dall’Auditorium Parco della
Musica di Roma Luigi Noera – Foto per gentile concessione della Festa del
Cinema di Roma. Al termine della Festa o
quasi arriva il quarto film italiano 7 MINUTI di Michele Placido. Un rifacimento del più classico La parola ai giurati che ha messo alla prova tanti registi. Questa volta
la piece teatrale viene trasformata in chiave attuale sulla precarietà e sulla crisi
del mercato del lavoro. Se poi undici dei giurati sono donne il successo è
assicurato. Il film esce nelle sale italiane il 3 novembre ed ha anche superato
brillantemente il test del Festival del Sol Levante che termina proprio il tre
novembre a Tokyo.
rifacimento del più classico La parola ai giurati che ha messo alla prova tanti registi. Questa volta
la piece teatrale viene trasformata in chiave attuale sulla precarietà e sulla crisi
del mercato del lavoro. Se poi undici dei giurati sono donne il successo è
assicurato. Il film esce nelle sale italiane il 3 novembre ed ha anche superato
brillantemente il test del Festival del Sol Levante che termina proprio il tre
novembre a Tokyo.
rifacimento del più classico La parola ai giurati che ha messo alla prova tanti registi. Questa volta
la piece teatrale viene trasformata in chiave attuale sulla precarietà e sulla crisi
del mercato del lavoro. Se poi undici dei giurati sono donne il successo è
assicurato. Il film esce nelle sale italiane il 3 novembre ed ha anche superato
brillantemente il test del Festival del Sol Levante che termina proprio il tre
novembre a Tokyo.Dagli States l’ultimo della
nutrita schiera di film dove John Krasinski ci presenta la saga dei THE HOLLARS e ci mette la faccia
insieme ad Anna Kendrick, quest’ultima già vista nell’altro deludente film
americano The Accountant di Gavin
O’Connor con il belloccio Ben Affleck. Per concludere dal cinema anglosassone
australiano un bel film con alti e bassi. E’ LION di Garth Davis con una Nicole
Kidman in versione madre adottiva. Se i primi 60 minuti mostrano un devastante
paesaggio indiano dove i bambini non sono protetti, la parte centrale vira al
melò facendo perdere potenza alla narrazione. Pur tuttavia si tratta di una
storia realmente accaduta al giovanissimo Saroo che a cinque anni si ritrova in
una delle megalopoli indiane (Calcutta) lontano dal villaggio della sua
famiglia e che deve sopravvivere alla crudeltà ed indifferenza del mondo dei
grandi. Il riscatto avverrà tanti anni dopo quando ritroverà la sua vera
famiglia. In questo scorcio di fine
Festival due film piccoli ma potenti. Il
primo proveniente dalla Colombia LA
MUJER DEL ANIMAL di Victor Gaviria, racconta la travagliata vita di una
giovinetta Amparo che tanto ricorda film di questa regione dove l’analfabetismo
nelle campagne e la violenza sulle donne nelle baraccopoli sono una costante.
In questo contesto per la propria sopravvivenza Amparo non riesce a reagire
alla violenza di Libardo – noto a tutti come “l’animale” finchè . . .Sempre proveniente dall’America
latina il film del peruviano Joel Calero LA
ÚLTIMA TARDEÚLTIMA TARDE
ÚLTIMA TARDE, inserito nel gruppo Le voci del domani. Da una storia intima
di una coppia di ex militanti dei ribelli di Sendiero Luminoso un ritratto
politico di quegli anni. Infine dall’Iran non più sotto l’embargo Mehdi Fard
Ghaderi propone un tema universale: JAVDANEGI
/ IMMORTALITY.Mutuando la tecnica vista a
Cannes in SieraNevada di Cristi Puiu, il racconto di sei storie apparentemente
diverse fra loro di sei famiglie che viaggiano sullo stesso treno in piani
sequenza senza soluzione di continuità. Ma alla fine il regista sapientemente
ci mostra il filo conduttore appunto l’eternità. La Festa di Roma si conclude
con due film strepitosi nella sezione TUTTI NE PARLANO entrambi presentati a
Cannes:BUSANHAENG / TRAIN TO BUSAN del coreano Yeon Sang-ho su un apocalittico scenario
di una pandemia di rabbia che contagia la popolazione coreana. Solo la città di
Busan riesce ad arginarla. Ai protagonisti non resta che salire sul treno della
salvezza per Busan. L’altro film è una animazione del francese Michael Dudok de
Wit con il contributo del mitico Studio Ghibli:
LA TORTUE ROUGE in soli 80’ di animazione e musica ci racconta la Genesi attraverso
la storia di un naufrago su un'isola tropicale deserta, popolata da tartarughe,
granchi e volatili di ogni genere.
