Si è conclusa domenica 11dicembre la decima edizione del
RomaFictionFest svoltasi quest’anno al cinema The Space Moderno. La
manifestazione è la sezione autonoma della Festa del Cinema di Roma prodotta
dalla Fondazione a presidenza Piera Detassis con la direzione artistica del
regista Giuseppe Piccioni e con il contributo dello storico marchio dell’APT
(Associazione Produttori
Televisivi) che spazia nel mondo della serialità.
Questa branca dell’audiovisivo già da alcuni anni ha superato non solo in
termini produttivi, ma anche e soprattutto in qualità la produzione
cinematografica dalla quale attinge sia talenti che spunti. The Young Pope di
Paolo Sorrentino ne è l’esempio tangibile.
Quest’anno la produzione che ha sorpreso tutti e incantato
all’unanimità la Giuria
internazionale proviene dalla Svezia in una
coproduzione con la Francia
è MIDNIGHT SUN con la regia di MÅNS MÅRLIND e BJÖRN
STEIN con Peter Stormare, star svedese visto in Fargo dei fratelli Coen. I due
giovani artisti sono stati insigniti sia del Premio miglior nuova TV Series,
che del Premio miglior Regia e Premio miglior sceneggiatura, portando a casa un
sostanzioso bottino. La fiction ha degli spunti originali che ha fulminato gli
spettatori,
tuttavia anche altre serie selezionate potevano ambire ad uno
dei
premi sopradetti. Parliamo della statunitense GOOD BEHAVIOR di Chad Hodge con
una strabiliante Michelle Dockery ed un altrettanto freddo e cinico, sebbene di
origini argentine, Juan Diego Botto
. Alla protagonista poteva andare il Premio
quale migliore attrice. Comunque siamo contenti che
il Premio miglior attrice invece sia andato
all’italianissima CRISTIANA CAPOTONDI protagonista della miniserie di RAI
FICTION Di
padre in figlia di Riccardo
Milani su un soggetto di Cristina Comencini
sceneggiato da Giulia Calenda, Francesca Marciano, Valia Santella. La Giuria
ha poi premiato la miniserie inglese
NATIONAL TREASURE diretto Jack Thorne e prodotto da The Forge
Productions per Channel con il Premio speciale. Da una storia vera
l’interpretazione commovente di ROBBIE COLTRANE al quale è andato pure il
Premio quale miglior Attore. Peccato per Angelo
Bison protagonista della serie
belga PUBLIC ENEMY di Antoine Bours, Gilles de Voghel, Matthieu Frances,
Christopher Yates. L’attore con una lunga carriera teatrale al suo esordio
cinematografico nei panni di Guy Béranger, storia vera di un pericoloso
assassino di bambini, offre una interpretazione dall’alto della sua esperienza
recitativa.
L'attrice Cristiana Capotondi ha apprezzato il
riconoscimento:
“Sono felice e
onorata di ricevere questo premio – ha detto – Di padre in figlia racconta la
storia di molte donne che hanno cercato la propria realizzazione non
accontentandosi di ciò che la società poteva offrirgli. È la storia di una
pacifica e profonda emancipazione femminile che, al di là di ogni ideologia,
porta la donna al centro della nostra società. Sono onorata di aver incarnato
una di queste donne e spero che per molto altre donne questo personaggio possa
essere di ispirazione così come lo è diventato per me. Ringrazio la giuria e il
presidente Giuseppe Piccioni per questa gioia pre natalizia che mi
hanno voluto regalare”.In definitiva la Giuria presieduta da Richard Dreyfuss e composta da Annabel Scholey, Umberto Contarello, Lorenzo Richelmy, Paola Turci poteva volgere lo sguardo anche altrove e non solo al nuovo cinema noir scandinavo.
hanno voluto regalare”.In definitiva la Giuria presieduta da Richard Dreyfuss e composta da Annabel Scholey, Umberto Contarello, Lorenzo Richelmy, Paola Turci poteva volgere lo sguardo anche altrove e non solo al nuovo cinema noir scandinavo.
Deludente invece la
serie televisiva WASTELAND | PUSTINA di Štěpán Hulík proveniente dalla
Polonia e dalla Repubblica Ceca che invece nel campo cinematografico quest’anno
si sono distinte. Forse per i troppi argomenti trattati, dal sociale
all’ambiente mescolati in un noir che non emoziona.
Interessanti e confezionate anche per il grande schermo
alcune delle serie fuori concorso tra le quali la più amata IN ARTE NINO di
Luca Manfredi con un lanciatissimo Elio Germano. L’attore, apprezzato
ultimamente sia per l’interpretazione di Giacomo Leopardi e San Francesco,
mostra delle doti drammaturgiche da confondere lo spettatore e far rivivere
l’umanità di Nino Manfredi.
La presenza costante del Direttore Artistico Giuseppe
Piccioni intervenuto alle due Masterclass di eccezione di cui in appresso hanno
fatto la differenza con le edizioni precedenti e ci auguriamo che il regista
che non si è mai tirato indietro venga confermato per dare continuità alla
manifestazione. Lo stesso a caldo ha commentato così.
