Marisa Paredes ospite d'onore, Omaggi al Messico e a Cuba,
ospiti anche il regista Premio Goya Daniel Guzmán, il maestro Fernando Colomo e
l'attore Lorenzo Balducci. Tappe anche a Milano e Trieste
Roma, 5 - 10 maggio 2016
Milano, 27 - 29 maggio 2016
Trieste, 30 e 31 maggio 2016
Sarà l'attrice Marisa Paredes, tra le più grandi e acclamate
attrici spagnole di tutti i tempi, l'ospite d'onore della 9ᵃ edizione del
Festival del Cinema Spagnolo, che si tiene a Roma dal 5 al 10 maggio, come di
consueto al Cinema Farnese Persol di Campo de’ Fiori. L'attrice-musa di Pedro
Almodóvar (sei i film girati insieme, tra cui 'Tutto su mia madre') sarà
omaggiata dal festival con un trittico di film da lei interpretati e sarà
presente a Roma per incontrare il pubblico alla proiezione del film La spina
del diavolo (El espinazo del diablo), film ambientato durante la Guerra civile
spagnola e diretto dal messicano Guillermo del Toro. Immancabile la proiezione
de Il fiore del mio segreto (La flor de mi secreto), cult-movie di Almodóvar
del 1995, e da scoprire la Paredes nei panni della moglie di un ex capitano
tedesco della Seconda Guerra Mondiale costretto a vivere in un polmone
d’acciaio nell'esordio alla regia di Augusti Villaronga, Tras el cristal,
film-scandalo presentato alla Berlinale nel 1987 e praticamente inedito in
Italia. Il festival del cinema spagnolo, che da sempre si è connotato come
itinerante, farà quindi tappa per il terzo anno consecutivo a Milano, presso l'Auditorium
San Fedele dal 27 al 29 maggio, e quindi a Trieste, presso il Cinema Ariston,
il 30 e 31 maggio.
La Nueva Ola, sezione ufficiale del festival, presenterà i
migliori film dell’ultima stagione. Tra questi, “A cambio de nada”, folgorante
esordio alla regia di Daniel Guzmán che sarà ospite a Roma, fresco vincitore di
2 Premi Goya 2016 (Miglior Regista esordiente e Miglior Attore Rivelazione per
Miguel Herrán). Tra le anteprime del festival, Stella cadente, l’ultimo film di
uno dei personaggi più poliedrici del cinema spagnolo: Lluís Miñarro, che sarà
distribuito in Italia dall'8 maggio, da Boudu-Passepartout in collaborazione
con il Festival del Cine Español ed EXIT Med!a, Interpretato anche dall'attore
italiano Lorenzo Balducci, che proprio l'8 maggio sarà presente alla proiezione
con il regista del
film, Stella Cadente è un film storico e melodramma d'amore,
commedia pop e musical camp, sogno gay ed equivoca festa erotica. Aperta
denuncia allo stato attuale della società e della politica, con l’arte e il
cinema come uniche possibili vie di fuga dal declino e dalla mediocrità
racconta il breve regno spagnolo di Amedeo d’Aosta che, giunto a Madrid nel
1871, animato da idee liberali e progressiste, presto vedrà i propri ideali
scontrarsi con la realtà spagnola del periodo, dominata da intrighi, corruzione
e ogni bassezza di cui l’animo umano è capace.
Altro lungometraggio in programma “Magical girl” di Carlos
Vermut,
Miglior Film e Miglior Regia al Festival di San Sebastián e vincitore
del Premio Goya per la Miglior Attrice per Bárbara Lennie. Elogiato da Pedro
Almodóvar come “un gioiello: la più grande rivelazione del cinema spagnolo
degli ultimi 20 anni”.
