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Anteprime e Recensioni Cinematografiche, tutto quello che c'è da sapere su Festival Internazionali del Cinema e quanto di nuovo succede intorno alla Settima Arte, a cura di Luigi Noera e la gentile collaborazione di Ugo Baistrocchi, Simona Noera e Marina Pavido.



lunedì 23 febbraio 2015

Cinema al MAXXI 2015 - Anteprima di Il segreto del suo volto (PHOENIX)


Il segreto del suo volto (PHOENIX)

Regia di Christian Petzold. durata 98 min. - Germania 2014

Con Nina Hoss, Ronald Zehrfeld, Nina Kunzendorf, Michael Maertens, Imogen Kogge, Uwe Preuss, Eva Bay, Jeff Burrell, Sofia Exss, Megan Gay, Daniela Holtz, Max Hopp, Nikola Kastner, Valerie Koch.

 

La Shoa e il dopoguerra in Germania raccontate in un noir

di Luigi Noera

 

Sin dalle battute iniziali lo spettatore è attratto dal film. L’oscurità della scena iniziale al check point in una Berlino rasa al suolo e le asciutte sequenze successive di una donna con il volto bendato non danno tregua. Tutti vogliamo sapere cosa è successo. Dallo schermo arrivano i primi pezzi di un puzzle che fino all’ultimo ci lascia con il fiato sospeso. La rovina della guerra e le sue conseguenze sono sotto gli occhi di tutti. In una città devastata l’unica cosa che si trova è uno specchio rotto. Questo è il segnale della doppiezza a cui stiamo assistendo. Ma anche la frase di Nelly alla ricerca di una sua identità “Io non esisto più” ci spiega il disastro della Germania uscita dall’incubo del Nazismo. Sotto le spoglie di un noir si nasconde ben altro. Il racconto di un popolo che ha subito il nazismo sia come vittima che come carnefice.  Nelly non riesce ad accettare il tradimento del marito che la ha consegnata ai nazisti e fino all’ultimo cerca di trovare un indizio a favore di Johnny. Ma la resa dei conti è prossima. Ci sono certi dettagli ed accorgimenti della regia, come il tatuaggio sul braccio di lei, che fanno di Phoenix un bel film. Vengono affrontati temi che fanno ancora discutere in Germania, per esempio come sia stato possibile che una generazione di tedeschi non abbia compreso subito la tragedia della Shoa e neanche  nell’immediato dopoguerra. Ma anche il voler creare lo Stato Israeliano sulle rovine della guerra. Nelly si sente tedesca anche se è di origini ebraiche e per questo non ci sta a trasferirsi con l’amica Lena ad Aifa. Passato recentemente al Festival di Roma, anche se ha ottenuto il favore del pubblico, non è stato premiato dalla Giuria come invece meritava. In Italia, come spesso accade, gli è stato cambiato il titolo originale che era Phoenix. Il nome è stato preso in prestito dall'omonimo cabaret di Berlino sopravvissuto alla guerra dove i due protagonisti si rincontrano.

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