DAL 9 AL 12 LUGLIO ALLA 22ESIMA EDIZIONE DI CAPALBIO CINEMA ARRIVANO IL SUNDANCE E LA GENERAZIONE STORYBOOMERS.
Al via
domani nella incontaminata location di Capalbio la 22esima edizione del
Festival Internazionale del Corto. Tante le novità. Prima di tutto il tema di
questa edizione: Storyboomers, neologismo creato ad hoc, Con questa parola
Capalbio Cinema - spiega il Direttore Artistico Tommaso Mottola - dà un nome a
una generazione che sta per travolgerci con una esplosione di storie e di
formati, e che sta rivoluzionando giorno dopo giorno il concetto di cinema in
presa diretta. Grazie alla diffusione di sistemi di ripresa e montaggio,
milioni di ragazzini digital born ma anche uomini e donne di ogni età si stanno
impadronendo del linguaggio del cinema e accumulano ogni giorno negli hard disk
miliardi di filmati, immagini, suoni tutti in altissima definizione. Da qui al
creare e caricare nella rete un numero incalcolabile di opere, il passo sta
diventando sempre più breve. I festival saranno i primi ad essere travolti da
racconti in presa diretta, prodotti sino ad oggi tipici della scrittura.
Capalbio dedica la sua 22ma edizione a questo Big Bang del cinema prossimo
venturo. Benvenuta la generazione Storyboomers! Ma c’è anche la novità assoluta
di questa edizione in collaborazione con il Sundance Festival, il primo Italy |
Sundance Institute Screenwriters Workshop, ideato sul modello del prestigioso
Screenwriter’s Lab, fondato da Robert Redford, e sviluppato in collaborazione
con New Cinema Network, hub creativo permanente di Fondazione Cinema per Roma,
e Fondazione Sistema Toscana. Il laboratorio avrà come advisors Joan Tewkesbury
e Erin Cressida Wilson con la supervisione di Paul Federbush, direttore del
Feature Film Program del Sundance. Il Laboratorio darà l’opportunità a otto
sceneggiatori/registi indipendenti di sviluppare le proprie competenze sotto la
guida dei tutor internazionali. I progetti selezionati sono Red Dust di Marco
Amenta (Italia), A Life Beyond Earth di Elisa Fuksas (Italia), Italo Disco di
Richard Garcia (Spagna), Digger di Georgis Grigorakis (Grecia), Twin Flower di
Laura Luchetti (Italia), 237 Years di Ioana Maria Mischie (Romania), Look Up di
Fulvio Risuleo (Italia) e Pill #1618 di Domante Urmonaite (Lituania); i due
panel Storyboomers verranno curati da Federico Pontiggia e Laura Delli Colli. La
Giuria della selezione ufficiale è formata dallo scrittore Maurizio Maggiani,
dal direttore della fotografia Luca Bigazzi, dal regista Lamberto Sanfelice,
dal montatore Michal Leszczylowski e dal giornalista Bruno Manfellotto. Mentre
la Giuria del Premio World of Maps è composta dal critico cinematografico
Johnny Palomba, da Matthew Takata, curatore del Sundance Festival e da Alix
Davonneau, addetta all'audiovisivo dell'ambasciata di Francia in Italia. Madrina
di Capalbio Cinema 2015 sarà l'attrice Tatiana Luter, volto emergente del
cinema Italiano, interprete di Youth di Sorrentino, ma già vista nel Pasolini,
di Abel Ferrara, nell'ultimo film diretto da Silvio Muccino, Le leggi del
desiderio. Durante le giornate del festival nelle varie location (Anfiteatro
del Leccio, Cinema Tirreno, Spiaggia della Dogana, Piazza Magenta) saranno
presentati una sessantina di cortometraggi internazionali, suddivisi in
numerose sezioni, a partire dal Concorso Internazionale, con un unico corto
italiano in competizione, Gas Station, di Alessandro Palazzi: l'Italia vista da
chi guadagna pochi spiccioli a una stazione di rifornimento di benzina. Tra le
anteprime internazionali, il corto scritto, diretto, montato e interpretato da
Clara Aranovich, Primrose, improbabile storia d’amore tra due creature
ambientata vicino il lago Kenaiin, in Alaska. Spazio anche ad alcune anteprime
italiane come Ave Maria, del palestinese/britannico Basil Khalil: il silenzio
della preghiera delle suore di un convento in Cisgiordania interrotto da una
famiglia ebrea di coloni che bussa alla loro porta dopo un incidente d’auto.
Nella sezione sperimentale Onde Corte, tra le interessanti innovazioni del
linguaggio cinematografico saranno presentati i due corti recentemente
vincitori del Festival di Cannes, il corto libanese d'animazione Waves'98, di
Ely Dagher, la storia di Omar, a Beirut tra il dopoguerra negli anni ‘90 e il
senso di decadenza odierno e Varicella, dell’outsider ventiquattrenne Fulvio
Risuleo, quest'anno in cinquina finalista ai Corti d’Argento con il suo
precedente lavoro, Lievito madre. Quindi, una sezione di corti che rispondono
alla domanda del tema principale del festival: Cosa ci aspettiamo dal futuro
del cinema e della narrazione?, nella nuova sezione Storyboomers, dove si
segnalano, tra gli altri, l'italiano Sexy Shopping, di Adam Selo e Antonio
Benedetto, è la storia di Miah, immigrato bengalese, che racconta a sua moglie
la vita difficile che conduce in Italia, quindi il corto israeliano True
Colours, che racconta il mondo delle ragazze israeliane che creano video
tutorial sul trucco. I bambini e i teenagers saranno protagonisti
rispettivamente della sezione Junior Kids e Junior Teens. Spazio infine a una
sezione Work Safely, di corti sulla sicurezza sul lavoro (Premio Marsh), alla
sezione Comedy e quella dedicata ai Diritti Umani, con una selezione di lavori
che raccontano vari diritti, da quello del sesso per i disabili all'eutanasia. Tra
gli eventi di speciali da segnalare la proiezione del lungometraggio N-Capace,
alla presenza della regista, Eleonora Danco, che con la sua opera prima ha vinto
il premio Ciak d'Oro Bello & Invisibile. Dopo la morte della madre, in un
viaggio tra Terracina e Roma, la protagonista, nello struggimento che la
sovrasta, si ferma a parlare con anziani e adolescenti sul senso della vita.
Tra gli altri eventi la proiezione di Cloro, di Lamberto Sanfelice,
accompagnato da un incontro con tutti gli autori ed il pubblico moderato da
Laura Delli Colli e la masterclass storyboomers dedicata al tema della
fotografia al tempo delle tecnologie HD ultraleggere, con Luca Bigazzi–
pluripremiato direttore della fotografia. Ma anche l'incontro Cinema du reel
2.0 con il critico cinematografico Federico Pontiggia, alla presenza di tutti i
registi del concorso e delle sezioni parallele, dei partecipanti al workshop ma
anche delle giurie e di moltissimi creativi pubblicitari: partecipano Eleonora
Danco e Costanza Quatriglio. In chiusura di festival verrà proiettato Fango e
Gloria di Leonardo Tiberi, con Valentina Corti ed Eugenio Franceschini,
realizzato in occasione del Centenario della Prima Guerra Mondiale e dei 90
anni dell’archivio Storico Luce, che narra le vicende dei milioni di giovani
coinvolti in quel tragico evento, utilizzando come simbolo proprio colui che
sarà prescelto per rappresentare l’enorme schiera dei caduti anonimi: il Milite
Ignoto. Il film ha vinto il Premio speciale Nastri d’Argento Docufilm e Storia
2015.
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