A poche settimane
dalla conferenza stampa dalla quale sapremo la selezione dei film della 72
esima Mostra dell’Arte Cinematografica di Venezia, è stato svelato il manifesto
ideato e realizzato per il quarto anno da Simone Massi che è dedicato al cinema
d’autore, con le immagini di Antoine Doinel / Jean-Pierre Léaud sullo sfondo e
in primo piano dell’attrice Nastassja Kinski. Il manifesto si colloca in una
linea di continuità sia figurativa che narrativa con i tre precedenti
(2012-2014) della nuova direzione artistica di Alberto Barbera. In primo piano,
troviamo una figura femminile che rimanda alle fattezze di un’icona del cinema
d’autore degli Anni Ottanta, Nastassja Kinski. Questa volta, il film potrebbe
essere Paris, Texas di Wim Wenders. Sullo sfondo, il protagonista del manifesto
precedente, ispirato invece dall’inquadratura finale de I 400 colpi di François
Truffaut e del suo protagonista, Antoine Doinel / Jean-Pierre Léaud. Osservate
l’una di seguito all’altra, le quattro immagini generano un effetto di mise en
abyme, offrendosi allo sguardo dello spettatore come le tessere di un
mini-racconto che ciascuno può liberamente interpretare, lasciandosi guidare
dalle suggestioni evocate dai rimandi e dalle citazioni cinematografiche.
La 72.
Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, diretta da Alberto
Barbera e organizzata dalla Biennale presieduta da Paolo Baratta, si svolgerà
al Lido dal 2 al 12 settembre 2015.
A presiedere
la giuria per il 2015 sarà il regista premio Oscar Alfonso Cuarón. Il Leone
d’oro alla carriera della 72. Mostra sarà consegnato al regista francese
Bertrand Tavernier.
L'identità
visiva e l'immagine coordinata della Mostra di Venezia è stata curata anche
quest'anno dallo Studio Graph.X di Milano, sulla base dei disegni di Simone
Massi. L’autore, premiato col David di Donatello 2012 per il miglior
cortometraggio, ha ideato anche la sigla che dal 2012 introduce le proiezioni
ufficiali della Mostra di Venezia. La sigla ha una durata di 30 secondi,
ottenuti da 300 disegni realizzati a mano che citano Fellini, Anghelopulos,
Wenders, Olmi, Tarkovskij, Dovženko, Truffaut. La sigla è stata realizzata con
il contributo di Fabrizio Tassi. La musica è stata scritta ed eseguita da
Francesca Badalini, mentre il sound design è di Stefano Sasso. Julia Gromskaya
ha realizzato le riprese e Lola Capote-Ortiz si è occupata della
post-produzione.
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