"Sono soddisfatto di questa edizione e del lavoro che
abbiamo svolto. La partecipazione del pubblico è andata oltre le mie
aspettative. Non abbiamo semplicemente replicato quello che offre l'industria.
Gli elementi di qualità, lo scambio di idee e pensieri erano presenti in tutti
gli spazi: dalle proiezioni agli incontri, dagli approfondimenti ai momenti
anche di semplice intrattenimento, tutti premiati dalla partecipazione numerosa
del pubblico. Lo spessore umano e professionale degli ospiti internazionali e
non, uno per tutti Richard Dreyfuss, è stato il segno distintivo di questa
manifestazione. Anche un Festival può essere l'occasione per contribuire
all'innalzamento del gusto, a un tipo di intrattenimento che non disdegna di
essere popolare ma offre continue opportunità di miglioramento. Perché la
televisione, nelle storie, nella qualità della scrittura e degli attori,
nell'impegno degli autori e produttori, può essere più vicina alla vita di
tutti".
Come dicevamo il livello delle masterclass e degli incontri
con alcuni protagonisti della serialità televisiva nazionale e internazionale
ha dato un piglio nuovo alla manifestazione permettendo al pubblico di
apprezzare dal vivo i premi Oscar® Richard Dreyfuss e Dustin Lance
Black. Ma anche applaudire Annabel Scholey, la contessina de’ Bardi ne I Medici ed approfondire dove va la serialità con lo sceneggiatore Umberto Contarello e la sua Lectio Magistralis oltre al “making of” della serie-capolavoro di Paolo Sorrentino, The Young Pope. Ovvero dietro ogni grande regista c'è un grande sceneggiatore. Per chi volesse rivederle ecco il link delle due MASTERCLASS :PAGINA FACEBOOK
Black. Ma anche applaudire Annabel Scholey, la contessina de’ Bardi ne I Medici ed approfondire dove va la serialità con lo sceneggiatore Umberto Contarello e la sua Lectio Magistralis oltre al “making of” della serie-capolavoro di Paolo Sorrentino, The Young Pope. Ovvero dietro ogni grande regista c'è un grande sceneggiatore. Per chi volesse rivederle ecco il link delle due MASTERCLASS :PAGINA FACEBOOK
Ricordiamo che il programma pensato da Giuseppe Piccioni si
è avvalso della collaborazione di professionisti come Gaia Tridente, Marco
Spagnoli, Gianluca Giannelli, Fabia Bettini (questi ultimi per la parte
dedicata ai più piccini) e Simone Raineri.
Quello che doveva essere un evento eccezionale , ovvero
l’anteprima mondiale di When We Rise ci è sembrato invece noioso sebbene tratti
un argomento di valore quali sono i diritti civili nelle differenze di genere,
di colore e di credo. L’evento è stato applaudito probabilmente per il coraggio
più che per la forza artistica. Per la cronoca sono stati assegnati anche i
seguenti Excellence Award a Richard Dreyfuss, Dustin Lance Black, Marco Giallini,
Rosario Rinaldo e infine l’Excellence Award Kids & Teens a Enzo D’Alò.
Per quello che ci riguarda vi riportiamo le tre produzioni
che più ci hanno emozionato, oltre alla serie franco-svedese pluripremiata
MIDNIGHT SUN in ordine di gradimento:
GOOD BEHAVIOR con Michelle Dockery nei panni di un’artista
della truffa e di una ladra da una svolta alla sua vita e intralciare i piani
di un affascinante
assassino in una relazione pericolosa
FLEABAG quest’ultima fuori concorso, serie nata dalle esibizioni di sapore cabarettistico dell’attrice e commediografa inglese Phoebe Waller-Bridge sulla vita difficoltosa e frenetica di una giovane donna londinese.
assassino in una relazione pericolosa
PUBLIC ENEMY con Angelo Bison che interpreta, un pericoloso
assassino di bambini
FLEABAG quest’ultima fuori concorso, serie nata dalle esibizioni di sapore cabarettistico dell’attrice e commediografa inglese Phoebe Waller-Bridge sulla vita difficoltosa e frenetica di una giovane donna londinese.
Una nota di colore è stata offerta
dalla giovanissima Madrina MATILDA DE ANGELIS la quale ha accompagnato e sostenuto simpaticamente l’infaticabile Direttore Giuseppe Piccioni nel fare gli onori di casa agli ospiti della kermesse.
dalla giovanissima Madrina MATILDA DE ANGELIS la quale ha accompagnato e sostenuto simpaticamente l’infaticabile Direttore Giuseppe Piccioni nel fare gli onori di casa agli ospiti della kermesse.
Tirando le somme possiamo dire che al decimo compleanno la
manifestazione si è consolidata come riferimento per le tendenze di questo
settore dell’audiovisivo che sempre più attira spettatori attingendo creatività
e risorse umane dal Cinema con la C maiuscola.
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