Nelle due giornate
conclusive tre documentari sono stati presentati al MAXXI grazie alla
collaborazione fra Festa del Cinema di Roma, MIA e Frames of Representation.
FoR che è punto di incontro per registi, artisti e pensatori di tutto il mondo,
nonché uno spazio per l’approfondimento e la promozione di forme di narrazione
di natura indipendente:LOS REYES DEL PUEBLO QUE NO
EXISTE / KINGS OF NOWHERE di Betzabé García, Messico, 2015,
83’
ALL THESE SLEEPLESS NIGHTS
di Julia Nottingham, Polonia, Regno Unito, 2016, 100’
FIELD NIGGAS di Khalik Allah, Stati Uniti, 2015, 60’
Sempre al Auditorium del Museo MAXXI HITalk – CINEMA,
INCONTRO DI EMOZIONI ovvero le storie delle colonne portanti della
cinematografia italiana. Sceneggiatori, registi, produttori, scenografi,
compositori, costumisti. Sei speaker - eccellenze italiane, sei storie, dodici
minuti ciascuno per ispirare, motivare e far riflettere il pubblico.Come sappiamo il Premio per
il pubblico BNL è andato a Captain Fantastic di
Matt Ross con la partecipazione
come protagonista di Viggo Mortensen il quale è stato ospite in uno degli INCONTRI RAVVICINATI tenuti da Antonio
Monda.Per finire uno sguardo alla
interessante selezione indipendente Alice nella Città giunta alla sua XIV
edizione. Le Giurie hanno assegnato il Premio Miglior film Alice nella città a
Kicks di Justin Tipping. Con la seguente motivazione.Per la realtà feroce messa
in luce da un continuo e potente scambio tra immagini e suono, che eleva la
tragica e violenta condizione delle periferie a personale odissea urbana del
giovane Brandon. Il film sorprende per la propria originalità, facendo
riflettere sulla futilità della violenza e sull’orrore che inevitabilmente
scatena se applicata. Mentre la composita Giuria tra i quali Claudio Giovannesi
ha assegnato il Premio Camera d’Oro Taodue alla migliore opera prima e seconda
a Little Wing di Selma Vilhunen, con la seguente motivazione.Per l'eccezionale capacità
di raccontare la storia di un viaggio emotivo e l'esperienza di apprendimento,
in cui i ruoli tra genitori e figli a volte sono invertiti; e per la
possibilità di spostare il pubblico grazie alle strade parallele che la forza
della vita e l'arte di viaggiare verso il basso.Per quanto ci riguarda la
selezione Alice è da tanti anni un passo avanti alla Selezione della Festa
/Festival con uno sguardo attento ai giovani e quindi di riflesso agli adulti. Tra
i 24 film presentati, interessanti due film francesi nella sezione Panorama:LE CIEL ATTENDRA di
Marie-Castille Mention-Schaar e NOCTURAMA di Bertrand Bonello, questo ripescato
dai film scartati a Cannes, ambedue mostrano il disagio della gioventù
francese. In una Parigi assente dalle pulsazioni dei giovani senza ideali,
questi progettano e mettono in atto degli attentati (Nocturama). Oppure i falsi
idoli degli jadisti pseudoreligiosi (Il
Cielo può attendere). Entrambi denunciano la scarsa attenzioni degli adulti nei
confronti degli adolescenti. Per dovere di cronaca segnaliamo il film di
Francesco Mattuzzi IL PESO DEI SOGNI presentato a Panorama Italia che ci mostra
l’universo intimo e corale di una coppia di professione camionisti. Nell’angusto
spazio della cabina di guida si svolge l’ennesimo dramma degli sfruttati.
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