Altra anticipazione è “Hablar” di Joaquin Oristrell, film
corale che presenta un cast di stelle del recente cinema spagnolo, ambientato
in una notte immersa nelle strade di Madrid. Un caleidoscopio di micro storie,
realizzato in un unico piano sequenza – senza trucchi–, in cui i vari
personaggi entrano ed escono dall’inquadratura mostrando uno spaccato della
società spagnola contemporanea: amori e disincanti, la crisi e la voglia di
riscatto, la magia del cinema e la passione per la vita.
Quindi, il regista Fernando Colomo presenta – sabato 7
maggio – il suo film Isla bonita, in cui un cineasta in cerca d’ispirazione a
Menorca, viene contagiato dall’estivo “dolce far niente” delle Baleari, da
quello stato di relax, sexy e splendente, che lo avvicinerà a una fascinosa
scultrice del luogo e alla giovane figlia, propensa al libero amore. Girato
fuori da ogni schema produttivo, Colomo si riallaccia all’ironia del miglior
Woody Allen attore, dando vita a una delle commedie più solari dell’anno.
Evento speciale del festival, il documentario El hombre que
quiso ser Segundo, del valenziano Ramón Alós, formatosi al Centro Sperimentale
di Cinematografia di Roma, che dopo anni di ricerche, porta sul grande schermo
- sarà presente lunedì 9 maggio alla proiezione - l’enigmatica vita di Segundo
de Chomón, il cosiddetto Meliés del cinema spagnolo, uno dei pionieri della
Settima Arte, considerato l’inventore dell’animazione cinematografica, maestro
di trucchi ed effetti visivi di film che hanno segnato gli albori del cinema
come il kolossal “Cabiria” di Giovanni Pastrone (1914), o “Napoléon” di Abel
Gance (1927).
La Nueva Ola nella sua declinazione Latinoamericana, rende
quindi
Omaggio al Messico, in collaborazione con l’Ambasciata del Messico, e a
Cuba, in collaborazione con la Fondazione Ente dello Spettacolo. Il film scelto
per rappresentare la fervente cinematografia messicana è “Güeros” (proiettato
sia a Roma che a Milano), fiore all’occhiello del nuovissimo cinema d’autore
messicano. Road-movie di Alonso Ruizpalacios, premiato alla Berlinale 2015 come
Miglior Opera Prima, ha come protagonista l’irrequieto adolescente Tomàs che,
dopo aver scoperto che il suo cantante preferito è in fin di vita, convince il
malinconico fratello a raggiungere l’artista per rendergli un ultimo omaggio.
Inizia così un viaggio nella metropoli di Città del Messico che diventa un inno
di appassionata e indomabile giovinezza. Il film sarà distribuito in Italia da
Bunker Hill dal 16 giugno prossimo.
L'Omaggio a Cuba prende invece spunto dal 30° anniversario
della EICTV, la Escuela Internacional de Cine y Televisión, celebre scuola
fondata nel 1986 da Fernando Birri (cineasta argentino), Julio García Espinosa
(regista cubano) e Gabriel García Márquez (scrittore colombiano Premio Nobel),
“per formare cineasti attivi che uniscano all’alto livello estetico e tecnico,
una concezione etica, una visione critica del mondo, una chiara posizione
davanti alla barbarie, all’ingiustizia, all’oppressione, una capacità di
sognare, una utopia”. Sia a Roma che a Milano saranno proiettati alcuni
cortometraggi realizzati dagli studenti della scuola: tra cui “Oslo” (2012) e
“La trucha” (2014) di Luis Ernesto Doñas.
Organizzato da EXIT med!a e diretto da Iris Martín-Peralta e
Federico Sartori, il festival riceve il sostegno dalle maggiori istituzioni
spagnole: Ambasciata di Spagna, ICAA, Acción Cultural Española, Ufficio del
Turismo Spagnolo, Reale Accademia di Spagna a Roma, e Istituto Cervantes di
Roma e Milano.
Tutte le proiezioni del Festival del Cinema Spagnolo sono in
versione originale con sottotitoli in italiano, e come ogni anno le bollicine
del vino cava di Freixenet diletteranno il palato del pubblico.
Info: www.cinemaspagna.org
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