAGGIO a A FESTA E OS CÃES di Leonardo Mouramateus (Brasile, 2015) con la motivazione: “Un film che ci ha entusiasmati per la straordinaria creatività della narrazione. Con mezzi limitati, per la maggior parte album di fotografie e ricordi narrati da voice over, ci viene offerta una storia universale di crescita e di abbandono di persone e luoghi. Soprattutto, abbiamo qui la prova del talento cinematografico di un giovane regista”.
 

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