Al via il DOC/IT Award in 14 città italiane ed europee

Si è svolta nel suo naturale
contesto della Casa del Cinema di Roma la presentazione della terza edizione
del DOC/IT , con la proiezione del primo dei cinque documentari scelti da una Academy
di 150 professionisti del settore tra i 21 doc finalisti. Contrariamente ai
segnali negativi che vengono dal taglio ai fondi pubblici dell’audiovisivo,
quest’anno verranno coinvolte 14 città italiane ed europee raddoppiando
le città che hanno aderito. Le new entry italiane sono L’Aquila, Milano, Bari,
Trieste e Noto, mentre all’estero oltre alla conferma di Berlino, Londra e
Parigi si aggiunge la città di Grenoble. La manifestazione proseguirà per tutto
il mese di maggio concludendosi con la premiazione del miglior documentario
italiano il 27 maggio a Roma alla Casa del Cinema. Il protagonista ancora una
volta sarà il pubblico di tutte le 14 città coinvolte che potrà esprimere il
proprio voto alla fine di ciascuna proiezione. I cinque documentari finalisti
esprimono cinque stili diversi. A cominciare da Sacro GRA di Gianfranco
Rosi, opera simbolo vincitore del Leone d’Oro alla 70ª Mostra
internazionale d’arte cinematografica di Venezia. Stop the pounding heart
di Roberto Minervini, delicato ritratto di una giovane texana, presentato in
anteprima mondiale al 66esimo Festival di Cannes e vincitore del David di
Donatello 2014. SmoKings di Michele Fornasero, presentato in
anteprima mondiale a Visions du Rèel, è invece un gangster movie e racconta la
storia dei due fratelli Messina, proprietari dell’unica fabbrica di sigarette in
Italia che contrastano le lobby internazionali del tabacco. The stone river
di Giovanni Donfrancesco, vincitore del Globo d’Oro quale miglior
documentario, è un’inquietante e poetica ricordo degli abitanti di un piccolo
paese del Vermont sui loro avi, tagliatori di pietra europei immigrati lì
all’inizio del ventesimo secolo. Dal profondo di Valentina Pedicini, vincitore
del premio al Miglior Documentario al Festival Internazionale del Film di Roma
2013, ribalta invece le prospettive mostrando come a centinaia di metri sotto
la terra si nasconda la vita. Viene raccontata la vita e le lotte di Patrizia,
unica minatrice in Italia a scendere 500 metri nelle viscere della terra nelle
miniere del Sulcis. Al termine della presentazione è stato proiettato Stop
the pounding heart di Roberto Minervini. Non sappiamo se è un caso,
ma dello stesso autore è stato selezionato al prossimo Festival di Cannes nella
sezione a latere Un Certain Regard il suo ultimo film The Other Side.
Questo film è appunto “l’altra parte” della trilogia conclusasi con Stop
the pounding heart, iniziata con The Passage e proseguita con Low
tide. Il regista, al termine della proiezione, è stato al centro di un
incontro con il pubblico in sala su skype da Houston (Texas), dove vive dopo il
suo cambio di rotta professionale da consulente finanziario a regista outsider.
Il film dopo Cannes sarà nelle sale italiane dal 28 maggio con il titolo Lousiana
luogo dove si svolge. Per motivi legati a Cannes il film è blindatissimo. Possiamo
solo dire che parla del padre di Colby (coprotagonista con Sara di Stop the
pounding heart) e della terra dove questo è nato che potremmo definire la
“Terra dei Fuochi” americana. Per quanto riguarda la trilogia Minervini
ha pure spiegato che partendo dal suo primo documentario sulla morte della
nonna di Colby (The Passage ovvero la Pasqua) e quindi la perdita di un
affetto, gli è sembrato naturale proseguire con l’adolescenza del ragazzo in Low
Tide che è la storia di un’altra mancanza. Il film parla della madre, o
meglio, del suo sguardo assente, i vestiti sparsi sul pavimento, le cena in
scatola, lo stereo ad alto volume, le feste a base di alcool. La vita è un
viaggio parallelo, un continuo sfiorarsi nei gesti meccanici del quotidiano che
trattiene la silenziosa richiesta di uno sguardo materno da una parte, il
desiderio di rinuncia e d’oblio dall’altra. E così gli è venuto pure naturale
parlare del passaggio dall’infanzia all’adolescenza ritenendo man mano che
procedeva nelle riprese di Stop the pounding heart a parlare soprattutto di
Sara e non di Colby. Il cineasta ha infatti precisato che i suoi film non hanno
una struttura predefinita ma che maturano durante le riprese coinvolgendo i
protagonisti in un rapporto umano paritario. Minervini da subito si è rivelato
agli occhi della critica come un lampo di luce nel grigiore del panorama
cinematografico italiano. Con queste premesse l’outsider italiano a Cannes ha
buone possibilità anche al DOC/IT. E’ quello che gli auguriamo. Le proiezioni di
DOC/IT proseguiranno a Roma con il seguente calendario:
Stop the Pounding Heart 26 Aprile ore 18.00 (replica)
SmoKings 29 Aprile ore 21.00 e il 3 maggio ore 18.00 (replica)
The Stone River 5 maggio ore 21.00 e il 10 maggio ore 18.00 (r)
Dal Profondo 13 maggio ore
21.00 e il 17 maggio ore 18.00 (r)
Sacro GRA 18 maggio ore 21.00 e il 24 maggio ore 18.00 (r)
Grazie a Il Centro
Sperimentale di Cinematografia, Il Mese del Documentario ritornerà a Palermo
(Sala Bianca Centro Sperimentale di Cinematografia, Cantieri Culturali alla
Zisa). Ma sarà presente anche a Noto, nel bellissimo Teatro Comunale di
Noto, grazie all'impegno e all'entusiasmo dell'Associazione FrameOff già
organizzatrice di Documentaria, rassegna dedicata al cinema del reale. Per il
pubblico siciliano le proiezioni seguiranno il seguente calendario:
Stop the Pounding Heart 26 Aprile ore 21.00 a Noto e il 27 Aprile ore 18.00 a
Palermo
SmoKings 3 maggio ore 21.00 a Noto e il 4 maggio ore 18.00 a
Palermo
The Stone River 7 maggio ore 21.00 a Noto e l’8 maggio ore 18.00 a
Palermo
Sacro GRA 10 maggio ore 21.00 a Noto e il 25 maggio ore 18.00 a
Palermo
Dal Profondo 18 maggio ore 18.00 a Palermo e il 24 maggio ore
21.00 a Noto
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