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Anteprime e Recensioni Cinematografiche, tutto quello che c'è da sapere su Festival Internazionali del Cinema e quanto di nuovo succede intorno alla Settima Arte, a cura di Luigi Noera e la gentile collaborazione di Ugo Baistrocchi, Simona Noera e Marina Pavido.



mercoledì 9 marzo 2016

Spunti per un Corto: aveva ragione Orson Welles qualche volta la realtà può superare la fantasia . . .(la solita diatriba tra Lumiere e Melies)

Il famoso Treno dei Fratelli Lumiere (realtà)

ANTEFATTO:  Oggi ho iniziato la giornata in maniera singolare, come in un film! Uscendo di casa decido di passare prima dalla farmacia vicino casa ed in auto intravedo un signore che mi sembra avere un viso conosciuto. Quello di uno dei medici del reparto di Otorino del vicino Policlinico ormai in pensione che qualche volta incontro nei paraggi; ma mi rendo conto che non è lui. Dopo pochi metri incontro proprio il medico del quale avevo pensato vicino la farmacia mentre che parla con una signora alla guida di un auto. Vado per entrare in farmacia, ma la donna mi fa segni con le braccia quasi a conoscermi. Mentre l'uomo entra in farmacia io mi avvicino e lei mi dice: ciao Luigi come stai? è tanto che non ci vediamo. Resto perplesso, per un attimo penso che sia una fregatura – in una grande città come Roma può accadere - ma dal sedile posteriore una giovane mi incalza chiedendomi di mia figlia; rispondo: farà 35 anni a fine mese e vive lontano . . .  La madre dice: oh Dio è passato così tanto tempo? Continuando insiste: sono  . . . , ti ricordi dei tempi del Santa Maria della Pietà ? (ndr: per i non romani è l'ex manicomio di Monte Mario, ed io ho guarda caso ho vissuto lì vicino i primi anni quando mi sono trasferito a Roma). Cerco di fare mente locale su qualcuno del vicinato di allora, ma niente da fare la mia mente è bloccata. Continuiamo a parlare cercando il filo di Arianna che ci unisce. Le dico che faccio il volontario al Policlinico e che il primario di Otorino il Professore . . . . fortunatamente c'è ancora, risponde lei: eh invece . . . . (il medico di prima) è andato in pensione e io rispondo: eh si è tanto che non lo vedo in giro. Dice lei: ci siamo trasferiti a . . . . Capisco che è sua moglie. Lei mi chiede: ma come sta tua moglie? Le rispondo che abbiamo divorziato e lei si dispiace tanto, continuiamo ancora per un pò a chiaccherare. Le racconto della mia passione cinematografica, ma ad un certo punto lei riferendosi a mia moglie pronuncia il nome: Katia! Finalmente l'equivoco è chiarito, Le spiego che non ho sposato nessuna Katia ci facciamo una bella risata e ci salutiamo come vecchi amici dicendoci: meno male la mente ancora non ci tradisce!
Il famoso fotogramma della Luna di Melies (fantasia)
PROLOGO"il film" è terminato, entro in farmacia e mi ricordo che il farmacista si chiama come me Luigi! Ecco spiegato l'arcano: la signora alla guida mi aveva scambiato per Luigi il farmacista e amico del marito il medico Otorino in pensione. Ovviamente lo racconto al mio "sosia" farmacista e ci facciamo una sonora risata. Così iniziamo entrambi la giornata allegramente! Però mi domando se con tutti i film che vedo ho forse le allucinazioni? Eh no invece aveva ragione Orson Welles, qualche volta la realtà può superare la fantasia! E pensandoci meglio l’aneddoto realmente accadutomi potrebbe andare bene anche per una sceneggiatura, magari di un corto. Ma cambiamo il finale con un immaginario "riavvolgimento" della pellicola  dove la suddetta signora mi incontrava in dolce compagnia e ovviamente non mi fermava, telefonando invece subito a Katia!
MORALE: La Vita sarebbe più semplice se tutto questo che vi ho raccontato succedesse più spesso tra Perfetti Sconosciuti, invece per strada tutti sono col grugno e nel migliore dei casi intenti a “trafficare” con lo smart-phone che, se poi ci rifletto meglio sta parola inglese tradotta, significa letteralmente telefono intelligente?
 

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